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Giovani e lavoro il lavoro che manca, il lavoro che si crea Manduria, 17 gennaio 2013. Alcune premesse.
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Giovani e lavoroil lavoro che manca, il lavoro che si creaManduria, 17 gennaio 2013 Luigi Lochi
Alcune premesse • Mai come in questi tempi è difficile e complicato parlare di lavoro (non c’è solo il lavoro che manca, ma anche il lavoro che si perde, il lavoro fatto in regime di estrema precarietà, oltre alle forme tradizionali di lavoro nero). • Difficile e complicato: a dimostrarlo sono le proposte concrete che mancano. Ci si limita a richiamare le solite leve: investimenti in infrastrutture, manutenzione del patrimonio pubblico, incentivi (pochi) alle imprese, riforme del mercato del lavoro, attrazione investimenti esteri, promozione dell’autoimprenditorialità. • Sempre e da tutti si fa poi riferimento alla ricerca e all’innovazione. Ricerca e innovazione: più che promosse vengono solo declamate. • Un Paese cresce davvero se il suo sistema produttivo fa della ricerca e dell’innovazione il proprio motore. Ricerca e innovazione presuppongono, però, non solo una opzione strategica da parte delle politiche di sviluppo, ma anche e innanzitutto investimenti nella crescita del capitale umano: quindi investimenti nella formazione. La scuola, una scuola di qualità, diventa perciò il volano dello sviluppo. • Assieme al capitale umano, un altro elemento indispensabile per lo sviluppo è il capitale sociale: la esistenza di relazioni virtuose tra i soggetti che abitano un territorio e che, grazie proprio alla qualità dei loro rapporti, si trasforma in vera comunità di persone. Luigi Lochi
Il lavoro che manca: • Tasso di disoccupazione giovanile: 37% • 4 volte più alto rispetto a quello delle altre fasce di età • Record nella percentuale di giovani che non lavorano e non studiano al tempo stesso • Record nella percentuale di giovani che lavorano in forme precarie Luigi Lochi
Alcuni ostacoli Tre macro problemi che ostacolano la partecipazione dei giovani pugliesi alla vita attiva: • la difficoltà di accesso alle risorse materiali (capitali, asset fisici, etc.); • le scarse possibilità di sviluppo di capitale umano (in particolare, esperienze, competenze e abilità da apprendere sul campo); • la povertà del capitale sociale complessivamente disponibile (quantità e qualità delle relazioni fiduciarie a cui i giovani possono accedere). Luigi Lochi
Il lavoro che manca La disoccupazione giovanile si definisce intorno a tre povertà: di risorse finanziarie (soldi) di canali scuola-lavoro (istruzione) di relazioni (capitale sociale) Luigi Lochi
Il lavoro che manca Questo insieme di condizioni – tra loro interdipendenti – rappresenta: a) un ostacolo alla piena integrazione; b) un fattore di impoverimento per il sistema sociale ed economico, con particolare riferimento al contributo potenziale dei giovani in termini di creatività e innovazione Luigi Lochi
Il lavoro che manca, il lavoro che si crea Come promuovere il potenziale di creatività e di innovazione dei giovani pugliesi? Qualunque risposta è parziale. Non c’è una risposta unica e risolutiva. Luigi Lochi
Rispetto alla povertà di capitale finanziario • Risposta pubblica a) strumenti nazionali di incentivazione della imprenditorialità giovanile e del lavoro autonomo; b) Opportunità regionali Laboratori Urbani: da luoghi abbandonati a spazi creativi CreativeCamp: fiera delle idee innovative Principi Attivi: finanziamento alle giovani idee Libera il bene: finanziamento di attività di gestione di beni confiscati Luigi Lochi
Rispetto alla povertà di capitale finanziario • Risposta sociale - La Fondazione con il Sud, promossa da Forum del terzo settore e Fondazioni bancarie, finanzia progetti di «infrastrutturazione sociale» promossi dagli organismi di terzo settore e cooperative sociali. - Banca etica • Risposta privata - Società di capital venture; - Fondi di private equity; - Fondi di garanzia Luigi Lochi
Le risposte alla povertà di capitale finanziario • Sono sufficienti? • Sono tutte efficaci? • Intercettano veramente tutta la domanda di lavoro? • Quali condizioni di contesto possono favorire l’efficacia di queste risposte? • Davvero i contributi finanziari rappresentano la sola leva che può creare nuovo lavoro? Luigi Lochi
criticità dell’offerta • Alla quantità di offerta non sempre corrisponde una altrettanto quantità di partecipazione, a causa soprattutto delle difficoltà di accesso alle opportunità • governo delle informazioni; • disponibilità di servizi di accompagnamento gratuiti. • L’offerta solitamente è impostata per target di riferimento (es. le opportunità regionali fanno riferimento quasi esclusivamente ai giovani iper-alfabettizzati, i cibernauti e gli avvezzi agli strumenti della conoscenza tecnologica). Luigi Lochi
Rispetto alla povertà di capitale umano (competenze tecniche) • Nel 2011, il 20% dei profili professionali richiesti (117.000) sono stati di «difficile o impossibile reperimento» (Unioncamere) • Per colmare questo gap, sono nati gli Istituti Tecnici Superiori (ITS). Più avanzati degli istituti professionali (ci si iscrive dopo il Diploma); più pratici di una Università, perché basati sulla alternanza tra teoria e pratica. Luigi Lochi
Rispetto alla povertà di capitale umano (competenze tecniche) • Gli ITS, gestiti da apposite Fondazioni, sono focalizzati sulle esigenze delle aziende, che definiscono i programmi insieme alle scuole e alle università. • Ad oggi in Italia ce ne sono 72, di cui tre in Puglia (www.indire.it): legati ai settori aeronautico, meccanica e maccatronica, e agroalimentare • Il 70% degli studenti riceve un’offerta di lavoro prima di finire la formazione. Luigi Lochi
Il lavoro che si crea. Circuito virtuoso • Condizioni di contesto (facilità di accesso al capitale, percorsi efficaci di emersione delle competenze, servizi di accompagnamento, legalità, politica ispirata al bene comune…). • Capitale sociale: Beni relazionali (fiducia nel camminare insieme, gratuità e reciprocità delle relazioni). • Capitale umano: persone competenti e capaci di ben-essere sono anche capaci di spendere meglio la loro creatività Luigi Lochi
Il lavoro che manca, il lavoro che si crea Dietrich Bonhoeffer*: «D’ora in poi direte solo ciò di cui potete rispondere agendo». Parafrasando potremmo dire: «Sperate solo ciò che potete realizzare agendo» *Teologo protestante, morto in un campo di concentramento nazista. Luigi Lochi