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PROFILO FIGURA RUOLO MANDATO ASSOCIATIVO. FIGURA RUOLO MANDATO ASSOCIATIVO. CONSIGLIO DI ZONA ALLARGATO Monteroni 27 feb 2012. Mandato associativo. La comunità Capi Art.21 statuto. Figura e ruolo del Capo Gruppo Dall’art.21 statuto e art 10 regol.
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PROFILO FIGURA RUOLO MANDATO ASSOCIATIVO FIGURA RUOLO MANDATO ASSOCIATIVO CONSIGLIO DI ZONA ALLARGATO Monteroni 27 feb 2012
Mandato associativo La comunità Capi Art.21 statuto Figura e ruolo del Capo Gruppo Dall’art.21 statuto e art 10 regol (art.21) i Soci adulti presenti nel Gruppo formano la Comunità Capi. La quale: ha per scopo e compiti • La C.G. ed il C.G., d’intesa con lìAE di gruppo, ed avvalendosi dell’aiuto della co.ca. curano in particolare: • scopo • Compiti (aree d’intervento) • l’elaborazione e la gestione del P.E. • L’approfondimento dei problemi educativi • La formazione permanente e la cura del tirocinio dei Soci adulti • L’inserimento e la presenza dell’Associazione nell’ambito locale • l’animazione della co.ca. • I rapporti con gli altri gruppi e l’associazione, in particolare nell’ambito della zona • I rapporti con Associazioni, enti ed organismi civili ed ecclesiali presenti nel territorio in cui agisce il gruppo • La gestione organizzativa ed amministrativa del gruppo E La rappresentanza legale del gruppo • La partecipazione dei soci adulti alle occasioni formative ed ai momenti formativi di democrazia associativa di Zona e di regione • compiti • Esprime tra i Capi della Comunità Capi una Capo e/o un Capo Gruppo (ambedue se si tratta di un gruppo misto); • Affida gli incarichi di servizio nelle unità: • Propone alla competente autorità eccle-siastica la nomina dell’AE di gruppo e degli AE di unità. • Cura i rapporti con gli ambienti educativi nei quali vivono i ragazzi (famiglia, scuola, parrocchia) • Cura l’ordinaria amministrazione e delibera in merito agli atti ed alle decisioni di straordinaria amministrazione nel rispetto delle disposizioni contenute nello Statuto • Redige ed approva il bilancio del gruppo
Ruolo funzioni e compiti del capo gruppo I compiti dei Capi Gruppo si può sommariamente dividere nei tre ambiti già richiamati dallo statuto
Il Capo GruppoCapo scelto dalla Co.Ca • La CoCa al suo interno sceglie i CC.GG: non è una delega in bianco, bensì l’affidare una responsabilità che va condivisa e partecipata: • Il Capo Gruppo non è il capo del gruppo, piuttosto rappresenta la CoCa • A lui è affidata l’attuazione degli scopi della CoCa, ma sempre avvalendosi della CoCa stessa • Il capo scelto per fare il Capo Gruppo cura la propria formazione AL ruolo e NEL ruolo e si impegna nel suo servizio per la durata massima consentita dallo Statuto.
PROFILO DEL CAPO GRUPPO (C.G.91) È una persona di esperienza e formazione nella Legge Scout e nelle scelte del Patto Associativo; All’interno della coca è riconosciuto autorevole, perché ha saputo fare sintesi concrete tra la proposta educativa scout e la sua vita e ha la fiducia dichiarata degli altri capi È un animatore, ha cioè la capacità di creare il “clima”, sa relazionarsi con gli adulti, conosce le dinamiche di gruppo, ha equilibrio, capacità di ascolto, speranza, capacità di orientare È quindi operatore nelle strutture associative, è garante del P.E.; Ha la capacità di richiamare alla fedeltà delle scelte del P.A. Ha la capacità di leggere la realtà sociale e di fare sintesi È un quadro, cioè qualcuno che fa funzionare una parte di Associazione. Ha una esperienza associativa acquisita di capo unità Per l’originalità del suo ruolo il Capo Gruppo deve aver completato l’iter e si forma nel ruolo attraverso occasioni di formazione in zona, regione, nazionale
IL CAPO-GRUPPO Nella Zona Lecce Adriatica Sintesi foto della CoCa dei Gruppi
DATI RIFERITI AI GRUPPI: 14 GRUPPI – 28 CAPI GRUPPOHANNO RISPOSTO: 12 GRUPPI - 19 CAPI GRUPPO
Quali sono i problemi che ti creano difficoltà nel fare bene il tuo servizio di capo gruppo ? (i nodi problematici)
LE ATTESE:Cosa vorresti migliorare, o a cosa ti stai impegnando per migliorare nella tua CoCa? • vorrei che gli incontri fossero strettamente focalizzati sulla nostra formazione e sui nostri bisogni piuttosto che centrarci sui ragazzi • La Comunicazione e le relazioni • Formazione dei giovani capi, intenzionalità educativa, relazione capo-genitore. • Vorrei ottimizzare i tempi , per dedicare più tempo alla formazione dei capi • è un momento di stand by e di transito • la formazione dei capi e il lavoro in equipe • Vorrei migliorare l’approccio dei capi verso la Co.Ca., in modo che sia davvero un momento di condivisione e confronto • Facendo in modo che tutti si sentano protagonisti • Sicuramente ad una formazione e competenza per tutti i componenti • L’inserimento delle nuove leve e la fedeltà ai regolamenti • Affinché ci sia una partecipazione attiva • La stima che abbiamo l’un verso l’altro per le scelte e per i gesti concreti che facciamo ogni giorno. Non sappiamo perdonare. Eppure la Legge della Giungla ci dice “siamo di uno stesso sangue tu ed io” • Non riusciamo a lavorare seguendo un progetto ed avendo tutti le idee abbastanza chiare sul metodo scout • La relazione tra adulti • Favorire le relazioni interpersonali • Facendo in modo che tutti si sentano protagonisti • Formazione dei giovani capi, intenzionalità educativa, relazione capo - genitore • La formazione dei capi, la partecipazione associativa, la progettualità in coca • la redazione dei progetti del capo. • Le relazioni fra i capi • La fede • vorrei che le riunioni fossero più animate • l’impegno è quello di avere a breve un p.d.g. e la crescita della co.ca. con l’ingresso di nuovi capi possibilmente giovani e di provenienza associativa
quali sono gli aspetti che ritieni più importanti per un capo gruppo? • Essere l’ago della bilancia nelle situazioni difficili, di essere da sprone e da esempio sempre nelle attività, promotore ed esecutore dei progetti. • Essere capace di mettersi in relazione con tutti • Fedeltà al mandato, competenza e testimonianza. • riuscire a dare le giuste motivazioni ai capi per migliorare sempre di più il nostro servizio che è principalmente educativo • Saper lavorare con un gruppo di adulti e far sintesi per rendere concreti obiettivi e impegni • Coordinare, supportare, animare, gestire un comunità di adulti, in modo che le energie di tutti siano ottimizzate al meglio per gli obiettivi comuni • pazienza, mediazione e saper guardare oltre • Essere un bravo animatore capace e attento alle dinamiche interne fra gli adulti • la capacità di coordinazione del gruppo di adulti e l’essere da ponte con l’esterno • saper gestire le varie situazioni e avere buoni rapporti con le rappresentanze esterne e varie associazioni • la continuità dell’impegno e della sicurezza che se prometti qualcosa farai il massimo per mantenerlo • essere una persona gioisa, capace di animare la coca con l’obiettivo della formazione permanente dei capi che ne fanno parte; • deve saper gestire le relazioni fra adulti ed essere un formatore • riuscire a far sentire il gruppo unito, aiutare la coca a vivere la corresponsabilità educativa • pazienza, mediazione e saper guardare oltre • fedeltà al mandato. Competenza e testimonianza, • la fedeltà al mandato ricevuto, che sappia fare formazione in coca, che sappia rappresentare il gruppo in associazione ed all’esterno di essa. • trascinatore e nel contempo punto di riferimento. • Svolgere un ruolo di mediazione e formazione per i capi • Sa armonizzare vari aspetti della vita (solo l’amore ha questo potere unificante!) Lasciar parlare, saper rispondere. • puntualità;il saper ascoltare e una bacchetta magica
Cosa si aspetta la Co.Ca dal Capo Gruppo? • suppongo di occuparsi delle questioni piu complesse di fare da tramite con il resto della zona • Gli input giusti per realizzare il P.E. e la formazione permanente • Che crei il giusto clima di relazioni, utile al percorso di formazione permanente. • Forse troppo • bho ! è difficile capirlo • Che gestisca le riunioni per il resto si fatica a far capire che i capi gruppo sono il motore della Co Ca. e che hanno una serie di responsabilità • Attualmente mi sembra solo di coordinare un gruppo di adulti • che animi il cammino della coca e sia vicino ad ogni capo • Momenti e stimoli per la crescita individuale • la coordinazione del gruppo stesso e della co.ca • soprattutto competenza ed essere un buon mediatore • creare legami, essere un fratello maggiore e nello stesso tempo fare trapasso delle nozioni • che sia un abile animatore ed un bravo formatore • accompagnamento – fiducia – formazione • relazione personale – coinvolgimento ed autorevolezza • Che animi il cammino della coca e sia vicino ad ogni capo • Che crei il giusto clima di relazioni, unite al percorso di formazione permanente • Autorevolezza, che sia un punto di riferimento per migliorare la qualità delle relazioni, competenza nel farlo, • che accompagni la comunità • formazione ed equilibrio nella gestione dei rapporti di relazione • Di sicuro portare avanti l’impegno preso trapasso nozioni. • la soluzione o suggerimenti alle varie problematiche che li vengono esposte
ALCUNE CONSIDERAZIONI GENERALI SULLA SITUAZIONE IN ZONA: • SONO RAPPRESENTATE LE ATTESE DI 22 CAPI GRUPPO DELLA ZONA SU 28 PARI AL 79% E DEL 100% DEI GRUPPI CENSITI • COME ITER DI FORMAZIONE SOLO 2 CC.GG HANNO IL CFAMENTRE TUTTI GLI ALTRI LA NOMINA A CAPO • SI INCONTRANO IL 36% UNA VOLTA LA SETTIMANA; IL 57 % DUE VOLTE LA SETTIMANA • IL SERVIZIO DEL CAPO GRUPPO RISULTA ESSERE: 7 CC.GG. PARI AL 32% COL SOLO INCARICO;IL RESTANTE 15 CC.GG. PARI AL 68% CON DOPPIO E TRIPLO INCARICO • IL 57 % ( OTTO COCA) USANO FARE IL PROGETTO EDUCATIVO E LO UTILIZZA; IL 29 % (QUATTRO COCA) IN FASE DI ELABORAZIONE, MENTRE DUE COCA NON LO UTILIZZANO PER NIENTE • 8 COCA USANO FARE IL P.D.C. PARI AL 57% MENTRE 6 PARI AL 43 NO O NON SEMPRE • SOLO I CAPI DI 5 COCA PARI AL 36 % HANNO IL PROGETTOGLI ALTRI GRUPPI 9 PARI AL 64% NO O NON TUTTI • LA QUASI TOTALITA’ (20 SU 22) PARTECIPANO VOLENTIERI ALLE RIUNIONI DI COCA INTESA COME MOMENTO DI CRESCITA, DI CONFRONTO, CON QUALCHE DISTINGUO
I NODI PROBLEMATICI CHE CREANO DIFFICOLTA’ A FARE BENE IL SERVIZIO DA CAPOGRUPPO RISULTANO IN LINEA CON LE ESPERIENZE DELLE ALTRE ZONE DELLA PUGLIA, QUALI: • 8 CC.GG pari al 33 % Difficoltà a raggiungere un dialogo e un approccio adeguato con gli altri capi • 9 CC.GG pari al 41 % La mancanza di equilibrio tra democrazia e autorità nel rapporti di CoCa • 12 CC.GG pari al 50 % Il poco tempo a disposizione • 7 CC.GG pari al 29% Il rapporto con la chiesa locale - difficile collaborazione • 6 CC.GG pari al 25% solitudine - non condivisione delle responsabilità in CoCa • 8 CC.GG pari al 33% La difficoltà di animazione • PERMANE ANCORA UNA BUONA PARTE DEI CAPI GRUPPO CIRCA IL 50% CHE CONSIDERA LA COCA COME UN GRUPPO DI AMICI;MENTRE UNA META’ PARI AL 50% CONSIDERA LA COCA UN GRUPPO DI ADULTI CHE LAVORA CON OBIETTIVI EDUCATIVI • SI EVIDENZIANO BEN NOVE MODALITA’ DI SCELTA DEL CAPO GRUPPO • ATTESE E BISOGNI SONO IN LINEA CON I NODI PROBLEMATICI EVIDENZIATI E CHE TUTTO È STRETTAMENTE COLLEGATO ALLA FUNZIONE, RUOLO, COMPITO DEL CAPOGRUPPO