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IntroduzioneIl soggetto umano un essere comunicanteLa comunicazione umana ha molteplici dimensioni: un'attivit eminentemente socialecomunicare partecipare e condividere i significati un'attivit eminentemente cognitiva strettamente connessa con l'azionenon disgiunta dalla discom
E N D
1.
di
ALESSANDRA FERMANI
UNIVERSITA DEGLI STUDI DI MACERATA
2. Introduzione
Il soggetto umano un essere comunicante
La comunicazione umana ha molteplici dimensioni:
unattivit eminentemente sociale
comunicare partecipare e condividere i significati
unattivit eminentemente cognitiva
strettamente connessa con lazione
non disgiunta dalla discomunicazione
3. 2. La comunicazione
Perch importante studiare la comunicazione?
Molti dei fenomeni sociali ( stereotipi, pregiudizi) si originano nel corso di interazioni comunicative fra le persone nei gruppi
Comunicazione:
processo dinamico e circolare
richiede la condivisione di codici astratti (il linguaggio) e di segnali non verbali
4.
La comunicazione un fenomeno intenzionale?
Due scuole di pensiero:
1) La comunicazione sempre un fenomeno intenzionale con scopi strumentali: indurre una risposta negli altri
Esempio: Miller e Steinberg (1975): intenzione di comunicare e influenzare sono sinonimi
2) La comunicazione va oltre lintenzionalit di chi lo attua
Modello pragmatico della comunicazione (Watzlavick et al. 1976): ogni comportamento in una interazione fornisce informazione sullambiente e sulla relazione fra gli attori
Shannon e Weaver: comunicazione = tutti i processi attraverso i quali una mente ne influenza unaltra (linguaggio scritto, parlato, teatro..)
5.
Burgoon e coll. (1994): propongono una posizione intermedia tra le due scuole di pensiero che considera sia lintenzionalit degli interlocutori sia la percezione di tale intenzionalit
6.
Due sistemi di comunicazione:
Sistema verbale
Sistema non verbale
Sistema verbale
Il linguaggio un codice simbolico:
Accomuna tutte le societ umane
Le differenzia da quelle non umane
un codice governato da regole (grammatica, sintassi, semantica)
7. Il punto di vista matematico: la comunicazione come trasmissione di informazioni
Modello matematico di Shannon e Weaver:
la comunicazione come trasmissione di informazioni =
passaggio di un segnale da una fonte A attraverso un trasmettitore lungo un canale a un destinatario B grazie a un recettore
8.
Feedback = quantit di informazione che dal ricevente ritorna allemittente. Il feedback pu essere:
positivo = ampliamento dellinformazione dingresso
negativo = riduzione dellinformazione dingresso
Il concetto di feedback diverso da quello di rinforzo
9.
Il modello matematico integrato da alcuni concetti:
rumore = insieme degli elementi ambientali che interferiscono con la trasmissione del segnale
ridondanza = ripetizione nelloperazione di codifica del messaggio per favorire la sua codifica
filtro = processo di selezione di alcuni aspetti e propriet del segnale rispetto ad altri nelloperazione di decodifica
Limite del modello matematico: implica una teoria forte del codice
10.
MODELLO DIALOGICO
Livello della comunanza: conoscenze comuni
Livello della reciprocit : comunicare in base al frame
Livello della mutualit: perspestive taking
11. Lapproccio semiotico: la comunicazionecome significazione e come segno
Il processo della significazione
La semiotica (o semiologia) la scienza che studia la vita dei segni nel quadro della vita sociale
Per la semiotica, la comunicazione un processo di significazione (= capacit di generare significati)
12. Segno come equivalenza
Secondo de Saussure, il segno : lunione di unimmagine acustica (il significante o espressione) e di una mentale (il significato o contenuto)
Equivalenza = corrispondenza piena e stabile fra espressione e contenuto
Funzione segnica: il segno non va inteso come una realt fisica
14. Segno come inferenza
Secondo Peirce, il segno : qualcosa che per qualcuno sta al posto di qualcosaltro, sotto qualche rispetto o capacit
Peirce individua tre tipi di segni:
le icone = relazione di somiglianza con le propriet del referente (ex: le icone di un computer sulla barra degli strumenti)
gli indici = rapporto di contiguit fisica con loggetto cui si riferiscono (ex: fumo indice che c fuoco)
i simboli = rapporto arbitrario con il referente, stabilito per contiguit ed appreso (ex: colomba = pace)
16. Lapproccio pragmatico: la comunicazionecome interazione fra testo e contesto
La distinzione di Morris in:
Semantica = analisi dei significati dei segni
Sintassi = analisi delle relazioni formali fra i segni
Pragmatica = analisi della relazione dei segni con gli attori
La pragmatica si occupa di: - uso dei significati
- relazione fra segno e interpretante
- rapporto fra testo e contesto
17. La teoria degli atti linguistici
Secondo Austin: dire qualcosa anche fare sempre qualcosa
Categorie di atti linguistici: - atti locutori: atti di dire qualcosa (rappresenta ci che si dice, ex: non ho rotto io il vetro)
- atti illocutori: atti nel dire qualcosa (costituisce ci che si fa nel dire qualcosa, ex: dichiarare la propria estraneit al danno)
- atti perlocutori: atti con il dire qualcosa (rappresenta cosa si vuole ottenere dicendo qualcosa, ex: convincere linterlocutore della propria innocenza)
18. Scuola di Palo Alto: Paul Watzlawick
Assiomi della comunicazione
Non si pu non comunicare
Ogni comunicazione ha un aspetto di contenuto e uno di relazione (il secondo classifica il primo, metacomunicazione)
La natura della comunicazione dipende dalla punteggiatura delle sequenze (io sto in silenzio per cui io sto in silenzio, io brontolo perch tu stai in silenzio)
Comunichiamo attraverso un modulo numerico e uno analogico
Tutti gli scambi sono simmetrici (uguaglianza di ruolo) o complementari (differenza)
Critica del modello e nascita del modello Intenzionale: distinzione tra Comunicazione e comportamento
19. Verso una definizione di comunicazione
La distinzione fra comunicazione e comportamento
Comportamento = qualsiasi azione motoria di un individuo, percepibile in qualche maniera da un altro
Fra comportamento e comunicazione vi un rapporto di inclusione:
ogni comunicazione un comportamento, in quanto si esprime attraverso azioni manifeste
non tutti i comportamenti sono comunicazione, in quanto esistono numerose forme di comportamento che possono essere informative ma non comunicative
21. Il principio di Cooperazionee le implicature conversazionali di Grice
Distinzione fra:
Comunicazione = scambio nel quale A intende in maniera consapevole rendere B consapevole di qualcosa di cui non era prima consapevole, facendo ricorso a un sistema di significazione e di segnalazione condiviso dai due partecipanti
Informazione = trasmissione involontaria di A di un segnale che percepito in maniera autonoma da parte di B, indipendentemente dallintenzione di A e senza la partecipazione di questultimo
22.
Grice formula il Principio di Cooperazione nei seguenti termini:
Dai il tuo contributo al momento opportuno, cos com richiesto dagli scopi e dallorientamento della conversazione in cui sei impegnato
24. Le implicature hanno quattro propriet:
sono cancellabili: si possono dissolvere se si aggiungono alcune premesse a quelle originali
sono non-distaccabili: sono attaccate al valore semantico dellenunciato e non alla sua forma
sono calcolabili: dati il principio di Cooperazione e le massime, prevedibile che in una situazione standard linterlocutore sappia fare linferenza appropriata
sono non-convenzionali: non fanno parte del significato convenzionale delle espressioni linguistiche, ma sono di volta in volta negoziate in funzione del contesto duso
(ex: ironia: antifrasi, ironia sarcastica e bonaria; gaffe)
27. Il punto di vista sociologico: la comunicazionecome espressione e prodotto della societ
Microsociologia studia i processi della vita quotidiana, il flusso degli accadimenti nella loro sequenza non sempre ordinata
Macrosociologia studia i processi generali inerenti le istituzioni e le organizzazioni complesse in quanto costitutivi e strutturali della societ
28. La microsociologia di Goffman
Sociologia delle occasioni: studio delle circostanze in cui hanno luogo le esperienze quotidiane e ricorrenti
Concetto di frame = cornice (o contesto) entro cui si realizza lo scambio comunicativo
Rituali: sequenze di atti attraverso i quali un soggetto controlla e rende visibili le implicazioni simboliche del suo comportamento quando si trova direttamente esposto a un altro soggetto
29.
Lapproccio psicologico: la comunicazionecome gioco di relazioni
Comunicazione = dimensione intrinseca che fonda e che esprime lidentit personale e la posizione sociale di ogni soggetto
32. COMPETENZE COMUNICATIVE
Competenza linguistica aspetti fonologici, sintattici, semantici e pragmatici della lingua
Competenza paralinguistica intercalari come le risate, silenzi, borbotii, dizione, cadenze nella pronuncia
Competenza cinesica: gesti e posture (notevoli le implicazioni culturali)
Competenza prossemica: gestione dello spazio (pubblico oltre 4 metri, intimo 0-0.5, personale 0-1 m, sociale 1-3) aptica: azioni di contatto corporeo (notevoli le implicazioni culturali)
Competenza performativa: impiego intenzionale di atti linguistici e non per realizzare gli scopi della comunicazione
Competenza pragmatica: saper usare i segni linguistici verbali e non in modo adeguato alla situazione
Competenza cronemica: uso del tempo (culture veloci e lente, ritmo personale)
Competenza socioculturale : saper comunicare in base al ruolo
33.
I comportamenti spaziali sono influenzati da:
Fattori culturali
Differenze di status
Differenze di genere
Fattori culturali (Hall, 1964)
Culture di contatto = stile di comunicazione tattile e olfattive
Culture non di contatto = stile di comunicazione visiva
Differenze di status
pi probabile che persone di status superiore sfiorino quelle di status inferiore
Differenze di genere
pi probabile che un uomo sfiori una donna del contrario
34.
Importante elemento nel comportamento spaziale: distanza tra gli interlocutori
Regola il grado di intimit tra le persone
Secondo Hall (1966) ci sono 4 zone di distanza progressiva a seconda del livello di intimit:
zona intima: occupata tra persone in relazione molto stretta
zona personale: distanza tra due interlocutori
zona sociale: occupata da un gruppo di persone che comunicano
zona pubblica: separa un interlocutore dal suo pubblico
Anche la distanza interpersonale varia in funzione di:
fattori culturali
et
genere
35.
Conclusioni: a che cosa serveil comportamento non verbale?
Funzione chiarificatrice: riduce lambiguit del linguaggio
Fornisce informazioni sugli stati danimo e sugli atteggiamenti degli interlocutori
Definisce il tipo di relazione che intercorre fra i parlanti: grado di intimit
Regola lavvicendarsi dei turni di parola
Permette agli individui di presentare se stessi
36. CONTRATTO COMUNICATIVO
Ghiglione
Tra emittente e ricevente si stabilisce una sorta di contratto comunicativo che subisce aggiustamenti attraverso continue negoziazioni di significato
Per Anolli tra CV e CNV c la multimodalit dellatto comunicativo. La comunicazione una sinfonia dove ogni strumento autonomo eppure al tempo stesso, insieme a.
Per Mininni: la comunicazione un atto sociale che non pu prescindere dalla rappresentazione individuale. Sono io che parlo ma siamo noi che diciamo