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Università degli Studi di Parma facoltà di Economia. LA VALUTAZIONE DELLE BANCHE. LA VALUTAZIONE DELLE BANCHE. Molteplicità di metodi di determinazione. Nessun criterio di valutazione oggettivo. . Metodi di mercato.
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Università degli Studi di Parma facoltà di Economia LA VALUTAZIONE DELLE BANCHE
LA VALUTAZIONE DELLE BANCHE • Molteplicità di metodi di determinazione. • Nessun criterio di valutazione oggettivo.
Metodi di mercato • Raggruppano quei procedimenti che determinano il capitale economico della banca valutanda o di banche similari. • Si è soliti distinguere in : a) Metodi diretti propriamente detti; b) Metodi comparativi: 1) In senso stretto; 2) Metodo dei moltiplicatori .
Metodi Diretti • Fanno riferimento ai «prezzi fatti». L’arco temporale di riferimento solitamente è di 5 anni: 1) Eliminazione condizione soggettive di negoziazione 2)Incremento valori premi di controllo (Pc) 3) Eventuale premio di liquidità (PL)
La formula matematica è la seguente: W= Pi*mi+PL+Pc W= Capitale economico. Pi= prezzo dell’azione i-esima determinato calcolando la media mi= numero delle azioni trattate. PL= premio di liquidabilità. Pc= premio di controllo.
Metodi comparativi • Si fa riferimento a Banche similari; • Il problema è la scelta del campione di riferimento, poiché è un campione specifico. • Essendo i valori a «prezzi fatti» occorre una correzione che si configura con uno SCONTO
Metodi dei moltiplicatori • Estrapolazione dei RATIOS da applicare alla valutazione: Il valore del capitale economico è determinato dal prodotto tra un coefficiente moltiplicativo estrapolato da aziende similari ed il valore normale di una grandezza aziendale specifica(G): W = Molt x G • I moltiplicatori più utilizzati sono: Rapporto tra prezzo e utili Rapporto tra prezzo e attivo Rapporto tra prezzo e patrimonio netto Rapporto tra prezzo e depositi Rapporto tra prezzo e dividendi Rapporto tra prezzo e cash flow Rapporto tra prezzo e risultato di gestione
Scelta dei moltiplicatori: • Si scelgono i moltiplicatori che hanno un minor coefficiente di variazione: C.V.(Molt.) = σ (Molt) / M (Molt.) Dove: C.V.= è il coefficiente di variazione del moltiplicatore. σ (Molt.)= è lo scarto quadratico medio calcolato su uno stesso moltiplicatore tra aziende campione. M (Molt.)= è la media del moltiplicatore tra aziende campione
Media ponderata dei moltiplicatori • Una volta selezionati i moltiplicatori,calcolare la MEDIA PONDERATA con riguardo al campione di riferimento: M(Molt.)t = Molt.(s)t / m Dove: M(Molt.) t= è la media dei moltiplicatori all’anno t di stima Molt(s) t= è il valore del moltiplicatore dell’azienda s-esima al tempo t M= è il numero delle aziende del campione di riferimento Per ogni moltiplicatore utilizzato si avrà dunque: M(molt)= Molt i x G i
Valore economico della Banca • Il valore economico della banca è pari alla media ponderata tra i valori economici con riferimento ad ogni singolo valore : W = Wiφi/φi con 0 ≤ φi ≤ 1 Dove: W= è il valore del capitale economico Wi= è il capitale economico riferito alla i-esimo moltiplicatore Φ= è il peso attribuito al capitale economico determinato con il moltiplicatore
Metodi dei Flussi Determinare W scontando i flussi normalizzati ad un tasso congruo: W = ƒ(Fℓ) Dove: W= è il valore del capitale economico Fℓ= è il valore, puntuale o medio, normale atteso del flusso reddituale o del flusso di cassa ƒ= è la funzione di capitalizzazione
Metodi per flussi Tra i vari metodi per flussi il perito fa riferimento al calcolo di una rendita perpetua pura sia essa netta o lorda della gestione finanziaria. Netta: W = FℓN/i (flusso medio normale atteso/tasso di sconto) Il valore dei depositi non impiegati al netto, dal punto di vista di rischiosità finanziaria siano irrilevanti rispetto al patrimonio netto societario (Leverage finanziario)
Metodi per flussi Lorda: W = WA.O. - WG.F. (valore dell’attivo operativo – valore economico gestione finanziaria) WA.O.= FlL/iL (valore medio normale del flusso atteso fratto tasso di rendimento congruo richiesto al lordo dell’incidenza finanziaria). Determina W attualizzando i flussi operativi al lordo della gestione finanziaria ed al netto delle imposte
Metodi patrimoniali complessi I metodi patrimoniali complessi determinano il valore del capitale economico sommando il valore delle immaterialità, non contabilizzate, aventi o meno il valore di mercato, al patrimonio netto rettificato. W= K’ + V.IMM. W= è il valore del capitale economico K’= è il valore del patrimonio netto rettificato V. IMM.= È il valore delle immaterialità non contabilizzate aventi e non aventi valore di mercato
Metodi patrimoniali complessi Si capisce quindi che la metodologia in esame ha significato solo nel momento in cui il valore economico determinato è superiore al valore patrimoniale rettificato. La differenza tra i due valori è pari al valore economico dell’avviamento aziendale: W - K’ = AVV. ma essendo: W –K’ = V.IMM. né consegue che il valore dei beni immateriali non contabilizzati esprimono avviamento aziendale : V.IMM = AVV
Al fine della determinazione del valore economico di una banca è necessario selezionare quei beni, in quanto rilevanti influiscono sui valori finali. Al riguardo sia la dottrina sia la prassi rivalutativa sembrano concordare nella rilevanza della raccolta e del capitale umano. La raccolta esprime la capacità delle banche di attirare capitali e quindi l’immagine, la posizione sul mercato, il grado di efficienza e il rapporto con la clientela. Il capitale umano include in sé quel sistema di elementi sinergici e sistematici aziendali che singolarmente considerati non godrebbero dei requisiti necessari per assurgere ad immaterialità irrilevanti.
La raccolta La raccolta è quel bene immateriale che esprime la capacità della banca ad attirare capitale tramite: Immagine, la posizione sul mercato, il grado di efficienza e il rapporto con la clientela. La raccolta è il marchio dell’azienda bancaria. Ci si chiede come sia possibile che una passivita, quali sono i depositi, si possa identificare con un bene immateriale ovvero con un asset. E possibile in quanto la raccolta costituisce una fonte finanziaria che la banca paga con tassi di remunerazione ben al di sotto dei tassi normalmente praticati dal mercato
Valutazione della raccolta Per la valutazione economica della raccolta bancaria, possono essere utilizzati metodologie analoghe a quelle sviluppate per la valutazione dei marchi relativi alle imprese industriali. Tali metodi si possono raggruppare nelle seguenti macro classi: metodi diretti e metodi indiretti.
Metodo Indiretto Le metodologie indirette di stima determinano il valore economico della raccolta in maniera residuale,ovvero,come differenza tra il valore economico della banca, e la somma tra l’ammontare del patrimonio netto rettificato e gli altri beni immateriali : Wr= W-(K’+V.IMM) dove: WR= è il valore economico della raccolta W= è il capitale economico calcolato con una metodologia per flussi K’= è il valore corrente di mercato del patrimonio netto aziendale V.IMM*= è il valore economico dei beni immateriali non contabilizzati diversi dalla raccolta
Metodo diretto Tale metodo calcola il valore in maniera autonoma a prescindere dalla valutazione del capitale economico dell’intera banca. Tali tecniche sono classificate nel modo seguente : a) metodi basati su costi storici b) metodi basati su flussi differenziali c) metodi regressivi.
METODI BASATI SUI COSTI (COST APPROACH) Tali metodi equano il valore della raccolta al totale dei costi che una banca ha sopportato o dovrebbe sopportare per ottenere lo stesso livello di depositi di cui attualmente dispone: Wr= Cᵢ. Non si fa riferimento all’intero ammontare dei depositi, bensì al core deposit. Nei metodi basati sui costi si distinguono 3 approcci : 1) metodo basato sui costi storici 2) metodo basato sui costi storici rivalutati 3) metodo basato sui costi di sostituzione o riproduzione.
METODO BASATO SUI COSTI STORICI Il valore della raccolta è pari alla somma di tutti i costi che l’azienda ha sostenuto per ottenere il proprio livello di depositi. Formula: Wr= Ci Dove : Ci = è il costo i-esimo sostenuto per ottenere il livello standard dei depositi. Questa metodologia non è quasi mai usata nella stima delle banche.
METODO BASATI SUI COSTI STORICI RIVALUTATI Tale metodo tiene conto del diverso potere di acquisto che la moneta ha nel tempo. Si tratta di reprimere i costi storici indicati nella precedente metodologia di stima in valori riferiti alla data della valutazione per far ciò è sufficiente moltiplicare il valore di ciascun costo per i corrispettivo coefficiente di rivalutazione
METODI BASATI SUI COSTI DI SOSTITUZIONE O RIPRODUZIONE In base a questa metodologia il valore della raccolta è pari alla somma dei costi che la banca dovrebbe sostenere per ottenere alla data di stima lo stesso ammontare dei depositi di cui dispone.
IN DEFINITIVA…. Si puo sostenere che le metodologie basate sui costi, nella prassi valutativa sono raramente utilizzate in ragione: Difficoltà che s’incontra nell’individuare i costi attribuiti alla raccolta Scarsa significatività economica attribuibile a detti costi Problematiche connesse alla contabilizzazione degli stessi costi.
I metodi basati sui flussi differenziali Il valore dell’immaterialità viene calcolato con il valore attuale dei flussi differenziali medio-normali attesi ascrivibili all’immaterialità stessa. V. IMM. = Δ Flt X (1 + i )-t V. IMM.= è il valore del bene immateriale; Δ Flt = è il flusso incrementale t-esimo calcolato come differenza tra il flusso che l’azienda con il bene immateriale ottiene ed il flusso che avrebbe in assenza del bene immateriale i = è il tasso di sconto che coincide con il tasso di congrua remunerazione societario. Non è pensabile che esista una banca priva dei depositi e quindi il flusso differenziale ascrivibile ai depositi viene a coincidere con il flusso totale prodotto dall’azienda. In altri termini, l’applicazione della formula indicata condurrebbe a valori della raccolta eguali al valore dell’intera azienda.
I COST SAVING APPROACHES Essi si basano sul presupposto che i depositi bancari hanno un valore economico, in quanto costano meno delle altre fonti finanziare.Un primo procedimento dei costsavingapproches fissa il tasso relativo alle fonti finanziare alternative ai depositi ad un livello pari al costo per interessi è spesi di mantenimento dei certificati di deposito. Il valore economico della raccolta sarà pari alla differenza tra l’ammontare medio dei core deposit alla data di stima ed il valore attuale dei cash out flow. Formula: Wr = M ( Dep ) - O.(Dep)t X (1 + iC.D. Wr= è il valore economico della raccolta; M(Dep)= è lo stock medio dei depositi; O.(Dep)= è il cash out-flow al tempo t; iC.D= è il tasso dei certificati di deposito Per il calcolo del tasso di sconto si utilizzano i rendimenti dei titoli di Stato (zero coupon treasury)
I COST SAVING APPROACHES Nel secondo procedimento si determina il flusso incrementale come la differenza tra il costo medio delle fonti finanziarie presenti sul mercato ed il costo medio dei depositi: ∆Flt = [M (imkt) – iDep] X Dept ∆Flt= è il flusso incrementale t-esimo attribuite alla raccolta; M (imkt)= è il rendimento medio delle fonti finanziarie presenti sul mercato ed alternativeallaraccolta; i Dep=è il tasso passivo sui depositi; Dept= è lo stock dei depositi al tempo t.
I COST SAVING APPROACHES Il valore economico della raccolta sarà pari al valore attuale del flusso differenziale calcolato.Tale valore attuale è calcolato utilizzando come tasso di sconto, il tasso di congrua remunerazione societaria. Formula: Wr= Δ Flt X (1 + i )-t = [M(Imkt)-I(dep)]t x dept ( 1+i In ipotesi di costanza e perpetuità dei flussi differenziali diventa: Wr= [M(Imkt)-Idep]x Dept i
METODI REGRESSIVI Tale metodologia, dopo aver accertato la necessaria correlazione tra il valore della raccolta ed una o più grandezze aziendali, stimano il valore della funzione statistica che lega le varie variabili. I modelli regressivi di stima della raccolta sono dei modelli lineari per tanto hanno significato solo se il perito valutatore dispone di una serie storica di dati economicamente e statisticamente affidabili.
REGRESSIONE SEMPLICE I metodi diretti regressivi basati sulla regressione semplice ipotizzano che l’ammontare dei depositi (variabile dipendente) sia associato solo al valore economico della raccolta (variabile indipendente) WR=ƒ(Dep) Supponendo che tale relazione sia lineare: WR=α*(Dep) Con i dati storici in possesso del valutatore è sufficiente calcolare il coefficiente angolare della retta interpolante per trovare il valore di α da moltiplicare per il valore dei depositi.
REGRESSIONE MULTIPLA I metodi basati sulla regressione multipla ipotizzano che il valore della variabile dipendente (raccolta) si è associato da piu variabili indipendenti. Nella valutazione delle banche si utilizza questo approccio quando si vuole far dipendere il valore economico della raccolta delle diverse tipologie di depositi separatamente considerate. La funzione che lega le variabili è la seguente: WR= α(dir)*Dep(dir)+α(indir)*Dep(indir)+α(inter)*Dep(inter) α(dir) = regressore della raccolta diretta da clientela Dep(dir)= ammontare della raccolta diretta da clientela α(indir) = regressore della raccolta indiretta da clientela Dep(indir) = ammontare della raccolta indiretta della clientela α(int) = regressore raccolta interbancaria Dep(inter)=ammontaredella raccolta interbancaria Si imposta un sistema di equazioni con incognite i tre valori di α.
METODI MISTI I metodi misti di valutazione del capitale economico di un’azienda abbinano, ponderandoli, i metodi per flussi con i metodi patrimoniali . Quindi: W= ƒ(WFℓ;WP) W= è il valore economico della banca determinato con il procedimento misto WFℓ= è il valore economico calcolato con i flussi Wp= è il valore economico calcolato con la metodologia patrimoniale
METODI MISTI Per le aziende di credito è rilevante il metodo anglosassone che giunge al valore del capitale economico W sommando al p.n.r. (K’) il valore stock dell’avviamento attribuibile alla banca (Fℓ-iK’)an¬i per n anni. Quindi: W=K’+ (Fℓ-iK’)an¬i La valutazione espressa in termini prudenziali solo per n anni nel settore bancario può non essere significativa anche perché l’avviamento talvolta assume valori negativi.
LA VALUTAZIONE DELLE BANCHE IN ITALIA In Italia la valutazione delle banche si utilizza la seguente formula: W= K’+α* DEP Nel nostro Paese si usa determinare il capitale economico di una banca sommando al valore del patrimonio netto rettificato il valore dell’avviamento aziendale calcolato in percentuale dei depositi. Prima di determinare il capitale economico bisogna stabilire la tipologia di raccolta e definire il range di variazione del coefficiente moltiplicativo.
TIPOLOGIE DI RACCOLTA: a) raccolta diretta in euro e in valuta: include la classica raccolta diretta cioè i depositi di risparmio, i depositi in conto corrente, i c/c di corrispondenza i certificati di deposito, riporti passivi, assegni in circolazione, le operazioni di pronto conto termine, simili alle operazioni di riporto. b) raccolta indiretta in euro e in valuta: comprende sia la custodia e l’amministrazione di titoli, sia la raccolta in conto per società partecipate (quote sottoscritte di fondi comuni, titoli delle gestioni patrimoniali e così via). c) raccolta interbancaria in euro e in valuta: include anche i pronti contro termine stipulati con altre banche e la riserva obbligatoria presso la banca centrale.
COEFFICIENTE MOLTIPLICATIVO Con riferimento al coefficiente moltiplicativo si è utilizzato dapprima un moltiplicatore che variava da un minimo di 0.07 a un massimo di 0.15 da applicarsi alla sola raccolta diretta da clientela. In seguito si è scissa l’equazione di calcolo. Formula: Wr= α’ * Dep(dir)+α’’*Dep(indir)
CONCLUSIONI … E’ possibile estrapolare alcune considerazioni conclusive relativi ai modelli di determinazione del capitale economico da utilizzare con riferimento alle banche. In primo luogo si può affermare anche con riferimento alle aziende di credito come le metodologie per flussi forniscano un’indicazione diretta e rilevante della grandezza in stima ed è opportuno utilizzare un metodologia pura e perpetua. In secondo luogo si rileva come, in linea ed in conseguenza ad una prassi consueta nelle principali nazioni industrializzate come anche in Italia, si manifesta una certa tendenza ad utilizzare le metodologie di mercato con particolari attenzioni alla tecnica del moltiplicatore.
……. L’empirismo sempre più presente nell’applicazione delle metodologie patrimoniali complesse per il calcolo della raccolta non sembra avvalorare queste metodologie che ancora dominano nella prassi valutativa italiana. Infine, I metodi misti sono poco utilizzati anche se sono i più precisi nella valutazione in quanto, ad esempio, il patrimoniale semplice abbinato alla valutazione per flussi pura e perpetua permette di stimare l’avviamento nella sua interezza senza l’onere dell’individuazione delle singole immaterialità che lo compongono.