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Avanzamento con clic del mouse. Riciclare la cera, per farne candele come queste, è semplicissimo e creativo. Vediamo passo-passo come fare. OCCORRENTE CERA: pezzi di cera da riciclare, di qualunque colore; STOPPINI, COLORI, STAMPI, PROFUMI .
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Riciclare la cera, per farne candele come queste, è semplicissimo e creativo. Vediamo passo-passo come fare.
OCCORRENTE CERA: pezzi di cera da riciclare, di qualunque colore; STOPPINI, COLORI, STAMPI, PROFUMI STOPPINI: non sono altro che pezzi di filo di cotone da cucina immersi nella cera liquida; COLORI: sono comuni colori a cera, di quelli che, un po’ tutti, abbiamo usato da bambini.
SCIOGLIERE LA CERA Si fa a bagnomaria: mettete sul fuoco una pentola abbastanza grande da contenere i vasetti con la cera, con tre dita di acqua; quando l’acqua bollirà, abbassate la fiamma al minimo e lasciate che la cera si sciolga; se volete colorare aggiungete un pezzetto di colore a cera in questa fase e mescolate bene. PROFUMI: se volete potete aggiungere qualche goccia di profumo per cera di vostro gradimento, appena toglierete dal fuoco; se ne trovano di tutti i tipi, sia nei centri-bricolage, casalinghi, erboristi ecc.
GLI STAMPI Si possono usare vasetti di vetro, di qualsiasi forma e grandezza: quelli degli omogeneizzati, i vasetti dello yogurt, vaschette dei biscotti ecc. anche in plastica. Stampi al silicone fai-da-te Stampi di cartoncino, presi dall’interno dei rotoli di carta da cucina, ecc. Il silicone offre infinite possibilità per stampi fai-da-te, perché aderisce perfettamente ad ogni superficie e l’oggetto si estrae facilmente data la sua elasticità. Ora vedremo un esempio di stampi ottenuti dai mandarini.
Acquistate il silicone, anche economico, va bene di qualsiasi tipo; poi passatelo su tutta la superficie dei mandarini in uno strato alto più o meno mezzo cm. Fate attenzione a non lasciare fori o spazi vuoti. Dopo qualche ora possiamo estrarre i mandarini, che butteremo perché potrebbero aver assorbito sostanze chimiche dannose, dal silicone!
Riempiamo gli stampi di cera calda Dopo qualche ora estraiamo le candele a forma di mandarino Con l’aiuto di un ferro (anche da calza) scaldato alla fiamma, facciamo un foro al centro e vi inseriamo subito lo stoppino; meglio se immerso nella cera, che lo rende rigido.
L’effetto finale è sorprendente, il silicone ha evidenziato anche i pori della buccia e, se ci mettete vicino qualche fogliolina, sembreranno mandarini veri!
Stampi -uova Laviamo e asciughiamo le uova, poi facciamo un forellino sulla punta, con un ago; foriamo anche l’altro lato più largo: vi soffiamo e raccogliamo il contenuto in un bicchiere; I miei si sono rivelati piccoli, ne ho inserito uno più grande. li passiamo sotto l’acqua corrente per lavare l’interno, poi chiudiamo il forellino della punta con lo scotch, rigiriamo e cerchiamo di costruirci un “imbuto” con un foglietto di carta.
La cera va sempre fatta sciogliere a bagnomaria perché è facilmente incendiabile. Per le uova ho scelto la cera bianca (se non l’avete e dovete comprarle, le candele bianche comuni sono le più economiche): per 3 uova ne bastano 4. Gli stoppini li ho bagnati nella cera liquida. Poi riempite le uova. Non vi preoccupate se fuoriesce un po’ di cera, tanto i gusci andranno buttati.
Lasciate raffreddare completamente e poi togliete i gusci. Sembrano davvero uova sode!
Sistemati nei porta-uovo potrebbe essere un’idea simpatica per il centro tavola di Pasqua!
Stampi vari Questo è l’interno di un rotolo di asciugatutto tagliato a metà: chiudete un’estremità con nastro-carta e fissatevi lo stoppino; sopra legatelo ad uno stecco. il vasetto di vetro di uno yogurt: versatevi la cera sciolta e quando è un pochino rassodata infilatevi lo stoppino. Ungiamo con dell’olio la vaschetta di ceramica, sarà più facile estrarre la forma. Una volta raffreddata la cera, togliamo il cartone dal rotolo e tagliamo l’eccesso dello stoppino.
Con un po’ di fantasia decoriamo le nostre forme di cera, qualunque idea va bene. Qui ho arrotolato su se stessa un po’ di cera, lavorata a caldo, per fare queste roselline. Questa candela è ottenuta dal rotolo, il fiocco rosa è una fettuccia di carta crespata e arrotolata su se stessa, con appesi due bottoncini di vetro
Altri esempi con i rotoli di cartoncino, qui ho attaccato con colla vinilica (va bene anche il nastro biadesivo se lo avete) strisce di carta crespata in tinta e foglie secche.
Prepariamo il contenitore-rotolo con lo stoppino come abbiamo già visto e tritiamo il ghiaccio Usiamo ancora rotoli di cartoncino ma stavolta con ghiaccio. Riempiamo il rotolo con il ghiaccio e lo mettiamo in una vaschetta perché a contatto con la cera si scioglierà. Riempiamo anche due vasetti di vetro, con ghiaccio, e vi coliamo la cera liquefatta.
Ecco qui le forme che assume la cera: ho messo troppo ghiaccio, meglio un po’ meno. Si possono fare anche strati alternati: un po’ di ghiaccio, cera, e così via.
Le decorazioni sono ottenute con carta crespata in tinta, l’altro è un nastrino di raso verde con appesi due bottoni a cuoricini in vetro-marroncino.
Ancora un riciclaggio: la candela blu decorata con conchiglie, si è consumata solo all’interno. Ho i pezzi di cera, ma sono troppo chiari, aggiungo un pezzettino di colore blu. N.B. la cera raffreddandosi si restringe, attorno allo stoppino: conservatevi sempre un po’ di cera per rabboccare e livellare. Ecco pronta anche la versione blu
Le decorazioni dei vasetti sono fatte con rafia blu e azzurra con attaccati un bottoncino e a destra un campanellino blu.
Questo è il risultato finale: direste che sono “solo riciclaggi” di cera? Realizzazione, fotografie e testo: zafulla1@yahoo.it