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Normativa di riferimento. Legge n. 40/1998 disciplina dell'immigrazione e norme sulla condizione dello straniero; artt. 36-37 istruzione e diritto allo studioDPR n. 394/1999 regolamento sull'attuazione delle disposizioni concernenti la disciplina dell'immigrazione; artt. 45-46 istruzione e dir
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1. INSERIMENTO E INTEGRAZIONE DEGLI ALUNNI STRANIERI A cura di Dal Farra Renata
2. Normativa di riferimento Legge n. 40/1998 – disciplina dell’immigrazione e norme sulla condizione dello straniero; artt. 36-37 istruzione e diritto allo studio
DPR n. 394/1999 – regolamento sull’attuazione delle disposizioni concernenti la disciplina dell’immigrazione; artt. 45-46 istruzione e diritto allo studio
3. Legge n. 189/2002 (legge Bossi-Fini) conferma le procedure di accoglienza degli alunni stranieri a scuola
D.lvo 76/2005 diritto-dovere all’istruzione per tutti i minori presenti sul territorio nazionale
Normativa di riferimento
4. C.M. n. 24 / 1 marzo 2006 – Linee guida per l’accoglienza e l’integrazione degli alunni stranieri
C.M. n. 28 / 15 marzo 2007 – esame di stato conclusivo del primo ciclo di istruzione Normativa di riferimento
5. Nel DPR 394/99 si legge: i minori stranieri hanno diritto all’istruzione, anche se immigrati irregolari
sono soggetti all’obbligo scolastico e formativo come gli studenti italiani
l’iscrizione a scuola puň essere richiesta in qualsiasi momento dell’anno
6. gli alunni vengono iscritti nella classe corrispondente all’etŕ anagrafica, salvo che il collegio docenti non decida per una classe precedente o successiva, in base alla documentazione del percorso scolastico compiuto, alla verifica delle competenze, all’ordinamento scolastico del paese di provenienza. Nel DPR 394/99 si legge:
7. Gli stranieri presenti nella scuola vanno distribuiti nelle varie classi
Si devono progettare i piani di studio personalizzati, adattando le indicazioni nazionali al livello di partenza degli alunni
Si attivano corsi intensivi di lingua italiana Nel DPR 394/99 si legge:
8. C.M. 24/2006 Gli interventi per favorire l’accoglienza e l’integrazione degli alunni stranieri riguardano tre aree:
l’area amministrativa
l’area comunicativo - relazionale
l’area educativo - didattica
9. Area amministrativa Comprende l’iscrizione e l’acquisizione della documentazione in possesso della famiglia: permesso di soggiorno o ricevuta della questura attestante la richiesta, documentazione sanitaria (vaccinazioni) e la documentazione scolastica attestante il percorso scolastico compiuto nel paese d’origine
10. Area comunicativo-relazionale Comprende la comunicazione scuola – famiglia, se possibile con la presenza del mediatore linguistico
il coinvolgimento della famiglia, anche attraverso un “POF” illustrativo tradotto nella lingua dell’alunno
I lavori della commissione intercultura dell’istituto
La formazione del personale amministrativo e docente
11. Area educativo-didattica Attiene alla preparazione dei colloqui con la famiglia
alla preparazione dell’accoglienza all’alunno
all’accertamento del suo livello di competenza
alla scelta della classe di accoglienza
alla progettazione del piano di studio personalizzato, con spazi e tempi privilegiati per l’acquisizione della lingua italiana
12. Apprendimento della lingua italiana Riguarda due aspetti:
la lingua per comunicare, che puň essere acquisita anche in tempi relativamente brevi
La lingua per lo studio, che richiede l’acquisizione di termini specifici e la riflessione linguistica e quindi necessita di tempi molto piů lunghi
13. Progettazione del piano di studio Č compito di tutti i docenti della classe che accoglie
Puň essere necessario l’intervento del mediatore linguistico - culturale, che concorda con i docenti le modalitŕ di intervento e la valorizzazione della diversitŕ culturale degli alunni della classe
14. Opportunitŕ formativa L’integrazione degli alunni stranieri deve essere vista come un’opportunitŕ formativa per i compagni di classe che diventano protagonisti dell’educazione interculturale; questo č altrettanto valido per i docenti ed il personale scolastico in genere come sottolinea la direttiva ministeriale n. 45/2005
15. Valutazione Le linee guida emanate nel 2006 fanno riferimento alla funzione educativa della valutazione, oltre a quella certificativa; verifica e valutazione sono la conclusione del piano di studio personalizzato, previsto dal d.lvo 59/2004: come si adegua alle capacitŕ dell’alunno la proposta didattica, allo stesso modo si dovrŕ tener conto del suo percorso in sede di valutazione
16. Valutazione Il superamento dell’esame di stato al termine del 1° ciclo č condizione assoluta per il prosieguo del corso di studi
Anche gli studenti iscritti ad un corso di studi nella scuola secondaria di 2° grado, se sprovvisti del titolo, devono essere messi nella condizione di conseguirlo (con percorsi mirati nella scuola stessa o presso i CTP)
17. Valutazione