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Il cibo nell'arte. La gastronomia, il cibo, l'amore per la buona tavola ha ispirato dalle origini del mondo ad oggi i più grandi artisti e pittori. Le loro opere ci regalano uno spaccato di cultura gastronomica della loro epoca .
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Il cibo nell'arte La gastronomia, il cibo, l'amore per la buona tavola ha ispirato dalle origini del mondo ad oggi i più grandi artisti e pittori. Le loro opere ci regalano uno spaccato di cultura gastronomica della loro epoca. Volha Shramok
Nel XVII sec. la natura morta era molto richiesta per il suo carattere decorativo, ma occupava l’ultimo posto nella graduatoria dei temi figurativi, dopo le pale d’altare, i soggetti a carattere storico, i paesaggi e i ritratti. Solo pochi artisti si dedicarono interamente a questo genere scarsamente remunerato. Riprodurre le differenze dei singoli prodotti fu una sfida così grande per le capacità dei pittori, che l’intento di costruire una gradevole composizione decorativa passava in secondo piano. Il principio di tutte le nature morte si fonda su una riproduzione dell’aspettonaturale delle cose che superi il visibile,un’illusione dell’occhio umano. In questo scenario si svilupparono nel XVII sec. numerose scuole locali, nelle cui raffigurazioni avevano largo spazio le specialita regionali.
Con Caravaggio, viene definitivamente separato il tema della natura morta da secondi significati religiosi o filosofici, collocandolo sullo stesso piano della figura umana. Quando Caravaggio dipinge il suo canestro di frutta, ha dipinto una cosa che valeva come un Cristo morto, e quindi ha sciolto questo genere dal significato evidentemente religioso che sempre aveva avuto la natura morta precedente.
Michelangelo Merisi detto Caravaggio Canestra di Frutta - 1597Il volume di ogni frutto, di ogni foglia, di ogni tralcio, sono messi in risalto dal taglio prospettico e da riflessi di luce magistralmente sfumati. Questo capolavoro ispirò nei decenni seguenti numerosi imitatori.
Jan Davidsz de Heem Natura morta con frutta, 1650 ca
Jean-Siméon ChardinNatura morta con pesci, verdure, terrine, e oliera su una tavola, 1769
Pane dorato e croccante, frutta turgida e succosa, pesci argentei appena pescati, vasellami scintillanti… ma queste promesse di aromi e sapori sono immobili, fissate sulla tela, anche se è una tela che (quasi) trasuda fragranza e gusto.La mostra “il cibo in posa. Dipinto in Emilia tra ‘600°’700”in programma presso l’Accademia di Belle Arti di Bologna fino all’1 novembre 2009, rende omaggio alle più belle nature morte dipinte Emilia tra Seicento e Settecento.Il cibo e la sua rappresentazione sono i protagonisti di questa raffinata rassegna: il cibo viene esibito con colori scintillanti, ostentato con forme carnose e sensuali, esaltato con atmosfere esuberanti di vita, come per contrastare il nome stesso “natura morta”.Eppure, contemplando questi splendidi dipinti, è una natura prorompente e vibrante di vita quella che si ammira, forse anche perché priva di quell’alone sottilmente cupo e inquietante, per non dire addirittura il sentore di morte che permea a volte i quadri degli artisti fiamminghi.La mostra è un inno al trionfo dei sensi e del colore: sfilano salumi, selvaggina, coppe traboccanti di frutti. I quadri esposti inoltre costituiscono anche delle vere e proprie testimonianze della cultura materiale, delle abitudini domestiche e persino della storia economica dell’epoca.Si contempla infatti il pane ferrarese tipico del XVIII secolo; fa capolino l’anguria, l’uva, le pesche, i fichi, e chissà quali profumi inebrianti e quali sapori divini regalavano ai palati, in tempi lontani dalle odierne coltivazioni in serie…Sfilano i quadri di artisti come Giuseppe Artioli, Paolo Antonio Barbieri, Felice Boselli, Pier Francesco Cittadini, Carlo Antonio Crespi, Rodolfo Lodi, Francesco Malagoli, Cristoforo Munari, Candido Vitali.
UNA MOSTRA D'ARTE MANGERECCIA A BOLOGNA A cura di Tony Kospan
IL CIBO IN POSA - DIPINTI IN EMILIA DEL 600 E 700 - Natura morta - Pier Francesco Cittadini Pane dorato, frutta succosa, pesci d'argento, posate e vasi che sono promesse di aromi fragranti e sapori gustosi... sono gli oggetti dipinti...
Questo genere pittorico che viene chiamato “natura morta” ha un'origine antichissma ma il massimo fulgore si ebbe proprio nel 600... Natura morta - Pier Francesco Cittadini
Gli autori sono tutti emiliani... del 600 e del 700... che amano e rappresentano... direi quasi ostentano... esibiscono senza pudore... e con tanto calore... tanta passione... il cibo... Natura morta - Barbieri
Questi dipinti inoltre rappresentano anche una vera e propria documentazione storica dell'alimentazione e della concreta cultura domestica di quei secoli... Natura morta - Candido Vitali
Sitografia culturagastronomica.blog.dada.nethttp://www.taccuinistorici.it/ita/news/moderna/barte-e-cibo/Nature-morte-e-tavola.html(rivisitato2/06/10 http://beardream21.spaces.live.com/Blog/cns!E7AB7B9B65CB4B89!2400.entry(rivisitato2/06/10) http://www.google.it/imgres?imgurl=http://www.leggievai.it/wp-content/photos/munari_natura_morta.jpg&imgrefurl=http://www.leggievai.it/27/07/2009/il-cibo-in-posa-dipinti-in-emilia-tra-600-e-700/&usg=__rDoaaMfiKVAkyAEn7I1kCrizbwI=&h=500&w=371&sz=31&hl=it&start=2&um=1&itbs=1&tbnid=QJ8C1ILqph9nvM:&tbnh=130&tbnw=96&prev=/images%3Fq%3DNatura%2Bmorta%2Bcocomero%2B-%2BPier%2BFrancesco%2BCittadini%25C2%25A0%26um%3D1%26hl%3Dit%26sa%3DN%26tbs%3Disch:1
Bibliografia 1- Cultura gastronomica Il cibo nell'arte di angie (14/10/2006) 2- La mostra “il cibo in posa. Dipinto in Emilia tra ‘600°’700”era in programma presso l’Accademia di Belle Arti di Bologna fino all’1 novembre2009 a cura di Tony Kospan