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Lessico storico-economico di base. senza nessuna pretesa di esaustività. Capitalismo.
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Lessico storico-economico di base senza nessuna pretesa di esaustività
Capitalismo • Sistema economico (con inevitabili ricadute sui sistemi sociali e politici) nell'ambito del quale il capitale svolge un ruolo fondamentale. E' errato associare in modo univoco la R.I. al capitalismo. Questo si è espresso in altre epoche storiche e in altri settori economici (capitalismo finanziario, commerciale etc.)
Rivoluzione dei prezzi • Forte incremento dei prezzi, spiegato dalla teoria quantitativa della moneta (cfr. lavori di Earl Hamilton e la teoria di Irving Fischer) con l'arrivo dei metalli preziosi e il deprezzamento dell'oro e soprattutto dell'argento. In realtà occorre prendere in considerazione l'andamento demografico, la produzione agricola e la domanda che crebbe notevolmente
Inflazione • Incremento dei prezzi, causato da una domanda di prodotti agricoli (o industriali) che non viene soddisfatta da un'adeguata offerta di tali beni. L'inflazione è ancora determinata da un aumento della moneta in circolazione, la quale altera il rapporto tendenzialmente equilibrato tra produzione effettiva e domanda. L'inflazione aumenta allorquando le autorità monetarie provocano uno svilimento della moneta (riducendo la quantità d'oro e d'argento presente nella moneta: l'intrinseco). In direzione opposta l'inflazione è tenuta sotto controllo con buone monete o mediante una riduzione della moneta in circolazione. In epoca contemporanea le banche nazionali controllano l'inflazione riducendo il credito all’industria, aumentando l'interesse sui capitali
Tasso di sconto • E’il tasso d'interesse che le banche nazionali applicano alle altre banche e al mondo economico. Si tende ad innalzare il tasso di sconto per raffreddare l'inflazione, riducendo la quantità della moneta in circolazione. Ma con ciò inevitabilmente si riducono le transazioni economiche e si può creare disoccupazione. Una leggera inflazione è quasi sempre inevitabile. La politica economica degli stati dovrebbe tendere a un equilibrio irrealizzabile nella storia. Ogni intervento delle autorità monetarie esprime scelte ben precise (sbagliate o sagge), tradisce orientamenti di carattere sociale e ideologico. La neutralità non esiste, anche quando si crede che il mercato rappresenti il migliore dei mondi (anche questa è una filosofia della storia)
Ciclo economico • Arco cronologico durante il quale un fenomeno storico (prezzi in ascesa, serie di cattivi raccolti, crescita della produzione industriale) si esprime con la stessa intensità (distinguiamo cicli secolari, Kondratieff, di media e breve durata)
Debito pubblico • E’ il debito che lo stato ha contratto con i propri creditori, che possono essere grandi banchieri privati ma anche i cittadini stessi, delle più diverse classi sociali. Nel momento in cui gli stati sottoscrivono tali prestiti, a testimonianza del debito contratto emettono dei titoli del debito pubblico, i quali naturalmente debbono promettere degli interessi ai creditori. Tali interessi sono tanto più alti quanto più gli stati appaiono inaffidabili e potenzialmente inadempienti. Il mercato finanziario (gli speculatori e quanti hanno denaro da investire) giudica in modo inappellabile la situazione economica, politica e sociale di quel paese. F. Braudel ha creduto, generosamente, che uno stato (vale a dire l'intera popolazione che vive su un determinato territorio in una determinata epoca storica, organizzata attraverso l'istituzione stato) può arrivare a indebitarsi sino al doppio del suo prodotto nazionale lordo. Oggi si tende a ridurre l'ammontare del debito che uno stato può contrarre sia con i mercati esteri che con i propri cittadini
Consolidamento del debito pubblico • Allorquando lo stato non riesce a restituire i capitali presi a prestito, "consolida" il proprio debito, rinviando il pagamento dei titoli del debito pubblico a un'altra data o sine die o restituendo solo una parte dei capitali ricevuti dagli investitori privati o riducendo il tasso di interesse che aveva inizialmento promesso ai sottoscrittori. Si verifica in questo caso un crack finanziario (cfr. sistema di John Law). Ma la storia è stata disseminata di questi "incidenti" finanziari
Prodotto nazionale o interno lordo (PIL) • E’ quanto una nazione ha prodotto in termini di beni agricoli, prodotti industriali o servizi (ad es. insegnare, anche se attività difficilmente quantificabile). Il PIL, se correttamente accertato (senza propagande demagogiche, tanto più possibili se il grado di conoscenze economiche, politiche e "storiche" non è adeguato) è il migliore indicatore di quanto una nazione sia realmente ricca "nel suo insieme". Altra cosa è la distribuzione sociale del PIL, espressa dal reddito medio pro capite, cioè quanto il cittadino medio può disporre per i propri consumi e investimenti (anche di carattere formativo, in previsione di un reddito ipoteticamente più elevato)
Rotazioni agricole • Rotazioni agricole: alternanza di colture agricole (di qualsiasi cereale in alternanza con leguminose ed erbai oppure con il maggese, terreno cioè lasciato a riposo). Durante la R.I. le rotazioni triennali (cereali superiori [grano, segale, seminati in autunno] + cereali inferiori (seminati in primavera [orzo, avena, miglio, grano marzuolo, cioè seminato a marzo, farro etc.] + maggese previdero sempre l'innesto delle leguminose o sarchiate (erba medica, lupinella, veccia) > cfr. concetto di Rivoluzione agricola.
I catasti • Catasto ecatasto particellare: registro pubblico che descrive la consistenza e le rendita delle proprietà agricole, e in particolar modo tutte le "particelle" della proprietà, al fine di stabilire il livello di tassazione che si può introdurre.
La rendita agricola • Rendita e profitto: si attribuisce la prima ai guadagni realizzati dal proprietario agricolo senza che esso partecipi direttamente alla gestione della propria azienda agricola. Si parla di profitto allorquando si presuppone una conduzione diretta dell'azienda agricola. Posizioni di rendita sono sottolineate allorquando si è di fronte a comportamenti di carattere parassitario.
Come si crea la ricchezza • Equazione di Carlo Maria Cipolla • R= C + R’ • laddove R = la Ricchezza (PIL) • C = consumi • R’ = Risparmio (gli investimenti) • Solamente il Risparmio (vale a dire gli stessi investimenti: R’) in aggiunta ai consumi (C) possono ricreare il circolo virtuoso e riprodurre ricchezza, vale a dire: R’ + C = R