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quadro comune europeo di riferimento. Lingue moderne: apprendimento, insegnamento, valutazione. Strasburgo 1998. Quadro Cadre Cuadro Framework Rahmen. Obiettivi dell’incontro. Presentare sinteticamente i punti salienti del framework
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quadro comune europeo di riferimento Lingue moderne: apprendimento, insegnamento, valutazione Strasburgo 1998 Quadro Cadre CuadroFramework Rahmen Occhio all'Europa
Obiettivi dell’incontro • Presentare sinteticamente i punti salienti del framework • evidenziare eventuali aree di interesse comune sia a LSsia a L1 • prendere visione nel testo originale e curare una sintesi in lingua italiana (da mettere sul sito Internet) di alcuni brevi estratti dal cap.VII - lavoro di gruppo Occhio all'Europa
Il quadro comune europeo • Parte dalla constatazione che la diversità linguistica e culturale in Europa costituisce una preziosa risorsa comune che conviene salvaguardare e sviluppare • Le istituzioni educative hanno il compito di fare in modo che questa varietà, invece di essere un ostacolo alla comunicazione, diventi una fonte di arricchimento e di comprensione reciproca. Occhio all'Europa
Il quadro comune europeo - ottimispunti offerti in ambito di: • definizione delle competenze da raggiungere nei termini generali (sapere, saper fare, saper essere, sapere apprendere) e comunicativi (linguistiche, sociolinguistiche, pragmatiche) (relazione di Gisella Langé,corso di formazione dei formatori II Lingua Comunitaria nella Scuola Media, Fiuggi 1998/99) Occhio all'Europa
Il quadro comune europeo - ottimispunti offerti in ambito di: • Focalizzazione delle dimensioni non prettamente linguistiche (per es. sensibilizzazione agli aspetti socio-culturali, affettivi, stili e strategie di apprendimento, ecc.) (relazione di Gisella Langé) Occhio all'Europa
Il quadro comune europeo - ottimispunti offerti in ambito di: • Identificazione di elementi portanti che ogni sistema educativo dovrebbe prendere in considerazione (bisogni, obiettivi, contenuti, scelta e produzione di materiali, programmi e metodi di insegnamento/apprendimento, valutazione e controllo) (relazione di Gisella Langé) Occhio all'Europa
Il quadro comune europeo • In sintesi il Quadrooffre una raccolta strutturata di materiali che suggeriscono modalità e pratiche di insegnamento/apprendimento delle lingue e mette a punto la definizione delle competenze acquisibili dal discente nelle lingue comunitarie studiate tramite precisi descrittori. (relazione di Gisella Langé) Occhio all'Europa
Il quadro comune europeo: struttura • nove capitoli • cap.1: presenta il backgroundstorico del documento (decisioni e raccomandazioni degli organi istituzionali europei, che hanno concordato sulle finalità, obiettivi e funzioni del framework). Occhio all'Europa
La struttura • cap.2: definisce le funzioni del framework alla luce della diversità linguistica e culturale nel campo dell’istruzione • cap.3: spiega l’approccio adottato, individuando già in una prima analisi i parametri necessari per la descrizione della lingua e dell’abilità dello studente/utente a usare la lingua stessa. Occhio all'Europa
La struttura • Cap.4: stabilisce nei dettagli (ma non in maniera esaustiva e definitiva) le categorie necessarie per descrivere l’uso della lingua e l’utente/studente di lingua secondo i parametri identificati. • Capitolo con materiali molto strutturati - da consultare e non da sintetizzare. Occhio all'Europa
La struttura • Cap.5: discute in modo molto dettaglialto il ruolo dei compiti e del testo nell’apprendimento e nell’uso della lingua. Capitolo con materiali molto strutturati - da consultare e non da sintetizzare. • Cap.6: prende in considerazione i processi di apprendimento e di insegnamento della lingua. Occhio all'Europa
La struttura • Cap.7: si focalizza sulle implicazioni della diversificazione linguistica per la progettazione curricolare. • Cap. 8: presenta la gestione dell’apprendimento linguistico a lungo termine, affrontando la definizione di misurazione e livelli (bisogno di una dimensione verticale, metodi e criteri per la misurazione, necessità di formulare descrittori). Occhio all'Europa
La struttura • Cap.9: discute i diversi scopi della misurazione/valutazione con i relativi diversi tipi di misurazione/valutazione. • Appendice: presenta un corpus ampio e dettagliato di tabelle illustrative dei descrittori per i parametri stabiliti nel cap.4. Occhio all'Europa
Cap.1 - background storico • La Commissione Istruzione del Consiglio per la Cooperazione Culturale concorda sulla necessità di sviluppare un quadro comune di riferimento e istituisce un Gruppo di Progetto Lingue Moderne, che nell’ottobre 1993 dà incarico a un gruppo ristretto di esperti di lavorare per produrre una prima bozza di framework. Occhio all'Europa
Cap.1 - background storico Gli esperti concordano che il framework deve essere: • esaustivo, • trasparente, • coerente. Occhio all'Europa
Cap.1 - background storico Per essere esaustivo, il quadro deve • non solo cercare di specificare una gamma di conoscenze, abilità, e usi linguistici il più ampia possibile (anche se necessariamente mai completa), • ma deve essere tale da permettere che tutte le forme di apprendimento/insegnamento siano descrivibili al suo interno, cioè che qualsiasi utente possa descrivere i propri obiettivi, contenuti, materiali, ecc., facendovi riferimento. Occhio all'Europa
Cap.1 - background storico • Per trasparente si intende che l’informazione deve essere formulata con la massima chiarezza ed esplicita, disponibile e facilmente leggibile. • Per essere coerente la descrizione deve essere libera da contraddizioni interne, rispetto alle varie componenti. Occhio all'Europa
Cap.1 - background storico • La costruzione di un framework esaustivo, trasparente e coerente non implica l’imposizione di un sistema unico ed uniforme. Occhio all'Europa
Cap.1 - background storico Il framework deve essere anche: • multi-funzionale(usabile per tutta la varietà di scopi previsti nel processo di insegnamento/ apprendimento linguistico) • flessibile (adattabile per circostanze diverse) • aperto (capace di ulteriori estensioni e perfezionamenti) • dinamico (in continua evoluzione) • user-friendly( facilmente usabile e comprensibile) • non dogmatico Occhio all'Europa
Cap.2 - Finalità e funzioni del framework • Le finalità, le pratiche e gli approcci per quanto riguarda l’apprendimento delle lingue moderne in Europa sono estremamente diversificati, e non possono che rimanere tali. Il principio di uniformità nelle metodologie appartiene al passato. Occhio all'Europa
Cap.2 - Finalità e funzioni del framework • Tuttavia è necessario che questa diversità nell’insegnamento e apprendimento sia identificata e descritta, non solo ai fini dell’informazione e classificazione, ma anche perché i partners hanno bisogno di punti solidi di riferimento e di confronto per aiutarli nelle scelte. Occhio all'Europa
Cap.2 - Finalità e funzioni del framework • Gli studenti, i formatori, chi progetta corsi o scrive e prepara materiali, ecc., possono situare e orientare le proprie scelte e spiegarsele l’un l’altro (cosa essenziale), solo se hanno degli strumenti comuni e compatibili per aiutarli a prendere coscienza e allo stesso tempo sfruttare questa diversità. Occhio all'Europa
Cap.2 - Finalità e funzioni del framework • Lo scopo principale del framework è dunque di presentare una tassonomia che metta in luce i rapporti fra le categorie descrittive e le sottocategorie, facilitando la descrizione di: obiettivi e contenuti, risultati e livelli raggiunti, possibili connessioni fra gli elementi e gli stadi di un processo di apprendimento. Occhio all'Europa
Cap.2 - Finalità e funzioni del framework A tal fine il framework deve adempiere a una duplice funzione: • facilitare gli utenti nelle loro scelte; • assisterli nello scambio e condivisione di informazioni grazie a una base comune di riferimento. Occhio all'Europa
Cap.2 - Finalità e funzioni del framework • Questa informazione sarà di importanza vitale in un’Europa interattiva per facilitarefra l’altro la mobilità personale nel campo dell’istruzione e della formazione professionale, in un continente in cui le barriere al movimento, alla comunicazione e alla cooperazione si stanno progressivamente sgretolando. Occhio all'Europa
Cap.3 - l’approccio adottato • Si tratta di un approccio orientato all’azione. • Gli utenti e studenti della lingua sono visti essenzialmente come membri di una società che ha dei compiti (non esclusivamente linguistici) da eseguire in circostanze, ambienti e campi di azione specifici. Occhio all'Europa
Cap.3 - l’approccio adottato • Mentre il parlato, nei suoi vari atti, avviene all’interno delle attività linguistiche, queste attività formano parte di un contesto sociale più ampio che solo riesce a dare loro pieno significato. Occhio all'Europa
Cap.3 - l’approccio adottato Un approccio basato sull’azione prende dunque in considerazione le risorse • cognitive • emotive • volitive • e un’ampia gamma di abilità specifiche di / e applicate dall’individuo come agente sociale. Occhio all'Europa
Cap.3 - l’approccio adottato • L’uso e l’apprendimento della lingua sono due delle molte azioni eseguite da un agente sociale che, come individuo, ha a sua disposizione e sviluppa una gamma di competenze generali e in particolare competenze linguistiche. E’ a queste competenze che attinge nei diversi tipi di attività linguistiche così da elaborare un testo (in modo recettivo o produttivo) in relazione a dei dominispecifici, attivando le strategie migliori per eseguire dei compiti. Occhio all'Europa
Cap.3 -competenze generali Competenza esistenziale (saper essere) competenza dichiarativa (sapere) abilità e know-how (saper fare) abilità di apprendere, relazionarsi all’alterità Occhio all'Europa
Cap.3 -competenze generali • L’abilità ad apprendere viene vista dunque come la risultante di vari tipi di competenze. • L’abilità ad apprendere potrebbe essere parafrasata come “conoscere, o essere disposti, a scoprire l’alterità - un’altra lingua, un’altra cultura, un altro popolo o nuove aree del sapere. Occhio all'Europa
Cap.3 -competenze linguistiche componente linguistica componente sociolinguistica componente pragmatica Occhio all'Europa
Cap.3 -competenze linguistiche • La componente sociolinguistica deve creare un link fra le competenze linguistiche e quelle pragmatiche. • Importanza decisiva della dimensione culturale nel contribuire alla competenza comunicativa. • Attraverso le convenzioni sociali (regole di buona educazione, norme che regolano i rapporti fra gruppi generazionali, sociali, differenze di sesso, codificazioni linguistiche di certi rituali fondamentali, ecc.), la componente sociolinguistica influenza anche inavvertitamente tutte le comunicazioni linguistiche. Occhio all'Europa
Cap.3- attività linguistiche Ricezione interazione mediazione produzione Occhio all'Europa
Cap.3- domini dominio occupazionale dominio dominio pubblico personale dominio educativo Occhio all'Europa
Cap.6 - processi di apprendimento e di insegnamento della lingua. • Che cosa deve imparare o acquisire lo studente? • Necessario richiamo al cap.4 e alla distinzione fra competenze generali e comunicative, abilità e strategie. • Tutte sono necessarie per un completo sviluppo della gamma di possibili eventi comunicativi. Occhio all'Europa
Cap.6 - processi di apprendimento e di insegnamento della lingua. • Il focus di un programma di apprendimento, però, può spostarsi a seconda dei bisogni, finalità, ecc.(per es., nello studio di Ls) • buona parte di ciò che viene definito “conoscenza del mondo” può essere data per già acquisita, a priori, nella precedente esperienza di vita o nello studio di L1 Occhio all'Europa
Cap.6 - processi di apprendimento e di insegnamento della lingua. • il problema può essere solo trovare l’esponente giusto in Ls per una categoria nozionale in L1 • si tratterà di decidere comunque quale nuova conoscenza deve essere acquisita e quale si può dare come presunta • un problema può sorgere quando un campo semantico è organizzato differentemente in L1 e inLs • ... Occhio all'Europa
Cap.6 - processi di apprendimento e di insegnamento della lingua • Simili problematiche con la fonologia • molti fonemi sono automaticamente trasferibili da una lingua all’altra • In alcuni casi gli allofoni sono molto diversi • altri fonemi in Ls possono non essere presenti in L1 • problema dell’età di apprendimento Occhio all'Europa
Cap.6 - processi di apprendimento e di insegnamento della lingua • Il framework non può non occuparsi anche della metodologia di apprendimento • al momento non c’è un consenso scientificamente basato e sufficientemente forte per la scelta di un’ unica teoria di apprendimento. • quindi un richiamo alle posizioni più diffuse Occhio all'Europa
Cap.6 - processi di apprendimento e di insegnamento della lingua Il framework, nello stabilire parametri, categorie, criteri, ecc., vuole stimolare chi opera nel campo della lingua a considerare una gamma più ampia di opzioni e/o mettere in discussione degli elementi tipici di una tradizione e prassi fino a quel momento dati per scontati. Occhio all'Europa
Cap.6 - processi di apprendimento e di insegnamento della lingua • Ciò non vuol dire che tali presupposti fossero necessariamente sbagliati, ma che è molto importante un riesame della propria teoria e pratica, alla luce di quanto altri, in altri paesi Europei, hanno fatto e stanno facendo. Occhio all'Europa