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Capitolo 4 La percezione sociale di Alessandra Fermani Università degli Studi di Macerata. La ricerca scientifica ha dimostrato che impressioni, supposizioni e pregiudizi guidano le percezioni, le interpretazioni e i ricordi
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Capitolo 4La percezione socialedi Alessandra FermaniUniversità degli Studi di Macerata
La ricerca scientifica ha dimostrato che impressioni, supposizioni e pregiudizi guidano le percezioni, le interpretazioni e i ricordi • Percezione sociale= insieme dei processi usati dalle persone per formarsi una rappresentazione cognitiva degli altri • Si risponde alla realtà non per come essa è ma per come la si interpreta
Formazione delle impressioni • Processo che si attua quando si integrano varie fonti informative in merito ad una persona per formare un giudizio di quella persona • Ruolo dei media (Film “Il corpo delle donne”) • Fattori che influenzano: • Bellezza o tratti somatici “rassicuranti” (vedi esperimento Cavazza _ Griffe) • Comunicazione non verbale (emozioni primarie riconoscibili) • Corpo e suoi movimenti
ALLPORT 1954 • che i due gruppi abbiano uno status simile; • che abbiano un obiettivo condiviso; • che siano tra loro interdipendenti e pertanto debbano cooperare per raggiungere l’obiettivo; • che la norma sociale e le istituzioni appoggino e favoriscano il rapporto
Pregiudizi e turismo • prima fase: il turista è a caccia di prove che confermino la sua rappresentazione mentale della realtà (gli inglesi sono freddi, i francesi arroganti, ecc.). • si elaborano dei controfatti: se una persona con accento inglese, ad esempio, si mostrerà caloroso è perché non è inglese, oppure spera di ottenere qualcosa da noi • il turista supera le dissonanze cognitive che la realtà gli produce e in questo senso si arricchisce
Esempi… • Nell’agosto 1984 un gruppo di turisti francesi in Sicilia ha donato il sangue per i bambini colpiti da anemia mediterranea; una ricerca di Shipka (1978) sugli Europei, che trascorreva le vacanze in America ha mostrato che questi trovavano gli Americani più amichevoli di quanto avessero immaginato, il Paese più sicuro del previsto e i prezzi non così esorbitanti; Amir e Ben-Ari (1985) hanno trovato che degli Israeliani con atteggiamenti negativi nei confronti degli Egiziani prima di una vacanza, li cambiavano positivamente dopo aver visitato l’Egitto. Occorre tuttavia chiarire che è sicuramente illusorio pensare che il semplice contatto interculturale possa avere i suddetti effetti benefici. È infatti necessario che tale contatto sia volontario e non casuale, stabile per un certo tempo, tra persone di pari situazione sociale e non con notevole dislivello. Anche i fattori individuali sono importanti: lo stile inferenziale del turista più o meno disposto a disconfermare i preconcetti di partenza (Nisbett & Ross, 1989). Infine se è vero che il contatto sociale tra due diversi gruppi etnici, nelle condizioni sopra esposte, conduce ad una modificazione di atteggiamenti, tuttavia la direzione del mutamento dipende molto dalle condizioni in cui tale contatto ha luogo (Anastasopoulos, 1992). Ad esempio se il turista viaggia in un gruppo organizzato sarà maggiormente portato a sviluppare relazioni all’interno piuttosto che all’esterno del gruppo, limitando così il contatto con la popolazione locale (Il caso dei villaggi turistici).
In genere si pensa che i tratti positivi siano correlati mentre quelli negativi siano a sé stanti (es. una persona buona è anche intelligente, mentre una persona fredda è senza buone qualità) • Leggere pag. 111 esempi del manuale
Priming • Il priming è il risveglio o l’attivazione di certe associazioni (es. studenti che completavano frasi con la parola vecchio poi , senza accorgersene camminavano più lentamente) • La maggior parte dell’elaborazione della nostra informazione sociale è automatica, involontaria, nascosta e inconsapevole
Modello configurazionale di Asch (Gestalt) • Le persone si percepiscono come unità psicologiche e le diverse informazioni su di loro poi vengono portate a un nucleo unificante (il tutto è più della somma delle parti). • I tratti che si unificano sono quelli centrali (caldo e freddo) delle persone e sulla base di essi vengono organizzati tutte le altre informazioni (es. la persona calda viene considerata anche socievole) e le inferenze • Effetto primacy : i tratti forniti per primi sono quelli che influenzano di più le impressioni • Effetto recency: i tratti forniti per ultimi attirano maggiormente l’attenzione
Modello algebrico di Anderson • Le impressioni complesse positive o negative si formano sulla base di una somma algebrica dei singoli elementi positivi o negativi di una persona (es. una persona intelligente +3 ma fredda -4 = impressione negativa)
Le nostre credenze forgiano la nostra interpretazione di ogni cosa
Persistenza della credenza • È difficile demolire le false credenze quando una persona ha un fondamento logico che la sostiene e che ha autogenerato • Due terzi di quello che vediamo è dietro ai nostri occhi • Per demolire la credenza occorre spiegare il risultato opposto o alternativo a quella credenza
E’ giusto? • La memoria è come un cassetto in cui depositiamo materiale da prelevare quando serve. Quando sparisce qualcosa diciamo di aver dimenticato
NO • Noi costruiamo memorie nel momento in cui le preleviamo. • Noi costruiamo il nostro passato mettendo insieme i frammenti di informazione attraverso i nostri sentimenti e aspettative attuali • La mente talvolta, nella ricerca della verità, costruisce idee false • Effetto informazione fuorviante: false memorie (es. se si parla per 15 minuti con una persona e poi il ricercatore dice di essere piaciuti a quella persona sarà facile che chi crede di avere il consenso la ricorsi come calma e felice o viceversa triste e nervosa se il ricercatore ha detto che non le siamo piaciuti) Pensate ai viaggi: • La costruzione di ricordi positivi illumina le reminiscenze e le polarizza • Il piacere di una esperienza positiva risiede : anticipazione della esperienza; esperienza reale vissuta, rievocazione dell’esperienza con sentimento I sentimenti attuali guidano il nostro ricordo
Il cuore ha ragioni che la ragione non sa – Pascal Il nostro pensiero è parzialmente controllato e parzialmente automatico La percezione è l’intuizione per eccellenza – molte delle routine quotidiane avviene senza consapevolezza Ogni collegamento neuronale porta l’informazione ad es. dall’occhio al talamo e poi al centro di controllo emotivo (amigdala) prima che la corteccia abbia avuto la possibilità di intervenire
Eccessiva fiducia in Sé • Ignoranza della propria ignoranza: l’ignoranza su un argomento fa sovrastimare la propria competenza • Le persone tendono a non cercare l’informazione che potrebbe confutare le loro credenze mentre cercano quelle che le confermano (bias di conferma) • Sicurezza e competenza non sempre coincidono
Si ricorre alle euristiche quando: • Non si ha tempo per analisi approfondite • Si è sommersi dalle informazioni • L’oggetto di cui ci si occupa è poco importante • Si hanno poche informazioni sull’oggetto di cui ci si occupa • Qualcosa della situazione funge da stimolo con effetto priming • Ci si sente ottimisti e non si reputa di dover fare troppi sforzi cognitivi
Teoria dell’inferenza corrispondente di Jones e Davis • Le intenzioni e disposizioni altrui sono inferibili dalle azioni Ciò è vero quando il comportamento è: • Scelto liberamente dalla persona, • Non è usuale, quindi non soggetto a desiderabilità sociale, • È svincolato da ruoli sociali, • Ha effetti non comuni che lo distinguono dagli altri
Errore fondamentale di attribuzione (Ross): si sovrastimano le influenze disposizionali e si sottostimano quelle situazionali
PROFEZIE CHE SI AUTOAVVERANO Leggere pag. 156 del manuale