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G. Frege:. 1891-92 -Funzione e Concetto -Senso e denotazione -Concetto e oggetto I termini singolari: ( nomi propri) Ad ogni termine singolare è associato un senso ( Sinn) e una Denotazione( Bedeutung). Senso e denotazione. SIGNIFICATO
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G. Frege: 1891-92 -Funzione e Concetto -Senso e denotazione -Concetto e oggetto I termini singolari: ( nomi propri) Ad ogni termine singolare è associato un senso ( Sinn) e una Denotazione( Bedeutung)
Senso e denotazione SIGNIFICATO -Il significato di un nome N è l’oggetto di cui N è il nome -Il significato di una descrizione D è l’oggetto che D descrive -es. Il significato di “Aristotele” è l’individuo Aristotele - il significato de “ la montagna più alta del mondo” è il monte Everest
I nomi I nomi possono essere visti come abbreviazioni delle descrizioni -Il senso del nome è quello della descrizione che esso abbrevia -es. Aristotele = abbreviazione della descrizione : “ Il maestro di Alessandro” Il senso non deve essereconfuso con le rappresentazioni che ad esse associamo
Frege: Senso e denotazione • Il Linguaggio naturale presuppone la denotazione dei termini singolari • L’espressione “La Juventus ha vinto il campionato “ • presuppone che vi sia un campionato, presuppone che vi sia la Juventus • Se il presupposto è falso come in “L’attuale re di Francia è calvo” • Né l’enunciato né la sua negazione sono veri
Frege: Senso e denotazione L’imperfezione del linguaggio naturale consente la formazione di espressioni (anomale)che hanno senso ma non denotazione. Es. il corpo celeste più Lontano Il numero primo più grande In un linguaggio perfetto ciò non dovrebbe avvenire
Descrizioni 1° caso le descrizioni Ogni descrizione ci presenta l’oggetto descritto in modo particolare Ad ogni termine singolare è associato un certo modo di essere dato del significato es. “ lo scopritore delle lune di Giove” “ l’autore del Dialogo dei due massimi sistemi
Frege I caso le descrizioni Ogni descrizione ci presenta l’oggetto descritto in modo particolare es. “ lo scopritore delle lune di Giove” “ l’autore del Dialogo dei due massimi sistemi
Frege: Termini singolari Senso e denotazione La denotazione di un nome è l’oggetto designato Es. lo studente più alto di Roma Tre Il senso è “ il modo in cui l’oggetto viene dato dal nome Uno stesso senso può essere designato da più espressioni linguistiche
Frege: Senso e denotazione Ciascuna espressione linguistica “denota” cioè Presenta la sua denotazione in un modo specifico Due espressioni linguistiche possono avere lo stesso senso ( es. horse cavallo)
Frege : termini sigolari • Nomi diversi, espressioni diverse possono avere la stessa denotazione • Ma • Ad ogni espressione è associato un senso diverso ovvero un particolare percorso o modo per cogliere la denotazione • La conoscenza si da nel percorso che conduce dalle parole in quanto segni alla loro denotazione attraverso il percorso del senso
Frege: senso e riferimento: il pensiero • “pensiero “ è per Frege il senso di un enunciato • Valore di verità “ il suo riferimento • Se due enunciati possono essere uno vero e uno falso esprimono pensieri diversi • “ la stella del mattino è un pianeta” creduto vero • La stella della sera è un pianeta” ritenuto falso
Rappresentazione Ente mentale richiamato dalla espressione linguistica - soggettivo Senso Contenuto Oggettivo Uguale per tutti Sono possibili espressioni con senso determinato uguale per tutti Senso e rappresentazione
Frege: oggettività del senso • Afferrare un senso non è un evento mentale ( psicologico) • Può e di fatti è accompagnato da un evento mentale • Il senso è oggettivo non soggettivo • L’oggettività del senso garantisce la possibilità della comunicazione
Frege: terzo regno • Il pensiero ha uno statuto ontologico particolare : • Non si trrovano nella mente • Non sono rappresentazioni soggettive • ( soggetti diversi possono afferrare lo stesso pensiero) Non si trovano nel mondo materiale Costituiscono un terzo regno distinto dal mondo materiale e dalla mente
Composizionalità Anche gli enunciati hanno : -senso -denotazione Il senso è il pensiero che esprimono la denotazione è il valore di verità ( Vero per gli enunciati veri Falso per quelli falsi Composizionalità Il valore semantico ( senso o denotazione)di un enunciato di qualsiasi espressione complessa è funzione dei valori semantici dei suoi costituenti
Legge di sostitutività • Due espressioni coreferenziali in un enunciato possono essere sostituite l’una all’altra senza che venga alterato il valore di verità dell’enunciato • ( da Leibniz : “ eadem sunt quae sibi mutuo substitui posssunt salva veritate”
Principio del contesto • Senso e riferimento sono proprietà non assolute delle espressioni linguistiche ma dipendono dal contesto • In un contesto indiretto una espressione assume come riferimento il senso normale
Principio del contesto • Controesempi alla teoria della composizionalità e della sostituibilità: • “Tullio ha sei lettere” • “Tullio = Cicerone” • quindi • “Cicerone ha sei lettere” • Distinzione tra “uso” e “Menzione” • Quando “menzioniamo” un’espressione non parliamo di ciò cui l’espressione si riferisce ma dell’espresssione stessa
Uso e menzione • citazione • Quando usiamo un’espressione parliamo di ciò cui l’espressione si riferisce • Non possiamo sostiuire un’espressione menzionata con una usata • Discorso indiretto • “Luigi voleva sapere se ‘Garibaldi era l’eroe dei due mondi’ ” • “ Luigi voleva sapere se ‘Garibaldi era garibaldi ‘ “