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Dott.ssa Laura A. FASSARI Medico del Lavoro ASS.5 “BASSA FRIULANA”. LEGIONELLA: Epidemiologia e clinica. Legionella. Batteri di forma bastoncellare , gram-mobili. 50 specie , 20 trovate in infezioni umane (L.pneumophila è la più frequentemente rilevata nei casi diagnosticati).
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Dott.ssa Laura A. FASSARI Medico del Lavoro ASS.5 “BASSA FRIULANA” LEGIONELLA: Epidemiologia e clinica
Legionella • Batteri di forma bastoncellare , gram-mobili. • 50 specie , 20 trovate in infezioni umane (L.pneumophila è la più frequentemente rilevata nei casi diagnosticati).
Il termine “LEGIONELLOSI” comprende tutte le forme morbose causate da microrganismi appartenenti al genere “Legionella”. L’infezione: -può rimanere asintomatica -si può manifestare con una forma simil- influenzale -può provocare una grave polmonite ad elevata mortalità.
LEGIONELLOSI La Legionellosi è una malattia grave ad elevata letalità (5-15%) che sale al 30-50% nei casi nosocomiali. In pazienti in condizioni cliniche scadute o trattati tardivamente può arrivare al 70-80%. La frequenza della malattia è sottostimata in quanto di difficile diagnosi.
…da riferimenti di letteratura • a livello mondiale la malattia da Legionella è largamente sotto-diagnosticata (70-90%) • una esperienza australiana riporta che la mortalità associata a Legionella negli anni 94-99 è passata dal 65 al 27% soprattutto grazie a: • miglior individuazione dei casi • terapia più tempestiva
CENNI STORICI • La malattia è stata descritta la prima volta nel luglio del 1976, in seguito ad un’epidemia insorta tra i partecipanti ad un raduno di reduci della guerra del Vietnam svoltosi a Filadelphia (Convention of American Legion).
LEGIONELLOSI • La fonte del contagio risultò essere il sistema di climatizzazione dell’albergo dove avevano soggiornato i partecipanti contaminatisi tramite l’inalazione di aerosol costituito di acqua inquinata.
CONDIZIONI PER LO SVILUPPO DELLA LEGIONELLOSI • temperatura ottimale di sviluppo (25°- 42°C) • pH (5,5-8,3) • ambiente aerobico • presenza di elementi nutritivi (alghe, amebe) • nebulizzazione dell’acqua • alto livello di contaminazione
Focolai epidemici o casi sporadici si sono verificati in collettività come: • Alberghi • Ospedali • Scuole • Convitti • Navi • Caserme
Malattia dei Legionari in Italia 2007 -2011
Distribuzione percentuale dei casi per potenziale esposizione all’infezione
CLINICA • Febbre di Pontiac • Malattia dei Legionari
Febbre di Pontiac • Incubazione breve (24-48 ore) • Forma simil-influenzale • Manca interessamento polmonare • Febbre,cefalea,mialgie,malessere generale • Si risolve in 2-5 giorni.
Malattia dei Legionari • Incubazione da 2 a 10 giorni • Esordio in genere brusco con malessere, febbre, cefalea, osteoartralgie e tosse • Frequente confusione mentale • La polmonite da L. non ha tuttavia caratteristiche cliniche che permettano di distinguerla da altre polmoniti
Malattia dei legionari • Complicanze: ascesso polmonare, empiema, insufficienza respiratoria, shock, coagulazione intravasale disseminata (CID), insufficienza renale. • Comuni le manifestazioni extrapolmonari, prevalentemente gastroenteriche e neurologiche,con specifica modalità di coinvolgimento di organi ed apparati
Manifestazioni extrapolmonari comuni • NEUROLOGICHE: confusione, disorientamento, letargia. • GASTROINTESTINALI: nausea, vomito, feci non formate, diarrea, dolore addominale. • RENALI: proteinuria, ematuria.
Manifestazioni extrapolmonari rare • NEUROLOGICHE: insonnia, allucinazioni, deliri, atassia, ascesso cerebrale, convulsioni, vertigini • GASTROINTESTINALI: epatomegalia, peritonite, pancreatite, colite. • RENALI: insufficenza renale, ascesso renale, glomerulonefrite. • CARDIACHE:pericardite, miocardite
diagnosi • > Criteri clinici • > Criteri epidemiologici • > Criteri laboratoristici ( indispensabili ) • 1. Isolamento ed identificazione del microrganismo • ( es. colturale, immunofluorescenza, prove di biologia molecolare) • 2. Antigenuria • 3. Metodi sierologici
diagnosi • Isolamento:richiede terreni di coltura speciali e tempi di crescita lunghi (4-10 gg.); eseguito sulle secrezioni respiratorie. L’isolamento è il criterio diagnostico più specifico e permette lo studio comparativo con ceppi di Legionella isolati dall’ambiente al fine di individuare la fonte dell’infezione.
diagnosi • Antigene urinario : questa prova ha il vantaggio che è facile ottenere un campione di urine (piuttosto che un espettorato adeguato visto che i pazienti hanno una tosse non produttiva), inoltre si positivizza precocemente e puo’ dare risultati positivi anche per 60 giorni e talvolta anche in corso di terapia antibiotica. Per questi motivi puo’ essere difficile distinguere tra fase acuta, convalescenza o infezione pregressa.
Considerazioni finali • I serbatoi ambientali di infezione sono collocati all’interno degli ambienti di vita,come le strutture sanitarie (dove soggiornano soggetti più ricettivi), gli alberghi o altri ambienti confinati. • Nella legionellosi il ruolo del laboratorio e’ importante non solo per la diagnosi eziologica dei casi ma soprattutto per delineare il percorso seguito dal microrganismo per raggiungere l’ospite recettivo.
SORVEGLIANZA • Obiettivi • -monitoraggio frequenza della Legionellosi dal punto di vista epidemiologico e clinico • -identificazione di cluster epidemici dovuti a particolari condizioni ambientali al fine di evidenziare i fattori di rischio ed interrompere la catena di trasmissione
Sorveglianza europea della Legionellosi associata ai viaggi (EWGLI) – Procedure Per i casi singoli è previsto il contatto della struttura e l’invio alla struttura ricettiva di una checklist con indicazioni per la riduzione del rischio Per i cluster la procedura prevede lo svolgimento di un’indagine e interventi per la riduzione del rischio. E’ previsto l’invio di un rapporto preliminare (entro 2 settimane) e di un completo (entro 6 settimane). In caso di rapporti incompleti o assenti, le generalità della struttura ricettiva saranno pubblicate sul sito web di EGWLI, sino alla ricezione di un rapporto idoneo
Sorveglianza della Legionellosi • Notifica obbligatoria Classe II Classe IV (focolai epidemici) • Sorveglianza speciale nazionale • Sorveglianza europea della Legionellosi associata ai viaggi (EWGLI)
SISTEMA DI SORVEGLIANZA NAZIONALE • SCHEDA DI SORVEGLIANZA effettuata ASS • Informazioni relative ad una eventuale esposizione a rischio nelle due settimane precedenti l’ insorgenza dei sintomi: • - professione,contatto con acqua nebulizzata • - luogo di soggiorno • - bagni termali, piscine, idromassaggi • - partecipazione a crociere, fiere, esposizioni • - terapia respiratoria, trattamenti odontoiatrici • - soggiorni in ambienti climatizzati