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Presenza di Arsenico e Uranio 238 e nelle acque della Tuscia quali strategie intraprendere per limitare il bioaccumulo nella popolazione e le conseguenze per la salute. Dr. Prof. Ezio Gagliardi Specialista in Genetica Medica e Scienza dell’Alimentazione.
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Presenza di Arsenico e Uranio238 e nelle acque della Tuscia quali strategie intraprendere per limitare il bioaccumulo nella popolazione e le conseguenze per la salute Dr. Prof. Ezio Gagliardi Specialista in Genetica Medica e Scienza dell’Alimentazione
Arsenico ed Uranio238 nelle acque di rete di Ronciglione e Capranica • Presenza di metalli pesanti nelle acque di rete • Bioaccumulo di metalli pesanti nell’organismo umano • Utilità del Mineralogramma • Cosa si può fare per ridurre i livelli dei due metalli nell’acqua potabile. • Cosa dice la Legislazione Italiana ed Europea
Curriculum vitae • - Ha conseguito la laurea in Chimica il 25.07.1970 presso l'Università di Roma. • - Ha conseguito la laurea in Scienze Biologiche presso l'Università di Roma il 12.X.1976. • - Si è specializzato in Genetica Medica con tesi sperimentale il 16/11/1979 presso l'Università "La Sapienza" di Roma. • - "Si è specializzato in Scienze dell'Alimentazione con tesi sperimentale il 16/11/1989 presso l'Università "la Sapienza" di Roma. • - Ha partecipato a gruppi di ricerca sulla "Fisiopatologia steroidea" dal 1976 al 1979 presso la V Clinica Medica dell'Università "La Sapienza di Roma. • - Collaboratore didattico nell'anno accademico 1979-80 presso la cattedra di Analisi Biologiche e di laboratorio presso l'Università degli Studi di Urbino. • - Docente di tecnica di laboratorio negli anni accademici 1982-83 e 1983-84 presso la scuola speciale per tecnici di laboratorio e ricercatore presso la facoltà di Scienze Biologiche dell'Università degli Studi di Urbino. • - Collaboratore scientifico dell'Unione Nazionale Consumatori dal 1977 a tutt'oggi. • - Direttore tecnico del laboratorio chimico-microbiologico della società "Alimentazione Ambiente" srl di Roma dal 1983 a tutt'oggi.
Curriculum vitae • -)Coautore delle seguenti pubblicazioni e comunicazioni: • Dosaggio Radioimmunologico del 17-alfa- OH-Progesterone plasmatico con metodica cromatografica su microcolonna", Laboratorio di Patologia Clinica-Maggio 1977; • valutazione della frazione libera nel testosterone plasmatico nella diagnosi e in corso di trattamento della sindrome adreno-genitale nell'infanzia" Minerva Pediatrica V.30, N.14 (1978); • Valutazione del testosterone libero e della capacità legante plasmatica nei soggetti in menopausa", 59 Congresso della Società Italiana di Ostetricia e Ginecologia; "Valutazione della capacità legante plasmatica per il testosterone e della sua frazione libera in soggetti di sesso maschile dializzati per insufficienza renale cronica. • Aspetti di fisiopatologia" XIII Giornate Mediche Internazionali del Collegium Biologicum Europa" 1978; "Plasma sex hormone binding globuline and corticosteroid-Binding globuline capacity in normal neybord and congenital adrenal hyperplasia". • "Problems in pedriatic endocrinology" 1 International Symposium Serono 1979; • Trasporto plasmatico del testosterone e del cortisolo nei diversi stadi puberali. Correlazioni interormonali. II Congresso della Società Italiana di endocrinologia e diabetologia pediatrica, Serono symposia. 1979 ( 10-11-IX);
Curriculum vitae • “Trasporto plasmatico del testosterone a livello placentare", Giornate endocrinologiche Pisane, Serono symposia international. 23-24 IX 1979; • "Aumento dei nitriti negli spinaci surgelati conservati" Rassegna di diritto e tecnica della alimentazione, 1980. N.1 gennaio 1980; • "Modello di determinazione degli intervalli di riferimento a livello regionale" XXX Congresso Nazionale dell'associazione Italiana Patologi Clinici. 29-IX 1980; • "Ricerca sulle condizioni igienico-sanitarie delle carni trite vendute al dettaglio" Ministero della Sanità/Unione Nazionale Consumatori convenzione 19.12.1985.
Curriculum vitae • “Nutrizionista con esperienza decennale maturata presso mense aziendali, con società sportive e atleti professionisti. • Assistenza tecnico-legale di importanti industrie alimentari per eventuali problemi igienico-sanitari messi in evidenza dalle autorità competenti. • Membro della commissione italiana del CODEX Alimentarius per gli additivi, Igiene degli alimenti, Contaminanti e Acque minerali. • Membro del comitato scientifico dell’istituto “Ricerca della Coscienza” di Roma. • Esperto e ricercatore psichico presso l’istituto prima menzionato con specializzazione nel campo della cardioenergetica psichica.
URANIO in natura • Si trova sotto forma di metallo pesante sotto diverse forme chimiche nel sottosuolo, nelle rocce, nel mare e negli oceani; • si trova anche nei cibi e nell’acqua da bere. • 66% si trova nello scheletro, 16% nel fegato, 8% nei reni e 10% in altri tessuti. • La miscela isotopica naturale dell’Uranio è costituita dallo 0,0055% di Uranio234, da 0,71% di U235, mentre l’Uranio238 rappresenta il 99,2845%.
URANIO in natura • Per la sua caratteristica di bruciare spontaneamente a contatto dell’aria, a circa 160 °C, l’Uranio è utilizzato nei proiettili di cannone, oltre che per appesantirli, anche perché genera frammenti incandescenti. • L’Uranio è radioattivo, anche quello impoverito, ed emette principalmente particelle alfa (nuclei di elio), che possono essere fermate da un foglio di carta spessa. • Con l’emissione di particelle alfa, l’Uranio naturale diventa un altro elemento e via via, per assorbimento dei neutroni della radiazione cosmica e con emissioni successive di elettroni (radiazione beta), si trasforma successivamente in altri radioisotopi naturali, sino a diventare piombo stabile. • Per tutto questo "iter", perché la metà degli atomi presenti di U238 si trasformi, sono necessari 4,4 miliardi di anni.
Contaminazione da Uranio • L’Uranio può entrare nel corpo attraverso 3 vie: • INALAZIONE • INGESTIONE • CONTATTO DIRETTO • Fortunatamente molto dell’Uranio che entra nel corpo non viene assorbito, ma eliminato con le feci; • dell’Uranio assorbito nel sangue, circa il 67% viene filtrato dai reni ed escreto con le urine nelle 24 ore; • Lo scheletro e i reni sono i siti principali dove l’uranio si accumula. Complessivamente, circa il 90% dell’uranio inalato o ingerito viene escreto con le urine nel giro di 3 giorni;
Contaminazione da Uranio • Nello scheletro lo ione uranile UO2HCO3+ rimpiazza il calcio nel complesso idrossiapatite presente nelle ossa. • La U. S. Environmental Protection Agency (EPA) • ha stabilito un livello Massimo di contaminazione • per l’uranionell’acqua potabile (MCL) di 30 microgrammi per litro (μg/l) • L'OMS, l'organizzazione mondiale della sanità, consiglia invece un limite molto più basso, 2 microgrammi per litro
Contaminazione da Uranio: Conseguenze • Oltre ai problemi allo scheletro, tra cui la possibilità di sviluppare cancro osseo, l’uranio può produrre seri danni ai reni come la nefrite. • L’uranio può essere inoltre responsabile di linfomi: un studio dell’Istituto Superiore di Sanità ha evidenziato un incremento di linfomi di Hodgkin nei militari impiegati in missione di pace nei Balcani ed esposti all’uranio impoverito. • L'uranio non viene assorbito attraverso la pelle perché le particelle α che emette non sono in grado di penetrarla
Contaminazione da Uranio: Conseguenze • Tuttavia in esperimenti di laboratorio su cavie è stato dimostrato che gran parte dell'uranio ingerito o inalato si concentra sui reni. Catena (principale) di decadimento dell'Uranio (U-238) • Uranio-238 (emivita: 4.46 miliardi di anni) (decadimento alfa) • Torio-234 (emivita: 24.1 giorni) (decadimento beta) ProtoAttinio-234 (emivita: 1.17 minuti) (decadimento beta) • Uranio-234 (emivita: 245000 anni) (decadimento alfa) • Torio-230 (emivita: 75400 anni) (decadimento alfa) • Radio-226 (emivita: 1600 anni) (decadimento alfa) • Radon-222 (emivita: 3.82 giorni) (decadimento alfa)
Contaminazione da Uranio: Conseguenze • Polonio-218 emivita: 3.11 minuti decadimento alfa • Piombo-214 emivita: 26.8 minuti decadimento beta • Bismuto-214 emivita: 19.9 minuti decadimento beta • Polonio-214 emivita: 16.3 microsecondi decadimento alfa • Piombo-210 emivita: 22.3 anni decadimento beta • Bismuto-210 emivita: 5.01 giorni decadimento beta • Polonio-210 emivita: 138 giorni decadimento alfa • Piombo-206 stabile: non radioattivo • 238g di Uranio238=6,02x1023 atomi • 50mg/l di Uranio238 = 1,2x1017 atomi, corrispondenti a un litro di acqua di questi: • in un anno decadono 1,2x1017/2x4,5x109=1,33x107 • In un giorno: 3,65x104/10 nel caso venga assorbito 1/10 dell’Uranio ingeritoavremo 3650 proiettili alfa in più per ogni litro di acqua che noi beviamo……………….
Contaminazione da Uranio: Parere dell’EFSA(Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare) • L'acqua del rubinetto e l'acqua in bottiglia hanno concentrazioni medie di uranio leggermente al di sopra di 2 ug/L, mentre le bevande analcoliche hanno concentrazioni inferiori. • Le stime di esposizione all'uranio più basse e più alte variano tra 0,23 e 1,39 mg/kg di peso corporeo al giorno, sia per l'acqua di rubinetto che per quella in bottiglia. La biodisponibilità orale è limitata, e solo l‘1-2% dell'uranio solubile e lo 0,2% dell'uranio insolubile viene assorbito. • Circa un terzo dell'uranio assorbito è conservato nel corpo, inizialmente nel rene e nel fegato, poi ridistribuito allo scheletro.
Contaminazione da Uranio: Parere dell’EFSA(Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare) • L'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ha stabilito una dose giornaliera tollerabile (DGA) per l'uranio solubile di 0,6 mg/kg di peso corporeo al giorno, sulla base del livello più basso in cui è osservabile l'effetto nocivo (LOAEL) per la nefrotossicità dell'uranio di 0,06 mg/kg di peso corporeo al giorno stabilito in uno studio di 91 giorni in ratti maschi. • Nei paesi più esposti non si dovrebbe superare il valore di 0,51 mg/kg di peso corporeo al giorno. • Nel caso uno beva 2l di acqua, in cui la concentrazione di U238 sia pari a 49mg/l senza considerare le introduzioni dovute a cibi cotti in acqua (pasta, brodo, bevande, tisane, etc..) si arriva a 98mg che per una persona di 60kg corrisponde 1,63 mg/kg di peso corporeo al giorno, arrivando quindi a un valore più alto di quello previsto dagli esperti dell’EFSA (1,39) e più del doppio della DGA prevista dall’OMS per l’Uranio.
Valori dell’ Arsenico e dell’U238 nelle acque di sorgente nell’area Viterbo Civita Castellana Capranica anno 2001
Presenza di Arsenico e Uranio nelle macque della Tuscia • con la DECISIONE DELLA COMMISSIONE del 28.10.2010 la Commissione Europea respinse la richiesta di concedere deroghe a 128 comuni italiani di cui 91 nel Lazio • E’ scaduta la deroga il 31.12.2012 per l’Arsenico fino al limite massimo di 20 milligrammi/litro.
Valori dell’ Arsenico e dell’U238 nelle acque di sorgente nell’area Civita Castellana Capranica Ottobre-Novembre 2009
Valori dell’ Arsenico e dell’U238 nelle acque di sorgente nell’area Civita Castellana Capranica Ottobre-Novembre 2009
Valori dell’ Arsenico e dell’U238 nelle acque di sorgente nell’area Ronciglione Capranica Ottobre-Novembre 2009e Gennaio 2010.
Valori dell’ Arsenico e dellU238 nelle acque di sorgente nell’area Ronciglione Capranica 2010.
Quali conseguenze per le popolazioni • I valori trovati nei campioni prelevati nel 2001 per l’Arsenico nei comuni di Capranica, Civita Castellana e Ronciglione (11-170mg/l) superano abbondantemente i valori limite previsti dal Decr.L.vo n°31/2001 per i quali bisognava attenersi dal 25.12.2003, salvo proroghe. • Abbiamo constatato dalla letteratura scientifica come concentrazioni dell’Arsenico comprese tra 10 e 50mg/l può determinare l’aumento di diverse patologie, di cui purtroppo non se ne conosce il meccanismo; WHO Int "United Nations Syntesis Report on Arsenic in Drinking Water" - Charter 3 - Exposure and health effect. • Prendendo in esame i dati sulla mortalità nel periodo 1993-96 pubblicati dall'Agenzia di Sanità Pubblica Regione Lazio, risultano interessanti i dati relativi ad alcuni comuni della provincia di Viterbo che presentano una mortalità più alta rispetto a quella attesa (SMR*-t asso di mortalità standardizzato Bayesiano).
Quali conseguenze per le popolazioni • Si pone l’ipotesi verosimile che alcuni di questi tassi (SMR*) elevati (>130) riscontrati per alcune patologie, anche se non statisticamente significativi, in riferimento a quanto descritto in letteratura si potrebbero correlare con le concentrazioni dell’Arsenico riscontrate nelle acque di rete. • In questo caso la presenza dell’Uranio238 in concentrazione >30mg/l non può che sinergizzare con gli effetti negativi dell’Arsenico.
Quali conseguenze per le popolazioni: SMR* per gli uomini : mortalità 1993-98 • Tutte le cause: 160 • Tutti i tumori: 139 • Tumori dello stomaco: 165 • Tumori della trachea, dei bronchi e dei polmoni:143 • Diabete mellito: 163 • Malattie del sistema circolatorio: 164 • Ipertensione: 208 • Infarto: 133 • Disturbi circolatori dell’encefalo: 146 • Malattie dell’apparato urinario: 128
Concentrazioni dell’Arsenico e dell’Uranio238 nell’acqua di rete e nei capelli
Concentrazioni dell’Arsenico e dell’Uranio238 nell’acqua di rete e nei capelli
Concentrazioni dell’Arsenico e dell’Uranio238 nell’acqua di rete e nei capelli
Concentrazioni dell’Arsenico e dell’Uranio238 nell’acqua di rete e nei capelli
Concentrazioni dell’Arsenico e dell’Uranio238 nell’acqua di rete e nei capelli
Concentrazioni dell’Arsenico e dell’Uranio238 nell’acqua di rete e nei capelli
mineralogramma • Il mineralogramma (TMA), è una biopsia di un tessuto molle; in questo caso serve a determinare i livelli dei metalli. Il capello è classificato come tessuto molle del corpo. L'analisi minerale del capello fornisce una lettura del deposito dei minerali nelle cellule e negli spazi interstiziali del capello in un periodo di due-tre mesi (a seconda della lunghezza). Questa analisi è considerata uno screening test. • Perché il capello? • la campionatura è semplice e non traumatica (indolore); • il capello è un materiale stabile che non richiede particolari trattamenti; • i livelli dei minerali nel corpo sono circa 10 volte maggiori di quelli del sangue • i metalli tossici si concentrano nei tessuti molli fra cui anche il capello, non nel sangue e nelle urine. • L'analisi del capello è conosciuta come uno dei pochi mezzi per scoprire l'intossicazione da metalli tossici (cadmio, mercurio, piombo, arsenico, alluminio).
BIOACCUMULI DOVUTI: • Utensili da cucina e pentole (Rame e Alluminio). • Vernici e Pitture (Piombo, Arsenico). • Deodoranti (Alluminio). • Fumo di sigaretta (Cadmio). • Acqua (Arsenico, Uranio 238, Alluminio, Piombo). • Pesci di grossa taglia (Mercurio). • Funghi e tartufi: (Arsenico, Piombo, Uranio 238)
mineralogramma L'EPA (EnvironmentalProtection Agency) americana: Tra i primi a riconoscere un possibile uso in ambito sanitario sono stati l'Agenzia per la Protezione Ambientale degli SU (EPA) e subito dopo l' Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), la prima considera il capello come il miglior tessuto da analizzare per il monitoraggio dei metalli pesanti tossici.
Sostante chelanti • Gli agenti chelanti attualmente impiegati comprendono: • Acido etilendiaminotetracetico (EDTA) • Deferoxaminamesilato (deferoxamina) • Acido dimercaptosuccinico (DMSA) negli SU (Pb, As e Hg) • Acido Lipoico (ALA) (Hg e As) • L’EDTA è uno dei più usati attraverso cicli di flebo assieme a Calcio e Magnesio, metalli eliminati con la chelazione. • Vengono eseguiti esami sulle urine prima e dopo chelazione che si correlano con i dati del mineralogramma • La quantità di piombo contenuto nel nostro corpo è 500 volte superiore rispetto a quella presente 100 anni fa !
Sostante chelanti • La zeolite clinoptilolite a struttura silico-alluminato ha una struttura cristallina composta da numerosi canali con carica (-) che hanno la capacità di intrappolare i metalli pesanti (Hg, Pb, As ed altri). Non essendo assorbita a livello intestinale, viene espulsa completamente con le feci
DISPOSITIVI casalinghi di depurazione • Caratteristiche: • - Basso costo • - Abbattimento dei metalli pesanti >90% • - Presenza dei carboni attivi per eliminare il cloro e le sostanze organiche. • - Abbattimento delle cariche batteriche.
DISPOSITIVI casalinghi di depurazione • Con Accademia Kronos testeremo due dispositivi 1) Depuratore d’acqua a osmosi inversa a 6 stadi computerizzato. 2) Sistema a microfiltrazione che eroga acqua pura, alcalina e ionizzata.