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DALL’ART. 36 DEL D.Lgs. 81/08

DALL’ART. 36 DEL D.Lgs. 81/08. TUTTI I LAVORATORI DEVONO RICEVERE ADEGUATE INFORMAZIONI RELATIVAMENTE AI SEGUENTI PUNTI: RISCHI PER LA SICUREZZA E LA SALUTE PRESENTI NEI DIVERSI AMBIENTI DELL’ISTITUTO E NELL’AREA ESTERNA DI PERTINENZA CONSEGUENTI MISURE DI PREVENZIONE E PROTEZIONE ADOTTATE

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DALL’ART. 36 DEL D.Lgs. 81/08

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Presentation Transcript


  1. DALL’ART. 36 DEL D.Lgs. 81/08 • TUTTI I LAVORATORI DEVONO RICEVERE ADEGUATE INFORMAZIONI RELATIVAMENTE AI SEGUENTI PUNTI: • RISCHI PER LA SICUREZZA E LA SALUTE PRESENTI NEI DIVERSI AMBIENTI DELL’ISTITUTO E NELL’AREA ESTERNA DI PERTINENZA • CONSEGUENTI MISURE DI PREVENZIONE E PROTEZIONE ADOTTATE • PROCEDURE CHE RIGUARDANO IL PRIMO SOCCORSO, LA LOTTA ANTINCENDIO E L’EVACUAZIONE • ORGANIGRAMMA DELLA SICUREZZA E RUOLI ASSEGNATI PER LA SUA GESTIONE

  2. NEL NOSTRO ISTITUTO • SONO “LAVORATORI” TUTTI GLI INSEGNANTI E TUTTO IL PERSONALE NON DOCENTE (ATA) • SONO “EQUIPARATI A LAVORATORI” TUTTI GLI STUDENTI QUANDO SVOLGONO ESERCITAZIONI NEI LABORATORI DELL’ISTITUTO(art. 2 del D.Lgs. 81/08)

  3. PRIMA DI COMINCIARE E’ BENE RICORDARE CHE TUTTE LE PERSONE DEFINITE COME LAVORATORIHANNO SIA DEI DIRITTI CHE DEI PRECISI OBBLIGHI RISPETTO ALLA SICUREZZA, SANCITI DALLA NORMATIVA VIGENTE INOLTRE, GLI INSEGNANTI TEORICI E TECNICO-PRATICI CHE OPERANO IN DIVERSI LABORATORI DELL’ISTITUTO SONO DEFINITI COME PREPOSTI NEI CONFRONTI DEI PROPRI STUDENTI ANCHE QUESTI HANNO PERCIO’ DEGLI OBBLIGHI PREVISTI DALLA NORMATIVA

  4. PRIMA DI COMINCIARE PER MAGGIORI DETTAGLI E PER SAPERNE DI PIU’ SUL VOSTRORUOLO CHIEDETE A CESCO-FRARE LA DOCUMENTAZIONE

  5. RISCHI DI CARATTEREGENERALE AL PLANCK • NELLE AULE E NEGLI SPAZI COMUNI L’ISTITUTO PRESENTA RISCHI SIMILI A QUELLI DI QUALSIASI AMBIENTE DI VITA • ATTENZIONE PERCIO’ A: • FINESTRE E PORTE VETRATE • SCALE E GRADINI BAGNATI • SPIGOLI VIVI E SPORGENZE VEDIAMO LE SITUAZIONI PIU’ PERICOLOSE IN ALCUNE FOTO

  6. PRESCRIZIONI E CAUTELE(MISURE D’ESERCIZIO) SE SI VOGLIONO TENERE APERTE, APRIRE DEL TUTTO LE FINESTRE, FISSANDOLE POSSIBILMENTE CON DEI LIBRI O UNO ZAINO. NON FAR SBATTERE LE FINESTRE (ATTENZIONE ALLE CORRENTI D’ARIA QUANDO LA PORTA È APERTA)

  7. PRESCRIZIONI E CAUTELE(MISURE D’ESERCIZIO) IN CASO DI PIOGGIA O NEVE, NON SCENDERE LE SCALE DI CORSA E PRESTARE LA MASSIMA ATTENZIONE, SOPRATTUTTO CON LE SUOLE DI CUOIO

  8. ALCUNI DATI SUGLI INFORTUNI AL PLANCK GLI STUDENTI SI INFORTUNANO SOPRATTUTTO IN PALESTRA (pal) E IN AULA (aul), SPECIE DURANTE LA RICREAZIONE SOPRATTUTTO PER TROPPO AGONISMO SPESSO PER SCHERZI DATI A.S. 2012/2013

  9. ALCUNI DATI SUGLI INFORTUNI AL PLANCK VARIAZIONI RISPETTO ALL’A.S. PRECEDENTE - 2012-13 / 2011-12 Corridoi 0 Scale -1 Bagni 0 Aule -1 Laboratori -2 Palestre +2 Esterno -1

  10. ALCUNI DATI SUGLI INFORTUNI AL PLANCK PER FORTUNA SI TRATTA QUASI SEMPRE DI INFORTUNI NON GRAVI (CASI B e C)CHIAMIAMO MOLTO RARAMENTE IL 118 (CASO A) MA SPESSO IL RAGAZZO VA PORTATO AL PRONTO SOCCORSO DATI A.S. 2012/2013

  11. ALCUNI DATI SUGLI INFORTUNI AL PLANCK OGNI ANNO C’E’ QUALCHE INFORTUNIO CHE COLPISCE IL PERSONALE SCOLASTICO (QUASI SEMPRE ATA, MA ANCHE QUALCHE INSEGNANTE) QUINDI ANCHE GLI ADULTI SI FANNO MALE, SEPPURE PIU’ RARAMENTENON SOTTOVALUTATE MAI I RISCHI

  12. ALCUNI DATI SUI MALORI AL PLANCK MOLTO PIU’ NUMEROSI SONO I CASI DI STUDENTI CHE STANNO MALE, SOPRATTUTTO DURANTE L’INVERNO, IN COINCIDENZA CON IL PERIODO DELL’INFLUENZA E’ BUONA REGOLA ARIEGGIARE SPESSO LE AULE DATI A.S. 20112/2013

  13. AREA ESTERNA E CIRCOLAZIONE SONO STATI INDIVIDUATI ALCUNI PUNTI PERICOLOSI PER CHI SI SPOSTA IN AUTO, IN MOTORINO O IN BICI LUNGO LE STRADINE CHE PORTANO AI PARCHEGGIIN TUTTI I CASI SI TRATTA DI RISCHI MOLTO CONTENUTI SE SI RISPETTA IL CODICE DELLA STRADA (CHE VALE ANCHE IN QUESTE STRADINE INTERNE) VEDIAMO QUESTI PUNTI PERICOLOSI IN ALCUNE FOTO (LI RICONOSCETE?)

  14. AREA ESTERNA E CIRCOLAZIONE COME DENTRO L’ISTITUTO, I RISCHI MAGGIORI SONO COMUNQUE DOVUTI SEMPRE AI COMPORTAMENTI OGGETTIVAMENTE PERICOLOSI O SCORRETTI RISPETTATE IL CODICE DELLA STRADA

  15. RISCHI SPECIFICI I RISCHI SPECIFICI DEL LAVORO DEGLI INSEGNANTI NEL NOSTRO ISTITUTO SONO ESSENZIALMENTE TRE: • RISCHI SPECIFICI DELL’ATTIVITA’ DI LABORATORIO (PER GLI INSEGNANTI TEORICI E TECNICO-PRATICI CHE OPERANO IN LABORATORIO) • PATOLOGIE DELLA LARINGE (DA USO SCORRETTO DELLA VOCE, ELEVATO RUMORE DI FONDO, RIVERBERO DELLE AULE, CLASSI RUMOROSE, ECC.) • STRESS (DA AFFATICAMENTO MENTALE, DIFFICOLTA’ DI GESTIONE DELLA CLASSE, CARENZE ORGANIZZATIVE, ECC.)

  16. RISCHI SPECIFICI PER QUESTI RISCHI SONO STATI REALIZZATI INTERVENTI SPECIFICI DI FORMAZIONE, SECONDO QUANTO STABILITO DAL PIANO D’IN-FORMAZIONE DELL’ISTITUTO UN ALTRO INTERVENTO SPECIFICO DI FORMAZIONE E’ GIA’ STATO FATTO NEI CONFRONTI DEGLI INSEGNANTI INDIVIDUATI COME PREPOSTI

  17. INDICAZIONI DI CARATTERE GENERALE PER UN AMBIENTE PIU’ FAVOREVOLE ALL’APPRENDIMENTO E PIU’ SENSIBILE ALLA FATICA DI CHI E’ COSTRETTO A PARLARE A LUNGO A VOCE ALTA, CONTRIBUITE A RIDURRE I RUMORI DI FONDO, SPECIE QUELLI PRODOTTI DALLE CLASSI CHE SI SPOSTANO DA UN’AULA ALL’ALTRA O CHE STAZIONANO IN ATRIO O VICINO ALLE MACCHINETTE DISTRIBUTRICI

  18. ORGANIZZAZIONE DELLA SICUREZZA DOPO QUESTA BREVE PANORAMICA SULLE PROBLEMATICHE GENERALI DELLA SICUREZZA IN ISTITUTO, SORGONO SPONTANEE DELLE DOMANDE: “CHI SI OCCUPA DI SICUREZZA AL PLANCK?” “COME E’ ORGANIZZATO L’ISTITUTO?” SE NE OCCUPA IL SERVIZIO DI PREVENZIONE E PROTEZIONE ATTUALMENTE E’ COMPOSTO DA 4 PERSONEVEDIAMO IL SUO ORGANIGRAMMA

  19. ORGANIGRAMMA DEL SERVIZIO DEL PLANCK ADDETTI DEL SPP (PICCINIPIOVESAN DE ROSSO) SERVIZIO DI PREVENZIONE E PROTEZIONE (SPP) RESPONSABILE DEL SPP (CESCO-FRARE) INOLTRE COLLABORANO CON IL SPP RAPPRESENTANTE DEI LAVORATORI PER LA SICUREZZA (TREVISIOL) COORDINATORE DEL PERSONALE ADDETTO AL PRIMO SOCCORSO (SCUCCATO) DIRETTORE DEI SERVIZI GENERALI E AMMINISTRATIVI (SCHIAVINATO) MEDICO COMPETENTE (MATTAROLLO)

  20. PER I CONTATTI SE VOLETE PARLARE CON ALBERTO CESCO-FRARE, POTETE CERCARLO A SCUOLA O FARLO CHIAMARE DAL CENTRALINO SE VOLETE PARLARE CON FRANCESCA PICCINI, POTETE CERCARLA NEL LABORATORIO DI CHIMICA SE AVETE BISOGNO DI CONTATTARE FRANCO PIOVESAN, POTETE CERCARLO IN UFFICIO TECNICO (DI FRONTE ALLA PRESIDENZA) SE CERCATE GIUSEPPE DE ROSSO, POTETE TROVARLO NEL LABORATORIO DI ELETTRONICA INDUSTRIALE O FARLO CHIAMARE DAL CENTRALINO

  21. PER I CONTATTI SE AVETE BISOGNO DI CONTATTARE IVANO TREVISIOL, POTETE CERCARLO NEL LABORATORIO DI INFORMATICA 1 SE AVETE BISOGNO DI CONTATTARE IL MEDICO COMPETENTE (DR.SSA MATTAROLLO), SENTITE PRIMA CESCO-FRARE E FATEVI DARE DA LUI LE INFORMAZIONI CHE VI SERVONO

  22. COSA FA IL SERVIZIODEL PLANCK • IL SERVIZIO DI PREVENZIONE E PROTEZIONE: • VALUTA I RISCHI PRESENTI IN ISTITUTO E INDIVIDUA LE SOLUZIONI ATTE A RIDURLI • STUDIA I COMPORTAMENTI SCORRETTI, SUGGERENDO IL MODO PER MIGLIORARLI • ANALIZZA LE ATTIVITA’ CHE SI SVOLGONO A SCUOLA E SUGGERISCE COME RENDERLE PIU’ SICURE

  23. COSA FA IL SERVIZIODEL PLANCK • E ANCORA, SI OCCUPA: • DI SALVAGUARDARE LA SALUTE DI TUTTI (PERSONALE E STUDENTI) • DELLE EMERGENZE CHE SI POSSONO VERIFICARE A SCUOLA • DI EDUCAZIONE ALLA SICUREZZA • DI CONIUGARE SICUREZZA E QUALITA’ (VISTO CHE SIAMO CERTIFICATI E CI TENIAMO A CONTINUARE AD ESSERLO)

  24. LA DOCUMENTAZIONE TUTTO IL LAVORO DEL SERVIZIO E’ CONTENUTO IN TRE GROSSI DOCUMENTI SCRITTI QUELLO CHE RIGUARDA LA VALUTAZIONE DEI RISCHI SI TROVA NEL DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI QUELLO CHE RIGUARDA LE EMERGENZE SI TROVA NEL PIANO DELLE EMERGENZE QUELLO CHE RIGUARDA LA FORMAZIONE E L’INFORMAZIONE SI TROVA NEL PIANO D’IN-FORMAZIONE

  25. LA DOCUMENTAZIONE RICORDATEVI CHE TUTTI QUESTI DOCUMENTI SONO PUBBLICI, CIOE’ CHIUNQUE LAVORI O STUDI DA NOI PUO’ CONSULTARLI SONO GIA’ STATI IN GRAN PARTE PUBBLICATI ANCHE NEL SITO DELL’ISTITUTO (AREA RISERVATA), DOVE PERO’ SONO SOGGETTI AD AGGIORNAMENTI PERIODICI (CIOE’ NON E’ DETTO CHE TROVIATE LA VERSIONE PIU’ AGGIORNATA)

  26. AMBITI TRATTATI DAL DVR E’ DISPONIBILE L’ELENCO DEI PRINCIPALI AMBITI ED ARGOMENTI TRATTATI DAL DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI SE SIETE INTERESSATI A QUESTE PROBLEMATICHE CHIEDETE A CESCO-FRARE COPIA DELLA SINTESI DEL DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI (ad uso del personale scolastico in servizio in istituto) E I MATERIALI CHE VI RIGUARDANO

  27. CHI ALTRO SI OCCUPADI SICUREZZA AL PLANCK PER FARE TUTTO QUELLO CHE SERVE NON BASTA IL LAVORO DEL SERVIZIO VI SONO MOLTE ALTRE PERSONE CHE SI OCCUPANO DI SICUREZZA, PIU’ DI 30, CON COMPITI DIVERSI SE VOLETE SAPERE CHI SONO E COSA FANNO, TROVATE L’ELENCO COMPLETO NELLA BACHECA DELLA SICUREZZA NEL CORRIDOIO VICINO ALLE SEGRETERIE

  28. DI COSA SI OCCUPANO? • QUESTE PERSONE SI OCCUPANO DI: • PRIMO SOCCORSO • ANTINCENDIO • EVACUAZIONE VEDIAMO QUALCHE INFORMAZIONE IN DETTAGLIO

  29. ORGANIZZAZIONE DELPRIMO SOCCORSO • LOGISTICA E PERSONALE • 2 LOCALI INFERMERIA, UNO SITUATO NEL CORPO CENTRALE, AL PIANO TERRA (VICINO AL LABORATORIO DI CHIMICA), L’ALTRO NEL CORPO F (VICINO ALLA PALESTRA “PICCOLA”) • 3 VALIGETTE DI PS A DISPOSIZIONE DELLE PERSONE INCARICATE DI INTERVENIRE IN CASO DI INFORTUNIO O MALORE • 20 CASSETTE DI AUTOMEDICAZIONE, SITUATE IN OGNI LABORATORIO, OFFICINA O REPARTO DELL’ISTITUTO (AD USO SOLO DEL PERSONALE SCOLASTICO) • DA 1 A 3 INCARICATI DI PS SEMPRE A DISPOSIZIONE (DALLE 8.00 ALLE 23.00)

  30. ORGANIZZAZIONE DELPRIMO SOCCORSO • CHE COSA FARE? • CHI SI FA MALE O SI SENTE MALE DEVE ANDARE O MANDARE QUALCUNO DIRETTAMENTE IN CENTRALINO, CHE PROVVEDERA’ A CHIAMARE UN INCARICATO DI PS • SE UN VOSTRO ALLIEVO SI FA MALE O SI SENTE MALE, FATELO ANDARE IN CENTRALINO O MANDATE QUALCUNO IN CENTRALINO A SEGNALARE LA COSA • ATTENZIONE! GLI INCARICATI NON POSSONO ASSOLUTAMENTE FORNIRE FARMACI DI ALCUN TIPO, NEANCHE QUELLI “DA BANCO”

  31. PRIMO SOCCORSO E VALUTAZIONE DEI RISCHI IL SERVIZIO DI PREVENZIONE E PROTEZIONE DEL PLANCK FA TESORO DELLE INFORMAZIONI CHE RIESCE A RACCOGLIERE SUGLI INFORTUNI CHE ACCADONO IN ISTITUTO, PER CERCARE DI MIGLIORARE LA SITUAZIONE E DI RIDURRE IL NUMERO E LA GRAVITA’ DEGLI EVENTI SE AVETE SUBITO O ASSISTITO AD UN INFORTUNIO ANDATE PRIMA POSSIBILE IN SEGRETERIA “DIDATTICA” PER COMPILARE UN BREVE MODULO CHE RACCOGLIE LE INFORMAZIONI NECESSARIE A CAPIRE CHE COSA E’ SUCCESSO

  32. ORGANIZZAZIONEDELL’ANTINCENDIO E DELL’EVACUAZIONE • LOGISTICA E PERSONALE • ESTINTORI E IDRANTI DISLOCATI IN VARI PUNTI DELL’ISTITUTO • LUCI D’EMERGENZA IN OGNI AMBIENTE • USCITE DI SICUREZZA SEGNALATE • PLANIMETRIE CON I PERCORSI D’ESODO E LA ZONA DI RACCOLTA ESTERNA NELLE AULE, NEI LABORATORI E NEGLI UFFICI • UNA SQUADRA ANTINCENDIO, COMPOSTA DA UNA DECINA DI PERSONE FORMATE ED ADDESTRATE, CHE SI OCCUPA DELLE VERIFICHE PERIODICHE E DELLA MANUTENZIONE DEI PRESIDI ANTINCENDIO, COLLABORANDO INOLTRE PER LA BUONA RIUSCITA DELLE PROVE D’EVACUAZIONE

  33. ORGANIZZAZIONEDELL’ANTINCENDIO E DELL’EVACUAZIONE CHE COSA POSSIAMO FARE CONTRO GLI INCENDI? TUTTI POSSONO DARE UNA MANO ALLA SQUADRA ANTINCENDIO, PER SORVEGLIARE GLI AMBIENTI, GLI SPAZI COMUNI, LE ATTREZZATURE E GLI IMPIANTI, CONTRIBUENDO A RIDURRE IL RISCHIO D’INCENDIO E LA GRAVITÀ DELLE SUE CONSEGUENZE PER LE PERSONE E LE COSE

  34. ORGANIZZAZIONEDELL’ANTINCENDIO E DELL’EVACUAZIONE • PER ESEMPIO, CHIUNQUE E’ IN GRADO DI ACCORGERSI SE • MANCA UN ESTINTORE DOVE DOVREBBE ESSERCI • UN’USCITA DI SICUREZZA E’ BLOCCATA OPPURE OSTRUITA • MANCA UN PEZZO DI UN IDRANTE • UN’AUTO E’ PIAZZATA PROPRIO DAVANTI ALL’USCITA • ……. AVVISATE SUBITO DE ROSSO!

  35. ORGANIZZAZIONEDELL’ANTINCENDIO E DELL’EVACUAZIONE SE INVECE VEDETE DEL FUMO O, PEGGIO, DEL FUOCO, AVVISATE SUBITO QUALCUNO DEL PERSONALE NON DOCENTE NEL NOSTRO ISTITUTO, IN MOLTI ORMAI SANNO USARE UN ESTINTORE, SOPRATTUTTO I TECNICI E I COLLABORATORI SCOLASTICI QUINDI NON FATEVI PRENDERE DAL PANICO, DA NOI UN INCENDIO DIFFICILMENTE SI SVILUPPA IN POCHI SECONDI

  36. ORGANIZZAZIONEDELL’ANTINCENDIO E DELL’EVACUAZIONE • E LE PROVE D’EVACUAZIONE? • SI FANNO DUE VOLTE ALL’ANNO (IN GENERE AD OTTOBRE-NOVEMBRE E AD APRILE-MAGGIO) • IN CASO DI EVACUAZIONE È NECESSARIO ATTENERSI AL PIANO • NEL PIANO TUTTI HANNO UN RUOLO ATTIVO O COMUNQUE DEI COMPITI DA PORTARE A TERMINE

  37. PIANO D’EVACUAZIONERUOLO DEGLI INSEGNANTI • VEDIAMO QUALCHE REGOLA GENERALE: • LA CLASSE E’ AFFIDATA ALL’INSEGNANTE • SE NON CI SONO INTOPPI, ACCOMPAGNATE LA CLASSE LUNGO I PERCORSI PREVISTI DAL PIANO • SE C’E’ DEL FUMO DOVE DOVETE PASSARE, CERCATE UNA STRADA ALTERNATIVA • OPPURE RESTATE IN AULA, FATE SIGILLARE LE FESSURE DELLA PORTA, APRITE LE FINESTRE E FATE NOTARE LA PRESENZA VOSTRA E DELLA CLASSE • NON PORTATE MAI LA CLASSE VERSO IL FUMO O, PEGGIO, VERSO IL FUOCO, CERCARE ALTRE STRADE

  38. PIANO D’EVACUAZIONERUOLO DEGLI INSEGNANTI SUGGERIMENTI: LEGGETE BENE IL MANIFESTO CHE E’ APPESO IN SALA INSEGNANTI E LEGGETE SEMPRE TUTTE LE CIRCOLARI QUANDO SI FA L’EVACUAZIONE, LA ZONA DI RACCOLTA E’ SITUATA A SUD DEL CORPO G: ECCOLA

  39. FLUSSI ESTERNI E ZONA DI RACCOLTA

  40. ZONA DI RACCOLTA

  41. ZONA DI RACCOLTADISPOSIZIONE DELLE CLASSI

  42. PER FINIRE I COMPONENTI DEL SERVIZIO SONO A VOSTRA DISPOSIZIONE PER QUALSIASI DOMANDA, DUBBIO O PROBLEMA RIGUARDANTE LA SALUTE E LA SICUREZZA, VOSTRE O DEI VOSTRI STUDENTI

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