1 / 14

Il piano di prevenzione cardiovascolare

Il piano di prevenzione cardiovascolare. Paolo Costa, Susanna Morgante. 1. Durata 3 anni Avvio sperimentale in 5 ulss pilota (formazione, costruzione rete assistenziale, patti aziendali mmg) Cofinanziamento da parte della Fondazione Cariverona Poi coinvolgimento di tutti i DP del Veneto

taline
Download Presentation

Il piano di prevenzione cardiovascolare

An Image/Link below is provided (as is) to download presentation Download Policy: Content on the Website is provided to you AS IS for your information and personal use and may not be sold / licensed / shared on other websites without getting consent from its author. Content is provided to you AS IS for your information and personal use only. Download presentation by click this link. While downloading, if for some reason you are not able to download a presentation, the publisher may have deleted the file from their server. During download, if you can't get a presentation, the file might be deleted by the publisher.

E N D

Presentation Transcript


  1. Il piano di prevenzione cardiovascolare Paolo Costa, Susanna Morgante 1

  2. Durata 3 anni Avvio sperimentale in 5 ulss pilota (formazione, costruzione rete assistenziale, patti aziendali mmg) Cofinanziamento da parte della Fondazione Cariverona Poi coinvolgimento di tutti i DP del Veneto almeno il 50% dei mmg Sviluppo organizzativo affidato al coordinamento tecnico-scientifico e a gruppi di lavoro per obiettivi specifici Utilizzo del modello operativo del progetto Euroaction/Cardioaction (ulss 4 – Thiene) Il programma di prevenzione cardiovascolare della Regione Veneto 2

  3. Con la DGR 4434/2006 del  28 dicembre 2006 la Regione approva il piano di prevenzione cardiovascolare e prevede il coinvolgimento di alcune aziende sanitarie pilota: L’Ulss 4 - Thiene L’Ulss 2 - Feltre L’Ulss 20 - Verona L’Azienda Ospedaliera di Verona L’Ulss 17 - Este Monselice L’Ulss 9 - Treviso Delibera 3

  4. La valutazione del rischio cardiovascolare nella popolazione sana tramite somministrazione della carta del rischio cardiovascolare La prevenzione delle recidive nei soggetti che hanno già avuto accidenti cardiovascolari 2 progetti 4

  5. Modello organizzativo tipo “screening oncologici”: costruzione di rete con la clinica (MMG – Specialista – Ospedale – associazioni – enti locali) messa a disposizione del know howdi sanità pubblica: gestione di grandi numeri di popolazione analisi epidemiologica attività di promozione della salute valutazione 1. La prevenzione attiva mediante la carta del rischio cardiovascolare 5

  6. Nel programma sono coinvolti principalmente i Medici di Medicina Generale e i Dipartimenti di Prevenzione • medici di medicina generale • screening dei fattori di rischio cardiovascolare • offerta di interventi mirati ai soggetti con potenziali rischi • I MMG interverranno sottoponendo al “bilancio di salute” i loro assistiti secondo modalità concordate • Se verranno rilevati fattori di rischio, i MMG indirizzeranno i loro assistiti ai programmi di attività motoria, di disassuefazione dal fumo, di correzione degli squilibri alimentari e li avvieranno ai trattamenti terapeutici secondo le linee guida previste (es. ipertensione). 6

  7. Nel programma sono coinvolti principalmente i Medici di Medicina Generale e i Dipartimenti di Prevenzione • 2. dipartimenti di prevenzione • Funzione di supporto e di collaborazione mediante: • la predisposizione del bilancio preventivo; • l’organizzazione della eventuale chiamata attiva • l’offerta di supporti per le attività preventive e di secondo livello per i soggetti con fattori di rischio • (ad esempio un centro per smettere di fumare, una palestra convenzionata, iniziative varie di promozione dell’attività motoria, counselling con dietista); • l’attivazione di rapporti di collaborazione con Comuni Enti ed Associazioni per la messa a disposizione di strutture e servizi 7

  8. Il programma intende implementare nella rete di assistenza primaria: l’utilizzo della carta del rischio (cittadini fra i 35 e i 70 anni) il conseguente counseling individualizzato nuove iniziative di collaborazione e interventi integrati fra servizi delle ULSS fra le ULSS, i comuni e le associazioni di volontariato presenti sul territorio. Modalità Operative 8

  9. Modalità operative • Le persone coinvolte possono essere tutti gli appartenenti alla fascia di età considerata o un campione più ristretto • I soggetti possono essere invitati dalla Ulss a presentarsi dal MMG oppure essere sottoposti alla valutazione del rischio durante i contatti occasionali con il MMG • Le Ulss, sulla base di protocolli concordati, individueranno • le modalità di attuazione più adeguate • un referente di progetto che rappresenti il collegamento fra MMG, DP, unità di cardiologia e regione. 9

  10. Presupposti: Un adeguato intervento di prevenzione secondaria influenza la qualità di vita consente di ritardare o impedire un secondo episodio (riduzione di oltre il 25% della mortalità) Gli interventi riabilitativi/preventivi sono sotto utilizzati (meno del 20% dei paz. infartuati) E’ fondamentale un ruolo sempre maggiore del territorio con integrazione tra assistenza ospedaliera e territoriale 2. Prevenzione delle recidive degli accidenti cardiovascolari 10

  11. Linee generali di intervento • Aree di maggior interesse terapeutico e preventivo: • Terapia medico/chirurgica coronarica • Trattamento farmacologico • Riabilitazione • Interventi sugli stili di vita • Presa in carico: • fase acuta: ospedale • fase post acuta: riabilitazione, supporto psicologico, MMG, interventi di tipo comportamentale, coinvolgimento dei familiari e della rete sociale del paziente 12

  12. Progetto di cardiologia preventiva per pazienti con pregressa coronaropatia o ad alto rischio per coronaropatia Obiettivo: riduzione degli eventi coronarici mediante modifica dei comportamenti per quanto riguarda dieta (frutta/verdura, grassi) fumo AF peso corporeo PA colesterolo emoglobina glicata (diabetici) Progetto Euroaction 13

  13. Attività fisica: 30-45 minuti di esercizio 4-5 volte la settimana, al 60-75% della frequenza cardiaca massima Questo obiettivo è stato raggiunto dal 54% dei pazienti con pregressa coronaropatia e dal 50% di quelli ad alto rischio (contro il 20 e 22% di quelli seguiti con l’assistenza tradizionale) Programma di attività fisica “guidata” in fasi successive: intraospedaliera per 8 settimane con fisioterapisti* in palestra con fisioterapisti* guidata da insegnanti di educazione fisica autogestita * addestrati per BLS Progetto Euroaction 14

  14. Caratterizzato da: visite semestrali dei pazienti dimessi coinvolgimento di uno staff multi disciplinare (cardiologo, dietista, fisioterapista, psicologo, insegnanti di educazione fisica) coordinato da personale infermieristico coinvolgimento nelle attività preventive del/della partner del paziente coinvolgimento dei MMG coinvolgimento delle associazioni dei pazienti Euroaction è integrato con il progetto di prevenzione primaria “Alta Salute” rivolto all’intera popolazione della ulss Progetto Euroaction 15

More Related