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Il nostri anni peggiori……. Previsioni 2009 Il prodotto interno lordo. 2009 Previsione. -3,0. Francia. Recessione infinita?. -4,4. Italia. Germania. -5,4. Eurozona. -4,0. -3,8. Regno Unito. USA. -3,4. Elaborazione su dati OCSE, UE, BCE, Banca d’Italia, RGE. E nel 2010?.
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Previsioni 2009 Il prodotto interno lordo 2009 Previsione -3,0 Francia Recessione infinita? -4,4 Italia Germania -5,4 Eurozona -4,0 -3,8 Regno Unito USA -3,4 Elaborazione su dati OCSE, UE, BCE, Banca d’Italia, RGE
E nel 2010? Si….ma cos’è il PIL? ?
Il PIL è la somma di: Si….ma perché si sono fermati? Spesa pubblica Ciò che spendono i consumatori Gli investimenti delle imprese Esportazioni Il PIL crolla quando contemporaneamente consumi, investimenti e commercio estero si fermano
C’era una volta in America……..vivere al di sopra delle proprie possibilità Debito pubblico Debito imprese Debito famiglie Debito istituzioni finanziarie Negli ultimi 20 anni però la quota di debito detenuto dalle famiglie e dalle istituzioni finanziarie americane è arrivata a rappresentare più di due volte la somma del PIL USA. Il risparmio privato si è annullato e la finanza ha smesso di essere a servizio dell’economia per diventare una componente autonoma (o impazzita?) del sistema economico…si è aggiunta la bolla immobiliare…..
Cosa c’entra la globalizzazione? Le interdipendenze finanziarie e commerciali che siamo ormai abituati a chiamare globalizzazione sono state fondamentali perché hanno permesso a paesi con alto livello di debito di finanziarsi Si….va bene….ma non hai ancora detto perché il PIL è crollato!! A partire dagli anni ’90 tutta la politica della Federal Reserve si è basata sulla teoria della cosiddetta “sovrabbondanza di risparmio globale”
Un crollo di fiducia Si ferma l’economia reale! crisi di domanda Politiche monetarie sui tassi di interesse diventano inefficaci
…e l’Italia in tutto questo? debito pubblico su PIL Debito/PIL 1994 Debito/PIL 1990 Elaborazione su dati ISTAT e Banca d’Italia
…e l’Italia in tutto questo? Nell’area OCSE saremo il paese con la minore incidenza delle misure discrezionali anticrisi sul PIL nel 2009! Fonte: LaVoce.info
Il modello regionale Crescita del PIL in Emilia Romagna negli ultimi anni Fonte: Unioncamere
Il modello regionale Un modello competitivo
Il modello regionale occupazione RER FC ITALIA La Regione è ben dentro i cosiddetti parametri di Lisbona….Forlì-Cesena rimane dietro soprattutto per una ridotta occupazione femminile Fonte: Antares
L’impatto della crisi sul lavoro Aumento percentuale della cassa integrazione ordinaria (ore) in Emilia Romagna. Febbraio 2009 su febbraio 2008 Fonte: Antares
E il nostro territorio? ripercussione principale sul valore aggiunto del settore industriale che è stimato in decrescita per il periodo 2008 – 2009 del 6,3% (contro un 5,3% dell’Emilia Romagna). Fonte: Prometeia
E il nostro territorio? la decrescita delle esportazioni soprattutto da parte dell’industria (mentre agricoltura e servizi dovrebbero ripartire anche sui mercati esteri a partire dal 2010). Il risultato più evidente di tutto il ciclo di crisi sarà l’uscita del territorio su livelli più bassi di capacità di export (l’incidenza dell’export sul valore aggiunto scenderà infatti dal 28,3 del 2008 al 26,5 del 2011 (stime Prometeia). Fonte: Prometeia
E il nostro territorio? Fonte: Prometeia
Cassa integrazione a Forlì-Cesena ordinaria e straordinaria Ore autorizzate nella crisi ordinaria Emilia Romagna ultima regione in Italia per incidenza cig su dipendenti manifattura nei primi tre mesi del 2009 straordinaria Fonte: Antares su dati INPS
Misure a livello regionale Accordo Anticrisi con le banche, Unioncamere e Consorzio Fidi: plafond di 1 miliardo a tasso non superiore all’Euribor (+ spread massimo di 1,5) per Consolidamento delle passività Smobilizzo crediti Pagamento imposte, contributi, tredicesime e quattordicesime Anticipi per pagamento cassa integrazione guadagni Risorse strutturali a valere sul Documento Unico di Programmazione (1,5 miliardi di euro) tra risorse dei fondi strutturali, fondi per le aree sottosviluppate e ed altre risorse regionali su 10 obiettivi prioritari Contributo regionale al trattamento in deroga per il sostegno al reddito (a seguito dell’accordo Stato - Regioni del 12/2/2009 sugli ammortizzatori)
Misure a livello locale in Romagna Forlì-Cesena: Patto contro la crisi tra Provincia, Camera di Commercio, banche, comuni e parti sociali: risorse per anticipare la cassa integrazione o attivazione di linee di credito (es: Fondazione Forlì e Cariromagna per cassaintegrati, lavoratori soggetti a diminuzione orario di lavoro, contratti a termine non rinnovati; Finanziamenti fino a 6 mila euro con tassi agevolati; Fondo di garanzia Fondazione – Provincia – Comune per precari, dotazione: 150.000 euro; Fondo di solidarietà alla Caritas diocesana, persone e nuclei familiari in difficoltà nei pagamenti - Dotazione: 200.000 euro) Altre misure di carattere comunale (es. a Forlì fondo per l'abbattimento delle tariffe delle bollette; a Cesena ricapitalizzazione della Fondazione per l’affitto; Comune di Cesena: accordo per il contenimento dei prezzi di alcuni prodotti e servizi di largo consumo)
LA TRASFORMAZIONE ECONOMICA NEL NOSTRO TERRITORIO NELL’ULTIMO DECENNIO Quale modello di sviluppo per i prossimi anni sul territorio? Aumentato il numero di imprese che si dedicano all’high tech pur rimanendo al di sotto del valore regionale (primi in romagna) Settori tradizionali riducono presenza su territorio (mobile imbottito da 1,4% 2002 a 1,2% nel 2006) si rafforzano nuove specializzazioni (nautica) Calzaturiero diminuisce per rappresentatività ma si rafforza in termini di qualità Dal 2002 al 2006 Primario -3,4 Industria – 0,2 Costruzioni +2,2 Servizi +1,4 Aumentano società capitali (fino al 12%) penultima in regione 2001 2008
Quale tipo di sviluppo? Valore aggiunto
CAPITALE UMANO E MERCATO DEL LAVORO SUL TERRITORIO Tassi crescenti di capitale umano formato ed istruito…..l’economia del territorio è in grado di assorbirlo? diplomati laureati Fonte: Antares su dati ISTAT
Scenari per una politica economica locale Qual è lo spazio di autonomia di un comune nelle politiche economiche? Quale spazio di coordinamento con altri comuni, Provincia e Regione