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. . COSA NOSTRASicilia. CAMORRACampania. NDRANGHETACalabria. SACRA CORONA UNITAPuglia. BANDA DELLA MAGLIANARoma. MALA DEL BRENTAVeneto. BASILISCHIBasilicata. CRIMINALITA'ORGANIZZATA. . . . . . . . MAFIA" o COSA NOSTRA". Derivazione dalla parola araba Ma Hias, "spacconeria", che sta in r
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1. 8° LEZIONEPSICOLOGIA GIURIDICA Prof.ssa Germana Ajraldi
3. “MAFIA” o “COSA NOSTRA” Derivazione dalla parola araba Ma Hias, "spacconeria", che sta in relazione con la spavalderia mostrata dagli appartenenti a tale organizzazione.
Derivazione dall'espressione dell'arabo parlato, e non di quello letterario, ma fi-ha significante "non c'č" o "non esiste".
Derivazione della parola dalla lingua araba mu'afak, "protezione dei deboli".
Derivazione della parola araba maehfil, "adunanza" e "luogo di adunanza".
Derivazione della parola dialettale toscana maffia significante "miseria" oppure "ostentazione vistosa, spocchia".
Derivazione dai Vespri Siciliani ed adottato come sigla per Morte Ai Francesi (Angioini) Indipendenza Anela, o anche Italia Avanti (lo storico Santi Correnti ritiene perň che il termine sia precedente alla dominazione angioina). Esiste anche la teoria che deriva il termine da Morte Alla Francia l'Italia Arde .
Un'altra ricostruzione, connessa all'andata in Sicilia di Mazzini alla vigilia dell'Unitŕ, č quella fatta nel 1897 dallo storico Heckethorn. Anche se ritenuta non condivisibile, considera il termine Mafia come acronimo di Mazzini Autorizza Furti Incendi Avvelenamenti. Tale appello sarebbe stato rivolto alle organizzazioni segrete che nascevano sull'isola.
Acronimo Americano: Mother And Father Italian Association (ovvero Associazione Italiana della Madre e del Padre quindi basata sulla famiglia) creato per spiegare la voce mafia
4. CAMORRA: Il termine deriverebbe da Gamurra e indicava un organizzazione di mercenari sardi, al soldo di Pisa che controllava nel XII secolo la Sardegna.
La parola deriva da una giacca corta di tela rossa detta “Gamurra".
La parola sarebbe connessa a "morra" che significa "raggruppamento di malfattori" inteso come "frotta" ma puň significare anche "rissa".
La parola significa tassa sul gioco che bisognava pagare a chi proteggeva i locali per il gioco d'azzardo, dal rischio di liti e di risse. Con questo significato compare in un documento ufficiale del Regno di Napoli nel 1735.
La parola camorra deriva da "ca murra" e cioč "capo della murra", nella Napoli settecentesca il "guappo" di quartiere doveva risolvere le dispute tra i giocatori della murra (tipico gioco di strada).
5. Nasce come “BELLA SOCIETA’ RIFORMATA” XIX sec. Oggi č costituita da molti Clan (236 famiglie):
diversi tra loro per tipo di influenza sul territorio,
Per la struttura organizzativa,
Per la forza economica
Per il modus operandi.
Le alleanze fra queste organizzazioni sono spesso molto fragili e possono sfociare in contrasti o vere e proprie faide o guerre di camorra, con agguati ed omicidi
7. Infiltrazione negli appalti pubblici
Immigrazione clandestina
Sfruttamento della prostituzione
Riciclaggio di denaro sporco
Usura
Traffico i droga
Traffico di armi
Smaltimento illegale di rifiuti (urbani e industriali)
Contraffazione
Contrabbando
Gioco d’azzardo
Sequestri di persona
Racket delle estorsioni
Abusivismo edilizio
8. 1983: uccisione giudice Rocco Chinici; Caponetto con Falcone, Borsellino, Guarnotta e Di Lello istituiscono il PRIMO POOL ANTIMAFIA
1984: estradizione di Tommaso Buscetta; Falcone delinea la struttura dell’organizzazione mafiosa: FAMIGLIA-CUPOLA
1985: Palermo MAXIPROCESSO ALLA MAFIA
1989: Pentitismo in Puglia “Sacra Corona Unita” (nata nel 1983)
1993-1995: Pentitismo in Campania della “Nuova Camorra Organizzata” capeggiata da Cutolo.
9.
TESTIMONIARE
Accuratezza:
Corrispondenza tra quanto č rappresentato in memoria e quanto accaduto nel corso del fatto
11. Dilemma della fiducia da parte dell’interrogante che si ritrova costretto a credere perché ha bisogno delle informazioni e sa che l’altro ha interesse ad offrirle per ottenere vantaggi.
(De Cataldo)
12. Il giudicante si trova davanti materiale narrativo eterogeneo: ELEMENTI DI VERITA’
ELEMENTI DI DISSIMULAZIONE
ELEMENTI DI RETICENZA
ELEMENTI DI SIMULAZIONE
ELEMENTI DI MENZOGNA
13. LEGGE n°82 del 1991: CAPO II Nuove Norme per la Protezione di coloro che Collaborano con la Giustizia Con decreto del Ministero dell’Interno, con il Ministero di Giustizia, viene istituita una Commissione Centrale, per la definizione e applicazione delle speciali misure di protezione, che abbiano cognizione delle attuali tendenze della criminalitŕ organizzata.
14. Commissione Centrale Si avvale:
dell’ Ufficio per il Coordinamento
delle Forze di Polizia
del Servizio Centrale di Protezione: per l’attuazione e specificazione delle modalitŕ esecutive del programma speciale di protezione
15. IL PROGRAMMA DI PROTEZIONE Misure di tutela da eseguire a cura degli organi di polizia territorialmente competenti:
Valutazione del periodo di protezione;
Predisposizione di accorgimenti tecnici di sicurezza;
Adozione di misure necessarie per i trasferimenti in comuni diversi da quelli di residenza;
Trasferimento delle persone non detenute in luoghi protetti;
16. Speciali modalitŕ di tenuta delle documentazioni e delle comunicazioni;
Misure di assistenza personale (anche sanitaria), economica e legale;
Cambio delle generalitŕ, per il periodo della protezione;
Sistemazione alloggiativa e spese per i trasferimenti;
Previsione di interventi contingenti finalizzati ad agevolare il reinserimento sociale;
Assegno di mantenimento in caso di impossibilitŕ a svolgere l’attivitŕ lavorativa.
17. Gli interessati si impegnano a: Osservare le norme di sicurezza prescritte e collaborare attivamente all’esecuzione delle misure;
Sottoporsi ad interrogatori, a esame o altro atto di indagine;
Adempiere agli obblighi previsti dalla legge;
Non rilasciare a soggetti diversi dall’autoritŕ giudiziaria, forze di polizia e proprio difensore dichiarazioni concernenti fatti di interesse per i procedimenti in cui collaborano;
Specificare tutti i beni posseduti o controllati.
18.
DISAGIO SRADICAMENTO
CAMBIO DI IDENTITA’
CONTESTO FAMILIARE
19. SINTOMATOLOGIA FOBIA
STRESS
DEPRESSIONE
DISTURBO DELL’ADATTAMENTO
ANSIA
ATTACCO DI PANICO
ALLUCINAZIONI
SOMATIZZAZIONI
IDEE SUICIDARIE
FALSO SE’
SINDORME DI DISADATTAMENTO
DISTURBO BORDERLINE
20. SINDROME BORDERLINE Instabilitŕ nelle relazioni interpersonali
Alterazione e instabilitŕ dell’immagine di sé e dell’umore
Marcata impulsivitŕ
Sforzi disperati di evitare un abbandono reale o immaginario
Minacce ricorrenti o gesti di comportamento suicidario o automutilante
Sentimenti cronici di vuoto
Rabbia immotivata ed incontrollata
Instabilitŕ affettiva
21. Pensieri e preoccupazione di morte ricorrenti
Ricorrenti e continue idee suicidarie, senza un piano specifico
Idee suicidarie con un piano specifico
Recente tentativo di suicidio
Storia passata di tentativi di suicidio
Sentimenti di impotenze, mancanza di speranza per il futuro e senso di inutilitŕ