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La crisi dei partiti: dal PCI al PDS

La crisi dei partiti: dal PCI al PDS. Un po’ di storia. Dopo l’invasione sovietica in Afghanistan (1979), Berlinguer intervenendo al Parlamento europeo ribadì la riprovazione del Pci e la precisa volontà dei comunisti italiani di rimanere nell’Alleanza Atlantica.

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Presentation Transcript


  1. La crisi dei partiti:dal PCI al PDS

  2. Un po’ di storia • Dopo l’invasione sovietica in Afghanistan (1979), Berlinguer intervenendo al Parlamento europeo ribadì la riprovazione del Pci e la precisa volontà dei comunisti italiani di rimanere nell’Alleanza Atlantica. • Morto Berlinguer (1984) la guida del Pci passa a Natta, un intellettuale impegnato al centro, non certo un leader carismatico. • Congresso di Firenze 1986. Emergono varie anime nel partito: dai filosovietici di Cossutta, agli ex-berlingueriani di centro (Natta, Zangheri, Occhetto), ai miglioristi (Napolitano, Lama) più vicini al Psi.

  3. Il difficile equilibrio nel partito • L’avvento di Gorbacev aveva dato l’illusione al Pci che i valori della democrazia potessero immettersi nel comunismo senza modificare l’edificio ideologico. • Natta aveva sottovalutato i fermenti nei paesi dell’est, considerandoli solo una protesta contro i governi comunisti, burocratici, oppressivi. • Il Congresso dell’86 si era concluso con un difficile e incerto equilibrio tra le varie correnti, ma la malattia di Natta rompe questo equilibrio e Occhetto diviene segretario nel 1988. Alessandro Natta

  4. Segreteria Occhetto • Occhetto diviene segretario in nome di una generazione di quarantenni dalle origini movimentiste e orientata a confluire nell’Internazionale socialista e a cavalcare la spinta dei rivolgimenti provenienti dall’est, senza troppo scrupoli per la tradizione comunista. • Il processo di mutamento del Pci intorno alla metà anni Ottanta ha una brusca accelerazione a seguito di due vicende: l’insuccesso elettorale nel 1987 e la caduta del muro di Berlino. Achille Occhetto

  5. Elezioni 1987 Conseguenze • Perdita di mordente e di suffragi. Dal 29,9 del 1983 scendeva al 26,6 del 1987. Si indeboliva il ruolo dell’opposizione. • Schematizzando: alla Camera c’erano 20 deputati comunisti in meno e 20 socialisti in più. Il rilancio del pentapartito e l’asse Craxi-Andreotti-Forlani non offrivano alternative all’opposizione. Invece la caduta di De Mita priva i comunisti dell’ambigua sponda offerta dallo stesso De Mita. • Anche le amministrative del maggio 1988 ridimensionano ulteriormente il Pci, mentre cresce il PSI e si rafforzano le posizioni di centro della Dc.

  6. Caduta del muro di Berlino • A marzo 1989 Occhetto concludeva i lavori del Congresso del Pci, indicando il superamento della logica della guerra fredda e riconoscendo il valore universale della democrazia oltre che del mercato come misuratore di efficienza e fattore propulsivo del sistema economico. • La caduta del muro di Berlino (9 novembre ’89) provoca la resa dei conti: gli avvenimenti internazionali costringono il Pci ad affrontare quei nodi che Berlinguer negli anni ’70 non ha voluto o potuto sciogliere.

  7. La “Cosa” • Il 12 novembre ’89 alla Bolognina in un convegno con i partigiani Occhetto annuncia “un processo alla cui fine vi sia una cosa nuova e un nome nuovo”. • Un dibattito estenuante si sviluppa più che sulla “cosa” sul nome nuovo, creando stato di confusione, fibrillazione e spaccature. • Il 24 novembre il CC approva la proposta Occhetto, ma a favore voto solo il 67,7%

  8. Processo verso il Pds • Marzo 1990 a Bologna congresso straordinario. Tre mozioni: la prima di Occhetto e maggioranza che raccoglie il 67%, una seconda di Ingrao e Natta contrari al cambio del nome e della tradizione comunista (30%); una terza di Cossutta (3%) filosovietica. • Si dà anche l’obiettivo di aggregare i gruppi della sinistra cattolica, laica e sindacale ed ecologista. • Ottobre 1990. Il segretario comunica il nome che sarebbe stato proposto al congresso straordinario come momento conclusivo del processo costituente.

  9. Nascono il PDS e Rifondazione • Rimini febbraio 1991: nasce il Partito Democratico della Sinistra. Simbolo la quercia. • Una minoranza dà vita a Rifondazione. • Dibattito articolato e ampio. • Il ricambio generazionale e ideologico si imperniava su 5 punti: sblocco del sistema politico, cultura di governo, via dell’alternanza al potere, un partito leggero, sistema elettorale maggioritario.

  10. Problema dell’identità • Nasce un nuovo partito? Con una sua nuova identità? • Problema complesso e per certi versi oggetto di discussione. • Si può propendere con Possieri che la svolta di Occhetto non portò ad una nuova formazione politica ma all’autotrasformazione del Pci che conservò il nucleo centrale dell’identità comunista. • Ci fu il cambio del nome, del simbolo, dello statuto, ma mantenne quegli elementi di continuità che permisero al Pds di rimanere ancorato Alla tradizione comunista.

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