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Handicap grave: Teoria e tecniche di intervento

Dott.ssa Alessia Pallavicino Psicologa dell’Età Evolutiva-Psicoterapeuta A.T. e-mail:pallavicinoa@libero.it. Handicap grave: Teoria e tecniche di intervento. Dott.ssa Alessia Pallavicino Psicologa dell’Età Evolutiva-Psicoterapeuta A.T. e-mail:pallavicinoa@libero.it. Di cosa parleremo…

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Handicap grave: Teoria e tecniche di intervento

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Presentation Transcript


  1. Dott.ssa Alessia PallavicinoPsicologa dell’Età Evolutiva-Psicoterapeuta A.T.e-mail:pallavicinoa@libero.it Handicap grave: Teoria e tecniche di intervento

  2. Dott.ssa Alessia PallavicinoPsicologa dell’Età Evolutiva-Psicoterapeuta A.T.e-mail:pallavicinoa@libero.it • Di cosa parleremo… • RM grave, Plurihandicap, PCI, Disturbo dello spettro autistico • Vix medicatrix naturae • Casi clinici • Metodologia di lavoro • Cooperazione • Rischio burnout

  3. Dott.ssa Alessia PallavicinoPsicologa dell’Età Evolutiva-Psicoterapeuta A.T.e-mail:pallavicinoa@libero.it • L’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) nella revisione del manuale per la valutazione della compromissione e del funzionamento personale (ICDH-2) ha sostanzialmente abrogato il termine handicap, preferendo formulazioni quali: • -limitazione dell’attività personale (cioè difficoltà che una persona può incontrare nello svolgimento di una attività) • -restrizione della partecipazione (ossia problemi che una persona incontra nel tipo e grado di coinvolgimento nelle situazioni di vita)

  4. Dott.ssa Alessia PallavicinoPsicologa dell’Età Evolutiva-Psicoterapeuta A.T.e-mail:pallavicinoa@libero.it Ritardo mentale grave • Funzionamento intellettivo significativamente inferiore alla media (QI inferiore a 35); • Deficit di adattamento in almeno due delle seguenti aree: comunicazione, autosufficienza, competenze sociali, uso delle risorse della comunità, capacità di autoproteggersi e provvedre alla propria salute, competenze scolastiche e lavorative, autonomia professionale; • Comparsa dei sintomi nell’età evolutiva.

  5. Dott.ssa Alessia PallavicinoPsicologa dell’Età Evolutiva-Psicoterapeuta A.T.e-mail:pallavicinoa@libero.it • Fondamentale caratteristica del disturbo è una insufficienza dello sviluppo intellettivo. • Vi è quindi l’evoluzione dell’intelligenza ad un ritmo più lento del normale ed un successivo arresto a livelli significativamente inferiori alla norma. • Attualmente l’attenzione è centrata sulla disabilità dello sviluppo in un’ottica funzionale e non tanto rispetto a misurazioni standard dell’efficienza intellettiva!

  6. Dott.ssa Alessia PallavicinoPsicologa dell’Età Evolutiva-Psicoterapeuta A.T.e-mail:pallavicinoa@libero.it • L’O.M.S.(Organizzazione Mondiale della Sanità) ha definito il Rm come uno sviluppo incompleto della psiche, con la conseguenza, sul piano sociale, di una insufficiente capacità dell’individuo di adattarsi all’ambiente circostante in maniera efficiente. • Questo individuo dunque non è in grado di badare a se stesso, alle proprie necessità poiché è incapace di apprendere i mezzi per soddisfarle ed ha bisogno di assistenza, controllo, sorveglianza.

  7. Dott.ssa Alessia PallavicinoPsicologa dell’Età Evolutiva-Psicoterapeuta A.T.e-mail:pallavicinoa@libero.it • Il Rm grave spesso è accompagnato a problematiche correlate: • Comportamenti auto-etero aggressivi • Tratti nevrotici-ossessivi con presenza di rituali • Apatia/ depressione • Comportamenti bizzarri

  8. Dott.ssa Alessia PallavicinoPsicologa dell’Età Evolutiva-Psicoterapeuta A.T.e-mail:pallavicinoa@libero.it Plurihandicap • Situazioni miste in cui l’etiologia è complessa, si tratta di più quadri disfunzionali che si intersecano tra loro. • Per es. sordocecità, malformazioni (legate a problemi di morfogenesi del feto) associate a RM, sordità associata ad epilessia etc.

  9. Dott.ssa Alessia PallavicinoPsicologa dell’Età Evolutiva-Psicoterapeuta A.T.e-mail:pallavicinoa@libero.it • Quando si fa riferimento al plurihandicap quindi non ci si riferisce a una situazione sindromica, piuttosto ad un quadro complesso di più problematiche che possono coinvolgere aspetti percettivi, motori, cognitivi, etc. e che si sviluppano rispetto a quell’individuo con la sua particolare storia clinica. • Alcuni autori parlano di plurihandicap anche nel caso delle Paralisi cerebrali Infantili (PCI)…

  10. Dott.ssa Alessia PallavicinoPsicologa dell’Età Evolutiva-Psicoterapeuta A.T.e-mail:pallavicinoa@libero.it Paralisi Cerabrali Infantili/Kinesipatie encefaliche • Si tratta di quadri patologici caratterizzati da una disfunzione motoria, dovuta a lesioni (non ereditarie e non evolutive) del SNC. • Si tratta della somma di disabilità multiple, l’aspetto neuromotorio è il più evidente ma sono coinvolti anche disturbi di tipo percettivo e concettuale.

  11. Dott.ssa Alessia PallavicinoPsicologa dell’Età Evolutiva-Psicoterapeuta A.T.e-mail:pallavicinoa@libero.it • La PCI non è una “malattia” in senso stretto ma invece è l’esito di una malattia, non si tratta di una “sindrome clinica” unica ma piuttosto di più sindromi che si differenziano l’una dall’altra. • La denominazione più corretta è quella di kinesipatia encefalica (kìnesi-movimento, patìa-sofferenza, enkéfalos-encefalo), infatti la denominazione PCI è inesatta (non sempre vi è paralisi), e incompleta (il termine “cerebrale” lascia fuori il cervelletto!)

  12. Dott.ssa Alessia PallavicinoPsicologa dell’Età Evolutiva-Psicoterapeuta A.T.e-mail:pallavicinoa@libero.it • Le alterazioni associate al deficit motorio sono: • Alteraz sensoriali (funzione visiva-uditiva) • Alteraz intellettive (deficit presente nel 60%con QI medio di circa 68 ) • Alteraz emotive. Pur non esistendo disturbi emozionali tipici, sono frequenti disturbi quali: impulsività, labilità emotiva, dipendenza, iperreattività, aggressività, passività (dovuti a fattori ambientali e alla compromissione limbica) • Alteraz del linguaggio (molto frequenti) • Epilessia

  13. Dott.ssa Alessia PallavicinoPsicologa dell’Età Evolutiva-Psicoterapeuta A.T.e-mail:pallavicinoa@libero.it Disturbo dello spettro autistico • Il termine autismo deriva dal greco: AUTOS= se stesso, pone attenzione proprio sul nucleo della patologia :la chiusura in se stessi. • Fu Bleuler, psichiatra svizzero, che nel 1911 usò per primo questo termine nel descrivere la perdita di contatto con la realtà come SINTOMO fondamentale della sindrome schizofrenica. • Solo nel 1943 però, ad opera di Leo Kanner, la sindrome fu identificata come entità nosografia a sé stante e differente tanto dalla schizofrenia quanto dal ritardo mentale.

  14. Dott.ssa Alessia PallavicinoPsicologa dell’Età Evolutiva-Psicoterapeuta A.T.e-mail:pallavicinoa@libero.it Oggi l’autismo è classificato tra i DISORDINI PERVASIVI DELLO SVILUPPO e la sintomatologia è raggruppata in tre ampie aree: ·        Menomazione della interazione sociale ·        Uso di modelli ristretti e stereotipati di comportamenti, attività, interessi ·        Menomazione qualitativa nel linguaggio e nella comunicazione. • Oggi si parla più correttamente di “disturbo dello spettro autistico” piuttosto che di autismo, volendo sottolineare la diversa “intensità” del disturbo.

  15. Dott.ssa Alessia PallavicinoPsicologa dell’Età Evolutiva-Psicoterapeuta A.T.e-mail:pallavicinoa@libero.it • Le caratteristiche cliniche che accompagnano questo disturbo, peraltro caratterizzato da estrema variabilità individuale (autismo ad alto e basso funzionamento), sono: ·        Insorgenza entro i 2 anni di vita del bambino ·        Isolamento ·        Assenza di linguaggio ·        Ricerca di immutabilità ·        Presenza di stereotipie ·        Presenza di rituali ossessivo-compulsivi

  16. Dott.ssa Alessia PallavicinoPsicologa dell’Età Evolutiva-Psicoterapeuta A.T.e-mail:pallavicinoa@libero.it Caratteristiche cliniche del dist. spettro autistico (continua) • Ritardo mentale • Funzionamento ad “isole cognitive” • Autolesionismo • Sguardo obliquo • Isolamento affettivo • Anomalie percettive (ipo o iper sensibilità) • Ecolalie • Disarmonie motorie • Iperattività 

  17. Dott.ssa Alessia PallavicinoPsicologa dell’Età Evolutiva-Psicoterapeuta A.T.e-mail:pallavicinoa@libero.it Eziologia • Da tempo le ipotesi che chiamavano in causa motivazioni psicologiche non sono più prese in considerazione dalla comunità scientifica. • L’autismo NON E’ una chiusura dovuta ad ambienti affettivi inadeguati MA E’ un problema di neurosviluppo che altera nei primissimi anni di vita la capacità di mettersi in relazione con gli altri e provoca perciò una drammatica cascata di effetti cognitivi-affettivi-comportamentali.

  18. Dott.ssa Alessia PallavicinoPsicologa dell’Età Evolutiva-Psicoterapeuta A.T.e-mail:pallavicinoa@libero.it Numerosi sono i dati che indicano la radice NEUROBIOLOGICA dell’autismo: • associazione frequente con R.M., • alterazioni strutturali e morfologiche di strutture cerebrali, • alterazioni di alcuni valori neurotrasmettitoriali, • associazioni con difficoltà di parto e gravidanza, • età di insorgenza, • prevalenza di maschi rispetto alle femmine, ….ancora in discussione invece il tipo e l’incidenza delle alterazioni neurobiologiche.

  19. Dott.ssa Alessia PallavicinoPsicologa dell’Età Evolutiva-Psicoterapeuta A.T.e-mail:pallavicinoa@libero.it Quindi: • L’autismo è un disturbo dello sviluppo. • La causa è multifattoriale e complessa. • Il disturbo dello spettro autistico non è una chiusura emotiva del bambino! Ha invece una chiara radice neurobiologica.

  20. Dott.ssa Alessia PallavicinoPsicologa dell’Età Evolutiva-Psicoterapeuta A.T.e-mail:pallavicinoa@libero.it Esercitazione: Prendere un foglio e piegarlo a metà. • In alto a sinistra scrivete, guardando la foto, le fantasie che vi fate su quel bambino. • In alto a destra scrivete in poche frasi come eravate voi da bambini. • Confrontate ora gli aspetti che avete scritto, osservate in che modo sono collegati tra loro…

  21. Dott.ssa Alessia PallavicinoPsicologa dell’Età Evolutiva-Psicoterapeuta A.T.e-mail:pallavicinoa@libero.it Identificazione, proiezione, competizione. • Identificazione: si tratta il bambino come si è stati trattati dai propri genitori • Proiezione: si proietta sul bambino ciò che non si riconosce come proprio e lo si educa in base a ciò che è mancato a se stessi • Competizione: si proietta sul bambino aspetti del proprio Io Bambino e si entra in sfida con lui

  22. Dott.ssa Alessia PallavicinoPsicologa dell’Età Evolutiva-Psicoterapeuta A.T.e-mail:pallavicinoa@libero.it • Questi tre modi di relazionarsi all’altro e al bambino che si segue nel proprio lavoro sono modi che, per differenza o somiglianza, si snodano rispetto ad un Io (il proprio) che entra nella relazione, questo accade sempre, in ciascuno. • E’ importante essere consapevoli del “proprio modo” di funzionare e di vedere l’altro per non cadere nell’errore di “offuscare” l’altro senza rendersene conto.

  23. Dott.ssa Alessia PallavicinoPsicologa dell’Età Evolutiva-Psicoterapeuta A.T.e-mail:pallavicinoa@libero.it • Ciascuno di noi inoltre ha delle proprie teorie personali, è importante esse siano conosciute e non dis-conosciute perché, nel lavoro di insegnante possono rappresentare dei limiti quanto delle risorse. • Limite: non vedo l’altro che ho davanti ma offusco, proietto, modifico ciò che l’altro è • Risorsa: la mia teoria personale messa nella relazione mi guida in modo creativo, propositivo e originale.

  24. Dott.ssa Alessia PallavicinoPsicologa dell’Età Evolutiva-Psicoterapeuta A.T.e-mail:pallavicinoa@libero.it Vix medicatrix naturae • Berne sottolinea con questo aspetto il potenziale curativo che ognuno di noi ha in Sé, anche i bambini con handicap grave hanno questo potenziale, ossia un potenziale curativo che porta al ben-essere. • Feuerstein sostiene che i geni (biologicamente intesi) devono essere un punto di partenza e non una condanna…infatti il cervello influenza il comportamento ma anche viceversa!! Infatti le strutture mentali possono essere modificate.

  25. Dott.ssa Alessia PallavicinoPsicologa dell’Età Evolutiva-Psicoterapeuta A.T.e-mail:pallavicinoa@libero.it • Proiezione spezzone del film: IL MIO PIEDE SINISTRO di Jim Sheridan (1989). • Storia vera di Christy Brown (1932-81), nono di tredici figli di una famiglia operaia irlandese, paraplegico dalla nascita, riuscì ad esprimersi con il suo piede sinistro diventando apprezzato pittore e scrittore.

  26. Dott.ssa Alessia PallavicinoPsicologa dell’Età Evolutiva-Psicoterapeuta A.T.e-mail:pallavicinoa@libero.it • Esercitazione

  27. Dott.ssa Alessia PallavicinoPsicologa dell’Età Evolutiva-Psicoterapeuta A.T.e-mail:pallavicinoa@libero.it Metodologia di lavoro: • Tecnica • Intervento Individualizzato • Creatività personale

  28. Dott.ssa Alessia PallavicinoPsicologa dell’Età Evolutiva-Psicoterapeuta A.T.e-mail:pallavicinoa@libero.it “L’intelligenza può essere un ostacolo…non siate intelligenti ma persone che apprendono!!” Feuerstein Di tecniche ne esistono molte, importante è sempre, al di là della tecnica, considerarsi dei facilitatori dell’apprendimento ossia, qualunque tecnica si applichi, applicarla con una importante implicita consapevolezza: “questo bambino è competente, sta a me scoprire in che modo lo posso aiutare a dimostrarlo!!”

  29. Dott.ssa Alessia PallavicinoPsicologa dell’Età Evolutiva-Psicoterapeuta A.T.e-mail:pallavicinoa@libero.it • Metodo Feuerstein • Approccio cognitivo-comportamentale (programma TEACCH, metodo Lovaas) • Uso di tecniche visive

  30. Dott.ssa Alessia PallavicinoPsicologa dell’Età Evolutiva-Psicoterapeuta A.T.e-mail:pallavicinoa@libero.it • Metodo Feuerstein: Programma di Arricchimento Strumentale (PAS), ha l’obiettivo di accrescere le funzioni dell’apprendimento partendo dall’idea che l’intelligenza è modificabile in qualsiasi condizione. • Il metodo utilizza 14 fascicoli di esercizi da svolgere carta e matita :disegni da completare, figure da formare unendo i punti, immagini da confrontare per scoprirne le differenze.

  31. Dott.ssa Alessia PallavicinoPsicologa dell’Età Evolutiva-Psicoterapeuta A.T.e-mail:pallavicinoa@libero.it • Il “mediatore” (educatore, insegnante), seleziona e organizza gli stimoli da proporre all’allievo. • L’insegnante viene qui considerato un catalizzatore che rende possibile il verificarsi di reazioni essenziali sul piano cognitivo.

  32. Dott.ssa Alessia PallavicinoPsicologa dell’Età Evolutiva-Psicoterapeuta A.T.e-mail:pallavicinoa@libero.it • Approccio cognitivo-comportamentale: analisi funzionale e modificazione dei comportamenti-problema • L’analisi funzionale è l’analisi delle situazioni in cui si manifestano certi comportamenti problematici e ha la funzione di vagliare le motivazioni sottostanti al comportamento • E’ indispensabile, per organizzare un intervento su un comport.probl., comprendere perché si manifesta, infatti esso risponde ad un bisogno del sogg. e produce un effetto desiderabile.

  33. Dott.ssa Alessia PallavicinoPsicologa dell’Età Evolutiva-Psicoterapeuta A.T.e-mail:pallavicinoa@libero.it • E’ indispensabile, per organizzare un intervento su un comport.probl., comprendere perché si manifesta, infatti esso risponde ad un bisogno del sogg. e produce un effetto desiderabile. • Ianes classifica 3 tipi di effetto del comp.probl.: -effetto arricchimento di stimoli sociali positivi (il bambino “in cambio” riceve attenzione) -effetto allontanamento situazioni avversive (l’esecuzione di un compito viene modificata o cessa la richiesta dell’insegnante quando compare il comportamento) -effetto stimolazione sensoriale (si tratta di autostimolazioni quando il sogg non riceve dall’ambiente stimoli adeguati).

  34. Dott.ssa Alessia PallavicinoPsicologa dell’Età Evolutiva-Psicoterapeuta A.T.e-mail:pallavicinoa@libero.it • Una volta individuato il comportamento problema e le sue probabili motivazioni, si cerca un intervento adatto volto alla cessazione del comportamento • Si lavora in una ottica di “sostituzione” del comportamento probl. piuttosto che di “estinzione” (alternativa socialmente accettabile di comportamento per raggiungere il soddisfacimento dei bisogni).

  35. Dott.ssa Alessia PallavicinoPsicologa dell’Età Evolutiva-Psicoterapeuta A.T.e-mail:pallavicinoa@libero.it Uso di tecniche visive (in autismo): • Compromissione della comunicazione • Deficit nella intenzionalità relazionale • Speciali capacità visive (sfrutta le abilità) • Pensiero visivo

  36. Dott.ssa Alessia PallavicinoPsicologa dell’Età Evolutiva-Psicoterapeuta A.T.e-mail:pallavicinoa@libero.it Le tecniche visive (in autismo) hanno il vantaggio di: • Rispettare la natura dell’input e output dell’informazione • Ridurre l’impegno attentivo perché si fondano sulle abilità e non sul deficit • Favorire una apertura comunicativa e sociale

  37. Dott.ssa Alessia PallavicinoPsicologa dell’Età Evolutiva-Psicoterapeuta A.T.e-mail:pallavicinoa@libero.it Utilizzare tecniche visive o comunque offrire una qualche forma di “comunicazione”, al bambino con grave disabilità, significa dargli la possibilità di: = comprendere = prevedere = mettere ordine = sostenere l’autonomia = favorire apertura e relazione = organizzare la realtà interiore/esteriore = apprendere e acquisire

  38. Dott.ssa Alessia PallavicinoPsicologa dell’Età Evolutiva-Psicoterapeuta A.T.e-mail:pallavicinoa@libero.it Intervento Individualizzato Quel bambino non è un bambino… • Chi è quel bambino (anamnesi, diagnosi, contesto, osservazione ecologica, osservazione strutturata) • Che disabilità ha • Che risorse ha • Quali gli obiettivi di lavoro con lui • Quali le metodologie per raggiungerli • Quale la misurazione dei risultati

  39. Dott.ssa Alessia PallavicinoPsicologa dell’Età Evolutiva-Psicoterapeuta A.T.e-mail:pallavicinoa@libero.it Creatività personale E’ un ingrediente fondamentale per chi lavora con i bambini e ancor più con quelli disabili che chiedono (spesso in silenzio) di essere aiutati a imparare. Vediamo insieme, come la vostra creatività e intuizione vi aiuta a risolvere questo paradosso.

  40. Dott.ssa Alessia PallavicinoPsicologa dell’Età Evolutiva-Psicoterapeuta A.T.e-mail:pallavicinoa@libero.it • Il paradosso del barbiere. • Uno dei più antichi paradossi riguardava il taglio della barba. • In una città vige una legge molto particolare che stabilisce le modalità per la rasatura: nessun uomo può portare la barba e, allo stesso tempo, nessuno può radersi da sé, dovendosi affidare alle cure di un barbiere. • CHI RADE ALLORA IL BARBIERE?

  41. Dott.ssa Alessia PallavicinoPsicologa dell’Età Evolutiva-Psicoterapeuta A.T.e-mail:pallavicinoa@libero.it SOLUZIONE: il barbiere è una donna.

  42. Dott.ssa Alessia PallavicinoPsicologa dell’Età Evolutiva-Psicoterapeuta A.T.e-mail:pallavicinoa@libero.it Esercitazione. Casi clinici. A) Piero è un bambino sordo con RM grave. Non parla. Grave labilità attentiva. Ha cinque anni. Scolarizzato da due anni. Ha subito numerosi ricoveri e interventi per gravi malformazioni degli organi vitali interni (fegato, cuore, polmoni). Spesso attua un comportamento che crea numerosi problemi in classe: va verso i tavoli e le mensole dove si trovano i barattoli con i pennarelli, pastelli, matite e li rovescia a terra creando confusione e scompiglio, gli altri bambini ridono di lui, interrompono le loro attività e Piero sembra divertirsi molto nel vedere la reazione delle persone che lo circondano. Il “no” dell’insegnante serve a rinforzare il suo comportamento di sfida.

  43. Dott.ssa Alessia PallavicinoPsicologa dell’Età Evolutiva-Psicoterapeuta A.T.e-mail:pallavicinoa@libero.it B) Luca è un bambino di sette anni con una grave malformazione che lo ha reso zoppo e goffo nei movimenti con problemi grosso e fini motori, RM grave, palatoschisi, mutismo, ipovisione. Brevissimi i suoi tempi di attenzione, scarsa capacità mnemonica. Per entrare in relazione con i suoi compagni, così come con le maestre, dà pizzichi, morsi e pugni. Il risultato è che molti compagni si scansano quando lui arriva e lo temono ma lui continua a cercare la relazione con loro e più li vede allontanarsi più diventa aggressivo nei loro confronti.

  44. Dott.ssa Alessia PallavicinoPsicologa dell’Età Evolutiva-Psicoterapeuta A.T.e-mail:pallavicinoa@libero.it C) Mario è un bambino autistico di 10 anni con RM medio,ha tratti ossessivo-compulsivi come ripetere più volte lo stesso movimento prima di portarlo a compimento, scarso uso del linguaggio, presenza di ecolalie non contestualizzate, tempi di attenzione medi (15 minuti ad attività) e uso delle attività rigido e stereotipato, buon grafismo e abilità fini motorie. Raramente esprime ciò di cui ha bisogno, spesso si isola dai compagni, quando è in difficoltà grida forte e sfarfalla con le mani (flatting). Altrimenti non disturba e se lasciato a se stesso resta fermo e apatico senza svolgere alcuna attività.

  45. Dott.ssa Alessia PallavicinoPsicologa dell’Età Evolutiva-Psicoterapeuta A.T.e-mail:pallavicinoa@libero.it D) Maria è una bambina epilettica con PCI, ha quattro anni, paralisi alle gambe, usa la carrozzina per deambulare, RM grave, tempi di attenzione scarsi (5 minuti ad attività), curiosa, mai scolarizzata finora, viene inserita in scuola materna. Le sue abilità fini motorie sono medie, è in grado di svolgere alcune attività manuali. Disartrica (parla molto male), presenza di scialorrea, non ama stare a tavolino a svolgere le attività, spesso si sposta in classe con la sedia passando di banco in banco e va a posizionarsi vicino ai compagni che spesso si scansano quando lei si avvicina dimostrandosi poco tolleranti. Maria reagisce a questo allontanamento picchiandosi forte in testa con i pugni e lamentandosi.

  46. Dott.ssa Alessia PallavicinoPsicologa dell’Età Evolutiva-Psicoterapeuta A.T.e-mail:pallavicinoa@libero.it Individuate per ogni caso: • Obiettivi di lavoro in ordine di priorità • Metodologia per raggiungerli • Ulteriori info che vi occorrono sul caso collegati ai vostri obiettivi

  47. Dott.ssa Alessia PallavicinoPsicologa dell’Età Evolutiva-Psicoterapeuta A.T.e-mail:pallavicinoa@libero.it Ciascun gruppo voterà per gli altri gruppi con un punteggio da 1 a 10 da attribuirsi rispettivamente a: -metodologia proposta -programma individualizzato -uso di creatività

  48. Dott.ssa Alessia PallavicinoPsicologa dell’Età Evolutiva-Psicoterapeuta A.T.e-mail:pallavicinoa@libero.it Punteggio casi clinici Metodo Interv Indiv Creativ

  49. Dott.ssa Alessia PallavicinoPsicologa dell’Età Evolutiva-Psicoterapeuta A.T.e-mail:pallavicinoa@libero.it Cooperazione. Equipe = squadra Squadra = insieme di persone riunite per uno stesso motivo, scopo, obiettivo. Insieme di persone = gruppo

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