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E N D
1. LA COMUNICAZIONE NELLA RELAZIONE DI AIUTOI comportamenti delloperatore e la ricaduta sulla persona assistita Corso di Competenze di Counseling
2. Che cosa vuol dire addomesticare? disse il piccolo principe alla volpe.
Vuol dire creare dei legami
Se tu mi addomestichi, noi avremo bisogno luno dellaltro. Tu sarai per me unico al mondo e io sarň per te unica al mondo
Non si conoscono che le cose che si addomesticano.Che bisogna fare? domandň il piccolo principe.Bisogna essere molto pazienti rispose la volpe:
Se tu vieni, per esempio, tutti i pomeriggi alle quattro, dalle tre io comincerň ad essere felice
Scoprirň il prezzo della felicitŕ
Ci vogliono i riti..Che cosč un rito? disse il piccolo principe.E quello che fa un giorno diverso dagli altri giorni.
Cosě il piccolo principe addomesticň la volpe. E quando lora della partenza fu vicina: Ah, piangerň disse la volpe.Disse il piccolo principe:
Ma allora che ci guadagni?
3. Ci guadagno disse la volpe: Il colore del grano. Va a vedere le rose. Capirai che la tua č unica al mondo.Il piccolo principe se ne andň a rivedere le rose: Voi non siete per niente simili alla mia rosa, voi non siete ancora niente. Nessuno vi ha addomesticato e voi non avete addomesticato nessuno
La mia rosa per me č unica al mondo
č lei, lei sola piů importante di tutte voi perché č lei che ho innaffiata. Perché č lei che ho messo sotto la campana di vetro. Perché č lei che ho riparata con il paravento. Perché su di lei ho ucciso i bruchi. Perché č lei che ho ascoltato lamentarsi o vantarsi, o anche qualche volta tacere. Perchč č la mia rosa. Ritornň dalla volpe: Addio disse.Addio disse la volpe:
E il tempo che hai perduto per la tua rosa che ha fatto la tua rosa cosě importante
Tu diventi responsabile per sempre di quello che hai addomesticato. Tu sei responsabile della tua rosa.(De Saint-Exupery A., Il piccolo principe)
4. ELEMENTI CHIAVE DELLA RELAZIONE DI AIUTO (CREARE DEI LEGAMI, ADDOMESTICARE): Unicitŕ di ogni rapporto
Tempo dedicato e cure prestate
Pazienza
Silenzio
Attesa
Ritualitŕ
Separazione
La relazione di aiuto si fonda sul dialogo e sullascolto
che divengono strumenti terapeutici.
Lefficacia clinica non si esprime solo nel saper fare
con il paziente, ma anche nel saper essere in relazione.
5. OBIETTIVO di SCIENZA E MEDICINA
OGGETTIVITA E TRASMISSIBILITA
DEL SAPERE
RELAZIONE DAIUTO:
INDIVIDUALITA, RELATIVITA
DEL CONTESTO,
DELLE PERSONE COINVOLTE,
E DEL TEMPO
6. LA RELAZIONE MEDICO -PAZIENTE RELAZIONE OPERATORE PAZIENTE: sbilanciata tra chi chiede e non sa e chi risponde e sa
RELAZIONE DAIUTO:
deve facilitare lalleanza terapeutica tra operatore e paziente allo scopo di combattere
il nemico invasore
7. LA DIFFICILE ALLEANZA TERAPEUTICA
ASPETTATIVE DEL PAZIENTE NEI CONFRONTI DEI SANITARI:
MAGICHE E ONNIPOTENTI
(IN QUANTO DEPOSITARI DELLA CURA)
LOPERATORE NON DEVE CEDERE
ALLA LUSINGA = SUDDITANZA
DEL PAZIENTE
8. RUOLO DELLOPERATORE DEVE SAPER RICONOSCERE
IL PROPRIO LIMITE E RELATIVITA
E SAPERE OSCILLARE TRA :
scienza / oggettivita- anamnesi
umanesimo / soggettivita- osservazione e restituzione del sintomo
9. LA RELAZIONE DAIUTO LA RELAZIONE DAIUTO
METTE AL VERTICE I BISOGNI DEL
PAZIENTE E NON DELLISTITUZIONE
10. LA RELAZIONE DAIUTO LA RELAZIONE DAIUTO RISENTE
DEGLI ASPETTI VERTICISTICI
DEL POTERE E RICHIAMA
GLI ASPETTI ETICI
DELLA PROFESSIONE
11. LA RELAZIONE DAIUTO LA RELAZIONE DAIUTO
E CERCARE DI RE-INSERIRE IL MALATO
NEL CONTESTO
FAMIGLIARE PROPRIO
E DEL CARE GIVER
12. LALLEANZA TERAPEUTICA ALLEANZA TERAPEUTICA SBILANCIATA (SUDDITANZA):
il paziente parla solo del sintomo
ALLEANZA TERAPEUTICA MATURA ED EQUILIBRATA: creata nel tempo e negoziata tra aspettative onnipotenti del paziente e relativitadegli obiettivi e degli strumenti
13. LA DESTINAZIONE LA RELAZIONE DAIUTO
E QUELLA DACCOMPAGNAMENTO TRA LESAME DI REALTA
E LAREA ILLUSIONALE
14. QUELLO CHE CONTA NON E QUELLO CHE UNA PERSONA PUO MANGIARE
MA QUELLO CHE IL SUO STOMACO PUO DIGERIRE
15. Educazione Terapeutica del paziente
Interventi di Counseling
per un Aiuto a Ri-orientare lEsistenza
16. G.Anderson The growing burden of chronic diseasePublic Health 2004 Nel 2000 il 45% della popolazione ha una malattia cronica intesa come una condizione che dura da piů di un anno, richiede cure continuative e limita la persona nelle attivitŕ quotidiane
Il 21% ha malattie croniche concomitanti
Gli avanzamenti della medicina implicano un aumento delle condizioni croniche
17. Assal JP : Revisiting the approach to treatment of long-term illness: from the acute to the chronic state. Patient Education Counseling, 1999 Jun;37(2):99-111 Miglior rapporto tra le risorse impiegate per la cura delle malattie acute e la cura e riabilitazione di quelle croniche invalidanti
Modello del rapporto operatore/paziente: dalla medicina paternalistica a quella centrata sul paziente: dalla compliance alla partecipazione
18. Bodenheimer T et al. Patient self-management of acute and chronic diseaseJAMA 2002 Nov 20;288(19):2469-75 Lautogestione della malattia nelle condizioni croniche č inevitabile
Cambiamento nel rapporto tra operatore sanitario e paziente: il modello della partnership
Collaborazione
Auto gestione (self-management)
Concordanza Stevenson 2005
19. Barlow et al. Self-management approaches for people with chronic desease: a reviewPatient Educ Couns 2002 L' auto-gestione č l'abilitŕ individuale di capire e gestire i sintomi, i trattamenti, le conseguenze fisiche, psicologiche e i cambiamenti necessari dello stile di vita (esempio esercizi, dieta ecc.)
22.
THERAPEUTIC PATIENT EDUCATION
Continuing education programmes for healthcare providers in the field of chronic disease and life condition
Report of WHO Working Group 1997
23. Educazione Terapeutica al Paziente (OMS 1997/2007) E centrata sul paziente; include la consapevolezza, l'informazione, l'apprendimento dell'autogestione della cura e il sostegno psicologico riguardanti la malattia, i trattamenti, l'assistenza, l'ospedale e gli altri ambienti assistenziali, le informazioni riguardo ai luoghi del percorso terapeutico, il comportamento in caso di salute e di malattia.
24. Educazione Terapeutica al Paziente E finalizzata ad aiutare il paziente e la sua famiglia a comprendere la malattia e il suo trattamento, a cooperare con gli operatori sanitari, a vivere una vita sana e a mantenere o migliorare la loro qualitŕ di vita.
25. Educazione Terapeutica e Riabilitazione ETP componente fondamentale della riabilitazione intesa come processo di soluzione di problemi
Tre aspetti :
gestione aspetti medici (farmaci, esercizi ecc.)
cambiamenti ruolo e stile di vita (famiglia, lavoro ecc.)
coping (far fronte) alla ansia, frustrazione, depressione ecc. derivate dalla malattia
26. Presupposti della ETP Motivazione degli operatori
Competenza e preparazione
Atteggiamento empatico/comunicativo
Disponibilitŕ a negoziare
Favorire ma mai forzare lautonomia
Disponibilitŕ al cambiamento
27. "
La malattia cronica, oppure quella che prevede riabilitazione, richiede un diverso criterio di gestione del tempo. Mentre il tempo necessario per la guarigione biologica puň essere previsto con ragionevole precisione, il "tempo psicologico" - come quello necessario ad accettare la propria malattia - non puň essere quantificato in anticipo. Anche il "tempo pedagogico, cioč quello necessario a imparare a prendersi cura di sé, varia da persona a persona. E' pertanto possibile comprendere l'impazienza di un operatore formatosi nella medicina per acuti nei confronti di questi imprevisti "periodi di attesa". Questi non sono perň periodi morti, ma piuttosto momenti di maturazione per il paziente. E per loperatore" (J. P. Assal)
28. Educazione Terapeutica al Paziente L'ETP deve permettere al paziente di acquisire e mantenere le capacitŕ di realizzare una gestione ottimale della propria vita con la malattia.
L'ETP č pertanto un processo continuo, integrato nell'assistenza sanitaria.
LETP trova, nelle competenze di counseling, uno strumento di attuazione facilitanti la compliance e lapprendimento.
30. Cosč il COUNSELING? LO.M.S. definisce il Counseling come un processo estremamente focalizzato, limitato nel tempo e specifico. Ha strumenti propri mediati dalle scienze psicologiche, umanistiche, cliniche e comunicative, ed ha come obiettivo laiutare lindividuo a risolvere problemi, affrontare situazioni, disagi, malattie
In una sintesi estrema,
Il COUNSELING mira ad attivare il COPING
e si struttura sullEMPATIA
per favorire la GUARIGIONE
33. Cosč il COUNSELING?
il counseling č
guardare
LOCCHIO DEL LUPO