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Servizi per il credito e la finanza. Mario Laforgia Confartigianato Imprese Bari. Dall’autunno del 2008 (fallimento Lehman Brothers ) l’atteggiamento del sistema bancario in termini di erogazione dei finanziamenti è stato improntato a una crescente selettività in tutte le aree del Paese.
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Servizi per il credito e la finanza Mario Laforgia Confartigianato Imprese Bari
Dall’autunno del 2008 (fallimento Lehman Brothers) l’atteggiamento del sistema bancario in termini di erogazione dei finanziamenti è stato improntato a una crescente selettività in tutte le aree del Paese. Ciò ha determinato effetti significativi per le MPI del nostro Paese. Queste, infatti, dipendono in larga misura dal sistema bancario per poter soddisfare le proprie esigenze di finanziamento, accedono con più difficoltà ad altre forme di finanziamento e sono dunque più sensibili alle fluttuazioni del ciclo economico e alle condizioni di offerta di credito. Gli effetti combinati di questi elementi, uniti ai problemi strutturali del nostro sistema finanziario, hanno reso l’accesso al credito delle MPI estremamente problematico, come viene rilevato puntualmente da ogni indagine sul credito.
Alcuni fattori chiave legati alla crisi attuale, per banche ed imprese. - Le micro e piccole imprese continuano a manifestare segnali di disagio nell’accesso al credito: riduzioni dei finanziamenti ed aumento costi (tassi di interesse, costi accessori). - La crisi economica ha provocato un crollo nella domanda interna per beni di consumo e di investimento. La domanda di credito in questo periodo è, dunque, principalmente diretta a soddisfare esigenze di liquidità, di cassa e di ristrutturazione del debito (non di investimento). - Il sistema bancario italiano, da un lato, detiene sofferenze lorde pari a 126,1 miliardi, e dall’altro, ha in portafoglio una grossa quota di titoli di Stato, pari a circa 377,6 miliardi di euro, che lo rende sensibile al rischio degli Stati europei.
I dati dell’Osservatorio Nazionale sul credito per le Pmi, realizzato da Rete Imprese Italia ed Artigiancassa, mostrano chiaramente come nell’ultimo periodo analizzato (settembre 2011-2012) le imprese continuino a manifestare problemi di accesso al credito. Nel periodo considerato, il credito al totale dei Settori Produttivi (società non finanziarie e famiglie produttrici) si è ridotto di una quota pari al 4,37 per cento (-44 milioni di euro). La riduzione che ha riguardato i finanziamenti alle imprese artigiane è stata ancora più significativa e pari all’8,06 per cento (-4.6 milioni di euro). In linea generale, i risultati delle analisi dell’Osservatorio mostrano come la condizione finanziaria delle imprese diventa più complicata al diminuire della dimensione media: sono le imprese di minore dimensione a subire maggiormente gli effetti della crisi.
Finanziamenti bancari in essere (giugno 2011 – giugno 2012): Al Totale Sistema: 1.935.186.753.522 Alle Imprese Produttive: 717.139.669.222 Alle Piccole Imprese: 194.101.699.019 Alle Imprese Artigiane: 53.339.198.024 (Elaborazioni Osservatorio Rete/Artigiancassa su Dati Banca d’Italia – Importi in euro) Le MPI ricevono una quota di credito notevolmenteinferiorerispetto ad altretipologie di imprese. Le risorsefinanziarie che spettanoloro, infatti, sonopari a circa il 20% rispetto a quelle che vengonocomplessivamentedistribuiteaisettoriproduttivi. Ciònonostantequestecostituiscono, in Italia, il 98% del tessutoproduttivo, e dannooccupazioneal 59% dei lavoratoritotali.
Ufficio Credito Associazioni Territoriali In questo contesto, l’Ufficio Credito delle Associazioni Territoriali rappresenta uno snodo fondamentale per agevolare l’accesso al credito delle imprese, per attenuare le tensioni con il sistema bancario e per poter rispondere ad ogni esigenza finanziaria di una impresa. L’importanza dell’Ufficio Credito deriva in primo luogo dalla vicinanza al tessuto produttivo locale che consente di avere un punto di vista privilegiato nel riconoscere le esigenze di cui le imprese sono portatrici. L’Ufficio può essere visto come un intermediario nei rapporti tra l’impresa e gli altri soggetti rilevanti del territorio come Banche, Confidi, altre Istituzioni.
Diffusione del Servizio Credito Il Servizio Credito è diffuso all’interno del Sistema anche se ciascuna Associazione territoriale ha declinato il servizio in maniera peculiare, in relazione alle esigenze rilevate sul territorio e alle possibilità di sviluppo del servizio oggettivamente attivabili. La diffusione dell’ufficio credito manifesta la consolidata consapevolezza circa l’utilità di questo tipo di servizio. Si tratta di un servizio essenziale dal momento che la ricerca di risorse finanziarie rappresenta, spesso, una primaria necessità per l’imprenditore. Le risposte fornite dall’Associazione su questo tema sono generalmente di carattere consulenziale, legate alle diverse fasi che l’impresa si trova a vivere (start up, sviluppo, maturità,…, ogni fase dell’impresa è legata a specifiche esigenze finanziarie e specifici strumenti attivabili).
Integrazione del Servizio Credito con l’attività di rappresentanza Il Servizio Credito rappresenta un fattore di supporto fondamentale per le aziende, in particolare quelle di minori dimensioni, che tradizionalmente incontrano maggiori difficoltà nell’accedere al credito o che, addirittura, sono escluse dal mercato del credito (market gap). Questo tipo di supporto, dunque, rappresenta il naturale completamento dell’attività di rappresentanza poiché viene fornito un contributo reale all’impresa, senza attendere risposte da interlocutori pubblici che spesso tardano ad arrivare, o che non arrivano proprio.
Prospettive di sviluppo del Servizio Le possibilità di sviluppo sono notevoli e vanno nella direzione di una assistenza/consulenza sempre più mirata e personalizzata per soddisfare tutte le esigenze dell’impresa. Gli strumenti e le modalità di finanziamento, e/o di ottimizzazione della struttura finanziaria, così come soluzioni innovative, strategiche e gestionali ad essi collegati sono materie sempre all’ordine del giorno ed in continua evoluzione. In questa ottica la formazione continua dei funzionari territoriali su temi sempre più innovativi così come la condivisione delle buone pratiche a livello di Sistema costituiscono fattori chiave per poter fornire risposte alle imprese che siano sempre efficaci, efficienti ed attuali.
Competenze caratterizzanti del Servizio Competenze fondamentali sono quelle di saper comprendere a fondo la situazione economica e finanziaria di una impresa, per poter individuare esigenze di cui talvolta neanche l’imprenditore è a conoscenza. La rilevazione di tutte le informazioni di natura qualitativa e quantitative di cui una impresa è portatrice consentono di poter delineare un quadro realistico circa le sue necessità/potenzialità. Una volta analizzata l’impresa nel suo insieme è possibile indirizzarla verso la soluzione ritenuta più adatta (banca, confidi, altri strumenti…). La rilevanza del ruolo associativo va misurata anche sulla base della capacità di presentare l’impresa associata valorizzando aspetti che sono generalmente poco considerati dagli intermediari finanziari.
Punti di forza e di debolezza del Servizio Punti di forza del Sistema sono la estrema capillarità e diffusione degli uffici territoriali, la forza e la riconoscibilità del marchio Confartigianato, la vicinanza rispetto alle imprese e dunque la possibilità di interpretarne da vicino le esigenze, le professionalità e le persone che con le loro diverse esperienze si trovano all’interno del Sistema. E dunque la possibilità di incrementare enormemente il valore aggiunto in relazione a questi elementi. I punti di debolezza riguardano le ben note diseconomie che derivano da una organizzazione così vasta, complessa e peculiare. Come ad esempio le asimmetrie informative tra i diversi uffici o la carenza di condivisione rispetto a modalità di organizzazione e di servizio che in certe aree hanno successo.