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POLMONITE DEFINIZIONE. Anatomo-patologica Infezione degli alveoli, delle vie aeree distali e dell’interstizio polmonare caratterizzata da aree di consolidamento parenchimale con alveoli ripieni di globuli bianchi, globuli rossi e fibrina Clinica
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POLMONITEDEFINIZIONE • Anatomo-patologica Infezione degli alveoli, delle vie aeree distali e dell’interstizio polmonare caratterizzata da aree di consolidamento parenchimale con alveoli ripieni di globuli bianchi, globuli rossi e fibrina • Clinica Insieme di sintomi e segni (febbre, tosse, dolore pleuritico, espettorazione, reperti obiettivi), associato alla presenza di almeno un’opacità polmonare alla radiografia del torace
Criterio eziologico Batteriche Virali Micotiche Protozoarie Elmintiche POLMONITI Classificazione Criterio istopatologico • Alveolare • Interstiziale • Alveolo-interstiziale • Necrotizzante
POLMONITI Classificazione Epidemiologica • Polmonite acquisita in comunità (community-acquired pneumonia, CAP) • Polmonite nosocomiale (hospital-acquired pneumonia, HAP) • Polmonite nell’ospite immunocompromesso
POLMONITI POLMONITE Acquisita in comunità Nosocomiale Immunocompromesso Pneum.carinii Cytomegalovirus Aspergillus spp Candida spp. M.tuberculosis Atipica Manovre e Contaminazione Personale Tipica strumentazione ambientale sanitario chirurgica Strep.pneumoniae H. influenzae Mycopl. pneumoniae Chlam. pneumoniae Chlam. psittaci Pseudomonas aer Bacilli Gram - Legionellapneumophila Staph.aureus CLASSIFICAZIONE
POLMONITE ACQUISITA IN COMUNITÁ (CAP) Si definisce polmonite acquisita in comunità (o Community-Acquired Pneumonia, CAP) una polmonite che si manifesta in un paziente non ospedalizzato oppure ricoverato da meno di 48-72 ore DEFINIZIONE
POLMONITI ACQUISITE IN AMBIENTE OSPEDALIERO (HAP) Si definisce polmonite acquisita in ambiente ospedaliero (hospital-acquired pneumonia, HAP) una polmonite che si sviluppa almeno 48 ore dopo il ricovero oppure che compare in meno di 7 giorni dopo la dimissione. DEFINIZIONE
POLMONITI NEL PAZIENTE IMMUNOCOMPROMESSO DEFINIZIONE Si definisce immunocompromesso un soggetto che presenti un deficit congenito o acquisito della immunità cellulo-mediata.
POLMONITI Classificazione anatomopatologica • Polmoniti alveolari:essudato e ricca componente cellulare, estensione lobare o a focolaio, frequente compromissione bronchiale, eziologia per lo più batterica • Polmoniti interstiziali:interstizio infiltrato da cospicua componente linfocitaria, eziologia per lo più virale, da Mycoplasma o Clamydia.
POLMONITIDiagnosi • Sospetto diagnosticoVALUTAZIONE CLINICA (ipofonesi plessica, modificazioni del FVT, alterazioni del Murmure Vescicolare, polipnea) • Certezza diagnostica RX-GRAFIA DEL TORACE (presenza di infiltrati alveolari o interstiziali con o senza versamento pleurico).
E’ SEMPRE NECESSARIO ESEGUIRE LA RADIOGRAFIA DEL TORACE PER PORRE DIAGNOSI DI POLMONITE ? • Nonei casi di lieve o media gravità con sintomatologia clinica ben espressa • Sinei casi dubbi, per evitare inutili trattamenti antibiotici • Sinei casi gravi, per definire la situazione di partenza della malattia
POLMONITI Diagnosi Per la diagnosi di polmonite in età infantile è molto importante valutare la frequenza respiratoria in base ai criteri WHO: • nei bambini <2 mesi: FR > 60 atti/min • nei bambini 2-12 mesi: FR > 50 atti/min • nei bambini >12 mesi: FR > 40 atti/min
POLMONITI Valutazione di gravità • Temperatura corporea > 39°C • Frequenza respiratoria > 50 atti/min • Rientramenti intercostali di grado medio-alto o dispnea grave • Alitamento delle pinne nasali • Cianosi • Apnea intermittente • Difficoltà ad alimentarsi o segni di disidratazione • Versamento pleurico esteso • Segni di sepsi
EZIOLOGIA DELLA POLMONITE CONTRATTA IN COMUNITA’ Batteri maggiormente responsabili delle polmoniti nel bambino normale
S. Pneumoniae (44,9%) H. Influenzae (14,3%) Virale (12,6%) Altri batteri (12,5%) Micoplasma (6,7%) Legionella (5,2%) Clamidia (3,7%) EZIOLOGIA DELLA POLMONITE CONTRATTA IN COMUNITA’ Lo Streptococcus pneumoniae è lacausa batterica più frequente di polmonite nel bambino, seguita da Mycoplasma e Chlamydia. Nel 20-60% dei casi il patogeno responsabile non è identificato. In una significativa percentuale dei casi alla base delle CAP c’è un’infezione mista. La mortalità per CAP nei bambini di paesi sviluppati è bassa.
POLMONITE DA STREPTOCOCCUS PNEUMONIAE Cocco alfa-emolitico intracellulare Gram-positivo, sono noti oltre 80 sierotipi • Lo S.pneumoniae, si può isolare dal rinofaringe in circa il 40% dei bambini sani. • Il contagio è più frequente d’inverno e avviene attraverso le goccioline di Pflügge. Il batterio colonizza il rinofaringe, da dove diffonde alle vie aeree inferiori per microaspirazione. • Una normale clearance polmonare, così come la presenza di IgG specifiche possono prevenire la colonizzazione delle basse vie aeree. • La polmonte da S. pneumoniae si verifica quando esistono condizioni facilitanti, come infezioni virali respiratorie, condizioni ambientali o stagionali sfavorevoli, etc.
POLMONITE DA STREPTOCOCCUS PNEUMONIAE • Quadro clinico: esordio tipicamente brusco, con febbre elevata (39-41°), brividi, tachipnea, cianosi, dolore puntorio toracico, tosse dapprima secca e poi produttiva con espettorato. • Obiettività toracica: (nelle forme classiche) ottusità alla percussione, aumento del FVT. All'ascultazione, murmure vescicolare diminuito, soffio bronchiale. • Indagini di laboratorio: leucocitosi con neutrofilia
RADIOGRAFIA DEL TORACE DI POLMONITE DA STREPTOCOCCUS PNEUMONIAE All’RX-torace non sempre si osserva il tipico interessamento lobare (precoce uso di antibiotici), è piuttosto frequente un quadro caratterizzato da addensamenti sfumati.
Polmoniti atipiche • “Associazione di polmonite interstiziale, febbre e numero di globuli bianchi nella norma, in un paziente in cui non può essere identificato alcun agente batterico” • I pazienti sono in genere in buona salute e le cui condizioni cliniche tendono ad essere migliori del rispettivo quadro radiologico (dissociazione clinico-radiologica).
Patogeni atipiciMycoplasma pneumoniae • Maggiore causadi polmonite atipica primitiva (≈ 20% di tuttele polmoniti) • Età di massima incidenza: 5-19 anni • Periodo di incubazione: 2-3 settimane • Le reinfezioni sono comuni • L’immunizzazione non è duratura
POLMONITE DA MYCOPLASMA PNEUMONIAE • QUADRO CLINICO • Cefalea, malessere, febbre non elevata • Tosse poco produttiva • Solo 3 individui su 10 sviluppano la polmonite • Wheezing e dispnea non sono sintomi frequenti • Una sinusite clinicamente silente può essere associata alla polmonite • I sintomi del paziente sono sproporzionati rispetto alle evidenze obiettive
RX-TORACE DI POLMONITE DA MYCOPLASMA PNEUMONIAE RX: aumento diffuso e marcato dell’interstizio polmonare con immagini micronodulari e ili ingranditi
PRINCIPALI FATTORI DI RISCHIO PER POLMONITI RICORRENTI IN ETÀ INFANTILE • DIFETTI ANATOMICI CONGENITI : palatoschisi, sequestri polmonari, fistole tracheo-esofagee, ipoplasia polmonare, anelli vascolari, cardiopatie congenite. • DIFETTI IMMUNOLOGICI SISTEMICI:immunodeficienze primarie, immunodeficienze acquisite, difetti della fagocitosi, difetti del complemento, splenectomia, drepanocitosi. • DIFETTI IMMUNOLOGICI LOCALI:deficit selettivo di IgA • FIBROSI CISTICA • SINDROMI DA ASPIRAZIONE: corpo estraneo, reflusso gastro-esofageo, anomalie delle deglutizione. • ANOMALIE DELLA CLEARANCE MUCO-CILIARE(congenite e acquisite).
POSSIBILI INDAGINI DA PRATICARE NELLE POLMONITI RICORRENTI INFANTILI • Xgrafia torace: antero-posteriore, latero-laterale • Es.emocromocitometrico con conta differenziale G.B. • Valutazione indici di flogosi (VES, PCR) • Dosaggio quantitativo Ig seriche e sottoclassi IgG • Test cutanei per allergeni inalanti e alimentari • Test funzionalità neutrofili (NBT test, Chemiluminescenza) • Sottopopolazioni linfocitarie • Esame culturale e antibiogramma su t. faringeo e espettorato • Emocultura • Dosaggio alfa-1-antitripsina sierica • Brushing nasale per morfologia e motilità ciliare • Test del sudore • Funzionalità respiratoria (> 6 anni) • Saturimetria transcutanea e/o emogasanalisi • Tomografia computerizzata (con mezzo di contrasto) • Manometria esofagea e monitoraggio pH-metria • Broncoscopia e BAL
POLMONITI Quando consigliare il ricovero (lattante) • Saturazione di ossigeno = < 92%, cianosi • Frequenza respiratoria >70 atti/min • Difficoltà nella respirazione • Apnea intermittente • Difficoltà nell’alimentazione • Famiglia non affidabile
POLMONITE Quando consigliare il ricovero (bambino) • Saturazione di ossigeno = <92%, cianosi • Frequenza respiratoria >50 atti/min • Difficoltà nella respirazione • Segni di disidratazione • Famiglia non affidabile