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Regione Piemonte Assessorato alle Politiche Sociali Settore Programmazione e promozione Interventi a sostegno della pers

Regione Piemonte Assessorato alle Politiche Sociali Settore Programmazione e promozione Interventi a sostegno della persona e della famiglia. Attuazione delle linee-guida per la segnalazione e la presa in carico dei casi di abuso e maltrattamento ai danni di minori

Samuel
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Regione Piemonte Assessorato alle Politiche Sociali Settore Programmazione e promozione Interventi a sostegno della pers

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Presentation Transcript


  1. Regione PiemonteAssessorato alle Politiche SocialiSettore Programmazione e promozione Interventi a sostegno della persona e della famiglia Attuazione delle linee-guida per la segnalazione e la presa in carico dei casi di abuso e maltrattamento ai danni di minori Programma regionale di sensibilizzazione, informazione e formazione I presenti Lucidi sono stati elaborati nell’ambito delle iniziative di informazione previste dal programma regionale per la prevenzione e la presa in carico dei casi di abuso e maltrattamento ai danni di minori. Tali lucidi possono essere riprodotti ed utilizzati dai servizi s.a. e sanitari del territorio, nonché dai componenti delle équipes multidisciplinari, per le iniziative di rispettiva competenza, previa comunicazione alla Regione Piemonte, purché ne sia citata la fonte.

  2. Per abuso all'infanzia si intendono: "gli atti e le carenze che turbano gravemente i bambini e le bambine, attentano alla loro integrità corporea, al loro sviluppo fisico, affettivo, intellettivo e morale, le cui manifestazioni sono la trascuratezza e/o lesioni di ordine fisico e/o psichico e/o sessuale da parte di un familiare o di terzi" (IV Seminario Criminologico-Consiglio d’Europa, Strasburgo-1978).Nel termine complessivo sono quindi compresi la trascuratezza, il maltrattamento fisico, il maltrattamento psicologico, l'abuso sessuale, la violenza assistita, lo sfruttamento del minore in generale.

  3. Perché le linee-guida regionali • Perché ogni bambino vittima di abuso e maltrattamento ha DIRITTO DI AVERE INTORNO UNA RETE DI ADULTI “PROTETTIVI”, CHE LO ASCOLTI, SIA IN GRADO DI DECODIFICARE LE SUE RICHIESTE DI AIUTO E DI SOSTENERLO IN UN PERCORSO SERENO DI CRESCITA; • Perché il panorama legislativo è cambiato (L.66/96 e L.269/98), rafforzando le misure a tutela dei minori vittime di questi reati e ribandendo con maggiore chiarezza il ruolo dei servizi; • Perché è necessario che le istituzioni (servizi s.a. e sanitari, scuola, autorità giudiziarie, forze dell’ordine) si riconoscano in un percorso metodologico comune, che sancisca ruoli e responsabilità, evitando sovrapposizioni e “vuoti” d’intervento; • Perché nessun operatore si trovi più solo di fronte ad un caso di sospetto abuso o maltrattamento, ma possa immediatamente confrontarsi ed operare all’interno di una rete concreta d’intervento; • Perché nessun operatore pensi di poter affrontare un caso di sospetto abuso o maltrattamento basandosi esclusivamente sulle proprie forze e competenze (“il caso è mio”…) In sintesi Perché il fenomeno dei maltrattamenti ed abusi sui minori è complesso e multisfaccettato e, quindi, l’unico strumento possibile ed idoneo per affrontarlo è il LAVORO DI EQUIPE.

  4. I contenuti fondamentali delle linee-guida regionali • Allegato A • (definizioni e quadro di riferimento): • Le caratteristiche del fenomeno del • maltrattamento ed abuso ai danni di minori; • Gli attori della “rete”; • I riferimenti giuridico-legislativi; • Gli strumenti.

  5. I contenuti fondamentali delle linee-guida regionali • Allegato B • (dalla rilevazione del caso alle risposte di tutela del minore): • Il percorso metodologico • L’équipe multidisciplinare • Le proposte formative

  6. La composizione minima dell’équipe multidisciplinare • Un operatore sociale per ogni ente gestore delle funzioni s.a. facente capo all’A.S.L. di riferimento; • Un operatore dell’U.O.A. di N.P.I.; • Un operatore del Servizio di psicologia, ove esistente; • Un operatore del Ser.T., • Un pediatra di comunità; • Un operatore del Dipartimento Salute Mentale; • Un ginecologo e/o medico legale; • Un operatore dei servizi Minorili del Ministero della Giustizia.

  7. La composizione-tipo di un’équipe multidisciplinare La collocazione delle caselle è stata stabilita solo in relazione alla dimensione della pagina, non implica alcuna dipendenza funzionale di alcuni componenti rispetto ad altri.

  8. Funzioni dell'équipe • Rientrano tra le funzioni delle équipes multidisciplinari: • 1. La presa in carico dei casi concreti, in stretto raccordo con gli operatori distrettuali competenti; • 2. Il trasferimento di conoscenze specifiche inerenti: • -la segnalazione; • -la valutazione; • -la validazione; • -gli eventuali trattamenti specialistici. • 3. Le attività di formazione ed aggiornamento degli operatori, in particolare attraverso l’individuazione delle attività formative ulteriori da assicurare, rispetto alla formazione a carattere generale a livello regionale; • 4. La raccolta dei dati relativi alle attività (segnalazioni, rilevazioni, esiti, procedimenti,…) da trasmettere alla Regione Piemonte.

  9. Dalle Linee-guida regionali al programma di sensibilizzazione, informazione e formazione -Linee-guida approvate con D.G.R.n. 42-29997 del 2.5.2000 -Confronto con esperienze significative in relazione alle modalità di intervento realizzate, anche in riferimento all’ambito della sensibilizzazione/ informazione ed ai modelli organizzativi implementati -Ricognizione sull’attivazione delle équipes multidisciplinari (ambito territoriale: A.S.L.).

  10. Il Programma regionale di sensibilizzazione, informazione e formazione A. Sensibilizzazione Iniziative volte: • alla diffusione di una corretta visione del fenomeno dei maltrattamenti ed abusi ai danni di minori, • alla valutazione delle sue dimensioni reali; • allo sviluppo di una maggiore attenzione ai diritti dell’infanzia, senza creare inutile allarme sociale. Le iniziative di sensibilizzazione sono rivolte a tutta la comunità locale, ed in particolare a bambini ed adolescenti, alle famiglie ed a tutti gli operatori che seguono e sostengono il processo di crescita del bambino.

  11. Il Programma regionale di sensibilizzazione, informazione e formazione B. Informazione Iniziative volte a: • favorire l’acquisizione della capacità di cogliere ed interpretare i segnali che giungono dai minori; • assicurare l’attivazione tempestiva e corretta di percorsi di tutela dei minori vittima di abusi e maltrattamenti; • stabilire modalità condivise per una corretta informazione sui casi; rafforzando una visione integrata nell’operare concreto della rete dei servizi Le iniziative di informazione sono rivolte agli operatori di base dei servizi socio-assistenziali e sanitari, operatori delle 22 équipes multidisciplinari, rappresentanti delle Forze dell’Ordine, Insegnanti.

  12. B. Informazione Strumenti/attività per gli operatori dei servizi s.a. e sanitari: 16 percorsi formativi su base provinciale, rivolti a gruppi ristretti, della durata di 8 giornate ciascuno. • Argomenti previsti: • Caratteristiche del fenomeno e del nucleo familiare problematico; • Indicatori e fattori di rischio; • Capacità di ascolto del bambino e riconoscimento dei segnali di disagio; • Attivazione delle azioni protettive per il minore; • Aspetti giuridici e procedurali del percorso di tutela del minore e rapporto tra i servizi interessati; • Sostegno agli operatori.

  13. B. Informazione Strumenti/attività per il Settore Scolastico: 1. Progetto Regionale del Ministero dell’Istruzione per l’informazione e la formazione nel settore scolastico per la prevenzione e la lotta contro l’abuso sui minori e la pedofilia, che prevede: • -incontri rivolti agli insegnanti delle scuole elementari e medie sui seguenti temi del riconoscimento dei segnali di disagio e sulle risorse della rete territoriale a tutela dei minori vittime di abuso e maltrattamento; -incontri per i genitori sul tema della protezione dei minori dai rischi connessi ad una navigazione “non protetta” su Internet e sugli strumenti di tutela: www.davide.it. Viene scelto un Istituto Comprensivo per ogni provincia. 2. Sperimentazione di 10 Corsi di formazione per insegnanti delle scuole materne, elementari e medie inferiori, della durata di 21 ore ciascuno, con l’obiettivo di sviluppare le capacità di ascolto dei bambini e le conoscenze necessarie a riconoscere i casi di abuso, approfondendo le caratteristiche dei nuclei familiari abusanti. Gli insegnanti affronteranno anche il delicato tema della segnalazione dei casi di sospetta violenza ai danni di un minore.

  14. B. Informazione Sperimentazione di 2 corsi di informazione e formazione per le Scuole Medie Superiori del Piemonte (Torino ed Alessandria). I corsi prevedono degli incontri di informazione rivolti ad insegnanti, genitori ed alunni, seguiti da: lavori di gruppo per i ragazzi che, sotto la guida di esperti, realizzeranno loro stessi materiali informativi (sotto forma di fumetti, disegni, storie…) sull’argomento, da proporre ai bambini più piccoli, con contenuti e linguaggi più adatti alla loro comprensione, in quanto elaborati da “fratelli maggiori” e non da adulti.

  15. Il Programma regionale di sensibilizzazione, informazione e formazione C. Formazione Iniziative volte a: • approfondire la conoscenza e favorire l’acquisizione di nuovi strumenti operativi; • sviluppare la capacità di lavorare nell’ambito di un gruppo di lavoro; • individuare percorsi d’intervento comuni a tutti i servizi coinvolti; assicurando un’efficace collaborazione interistituzionale, ai fini di ottenere risposte di tutela più tempestive e valide. Le iniziative di formazione sono rivolte agli operatori delle 22 équipes multidisciplinari costituite in attuazione della D.G.R.n.42-29997 del 2.5.2001 e del gruppo di lavoro dell’A.S.O. O.I.R.M.-S.Anna.

  16. Azione A-Sensibilizzazione Data/ periodo Attività Destinatari Sede Avvio da agosto 2001 Campagna di comunicazione sul tema, attraverso: ·Spot televisivo e radiofonico; ·Stampa materiale informativo rivolto a genitori ed insegnanti, da distribuirsi presso medici e pediatri, farmacie, scuole materne ed elementari; ·Stampa e distribuzione a medici, pediatri, comuni e parrocchie di manifesti e cartoline sul tema; ·Realizzazione gadget per i bambini e ragazzi; ·Incontro con giornalisti con distribuzione materiale informativo. ·Opinione pubblica, ed in particolare, famiglie, insegnanti, bambini e ragazzi Viene raggiunto tutto il territorio regionale 20/28 novembre 2001 8 Eventi-concerto, preceduti da eventuali iniziative ricreative rivolte ai bambini • Comunità locali: famiglie, scuole, operatori, bambini…. Ciascun capoluogo di provincia

  17. Azione B-Informazione/ formazione di base Data/ periodo Attività Destinatari Sede Corsi-base sulle modalità di riconoscimento e rilevazione, segnalazione e presa in carico dei casi di sospetto abuso e maltrattamento ai danni di minori • Operatori servizi s.a. e sanitari • Equipes multidisciplinari delle AA.SS.LL. e del gruppo di lavoro A.S.O. OIRM-S.Anna • Forze dell’Ordine • (corso già realizzato su problematiche minori extracomunitari; corso specifico su abusi e maltrattamenti in fase di allestimento con UNICRI) Capoluoghi di provincia e/o altre città, in base alle adesioni 2002/2003 Incontri di informazione/formazione sul tema del riconoscimento dei segnali dei casi di sospetto abuso e maltrattamento e dell’attivazione dei percorsi di protezione dei minori. • Insegnanti scuole obbligo Capoluoghi prov.li + altre sedi Marzo/ giugno 2002 Percorsi di approfondimento sul tema ·Alunni Scuole Medie Superiori, insegnanti e famiglie In via sperimentale, due Scuole Medie Superiori della regione (Torino ed Alessandria) 2002/2003

  18. Azione C- Formazione specialistica Data/ periodo Attività Destinatari Sede 18 ottobre 2001 Presentazione programma formativo ·Equipes multidisciplinari delle 22 AA.SS.LL. e gruppo di lavoro A.S.O. O.I.R.M.-S. Anna Galleria Arte Moderna Torino Dal secondo semestre 2002 a fine 2004 ·Equipes multidisciplinari delle 22 AA.SS.LL. e gruppo di lavoro A.S.O. O.I.R.M.-S. Anna Capoluoghi di provincia e/o altre città sedi delle ASL di riferimento 2003/2004 Corsi di formazione congiunta Magistrati/Avvocati/Equipes Multidisciplinari ·        Magistrati Distretto Corte d’Appello Piemonte e Valle d’Aosta, Equipes multidisciplinari e Avvocati Alcuni capoluoghi di Provincia Corsi di approfondimento sui temi della valutazione del caso e dell’intervento sul minore vittima di abuso o maltrattamento e sulla famiglia A fianco di tali attività, vengono organizzati periodicamente INCONTRI PROGRAMMATI, con i Responsabili delle Equipes e le intere Equipes.

  19. Iniziative rivolte ai minori Attivazione, per tutte le Scuole Medie Inferiori del Piemonte, del servizio di navigazione protetta su Internet www.davide.it. Il Servizio assicura, tramite un filtro costantemente aggiornato, che i bambini e ragazzi, navigando su Internet non accedano a siti inadatti, per i loro contenuti di violenza o pornografia.

  20. Iniziative rivolte ai minori Distribuzione a tutte le Scuole Medie Inferiori del kit video “Lezioni di fiducia”. Il kit, proposto da “Telefono Azzurro”, si compone di una videocassetta e di un manuale, destinati alla proiezione e discussione in classe, rivolti agli alunni delle Scuole Medie Inferiori. Il video mostra le diverse situazioni in cui si può verificare un abuso, suggerendo ai ragazzi il comportamento da tenere, al fine di svilupparne la consapevolezza, senza alimentare timori generalizzati quanto infondati nei confronti del mondo degli adulti.

  21. Iniziative rivolte ai minori Cd-rom “Le fiabe di Davide”: i bambini da 3 a 8 anni, accompagnati dal trenino Tommaso e da una piccola stella , sono accompagnati, con un linguaggio adatto, a riflettere sul senso di responsabilità, sulla fiducia e l’ottimismo nell’affrontare le situazioni della vita, sulle proprie possibilità e capacità, sugli atteggiamenti positivi da assumere nei confronti dei “diversi” o dei “mostri”, temi che a pieno titolo possono ricondursi alla campagna informativa regionale. I cd-rom sono stati distribuiti a tutte le Scuole Materne ed Elementari del Piemonte.

  22. Programma europeo “Daphne” 2001/2003 Partecipazione al progetto europeo“Studio e condivisione delle buone pratiche per prevenire il ripetersi della violenza nei confronti dei minori alla fine delle misure di protezione” Obiettivo specifico: analisi delle pratiche e delle ricerche relative ai fattori determinanti della violenza sui minori e gli adolescenti oggetto di misure di protezione. La Regione Piemonte ha coinvolto nel progetto anche l’Equipe dell’A.S.L.11 (Vercelli), che ha avviato un proprio sistema di monitoraggio dei casi seguiti nel tempo.

  23. Le prospettive di sviluppo 2004 • Consolidamento ed informatizzazione del flusso informativo inerente i casi di abuso e maltrattamento ai danni di minori, avviato in via sperimentale, nell’ambito delle attività dell’Osservatorio Regionale Infanzia e Adolescenza (L.451/97), in collaborazione con il CSI Piemonte e le 23 équipes multidisciplinari; • Attività di formazione per i volontari delle Associazioni (progetto “AD ALTEZZA DI BAMBINO”) • Conclusione corsi di formazione congiunta Magistrati/Avvocati/Equipes multidisciplinari, organizzati in collaborazione con il Ministero della Giustizia, Ufficio Formazione Decentrata Distr. Corte d’Appello di Torino Regione Piemonte

  24. Gli attori Regione Piemonte Province Comitati Provinciali P.A. Enti Gestori Servizi S.A. AA.SS.LL. ed A.S.O. Equipes Multidisciplinari per la presa in carico dei casi di abuso e maltrattamento ai danni di minori Enti Partner nella realizzazione del programma info/formativo regionale: Centro Studi Hansel e Gretel, Coop.Paradigma, Davide.it, FIDAPA, Direzione Regionale MIUR, Telefono Azzurro, Uni.T.S. Principi ispiratori dell’operato di tutti gli attori: integrazione e raccordo interistituzionale ed interdisciplinare A questo scopo, a livello regionale un apposito gruppo di coordinamento assicura la verifica ed il monitoraggio dell’attuazione del programma regionale.

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