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Immigrazione e integrazione: a che punto siamo?. Giovanna Tizzi. La ricerca. Oggetto : il livello di integrazione dei migranti ad Arezzo. Obiettivo : illustrare alcuni elementi determinanti nel livello di integrazione.
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Immigrazione e integrazione:a che punto siamo? Giovanna Tizzi
La ricerca • Oggetto: il livello di integrazione dei migranti ad Arezzo. • Obiettivo: illustrare alcuni elementi determinanti nel livello di integrazione. • Metodologia: I dati utilizzati fanno parte dell’ Indagine nazionale sull’integrazione degli immigrati in Italia 2009 della Fondazione Ismu. • 12mila questionari in tutta Italia (138 nel Comune di Arezzo) • La rilevazione si è conclusa nel 2009 e nel 2010 l’elaborazione.
Quale integrazione? (3 aspetti costitutivi) Processualità: vale a dire l’integrazione avviene nel tempo e richiede del tempo. Prospettiva bilaterale: riguarda tanto i migranti quanto gli autoctoni. È consigliabile pertanto riferirsi al livello d’integrazione dei migranti inteso sempre come fenomeno che coinvolge autoctoni e immigrati. Multidimensionalità: integrazione sociale, culturale, economica e politica.
Sovrapposizione con l’approccio dell’assimilazionismo • Modelli di integrazione sperimentati in diversi Paesi/processi di integrazione (spesso impliciti, prodotti nella sfera locale quotidiana) L’integrazione può esser definita come “un processo multidimensionale finalizzato alla pacifica convivenza, reciproco rispetto all’interno di un quadro di diritti” (Cesareo, Blangiardo 2009; Berti, Valzania 2010).
Il disegno della ricerca e le domande selezionate: • Integrazione culturale (conoscenza della lingua italiana; ambiti di utilizzo; interesse per gli avvenimenti; benessere auto percepito; senso di appartenenza) • Integrazione sociale (relazioni amicali e la partecipazione alle associazioni) • Integrazione politica (condizione giuridica e importanza della cittadinanza) • Integrazione economica (condizione abitativa e risparmio)
1. Integrazione culturale: ambiti di utilizzo della lingua italiana
e la relazione con l’integrazione? • i più integrati sono coloro che quotidianamente parlano italiano nel tempo libero e in casa ma.. • allo stesso tempo emerge un livello di maggiore integrazione tra chi parla la lingua materna a casa rispetto a quelli che la parlano (anche) nel luogo di lavoro.
3. Integrazione politica: importanza della cittadinanza italiana
Chi sono i più integrati?Cosa conta? • Dai 138 questionari emerge che mano a mano che gli anni di permanenza aumentano ed a seconda del livello di stabilità e progettualità sul proprio futuro il livello di integrazione cresce! • “Determinanti” delle dinamiche dell’integrazione: progetto migratorio anzianità migratoria
Si tratta di un’integrazione che varia ….. • Una buona integrazione richiede tempo e necessita di poter definire in modo chiaro il proprio futuro. • Nel nostro campione aumentano: le competenze linguistiche della lingua seconda; l’uso della lingua italiana in ambiti sociali differenti; le relazioni amicali tra italiani e stranieri; il senso la partecipazione attiva nelle associazioni; i desiderata nei confronti dell’acquisizione della cittadinanza italiana; le condizioni abitative.