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c.2 IL LAVORO SIGNIFICATIVO. 1. Il concorso del lavoro alla realizzazione della persona: una circostanza privata? 2. La motivazione come surrogato del significato 3. I diversi riferimenti del significato del lavoro. introduzione.
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c.2 IL LAVORO SIGNIFICATIVO • 1. Il concorso del lavoro alla realizzazione della persona: una circostanza privata? • 2. La motivazione come surrogato del significato • 3. I diversi riferimenti del significato del lavoro
introduzione • Bellah: tre categorie per il significato del lavoro: • -lav come occupazione (benefici estrinseci, produttività, management scientifico, motivazione estrins. I neoclassici…)
-lav. come carriera (autostima prestigio, scuola delle risorse umane…) • -lav come vocazione (connessione con il significato della vita personale, fine più grande..)
2.1.Il concorso del lavoro alla realizzazione della persona: una circostanza privata? • -il lavoro come bene di scambio e merce, relazione puram. strumentale, il lavoro come valore d’uso e di scambio: impersonale e interscambiabile, fonte di autonomia e di diritti, intesi come libertà di usare una merce.
-bene interscambiabile e impersonale: non impegna l’io: estraniazione dell’identità dall’azione lavorativa che diventa solo strumentale, individualismo: le parti di una relazione mercantile sono estranee
--il lavoro contribuisce a realizzare l’io, generando esperienze piacevoli secondo l’estetica del consumo: lavori interessanti e lavori noiosi, senza occasioni di nuove sensazioni
-lavoro come soddisfazione estetica: i privilegiati (flessibilità come benedizione e libertà) e la maggioranza (flessibilità come insicurezza, rischio), lavoro come un episodio non un progetto
Gorz: lavoro flessibile e identità con i propri mezzi, autonomia obbligata: rifugio nel tempo libero, porta all’individualismo
2.2. La motivazione come surrogato del significato • A) se il lavoro è una merce, l’autostima dipende dalle condizioni che non sono sotto il suo controllo, ma sotto il controllo del mercato
-l’enfasi sul risultato porta il comportamento morale ad essere determinato solo dai bisogni organizzativi, le virtù chiave diventano la sopravvivenza e il successo, si vive in un mondo indipendente dalla valutazione critica esterna
-i dipendenti come funzionari del sistema e sostenitori dello status quo, i valori sono quelli sanzionati dall’organizzazione • -il posto di lavoro stabilisce i valori
I dipendenti non sono semplicemente passivi neppure rimangono al di sopra di questi influssi • Non si nega la responsabilità individuale ma l’impresa facilita l’abdicazione della responsabilità personale.
B) il lavoro significativo come strumento manageriale per controllare i valori e la voce di chi lavora. E i dipendenti sono troppo passivi per cercare il significato del lavoro
-le culture delle imprese cercano di convincere i dipendenti a concepire il lavoro come sorgente di identità, ad essere come una famiglia. Si mette la felicità nelle mani del mercato
-in realtà le organizzazioni dovrebbero provvedere le condizioni che permettono alle persone di cercare un lavoro significativo (progettare i posti di lavoro, l’impatto della tecnologia, dare più potere e voce ai dipendenti)
-oggi si tende a sostituire la mancanza di significato del lavoro con la motivazione (come far lavorare le persone in condizioni in cui non sono motivate)
-il significato è una categoria sociale che si riferisce ad una pluralità di persone in relazione • La motivazione si riferisce ad un’entità isolata e interiore • -la motivazione come surrogato del significato permette di sostituire la coscienza olistica e relazionale
-la leadership diviene uno strumento per gestire le persone: si presuppone che le persone non siano mature per affrontare i cambiamenti, per maneggiare il loro mondo interiore
-le grandi imprese come mercanti di significato, che danno ai dipendenti una missione e un senso di essere grandi e di essere un leader
il problema: la perdita di possibilità di significato attraverso la crescente ignoranza di esso • Si correla la felicità con il consumo, ma il significato ha da fare anche con il dolore e la morte • -diversi sistemi di significato che aprono le possibilità creative dei viventi
2.3. I diversi riferimenti del significato del lavoro • A)il significato del lavoro in relazione al significato della vita e alla capacità di trascendere la frammentazione. Non è solo una dimensione del lavoro ma una parte della vita individuale e collettiva
- Sievers: il reale oltre il quadro è la condizione per percepire la realtà del quadro. Il significato della vita può essere colto solo riferendolo alla morte, punto finale oltre la vita. La teoria della motivazione è un tentativo di negare la morte
-il significato del lavoro deve essere qualificato dalla finitezza e precarietà • -il riconoscimento della mortalità è il prerequisito di ogni tentativo di umanizzare il lavoro: il significato del lavoro è finito e precario
-aspetto collettivo del significato: siamo capaci di lavorare in quanto siamo circondati dall’eredità di precedenti lavoratori • -l’organizzazione del lavoro ha il compito di offrire un’opportunità di trovare significato • -significato scoperto e non inventato, dato come dono di Dio
B) diverse aree di riferimento del significato (posto di lavoro, gruppo, relazioni ad altri gruppi, all’impresa, all’ambiente sociale)
- il primo riferimento è al job design, enlargement, enrichment. L’obiettivo è di dare alle persone una maggiore autonomia e autorità nel proprio lavoro
-il presupposto: poiché il significato non è usufruibile al di là del posto di lavoro, il lavoro deve essere arricchito con livelli di varie motivazioni • -relazione tra i diversi livelli di significato
-la gestione del significato come un tutto in riferimento ai vari livelli è divenuta una parte della gestione manageriale (mantenere miti e trasmettere i valori del sistema, legittimare l’ordine sociale) in modo narcisistico: il significato è pensato in relazione ad un’impresa e non a problemi più ampi, la società non esiste, riduzione individualista, la relazione impresa società è un problema individuale
-si tende a sostituire il significato della vita con il significato del lavoro per evitare il rischio della critica -ogni individuo deve poter prendere in considerazione tutto il rango del significato. Le organizzazioni devono includere la ricerca e il mantenimento del significato in questo senso largo
C)Schumacher: bisogno di una speranza e fiducia in un fine più grande del lavoro • -il superamento della frammentazione del lavoro implica la coscienza della dimensione sociale del mondo interiore e della dipendenza da ciò che è oltre la nostra esperienza finita del lavoro
-ricerca di significato come risposta alla mortalità dell’uomo, ricerca sociale e non solipsistica • -il rischio è di offrire al bisogno fondamentale di significato una nozione strumentale che degenera in un nuovo strumento manageriale
D) la finalità del profitto e quella dell’autostima devono essere connesse ad un bene più grande • il prodotto del lavoro partecipa del significato quando è fatto in modo che sia significativo, come prodotto e come mezzo, alla persona : c’è una componente di valore non mercificabile
-due condizioni: le persone hanno bisogno di sapere come il loro lavoro contribuisce alla creazione del prodotto (conosc. Tecnol.) • -le persone devono sperimentare il loro lavoro come cooperazione e sentirsi coinvolti con tutta l’organizzazione
il contributo delle imprese: offrire ai dipendenti un’occupazione che permetta di trovare significato nel loro lavoro: giusti compensi, dando speranza ai lavoratori di attualizzare le proprie capacità…
-in conclusione, per cercare significato le persone hanno da sentirsi riconosciute come esseri umani
il lavoro significativo dipende da ciò che uno porta nel lavoro ed esprime il senso dell’io, il senso dell’equilibrio e della creatività. Il senso dell’io include di investire la propria libertà nel lavoro, di conoscere le proprie capacità e il proprio fine nella vita
-il lavoro significativo è quello che impegna e interessa, che sfida le capacità, un senso di equilibrio tra lavoro e famiglia e altre attività, esprime l’armonia di fini, relazioni e valori, la centralità rimane ma non in termini esclusivi