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11 Maggio 2011 Scuola Media Statale “A. Manuzio”.
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Ogni anno la Coalizione Italiana della Campagna Globale per l’Educazione, composta da 16 associazioni italiane, organizza la cosiddetta Global Action Week, settimana di mobilitazione globale, che coinvolge migliaia di organizzazioni e associazioni, studenti e insegnanti.
Nel 2010, con “1GOAL: Education for All”, si è realizzata la lezione più grande mai realizzata al mondo, con quasi 20 milioni di persone!
Quest'anno, la campagna dal titolo “The Big Story” ha coinvolto oltre 100 paesi in tutto il mondo: il tema affrontato è la discriminazione di genere e l’accesso all’istruzioneda parte di bambine, ragazze e donne di tutto il mondo.
Nel mondo, 69 milioni di bambini non hanno accesso alla scuola primaria. Il 54% sono bambine. Anche se iniziano a frequentare la scuola, le bambine e le ragazze sono costrette ad affrontare dure sfide e più dei maschi tendono ad abbandonare gli studi.
La nostra partecipazione alla Big Story può facilitare bambine, ragazze e donne in tutto il mondo ad andare a scuola e ricordare ai governi che devono mantenere la promessa fatta nel 2000: garantire l'educazione per tutti entro il 2015!
Ecco alcune frasi tratte dalle storie che avete raccolto e che raccontano come l'educazione può cambiarela vita di una donna!
”Lasciando la scuola ho sofferto molto perché mi piaceva studiare. Ricordo che il maestro mandò a chiamare i miei genitori per convincerli. Loro però restarono del parere che era meglio che fosse mio fratello a continuare a studiare”. (dall'intervista di Anna Monti, II D)
“In famiglia mi sono sempre sentita inferiore rispetto ai miei fratelli. Le mie idee erano sempre poco considerate, ma nonostante ciò ho sempre fatto a modo mio seguendo il mio istinto”. (dall'intervista di Alessandro Calabresi, II D)
“Ero molto felice di stare a scuola con i miei coetanei e se non mi fosse stato possibile non so come avrei impiegato il mio tempo”. (dall'intervistata di Chiara Aurilio, I C)
Pensando alle donne del Terzo Mondo, io immagino le condizioni in cui vivono bruttissime. Infattiloro non hanno le possibilità che abbiamo noi.Il loro destino potrebbe cambiare se le aiutassimo con dei fondi per garantire a tutte un’istruzione almeno di base. (dall'intervista di Paolo Ciccarelli, II D)
“Saper scrivere, leggere e contare mi è stato di fondamentale importanza per poter vivere in relazione sia con gli altri che con me stessa”. (dall'intervista di Giorgia Fratarcangeli, I C)
“Penso che la situazione economica influisca sul destino di ogni donna”. (dall'intervista di Matteo Santangeli, I C)
“La scuola mi è servita per essere in grado di parlare e scrivere senza errori e mi ha dato maggiore sicurezza nel contare.” (dall'intervista di Marco Colella, II D)
“La scuola mi è servita molto. Ad esempio a leggere il nome delle strade e ad orientarmi, oppure a saper fare i conti della spesa o a scrivere lettere e cartoline”. (dall'intervista di Asia Cammerano, II D)
“Mi è stato utile saper scrivereper esprimere il mio pensiero scrivendo lettere ai miei amici del cuore”. (dall'intervista di Silvia Neri, I C)
“Non ho potuto studiare perché ero la più grande: ho trascorso la mia infanzia lavorando in casa con cinque sorelle”. (dall'intervista di Marco Delfino, I C)
“I miei desideravano che proseguissi gli studi e mi laureassi, però non c'erano le possibilità”.
“Più di una volta ho pensato alle donne che vivono nei Paesi poveri. La loro vita è disastrosa e potrebbe cambiare se le donne potessero studiare.” (dall'intervista di Veronica Droghetti, II D)
“I miei genitori non volevano che studiassi, ma piuttosto che mi sposassi. Io invece desideravo studiare.” (dall'intervista di Simone Moriconi, II D)
“Quando ho fatto delle scelte importanti ho sentito il peso di un giudizio degli uomini della mia famiglia. Sì, mi sono fatta condizionare”. (dall'intervista di Giulia De Lucia, I C)
“Nel prendere una decisione non mi è mai capitato di farmi condizionare dal giudizio di un uomo.Questa cosa non la permetterei in alcun modo!” (dall'intervista di Pietro Lambiasi, II D)
“I miei desideravano che studiassi e mi laureassi, però non c'erano le possibilità.” (dall'intervista di Davide Caporuscio, I C)
“Mi dispiace molto per tutte le donne del Terzo Mondo che vivono sotto il controllo dei loro mariti,non potendo prendere decisioni in modo autonomo.” (dall'intervista di Giuseppe Parnolfi, II D)
“Mi è stato utile leggere per scegliere, utile contare perché la vita è tutta matematica e utile scrivere per esprimere tutti i pensieri.” (dall'intervista di Francesca Falconi, II D)
“Io credo che tutte le donne dovrebbero avere più fiducia nelle loro capacità, dovrebbero curarsi di più e affrontare i problemi senza paura.” (dall'intervista di Adelina Madalina Zaroniu, II D)
“La scuola, che ricordo con nostalgia, mi ha dato tanto. L’istruzione rende l’uomo libero e indipendente. ” (dall'intervista di Francesca Falconi, II D)
Le storie raccolte in tutto il mondo diventeranno una 'Big Story', una sola grande storia di tutti coloro che credono che ognuno ha diritto all'educazione.Le vostre storie, inviate a Cge-IT, saranno pubblicate sul sito della campagna e sulle pagina Facebook della Coalizione Italiana!
11 Maggio 2011Scuola Media Statale “A. Manuzio” http://cge-italia.org/thebigstory