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Mezzogiorno e divari redionali nel lungo periodo (1891-2001). Emanuele Felice Università di Bologna. Le origini del divario Nord-Sud. 1) Il Sud fu sfruttato dal Nord Nitti, Gramsci… Marxisti, Romeo Blocco agrario-industriale
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Mezzogiorno e divari redionali nel lungo periodo (1891-2001) Emanuele Felice Università di Bologna
Le origini del divario Nord-Sud • 1) Il Sud fu sfruttato dal Nord • Nitti, Gramsci… Marxisti, Romeo • Blocco agrario-industriale • Il divario Nord-Sud si è formato soprattutto nei decenni successivi all’unificazione • 2) all’Unificazione (1861) il Centro-Nord era già più sviluppato • Fortunato… Cafagna, Zamagni • Il Nord-Ovest candidato ‘naturale’ per l’industrializzazione • Posizione geografica, risorse naturali, capitale umano e sociale • 3) Il Sud Italia un po’ più arretrato, ma diversificato all’interno • Imes, Meridiana dagli anni ’80… nuove stime: Federico (agric.), Fenoaltea (ind.), Felice (servizi, industria, totale) • Il Sud come “altro”…
Le nuove stime • 1) Stime nazionali affidabili: dagli anni 1960s • Prima: solo in benchmark (1891, 1911, 1938, 1951) • Banca d’Italia: Federico, Fenoaltea, Zamagni • Da lì, stime del reddito regionale (Felice) • 1): valore aggiunto nazionale • 2): occupazione • 3): salari (e altro…) per produttività • Federico: Produzione Lorda Vendibile per l’agricoltura (“bottom-up”) • Fenoaltea (con Ciccarelli): industria, procedure “top-down” o “bottom-up”
I lavori principali… • Il reddito delle regioni italiane nel 1938 e nel 1951. Una stima basata sul costo del lavoro, in «Rivista di Storia Economica», 2005/1. • Il valore aggiunto regionale. Una stima per il 1891 e per il 1911 e alcune elaborazioni di lungo periodo (1891-1971), in «Rivista di Storia Economica», 2005/3. • I divari regionali in Italia sulla base degli indicatori sociali (1871-2001), in «Rivista di Politica Economica», 2007. • Divari regionali e intervento pubblico. Per una rilettura dello sviluppo in Italia, il Mulino, 2007. • Regional Development: Reviewing the Italian Mosaic, forthcoming in «Journal of Modern Italian Studies» (2010 issue).
Indice di disuguaglianza regionale, 1891-2001 Williamson (1965)
Le determinanti del valore aggiunto per abitante • Y/P = Y/L*L/P Valore aggiunto per addetto Tassi di attività
3 temi • 1) Emigrazione versus politiche regionali • 2) Il ruolo del capitale sociale • 3) La letteratura sulla convergenza regionale e il caso italiano
Emigrazione versus politiche regionali/1 • Emigrazione • Dovrebbe favorire la convergenza • I salari di quanti restano tendono ad aumentare • Emigranti di solito dai lavori meno produttivi • Ma… nelle regioni di origine l’aumento nel valore aggiunto per addetto può essere in parte controbilanciato da un declino nei tassi di attività • Nella misura in cui l’emigrazione riguarda in gran parte lavoratori maschi • grande emigrazione nel periodo liberale • Blocco nel periodo fra le due guerre • Migrazione interregionale negli anni ’50 e ’60 • Però in quegli anni la gran parte della convergenza avvenne nell’industria e nella produttività industriale
Emigrazione versus politiche regionali/2 • ‘Cassa per il Mezzogiorno’, creata nel 1952 • Le più ampie politiche regionali nell’Europa Occidentale • Infrastrutture – strade, acquedotti • Negli anni ’60 si concentrò sull’industria • Industria pesante con altri tassi capitale/lavoro • Questo spiega una buona pate della convergenza del Sud • Ma la Cassa non creò le condizioni per lo sviluppo autonomo • Perchè supportare attività ad alto capitale, se il Sud era ricco nel lavoro? • Crisi del 1970: collasso degli impianti ‘top-down’ nel Sud • La politica regionale si riorientò verso spese improduttive • E favorì il crimine organizzato
Il Capitale Sociale • Banfield, Putnam, Leonardi • Quando si è creato il divario nel capitale sociale? • Basso Medioevo (Putnam) • Secoli XVIII-XIX (Lupo, Sabetti… Felice) • XX secolo: il gap è innegabile • Endogeneità??? • Nelle ultime decadi, è in linea con il modo in cui il Sud è andato indietro • Più bassi tassi di occupazione, in primis di lavoratrici donne • Attività illegali, i lavoratori non considerati nelle statistiche ufficiali • Le politiche regionali non l’hanno favorito!
La letteratura sulla convergenza internazionale e il caso italiano/1 • Williamson (1965): la U capovolta di Kuznets • Crescente divergenza nelle prima fasi dell’industrializzazione • Quindi convergenza perchè l’industrializzazione si diffonde • Nuova geografia economica • Economie di scala nella fase di divergenza • Costi di congestione nella convergenza che segue • Approccio neo-classico • Rendimenti decrescenti di capitale nella funzione di produzione • Ma nelle prime fasi possono persistere fattori condizionanti, che impediscono la diffusione (capitale umano e sociale)
La letteratura sulla convergenza internazionale e il caso italiano/2 • Il caso italiano non calza bene • 1) L’industrializzazione si dispiegò in più ‘onde’ • La più intensa negli anni ’50 e ‘60 • 2) Il Sud Italia avrebbe dovuto convergere anche nelle ultime decadi • Variabili condizionanti? (basso capitale sociale, istituzioni) • Nei modelli internazionali, non dovrebbero avere un grande ruolo nella convergenza fra regioni di uno stesso paese • Parità salariale Nord-Sud • Tuttavia, ci fu convergenza fra il Nord-Ovest e il Nec!