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I CRITERI DI CLASSIFICAZIONE DELLE TECNICHE PROMOZIONALI. Destinazione del target groupConsumatoriRivenditoriForza venditaPrescrittori In questo caso vi sono tecniche uguali rivolte a target group differenti. I CRITERI DI CLASSIFICAZIONE DELLE TECNICHE PROMOZIONALI. Ciclo di vita del prodottoLancioSviluppoMaturit
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1. I CRITERI DI CLASSIFICAZIONE DELLE TECNICHE PROMOZIONALI Tipologia del plus aggiunto
Sconti
Regali
Premi
Informazioni specifiche
2. I CRITERI DI CLASSIFICAZIONE DELLE TECNICHE PROMOZIONALI Destinazione del target group
Consumatori
Rivenditori
Forza vendita
Prescrittori
In questo caso vi sono tecniche uguali rivolte a target group differenti
3. I CRITERI DI CLASSIFICAZIONE DELLE TECNICHE PROMOZIONALI Ciclo di vita del prodotto
Lancio
Sviluppo
Maturità
Declino
4. I CRITERI DI CLASSIFICAZIONE DELLE TECNICHE PROMOZIONALI Impostazione del budget
Budget chiuso
Budget aperto
5. I CRITERI DI CLASSIFICAZIONE DELLE TECNICHE PROMOZIONALI Obiettivi di vendita o immagine
Tecniche di vendita
Tecniche intermedie
Tecniche d’immagine
L’impostazione strategica indica se la tecnica da adottare dovrà sviluppare l’immagine o no, e quanto eventualmente sarà importante questo aspetto. La classificazione in questo modo può avere utilità chiarificatrice e operativa.
6. TECNICHE DI PREZZO Buono sconto
Prezzo barrato
3x2
Ritiro del prodotto vecchio
Tessera sconto
Scale sconto
Vendite abbinate e raggruppate
7. BUONO SCONTO È un buono che dà diritto a uno sconto sull’acquisto di un prodotto
Buono:di solito è uno stampato o un tagliando, ma può essere un qualsiasi oggetto(gettone, incarto, audiocassetta, ecc.). Deve riportare:
-lo sconto
-il prodotto sul quale ottenere lo sconto
-lo spazio e le indicazioni per la prova d’acquisto
-le modalità di utilizzo
-la scadenza
8. BUONO SCONTO Sconto:viene indicato come una cifra fissa in euro, ma può essere anche percentuale.
Acquisto e prova d’acquisto: quando l’utilizzo del buono non avviene direttamente presso colui che lo ha emesso, come nel caso di un negoziante, ma presso un rivenditore che a sua volta dovrà essere rimborsato, viene richiesta l’applicazione della prova d’acquisto.
9. BUONO SCONTO Forme di distribuzione:le più utilizzate sono le seguenti:
-sulla confezione, per acquisto successivo
-nella superficie di vendita, per utilizzo dopo l’acquisto(in store)
-riviste(magazine)
-sulla confezione,o in store, per utilizzo immediato(instant)
-nella confezione(in pack)
-mailing
-door to door
-Internet
10. BUONO SCONTO Plus:il buono sconto permette di incentivare sia il primo acquisto che il riacquisto. È efficace sui beni a domanda elastica e presso i pubblici più attenti all’aspetto economico. Comunica un’immagine di prezzi bassi quindi, se utilizzato senza i dovuti accorgimenti sui beni di prestigio, potrebbe mostrarli sotto un aspetto negativo.
11. BUONO SCONTO Target:consumatori. È raramente utilizzato sui rivenditori.
Obiettivi:
-sviluppo della vendita attraverso la conquista di nuove fasce di consumatori sensibili al prezzo
-difesa delle vendite attraverso l’incentivazione del riacquisto, in un mercato senza fedeltà alla marca
12. BUONO SCONTO Utilizzo:in tutte le fasi di vendita del prodotto in particolare nello sviluppo. Viene utilizzato spesso anche in associazione ad altre tecniche:
campione+buono sconto
depliant+buono sconto
promotrice con offerta +buono sconto
13. BUONO SCONTO Pubblicità: il buono sconto non necessita di pubblicità, ma, indirettamente ne trae vantaggi. Più la pubblicità valorizza il prodotto più lo sconto diventa efficace.
Aspetti legali: il buono sconto no è soggetto alla normativa delle manifestazioni a premio. Non deve però essere proposto come regalo od omaggio all’acquisto di un prodotto cui è collegato. Inoltre deve riportare il periodo di validità e gli estremi della società emittente presso la quale risulta esigibile.
14. BUONO SCONTO Redemption: aumenta con quota alta di mercato, molti consumatori e fedeli, frequente ricorrenza di acquisto, prodotto noto e ben distribuito, sconto premiante. Il budget aumenta con l’aumentare della redemption. Le redemption basse sui nuovi prodotti equivalgono, come incremento vendite, alle redemption alte su quelli largamente diffusi.
15. BUONO SCONTO Redemption per mezzo:
Riviste: 1-2%
Door to door e mailing:5-6%
In pack: 10-20%
On pack e in-store:25-35%
Instant:40-50%
16. PREZZO BARRATO È l’offerta di un prodotto a prezzo inferiore con indicazione del prezzo originario e di quello ribassato. Il prezzo di vendita normale è cancellato con una barra, lo sconto è evidenziato percentualmente.
17. PREZZO BARRATO Plus: è una tecnica di sconto facile e rapida da mettere in atto e da comprendere.
Target: il pubblico oggetto è costituito dai consumatori, dai responsabili d’acquisto e, raramente, dai rivenditori.
Obiettivi:
-sell-out
-svendere nel minor tempo possibile tutta la merce definita
-svendere la merce a fine stagione
-controbattere immediatamente i prezzi bassi della concorrenza
-favorire il primo acquisto di un prodotto
18. PREZZO BARRATO Utilizzo: è una tecnica che viene utilizzata per abbreviare i tempi di smaltimento prodotti, per favorire l’acquisto di un nuovo prodotto e per difendere il volume delle vendite.
Per i distributori:
-saldi stagionali
-vendite promozionali nei periodi morti
-liquidazione merce
Per i produttori:
-nuovo prodotto, conquista del mercato
-ribasso momentaneo del prezzo per difendere le vendite
-smaltimento degli stock
19. PREZZO BARRATO Durata:da qualche settimana a due-tre mesi
Pubblicità:la pubblicità accelera l’operazione perché attiva un maggior numero di individui
Risultati:più il prodotto è interessante, maggiore è lo sconto e più si pubblicizza l’operazione, maggiori sono i risultati di vendita
Aspetti legali:quando la promozione è fatta dai distributori su prodotti non alimentari bisogna inviare al comune la raccomandata almeno 5 giorni prima dell’inizio delle vendite promozionali o dei saldi. Se effettuata dal produttore non vi è alcun obbligo
20. 3X2 Prendi 3 prodotti, ne paghi 2, hai lo sconto del 33% sul prezzo normale di vendita.
Esistono varianti più o meno vantaggiose: 4x2, 1+1, 4x3,ecc.
E’ una tecnica usata dalla grande distribuzione e dalla distribuzione organizzata in collaborazione con le aziende produttrici. Il piccolo dettagliante non associato difficilmente può impostare una tale promozione
21. 3X2 Plus: il 33% sul prezzo già competitivo è di notevole impatto. La scorta di tre prodotti può essere da freno solo se si tratta di prodotti a basso consumo
Target group:i consumatori, le famiglie
22. 3X2 Obiettivi produttore:
Fare uscire velocemente alti quantitativi di prodotto, anche per sovrapproduzione
Aumentare la presenza di prodotto nelle famiglie
Consolidare i prodotti con la grande distribuzione
Bloccare temporaneamente le vendite della concorrenza
Acquisire nuovi consumatori
23. 3X2 Obiettivi distributore
Avere un motivo per attirare consumatori
Apparire sempre più conveniente
Far girare velocemente grossi quantitativi di merce, anche se con bassi profitti percentuali
24. 3X2 Utilizzo:è una tecnica indispensabile per alternare altre promozioni e per creare traffico, soprattutto quando le famiglie devono fare scorte per es. al ritorno dalle ferie.Il 3x2 su prodotti sconosciuti, così come altre tecniche di sconto non hanno molto successo, in quanto il consumatore si vede un’offerta su qualcosa di cui non conosce il prezzo, quindi non ne può valutare la convenienza.
25. 3X2 Durata:da due settimane a un mese, per essere interessante
Pubblicità:il 3x2 è un mezzo di attrazione forte per le famiglie, quindi ha necessità di essere pubblicizzato con mezzi informativi locali, che diventano regionali o nazionali quando è una catena a metterlo in atto contemporaneamente
26. 3X2 Risultati:i volumi di vendita aumentano con i prodotti di marca, di largo e primario consumo e in rapporto al periodo di effettuazione.
Aspetti legali:non è soggetto alla normativa delle manifestazioni a premio in quanto il 3x2 è configurato come sconto o prodotto in più
27. RITIRO DEL PRODOTTO VECCHIO Per l’acquisto di un nuovo bene durevole si propone di ritirare il corrispondente prodotto vecchio, anche da buttare , valutato a buon prezzo.
Si tratta di un meccanismo di sconto precalcolato: il produttore calcola quanto incide il prezzo del prodotto ritirato sul suo prezzo di vendita, totalmente o percentualmente in accordo con il distributore, e attiva la promozione organizzando lo smaltimento dei prodotti vecchi, quando sono da buttare
28. RITIRO DEL PRODOTTO VECCHIO Prova d’acquisto:è necessaria non tanto per il rivenditore quanto per il produttore che per essere sicuro che la promozione sia effettivamente fatta dal distributore ha la necessità di controllare l’uscita del prodotto dal punto vendita, e non dal suo magazzino.
La prova di vendita, che può essere costituita dal prodotto vecchio, da una fattura o da una garanzia, diventa quindi necessaria per poter riconoscere lo sconto concordato.
29. RITIRO DEL PRODOTTO VECCHIO Plus:il vantaggio, l’affare costituisce una buona molla in certi acquisti, soprattutto con beni durevoli e strumentali.
Target:gli individui, le famiglie, le aziende.
Obiettivi:
-conquistare spazi della concorrenza
-sostituire il parco dei propri vecchi beni durevoli o strumentali
-introdurre modelli di prodotti più avanzati di quelli attualmente sul mercato
30. RITIRO DEL PRODOTTO VECCHIO Utilizzo:quando si ferma il mercato del nuovo o quando si propone un prodotto nuovo è il momento di utilizzare questa tecniche.
Durata:da uno a sei mesi. Per i beni strumentali è necessario più tempo per decidere. Se non scatta in questo periodo l’ordine, è inutile insistere con la medesima offerta.
31. RITIRO DEL PRODOTTO VECCHIO Pubblicità:è opportuno che l’operazione sia posta a conoscenza presso gli interessati poiché il punto vendita di beni durevoli di solito è visitato solo nel momento della necessità, cioè raramente. È opportuno anche pubblicizzare l’elenco dei punti vendita nei quali si può trovare l’offerta.
L’impiego del mailing, quando si tratta di proprietari di beni di una certa importanza, fa più effetto della pubblicità gridata, poiché risulta una proposta personale.
32. RITIRO DEL PRODOTTO VECCHIO Risultati: sono buoni quando la proposta è ben formata, si aumentano le vendite anche se la gestione dei prodotti vecchi, che possono ritornare come prova di vendita , può essere onerosa.
Aspetti legali:non è soggetto alla normativa delle manifestazioni a premio essendo considerato uno sconto.
33. TESSERA SCONTO Club, associazioni, banche, riviste, grandi magazzini e in generale gli enti e le aziende che hanno un rapporto continuativo con i propri associati o clienti forniscono loro in dotazione una tessera che permette di ottenere sconti presso molteplici operatori commerciali.
Plus:più che uno sconto si dà la possibilità di ottenere sconti, cioè un servizio.
34. TESSERA SCONTO Obiettivi:
-consolidare i rapporti con gli associati o clienti
-crearsi un’immagine di un’azienda o un’associazione che ha importanza sociale
-conquistare la fiducia del consumatore
Utilizzo:è indicata per i club, le associazioni, i grossi operatori che mettono in atto contemporaneamente altri sistemi informativi continuativi, come una rivista, dei mailing o portali Internet di aggregazione sociale con bacheche, chat, news.
35. TESSERA SCONTO Durata:da un anno in poi.
Pubblicità:la pubblicità diretta sull’organo informativo di chi emana la tessera è una forma semplice ma completa e indispensabile di informazione. Se non vi è questo veicolo istituzionale bisogna creare un mailing ad hoc. Il sito Internet permette un rapporto continuativo e completo per gli associati.
36. TESSERA SCONTO Risultati:i risultati sono sempre di consolidamento dei rapporti dl momento che la tessera prevede spesso anche di poter interpellare la sede per determinati problemi, essere invitati a manifestazioni e altro.
37. TESSERA SCONTO Aspetti legali:se la concessione della tessera viene subordinata all’acquisto di un prodotto o servizio, gli sconti dati sono considerati regali quindi l’operazione sarebbe soggetta alle normative previste per le manifestazioni a premio ma diverrebbe onerosa e ingestibile. Se la tessera è quella di appartenenza a un club o a un’associazione, può essere che i singoli operatori commerciali riconoscano degli sconti agli aderenti a questo ente, pertanto si entra nella logica degli sconti.
38. SCALE SCONTO Sono programmi di sconto che vengono praticati dal produttore al rivenditore o a un grande operatore.Sono formulati solitamente in base alle quantità e al fatturato.
39. SCALE SCONTO Le principali forme degli sconti commerciali
Scala sconti sul listino:sono sconti legati alla quantità o al fatturato, partono da una soglia minima e sono differenziati per canale distributivo.
Sconto incondizionato sull’ordine: viene effettuato per la sottoscrizione di un ordine relativo a un’offerta promozionale.
Sconto al raggiungimento dell’obiettivo, in un periodo prefissato.
Sconto fine anno: è concesso ai grandi operatori sul raggiungimento di determinati obiettivi di acquisto.
40. SCALE SCONTO Prova d’acquisto:la fattura, che riporta sia i quantitativi che il fatturato, ha tutte le caratteristiche per un veloce controllo.
Plus:lo sconto è ciò che è più appetito dai commercianti poiché aumenta direttamente il loro profitto, ma è anche ciò che è più costoso per il produttore.
Target:gli operatori commerciali.
41. SCALE SCONTO Obiettivi:
Aumentare l’ordine singolo
Aumentare il fatturato per singolo cliente in un prefissato periodo di tempo
Controbattere le mosse della concorrenza attraverso il sell-in
Favorire l’introduzione di un nuovo prodotto
Sviluppare i rapporti commerciali con i grandi operatori
Raggiungere obiettivi specifici di sell-in di alcuni prodotti
42. SCALE SCONTO Utilizzo:abituale con il trade, è uno dei principali strumenti del trade marketing.
Durata:scale sconti di base vi sono sempre, tant’è che diventa difficile classificarle come promozioni . Tutte le variazioni temporanee di questa norma sono promozioni, che durano da un mese a un anno.
43. SCALE SCONTO Pubblicità:è sufficiente un listino o un buon depliant in aiuto all’argomentazione del venditore.
Risultati:per maggiori risultati di vendita vale la regola dello sconto più alto. Raramente però si sceglie questa via, per non abbattere i profitti e scatenare una battaglia di prezzi in cui tutti hanno da perdere.
Aspetti legali:gli sconti non sono soggetti alla normativa delle manifestazioni a premio.
44. VENDITE ABBINATE E RAGGRUPATE Sono proposte di vendita formate da due o più prodotti il cui prezzo di vendita è inferiore alla somma di quello dei singoli prodotti.
Vi sono varie formulazioni.
45. VENDITE ABBINATE E RAGGRUPPATE Vendita abbinata:l’offerta è formata da due prodotti differenti il cui prezzo di vendita è inferiore alla somma dei due ma superiore a quello di uno.
Offerta speciale:è una formula simile alla precedente ma i due o più prodotti differenti saranno comunque uniti dalla confezione, verrà indicato il prezzo di vendita globale e quello ribassato, la durata non supererà il mese e mezzo.
Vendite raggruppate:consistono in due o più prodotti uguali venduti, in via eccezionale, a prezzo inferiore alla somma dei singoli e confezionati in un unico imballo.
46. VENDITE ABBINATE E RAGGRUPPATE Plus:in linea di massima le vendite abbinate sono somiglianti a vendite con regalo, con meno impatto, le offerte speciali propongono un plus ibrido, metà regalo e metà sconto, le vendite raggruppate hanno come argomentazione la convenienza che crea la scorta.
47. VENDITE ABBINATE E RAGGRUPPATE Target:i consumatori, i rivenditori possono fare da tramite o essere artefici a loro volta di promozioni di questo tipo.
Obiettivi:
Attirare l’attenzione sul prodotto e sulla marca
Difendere o espandere la quota di mercato
Favorire l’acquisto d’impulso
Smaltire gli stock
48. VENDITE ABBINATE E RAGGRUPPATE Utilizzo:nella fase di sviluppo del prodotto, di maturità e di declino.
Durata:da uno a due-tre mesi.
Pubblicità:le offerte interessanti che sono pubblicizzate accelerano il sell-out.
Risultati:la presenza di prodotti di marca, la convenienza dell’offerta e l’indovinato abbinamento dei prodotti sono i parametri che determinano i risultati.
Aspetti legali:soprattutto se si tratta di vendita abbinata è meglio chiarire bene i termini nel messaggio per non incorrere nelle interpretazioni di operazioni a premio.
49. TECNICHE CON REGALI SICURI Regalo con prodotto
Regalo autopagante
Regalo a fini sociali
Collezione
Confezione regalo
Prodotto in più
Campionamento
Servizio pre e post vendita
Regali per il trade
Regali per la forza vendita
50. REGALO CON PRODOTTO È la tecnica promozionale che abbina un regalo alla vendita di un prodotto. Può essere un bene o un servizio. È una delle tecniche più diffuse e più efficaci.
51. REGALO CON PRODOTTO Forme:
Regalo nella confezione(in pack). Il regalo è inserito nella confezione del prodotto. Non si vede dall’esterno quindi è necessario un richiamo sulla confezione.
Regalo sulla confezione(on pack). La confezione permette di unire all’esterno il regalo ben visibile. La proposta al consumatore è immediata e mirata a far scattare l’acquisto d’impulso.
Regalo consegnato separatamente. Non è con il prodotto ma consegnato dal rivenditore.
52. REGALO CON PRODOTTO Caratteristiche del regalo di successo:
È indicato al target: fattore indispensabile
È significativo quantitativamente in rapporto al prodotto
È appetibile(ad es. è nuovo o esclusivo o difficilmente reperibile)
È in linea con l’immagine del prodotto
È facilmente e immediatamente ottenibile
53. IL REGALO CON IL PRODOTTO I parametri di base.
Prima di procedere alla ricerca del regalo bisogna definire:
Il target group
L’immagine che il regalo deve esprimere
Il costo
La quantità
La possibilità tecnica di abbinarlo alla confezione
54. IL REGALO CON IL PRODOTTO Il costo del regalo e il prezzo del prodotto:
Il punto di forza del regalo, in ogni operazione promozionale, è che si compra a un prezzo molto inferiore a quello che vale per il destinatario. Minore è il prezzo che si riesce a ottenere e maggiore è il regalo che si può dare.
55. IL REGALO CON IL PRODOTTO Relazione d’immagine tra regalo e prodotto: il regalo può rafforzare un concetto o ignorarlo completamente. Prima di ricercare il regalo, è opportuno:
verificare l’opportunità di rapportare il regalo con l’immagine del prodotto
cercare i regali in linea sia con l’immagine del prodotto che con gli altri parametri(target, costi, disponibilità, ecc.)
tenere presente che i regali si possono anche inventare
ricercare regali originali e attraenti per il target
56. IL REGALO CON IL PRODOTTO Prova d’acquisto:è necessaria solo quando il regalo non è allegato alla confezione ma si deve chiedere al rivenditore o al produttore.
Plus:il regalo ha una notevole forza sulla vendita del prodotto perché il concetto di regalo è sempre positivo, a livello conscio e inconscio.
Target:consumatori, utilizzatori, responsabili acquisti e rivenditori.
57. IL REGALO CON IL PRODOTTO Obiettivi:
Incrementare le vendite
Sviluppare l’immagine
Attirare l’attenzione sul prodotto
Utilizzo:per i nuovi prodotti la tecnica serve per comunicare un’immagine, nella fase di sviluppo e di maturità per l’incremento delle vendite, nella fase di declino per tenere sveglio l’interesse del consumatore.
58. IL REGALO CON IL PRODOTTO Durata:dipende dal consumo dei prodotti, con una durata massima di una stagione di vendita per i beni durevoli.
Pubblicità:necessaria per un rafforzamento dell’immagine, utile in ogni caso per far conoscere l’opportunità, indispensabile sul punto vendita, con packaging e materiale adeguato.
59. IL REGALO CON IL PRODOTTO Redemption: non vi è redemption, sono solo i dati di vendita da analizzare per la verifica dei risultati.
Risultati:dipendono dai fattori oggettivi(mercato e concorrenti) e da quelli soggettivi(regalo scelto, pianificazione e organizzazione della promozione).
Aspetti legali:è soggetto alla normativa delle operazioni a premio.
60. REGALO AUTOPAGANTE Acquistando un prodotto si ha diritto ad averne un altro pagandolo solo una quota minima. Non è un regalo al cento per cento ma comunque è un’offerta vantaggiosa che può essere messa in atto sia dal produttore che dal distributore.
61. REGALO AUTOPAGANTE Prova d’acquisto:necessaria quando effettuata dal produttore.
Plus:il plus è il vantaggio offerto su un altro prodotto. Per far scattare l’acquisto d’impulso lo sconto dovrà essere non ottenibile normalmente dal consumatore e applicato a un oggetto desiderabile.
Target:i consumatori di beni di consumo, gli utilizzatori di beni durevoli.
62. REGALO AUTOPAGANTE Obiettivi:
Sviluppo delle vendite
Rafforzamento dell’immagine
Soglia minima di spesa, nel caso dei distributori.
Utilizzo:sono soprattutto i distributori che mettono in atto queste promozioni, rendendole anche tecniche di fedeltà quando gli oggetti sono collezionabili e di modesto valore, come per esempio i piatti.
Durata:la durata viene rapportata alla frequenza d’acquisto.
63. REGALO AUTOPAGANTE Pubblicità:l’offerta ha bisogno di essere pubblicizzata ma non di una campagna di pubblicità, solitamente è una campagna informativa.
Risultati:si ottengono buoni risultati con operazioni semplici ben calibrate e oggetti appetibili.
Aspetti legali:sono operazioni a premi per la parte di premio che viene regalato, cioè la differenza tra il valore del regalo e quanto pagato dall’avente diritto.
64. REGALO A FINI SOCIALI Con l’acquisto del prodotto viene devoluta dal produttore una quota a un ente o associazione o progetto che ha scopi sociali o umanitari.
Plus:il prodotto invita a fare un’opera socialmente utile, anzi la fa lui per il cliente, non aumentando il prezzo di vendita.
Target group:consumatori e utilizzatori.
65. REGALO A FINI SOCIALI Obiettivi:
Presentare in un’immagine buona il prodotto
Far preferire la marca che propone una buona azione ad altre di pari valore
Fornire un’immagine di sicurezza al prodotto
Consolidare o sviluppare le vendite
Utilizzo:i prodotti saranno in linea con quanto propongono quindi soprattutto ecologici e sicuri. La tecnica può essere adottata sia dai produttori che dai distributori.
66. REGALO A FINI SOCIALI Pubblicità:necessaria per comunicare l’immagine che si vuole creare.
Risultati:buoni dal punto di vista dell’immagine, discreti per le vendite immediate.
Aspetti legali:questa tecnica non è inquadrata specificatamente dalla legislazione, non ha comunque i presupposti per essere una operazione a premi.
67. COLLEZIONE È la raccolta di più prove d’acquisto al fine di ottenere un regalo. È una prova che viene messa in atto :
Dal produttore al consumatore per promuovere un prodotto o una gamma di prodotti
Dal distributore al consumatore per promuovere la spesa presso lo stesso punto vendita o la stessa catena
Dal produttore al trade per promuovere il fatturato
68. COLLEZIONE Obiettivi:
Fidelizzare il consumatore al prodotto per un prefissato numero di acquisti
Contribuire allo sviluppo dell’immagine
Far provare vari prodotti della gamma, quando si richiedono alcune prove d’acquisto obbligatorie
69. COLLEZIONE Aspetti legali:è soggetto alla normativa delle operazioni a premio. Le società petrolifere, nella vendita dei carburanti, devono prevedere la rinuncia al premio da parte dell’utente in cambio di un identico corrispettivo in carburante.
70. CONFEZIONE REGALO La confezione del prodotto, una volta aperta o consumato il prodotto, rimane come oggetto utilizzabile.
Scatole di metallo decorate, bottiglie soprammobili, borse, contenitori per cucina, ecc.
71. CONFEZIONE REGALO Obiettivi:
Ravvivare l’immagine
Sviluppare vendite e distribuzione
Aspetti legali:la confezione speciale non è soggetta alla normativa delle operazioni a premio. È opportuno in ogni caso fare attenzione al messaggio, il quale se parla di regalo e non di confezione regalo può presentare la promozione come soggetta.
72. PRODOTTO IN PIU’ Con l’acquisto del normale prodotto se ne ritira gratis una parte in più. Il tipo di prodotto gratuito è identico a quello acquistato e il prezzo normale naturalmente non subisce variazioni.
È una tecnica applicata sia al numero delle confezioni:compri tre dentifrici,ne ritiri
73. PRODOTTO IN PIU’ Obiettivi:
Sviluppo delle vendite immediate
Evidenziazione del prodotto
Aspetti legali:la tecnica non è soggetta alla normativa delle operazioni a premio.
74. CAMPIONAMENTO È la distribuzione gratuita del prodotto, in formato normale oppure ridotto, ai potenziali consumatori. Ha l’obiettivo di indurre alla prova e conseguentemente attivare il processo di acquisto.
Obiettivo:conquistare nuovi consumatori.
Aspetti legali:il campionamento non è soggetto alla normativa delle operazioni a premio.
75. SERVIZIO PRE E POST VENDITA Il servizio prevendita prepara e predispone la vendita. È per esempio il progetto per l’arredo di una camera. Il servizio postvendita rassicura sull’acquisto.è per esempio l’installazione di una lavastoviglie. Questi servizi sono considerati promozioni quando sono gratuiti e non compresi nel prezzo d’acquisto o prescritti per legge.
76. SERVIZIO PRE E POST VENDITA Obiettivi:
Sviluppare le vendite di beni durevoli, strumentali e da installazione
Creare fiducia sulla qualità e funzionamento di un bene che si presenta con una marca nuova sul mercato
Migliorare il rapporto con i clienti esistenti
Sviluppare nuovi contratti con potenziali clienti
Rafforzare l’immagine di serietà e solidità di un’azienda
77. SERVIZIO PRE E POST VENDITA Aspetti legali:è una tecnica promozionale che, se comunicata con certe accortezze non è soggetta alla normativa delle operazioni a premio. Significa che l’uso di parole come “regalo” e “gratis” oltre che a stonare con la promozione rischiano di renderla soggetta. Spesso viene comunicata attraverso la frase: “compreso nel prezzo”.
78. REGALI PER IL TRADE A fronte di un acquisto effettuato con modalità prefissate viene dato un regalo, unico o a scelta tra proposte preformulate.
Questa tecnica viene utilizzata sia in attacco, per introdurre prodotti in punti vendita non trattanti o per aumentare l’ordine, sia in difesa, con operazioni di lunga durata che creano fedeltà d’acquisto.
Aspetti legali:sono soggetti alla normativa delle operazioni apremio.
79. REGALI PER LA FORZA VENDITA Al raggiungimento di obiettivi di vendita viene dato un premio. Il regalo può essere sicuro, unico o a scelta anche su catalogo, oppure a gara tra i migliori.
Obiettivi:
Raggiungimento del target di vendita
Introduzione di nuovi prodotti
Conquista di nuovi punti vendita
Realizzazione di esposizioni sul punto vendita
80. REGALI PER LA FORZA VENDITA Aspetti legali:i regali e i premi sono soggetti alla legislazione sulle manifestazioni a premi come operazione a premi, quando sono sicuri al raggiungimento di obiettivi, come concorso quando si ottengono per abilità o per sorte. I premi onorifici, veramente tali, non rientrano nella legislazione delle manifestazioni a premio.
81. PREMI A SORTE E ABILITA’ Concorso a sorte
Concorsi di abilità
Vincite immediate
Controlla e vinci
Uomo mistero
Promozioni radio e tv
Riconoscimenti onorifici
82. CONCORSO A SORTE Tecnica classica in cui l’assegnazione dei premi viene fatta in modo casuale tra i partecipanti che hanno spedito o possiedono il documento di partecipazione. È una delle tecniche principali della promozione delle vendite, un potente strumento di creazione di notorietà e di sviluppo delle vendite d’impulso.
83. CONCORSO A SORTE Obiettivi:
Stimolare le vendite di impulso
Aumentare la notorietà
Creare e sviluppare un’immagine
Aspetti legali:sono soggetti alla normativa dei concorsi a premi.
84. CONCORSI DI ABILITA’ I premi sono vinti da chi ha dimostrato più abilità, doti o intuizione. È una delle tecniche che più coinvolgono il consumatore e quindi più incide come ricordo.
Obiettivi:
Sviluppare un’immagine
Incrementare le vendite d’impulso
Creare un posizionamento
85. CONCORSI DI ABILITA’ Aspetti legali:sono soggetti alla normativa dei concorsi a premi. La giuria non deve essere formata da una sola persona. Vanno indicati i criteri in base ai quali la giuria esprimerà il giudizio.
86. VINCITE IMMEDIATE È una tecnica vivace e da vivacizzare con molte vincite. Il partecipante scopre subito se ha vinto per mezzo di un documento di partecipazione che cela la vincita.
Obiettivi:
Sviluppo vendite
Animazione
Aumento della quota di mercato
Vivacizzazione dell’immagine
87. VINCITE IMMEDIATE Aspetti legali: sono soggetti alla normativa dei concorsi a premi. È meglio prevedere un’estrazione finale per i premi non reclamati, che altrimenti dovranno essere devoluti all’Ente assistenziale del comune ove ha sede la ditta promotrice. È obbligatorio riportare sulla pubblicità quanti sono i buoni distribuiti e quelli vincenti.
88. CONTROLLA E VINCI Una parte del documento di vincita è in mano al partecipante, l’altra parte, che permette la verifica della vincita, è dove si vuol far confluire il potenziale cliente.
Obiettivi:
Rimando sul prodotto
Incremento dell’afflusso di visita al punto vendita o allo stand
Animazione
Sviluppo notorietà
89. CONTROLLA E VINCI Aspetti legali: è soggetto alla normativa dei concorsi a premi. Per provare il comportamento del rivenditore sarà necessario munirsi di registratore o di macchina fotografica per verificare il materiale espositivo.
90. PROMOZIONI RADIO E TV Sono promozioni orchestrate con i mass media radiotelevisivi in cui una tecnica promozionale tipo concorso viene svolta in diretta con il coinvolgimento degli ascoltatori.
Obiettivi:
Creare notorietà
Ravvivare l’immagine del prodotto
Incrementare le vendite
91. PROMOZIONI RADIO E TV Aspetti legali:con riferimento solo all’utilizzo del mezzo per promozioni commerciali, si è soggetti alla legislazione sulle manifestazioni a premi in dipendenza della tecnica utilizzata e del ruolo svolto.
92. RICONOSCIMENTI ONORIFICI Tecnica promozionale basata sulla valorizzazione dei rapporti umani che prevede la premiazione dei migliori risultati con premi che simbolizzano atto di stima e di riconoscimento dell’impegno per il raggiungimento di un obiettivo comune tra chi lo dà e chi lo riceve.
93. RICONOSCIMENTI ONORIFICI Obiettivi:
Consolidare i rapporti di collaborazione
Sviluppare la competitività della forza di vendita
Instaurare rapporti di stima a complemento di quelli commerciali
94. RICONOSCIMENTI ONORIFICI Aspetti legali:il premio onorifico non è soggetto alla normativa delle manifestazioni a premi, a patto che sia onorifico, simbolico e promesso come tale.
95. TECNICHE D’INFORMAZIONE Personality promotions
Promotori
Espositori
Sito Internet
Testimoni
Dimostrazioni
Animazioni
Riunioni e congressi
Club
Direct marketing promozionale
Pubblicità sul punto vendita
Fiere
Visita all’azienda
Documentazione stampa, audio, video, elettronica
96. PERSONALITY PROMOTIONS La tecnica consiste nella creazione di un personaggio che simboleggia il prodotto, dispensatore di premi e regali al suo arrivo.
Es. Miss Simmenthal bussava alla porta e consegnava un gettone d’oro in presenza di due scatolette Simmenthal: la campagna pubblicitaria ha creato l’attesa dell’arrivo delle miss e indotto le famiglie a tenere due prodotti in casa.
97. PERSONALITY PROMOTIONS Plus:il forte impatto dato dai personaggi, dai regali e premi, dall’animazione e dalla pressione pubblicitaria creano sul consumatore un’aspettativa coinvolgente.
Target:i consumatori. I rivenditori sono coinvolti in quanto l’arrivo del personaggio in una determinata zona sarà preannunciato dalla pubblicità sul punto vendita e da pubblicità e manifestazioni locali.
98. PERSONALITY PROMOTIONS Obiettivi:
Ravvivare l’immagine di un marchio e di un prodotto
Aumentare la notorietà
Sviluppare le vendite sia globalmente che in particolari aree
Conquistare nuovi consumatori
99. PERSONALITY PROMOTIONS Utilizzo:sono indispensabili grandi mezzi per raggiungere gli obiettivi, e cioè un budget notevole per gli equipaggi sul campo, per i mass media, per i regali. Solo prodotti di largo consumo possono permetterselo e solo prodotti già affermati.
Durata:prima deve partire la campagna pubblicitaria, poi gli equipaggi. Una campagna nazionale deve far durare la promozione almeno due mesi, mentre gli alti costi ne limitano la durata a un anno.
100. PERSONALITY PROMOTIONS Pubblicità: è indispensabile. Pubblicità sui mass media per lanciare la promozione e per creare attesa su tutti i potenziali consumatori. Pubblicità locale, sui punti vendita e sui mezzi locali per preannunciare ed esaltare la visita.
101. PERSONALITY PROMOTIONS Redemption e risultati:si contano i contatti degli animatori e si misura l’aumento delle vendite. Questi due parametri danno la portata e la resa immediata della personality promotion.
Aspetti legali:in presenza di concorsi e operazioni a premio si è soggetti alle rispettive normative. Se vengono elargiti solo omaggi e campioni non vi è bisogno di nulla.
102. PROMOTORI Tecnica di contatto persona a persona con il target group per presentare il prodotto , argomentarlo o proporre un’offerta. Il promotore e la sua attività sono contemporaneamente mezzo e tecnica.
Plus: il contatto umano diretto è quanto di più efficace vi sia per convincere quando si ha qualcosa da offrire gratuitamente. Il costo contatto supera di gran lunga quelli dei mass media o della pubblicità diretta ma i risultati sono notevoli.
103. PROMOTORI Target:prescrittori o utilizzatori/consumatori.
Obiettivi:
Far conoscere le caratteristiche di un nuovo prodotto
Sviluppare il consumo o l’utilizzo do prodotti affermati
Aiutare il distributore nel sell-out
Fornire al prescrittore gli argomenti per consigliare il prodotto
Presentare una promozione
104. PROMOTORI Durata:più che di durata temporale, si parla di giornate lavorative nel caso della “in store” e di contatti nelle visite dirette.
Pubblicità:il promotore non necessita di pubblicità, è lui stesso un mezzo. Può essere pubblicizzato ciò che presenta, il prodotto o la promozione, ma non la sua attività.
105. PROMOTORI Redemption e risultati:anche se nel caso dei beni di consumo si può monitorare una redemption o un risultato, questo dipende molto dall’offerta presentata. I risultati che ripagano i costi promozionali si hanno solo nel tempo, quyando i contatti ottenuti mettono in moto comportamenti d’acquisto continuativi.
106. PROMOTORI Aspetti legali: non vi è nessun obbligo riguardante l’utilizzo dei promotori, a parte il loro inquadramento per la retribuzione. Possono essere soggette alla normativa delle manifestazioni a premi le offerte che propone il promotore.
107. ESPOSITORI Evidenziatori di prodotto sul punto vendita per valorizzarlo (display) anche con accesso diretto da parte del pubblico per l’acquisto (dispenser).
108. ESPOSITORI Modelli:
Da terra: la struttura si appoggia sul pavimento e arriva ad altezza vista. Può essere monofacciale, bifacciale, a isola, fisso o girevole.
Da banco: si appoggia sul banco di vendita: monofacciale o girevole, non è ingombrante come superficie di base.
109. ESPOSITORI Modelli:
Da lineare: si incastra nel lineare del supermercato, o ne sostituisce una parte.
Da vetrina: solo per esposizione e non per acquisto. Valorizza il prodotto o la gamma.
Da avancassa: prima della cassa, nei supermercati ma anche in negozi tradizionali.
110. ESPOSITORI Modelli:
Box dispenser: la scatola di imballaggio dei prodotti diventa espositore e si getta una volta svuotata.
Box pallet: espositore dispenser che ha la base a minipallet.
111. ESPOSITORI Elementi della costruzione:
Struttura e design
Base per l’appoggio a terra o sul banco
Crowner: cartello superiore che porta il messaggio pubblicitario
Vestizione: parte grafica che ricopre la struttura
Imballo: contiene l’espositore per il trasporto
112. ESPOSITORI Materiali:
Metallo, filo di ferro
Plastica stampata, piegata, termoformata
Legno e altri materiali
Cartone
Il materiale utilizzato incide sul costo e sulla durata dell’’espositore, oltre che naturalmente sul design.
113. ESPOSITORI Caratteristiche:nel progettare un espositore è necessario tener conto di:
Aspetti espositivi(in rapporto al prodotto, al punto vendita e al consumatore)
Aspetti logistici(adattabilità agli standard, imballo sicuro e di dimensioni ridotte)
Aspetti costruttivi(materiale adeguato, economicità, semplicità di imballaggio)
114. ESPOSITORI Plus:il prodotto visivamente presente nel momento della decisione d’acqisto porta immediati vantaggi.
Target: i frequentatori dei punti di vendita.
Obiettivi:
Favorire le vendite d’impulso
Favorire la scelta della marca
Aumentare la rotazione
Appoggiare una iniziativa promozionale
Valorizzare il prodotto
115. ESPOSITORI Utilizzo: tutti i prodotti di consumo traggono vantaggio dall’espositore o dall’esposizione preferenziale, e tutti i beni durevoli dai display da interno o da vetrina. Si può raccomandare soprattutto per i prodotti a vendita d’impulso , per quelli a lenta rotazione, per l’appoggio a qualsiasi campagna pubblicitaria e promozionale, per proporre un nuovo prodotto.
116. ESPOSITORI Durata:gli espositori di cartone sono realizzati pe runa breve durata, mentre quelli di materiale robusto, metallo, plastica, legno, sono considerati permanenti, con durata di qualche anno.
Risultati:le ricerche hanno constatato che l’esposizione preferenziale del prodotto, sia come posizione che come superficie espositiva, porta in media dal5% al 35% di incremento vendite.
117. SITO INTERNET Eccellente mezzo di comunicazione per interattività, immediatezza, globalità di comunicazione.
Plus:è interattivo. Sempre e subito disponibile in ogni parte del mondo. Offre varie possibilità di interventi: dalla presentazione alla vendita.
Target:consumatori, trade, prescrittori, opinion leader.
118. SITO INTERNET Obiettivi:
Creare un’immagine di qualità
Coinvolgere i pubblici specifici con specifiche argomentazioni
Rimandare al prodotto
Acquisire nuovi clienti
119. SITO INTERNET Utilizzo:universale come presentazione. Possibilità di creare un sito per ogni prodotto. Possibilità di scegliere strumenti specifici per ogni prodotto. Vendite business to business. Vendite al pubblico. Ordini al trade. Informazione specifica.
120. SITO INTERNET Durata:in relazione al relativo marchio: fino a quando esiste l’azienda, per l’azienda, fino a quando finisce la promozione, per un concorso.
Risultati:un sito di presentazione proporzionato alle dimensioni dell’azienda porta con il tempo buoni risultati, sviluppa i contatti, quindi le vendite.
121. SITO INTERNET Aspetti legali:i domini sono soggetti alle regole Internic e alle legislazioni dei singoli paesi. Le manifestazioni a premio sono soggette alla normale legislazione.
122. TESTIMONI Personaggi noti e famosi, reali o fantastici, propongono un prodotto, testimoniandone la validità e mettendo a disposizione la loro fama e notorietà per aumentare quella del prodotto.
Plus:lo sfruttamento della notorietà e immagine del personaggio o della manifestazione al fine di allargare quella del prodotto.
123. TESTIMONI Obiettivi:
Fornire un plus di marketing al prodotto che non ha altre forti argomentazioni
Sviluppare un preciso concetto che il testimone può trasferire al prodotto
Aumentare la notorietà grazie alla notorietà del testimone
Farsi conoscere in mercati da conquistare
Sviluppare le vendite in occasione di manifestazioni sponsorizzate
124. TESTIMONI Utilizzo:due possono essere le modalità:
Un utilizzo strategico quando si mira a conquistare mercati o ad associare un preciso concetto al prodotto;
Un utilizzo tattico quando il testimone viene adottato in occasione di manifestazioni sponsorizzate.
125. TESTIMONI Durata:in modo puntuale per una manifestazione oppure periodicamente. E’ necessario il minimo di tempo per fare associare il personaggio al prodotto: qualche mese.
Risultati:sono rapportati all’utilizzo tattico o strategico, nel primo caso immediati, nel secondo più a lungo termine.
Aspetti legali:questa promozione non è interessata agli aspetti legislativi delle manifestazioni a premi ma da quelli relativi ai contratti di sponsorizzazione.
126. DIMOSTRAZIONI L’utilizzo e il funzionamento del prodotto viene mostrata direttamente al potenziale cliente. È una tecnica di prevendita propria dei beni durevoli e strumentali ma, di fronte a una platea più ampia, anche per i beni di consumo.
127. DIMOSTRAZIONI Plus e utilizzo:la dimostrazione è un passaggio obbligato per certi beni strumentali e un mezzo insostituibile di convincimento per i beni durevoli che hanno un plus di funzionamento da mostrare. Tutti i concessionari di automobili vorrebbero far provare le loro auto migliori, soprattutto se poco conosciute ma con doti eccezionali.
128. DIMOSTRAZIONI Target: tutti i potenziali utilizzatori e tutti i prescrittori.
Obiettivi:
Mostrare le qualità del prodotto
Instaurare un rapporto di fiducia con i potenziali clienti.
Pubblicità: è di tipo propositivo e informativo. Propone una dimostrazione ad un determinato target oppure informa dove e quando si può assistere ad una dimostrazione.
129. DIMOSTRAZIONI Redemption e risultati:la redemption, intesa come numero di acquirenti in rapporto al numero di assistenti alla dimostrazione è alta. Si ripagano nel breve e medio termine gli investimenti fatti che non sono eccessivi rispetto al fatturato di beni con alto costo.
Aspetti legali:non sono soggette alla normativa delle manifestazioni a premi.
130. ANIMAZIONI È l’intrattenimento piacevole di potenziali consumatori tramite un gioco legato a un prodotto. Spesso l’animazione è in combinazione ad altre tecniche come il campionamento, i concorsi di abilità, le offerte regalo.
131. ANIMAZIONI Esempi:
Karaoke
Stunt-cars
Giochi di spiaggia(pallavolo, miss lido, ecc.)
Giochi con vincite immediate
Mostre particolari(del pane, degli animali domestici, ecc.)
Giri in mongolfiera
Mimi, burattinai
Giochi per intrattenimento bimbi
Concerti
Maghi, cartomanti
132. ANIMAZIONI Plus:coinvolgimento attivo completo del consumatore.
Target:i consumatori e, alle volte, i prescrittori.
Obiettivi:
Coinvolgere i consumatori
Ravvivare l’immagine del prodotto
Consolidare il rapporto con gli abituali consumatori
Avvicinare al prodotto nuovi consumatori
Utilizzo:tecnica indicata per prodotti di largo consumo che si prestano a eventi spettacolari.
133. ANIMAZIONI Durata:è limitata alla manifestazione. La durata globale dipende dall’iter che è stato programmato per la troupe di animatori.
Pubblicità:la pubblicità nazionale viene effettuata quando si vuole trasmettere un preciso posizionamento del prodotto. La pubblicità locale è necessaria per informare sui tempi e luoghi delle animazioni.
134. ANIMAZIONI Redemption e risultati:l’animazione ha successo se la gente partecipa o assiste con entusiasmo.
Aspetti legali:solo se nell’ambito delle animazioni vi sono concorsi o operazioni a premi si è soggetti alla normativa delle manifestazioni a premi.
135. RIUNIONI E CONGRESSI La presentazione di un argomento rivolta a un pubblico convocato appositamente non è uno strumento esclusivo della promozione delle vendite, ma anche questa disciplina lo adotta per i suoi specifici obiettivi.
Plus:il fattore vincente è sempre il contatto diretto con il proprio cliente o con il prescrittore del prodotto e, in questo caso, la forma di presentazione che dà importanza e serietà all’argomento.
136. RIUNIONI E CONGRESSI Target group:sono soprattutto i rivenditori e i prescrittori i destinatari di questa tecnica
Obiettivi:
Presentare nuovi prodotti e nuove iniziative
Trasmettere un’informazione completa relativamente a un prodotto
Comunicare un’immagine di competenza e serietà
137. RIUNIONI E CONGRESSI Utilizzo:quando vi sono novità o aggiornamenti da comunicare a un pubblico non esteso come i grossisti, gli installatori, i prescrittori in generale, questa tecnica si rivela la più appropriata.
Pubblicità: la selezione degli individui del target e gli inviti personali sono la prima e a volte unica forma pubblicitaria. Quando si organizza una grande manifestazione si può effettuare la pubblicità anche con stampa, manifesti e locandine, radio.
138. RIUNIONI E CONGRESSI Risultati:a parte il numero degli intervenuti, i risultati sono quantificabili successivamente alle riunioni. Se queste sono rivolte alla rivendita si ottiene in poco tempo l’introduzione del nuovo prodotto o il riassortimento di quello presentato. Nel caso ci si rivolga ai prescrittori i risultati sono meno evidenti e più a medio termine.
Aspetti legali:non sono soggetti alla normativa delle manifestazioni a premi.
139. CLUB Il club ai fini promozionali è un pacchetto di servizi e di promozioni che viene dato gratuitamente ai fruitori di un certo bene. È indicato per quei prodotti che possono offrire in continuazione informazioni, aggiornamenti, animazioni e ricevere suggerimenti, partecipazioni a iniziative, collaborazioni spontanee.
140. CLUB Strumenti:
La tessera: nominativa, legata o meno all’acquisto del prodotto, è la certificazione di appartenenza che dà diritto ai vantaggi previsti per i soci.
Il sito Internet: utilissimo per gestire l’attività con email, affiatare con chat, bacheche,ecc.
Il giornale: una pubblicazione periodica che informa i soci sulla vita del club.
Le iniziative promozionali:sconti, manifestazioni, vita sociale.Fanno vivere ed esistere il club.
141. CLUB Obiettivi:
Far vivere il prodotto nella sfera sociale del consumatore
Instaurare un rapporto duraturo con i fruitori del prodotto
Creare un parco di clienti affezionati
Mantenere i clienti
Utilizzo:è indicato per chi vuol far vivere il proprio prodotto in continuazione presso i propri consumatori
142. CLUB Durata:è uno dei pochi mezzi promozionali che deve avere una vita come minimo di tre anni, altrimenti non è un club ma un’iniziativa.
Pubblicità:è necessario fare pubblicità per ottenere le adesioni al club.
Redemtion e risultati:ogni iniziativa del club ha una sua redemption e suoi risultati. Vi sono dunque una redemption e risultati immediati e risultati a lungo termine che si ottengono con la somma dei singoli risultati.
143. CLUB Aspetti legali: è doveroso fare molta attenzione alla tessera, infatti la legislazione prevede che qualora essa sia data in subordine a un acquisto e offra una serie di vantaggi, tra cui anche sconti su acquisti di altri beni, ognuno di questi vantaggi è considerato premio di operazione a premi.
144. DIRECT MARKETING PROMOZIONALE Raggiungere in modo diretto e personale gli individui di un determinato target group, al fine di avere una risposta immediata è una tecnica promozionale nel momento in cui il messaggio tende a incrementare le vendite di un prodotto che è venduto di norma in altri canali.
145. DIRECT MARKETING PROMOZIONALE Canali utilizzati dal direct marketing promozionale:
Invio postale di lettere e stampati
Consegna di buoni, campioni, stampati porta a porta o nella cassetta postale
Telemarketing
E-mail marketing
Telefax marketing
146. DIRECT MARKETING PROMOZIONALE Plus: la forza di questa tecnica promozionale sta nel contatto diretto e a volte personalizzato.
Target group: azioni di direct marketing possono essere fatte su tutti i pubblici: forza vendita, rivenditori, prescrittori, consumatori.
Obiettivi:
Incremento delle vendite
Acquisizione nuovi clienti
Sviluppo dei contatti commerciali
Mantenimento di rapporti personali con la clientela
147. DIRECT MARKETING PROMOZIONALE Pubblicità: il direct marketing promozionale è già per proprie caratteristiche un mezzo di comunicazione, quindi la pubblicità è ridondante se non fa parte di una predefinita strategia.
Redemption:le percentuali di risposta di pubblicità diretta portatrice di promozioni si aggira intorno all’1-2%. La risposta è direttamente proporzionale al plus promesso.
Risultati:anche con una redemption dello 0,5%si possono avere grossi risultati.
148. DIRECT MARKETING PROMOZIONALE Aspetti legali:il direct marketing promozionale può prevedere operazioni e concorsi soggetti alla normativa delle manifestazioni a premi.
149. PUBBLICITA’ SUL PUNTO VENDITA La comunicazione sul punto vendita incrementa le vendite in quanto propone o ricorda un plus del prodotto nel momento cruciale della scelta. Molti sono gli strumenti per intervenire sul punto di vendita:
-la confezione del prodotto
-la segnaletica e la pubblicità
-immagini sul pavimento
-vetrine
-isole e corner personalizzati
-espositori da banco, da terra, da vetrina
-strumenti elettronici
-gadget personalizzati
150. PUBBLICITA’ SUL PUNTO VENDITA Plus:nel punto di vendita avviene la scelta finale della marca e del prodotto: il materiale promozionale opera in quel momento.
Target:consumatori, in parte rivenditori per quanto riguarda i cash & carry.
Obiettivi:
Promuovere le vendite di impulso
Indirizzare una scelta d’acquisto
Ricordare il messaggio di una campagna pubblicitaria
Essere sempre presenti con il proprio marchio
Evidenziare la marca tramite vetrina o corner
151. PUBBLICITA’ SUL PUNTO VENDITA Utilizzo:l’importanza di una campagna punto vendita è inversamente proporzionale al numero di addetti alla vendita.
Durata:in teoria vengono fissate certe durate, in pratica è il rivenditore che decide e che comanda nei propri spazi.
152. PUBBLICITA’ SUL PUNTO VENDITA Redemption:si incrementano le vendite in media dal 5 al 35%, con campagne studiate ad hoc.
Aspetti legali:la pubblicità in vetrina o all’ingresso del punto vendita è soggetta all’imposta di pubblicità se supera il mezzo mq per prodotto.
153. FIERE Esposizione dei prodotti dell’azienda in occasione di manifestazioni periodiche in centri espositivi attrezzati e organizzati per far confluire visitatori nazionali e internazionali.
Plus:occasione per avere una moltitudine di contatti utili per presentare azienda e prodotti nel modo più completo.
154. FIERE Target:gli operatori per le fiere di settore, i consumatori o utilizzatori per le fiere generiche o specializzate ma aperte al pubblico.
Obiettivi:
Presentare la gamma dei prodotti per la stagione o per l’anno
Ottenere nuovi contatti
Consolidare i rapporti con gli abituali clienti
Presentare nuovi prodotti
Comunicare un’immagine importante dell’azienda
155. FIERE Utilizzo:le fiere aperte al pubblico, universali o settoriali, sono per l’azienda un momento per mostrarsi nella forma migliore.
Durata:le fiere durano da 2-3 giorni a una decina, con esclusione delle fiere mondiali che hanno durate mensili.
156. FIERE Pubblicità:è soprattutto l’organizzazione della fiera che mette in atto la pubblicità, le promozioni e le relazioni pubbliche per attirare il maggior numero di visitatori.
Risultati:dipendono da: tipo di fiera,stand, organizzazione, afflusso dei visitatori, follow up.
157. VISITA ALL’AZIENDA L’azienda apre le porte ai propri interlocutori: prescrittori, rivenditori, consumatori,al fine di mostrare il patrimonio di conoscenze, di strutture e di macchinari produttivi, di uffici e tecnologie organizzative, di cui è dotata.
Plus:una dimostrazione completa di lealtà e un’occasione per presentare i plus aziendali che stanno dietro ai prodotti.
158. VISITA ALL’AZIENDA Target:prescrittori, rivenditori, consumatori, opinion leader.
Obiettivi:
Trasmettere un’immagine positiva dell’azienda
Instaurare o consolidare un rapporto di fiducia con i propri pubblici
159. VISITA ALL’AZIENDA Utilizzo:la visita può essere utilizzata in ogni settore merceologico, deve avere uno scopo specifico e argomenti interessanti e deve essere organizzata secondo un iter prestabilito.
Pubblicità: consiste nell’invitare le persone potenzialmente interessate.
Risultati:consistono nella possibilità di instaurare un rapporto di fiducia e di comunicare un’immagine aziendale positiva.
160. DOCUMENTAZIONE È la documentazione relativa al prodotto che, presentata su supporto cartaceo, video, audio o elettronico, viene data gratuitamente ai potenziali o effettivi clienti.
Plus:la completezza di informazioni che può dare un mezzo fatto ad hoc costituisce un contatto pesante che altre tecniche non possono fornire.
161. DOCUMENTAZIONE Target:soprattutto prescrittori e opinion leader, ma anche trade e consumatori.
Obiettivi:
Fornire informazioni estese e approfondite circa un prodotto o un servizio
Presentare il prodotto in modo gradito e completo.
162. DOCUMENTAZIONE Utilizzo:consente di presentarsi in modo più prestigioso e completo.
Pubblicità:la documentazione è già per proprio conto una forma di pubblicità.
Risultati:si hanno quando la documentazione è utile e utilizzata.
Aspetti legali:se la documentazione viene omaggiata senza alcun obbligo d’acquisto non si è soggetti alla legislazione sulle manifestazioni a premi.
163. PROMOZIONI ON LINE Le promozioni su Internet
La promozione di un sito Internet
164. LE PROMOZIONI SU INTERNET Le potenzialità di Internet:
www:il web, che ha fatto decollare Internet a livello di massa
Email:la posta elettronica
ftp:lo scambio di file di qualsiasi tipo
News:l’invio e la ricezione di messaggi nell’ambito di gruppi suddivisi per argomento di discussione
Wap:internet sui cellulari per informazioni ed email
Umts:internet sui cellulari che aprirà la comunicazione di qualsiasi tipo:web,videoconferenze,audio video,ecc.
165. LE PROMOZIONI SU INTERNET Promozioni:le possibilità tecniche di Internet consentono:
Interattività
Immediatezza di comunicazione
Globalità di accesso
Obiettivi:
Obiettivi di vendita e di immagine del prodotto
Obiettivi di rimando sul punto vendita
Promozione della vendita diretta di prodotti su Internet
166. LE PROMOZIONI SU INTERNET Tecniche:tutte le tecniche promozionali dagli sconti ai regali ai concorsi.
Aspetti legali:le promozioni su Internet hanno le stesse regole di quelle sugli altri mezzi. Riguardo al software che eventualmente gestisce l’attribuzione casuale di premi, dovrà essere certificato con una perizia giurata sul fatto che rispecchi e assicuri quanto promesso nel bando di concorso.
167. LA PROMOZIONE DI UN SITO INTERNET Un sito Internet può essere anche una cattedrale ma se non è promosso non esiste. La promozione può avvenire essenzialmente tramite i seguenti metodi:
Proposta del sito ai motori di ricerca e biblioteche
Pubblicità in altri siti
Promozioni specifiche
Mailing e newsletter
168. LA PROMOZIONE DI UN SITO INTERNET Motori di ricerca:Altavista, Lycos, Google e un altro paio di migliaia di questi server sono chiamati motori di ricerca in quanto il navigatore inserisce una parola o una frase nella casella di ricerca, preme invio e ha come rimando le pagine che rispondono all’argomento trattato. È l’utente che propone una pagina del suo sito al motore, è rarissimo che il sito venga rilevato automaticamente. Quando la pagina viene proposta il computer del motore la scannerizza, la classifica secondo l’importanza dei contenuti e la memorizza in base a questa logica.
169. LA PROMOZIONE DI UN SITO INTERNET La parola chiave:ogni azienda desidera essere trovata nelle ricerche per ciò che commercialmente propone, i propri prodotti o servizi. Cioè tramite le parole che identificano la sua identità e attività, i suoi prodotti, i suoi marchi. Queste sono appunto le parole chiave.
Dove mettere le parole chiave:
Nel metatag keyword della programmazione della pagina
Nei programmi che propongono la pagina ai motori
Nel titolo della pagina
Nel metatag description
Nella presentazione dell’azienda e dei prodotti riportata nella pagina che si propone.
170. LA PROMOZIONE DI UN SITO INTERNET Cosa guarda un motore quando scannerizza una pagina:
L’indirizzo di dominio
Il nome della pagina
La descrizione del sito nel metatag
Le parole chiave nel metatag
Le parole riportate nelle pagine
Le parole alternative ai link e alle immagini
Le altre pagine linkate
171. LA PROMOZIONE DI UN SITO INTERNET Cosa non bisogna proporre:
Un indirizzo sbagliato
Una pagina costruita con frames
Una pagina che rimanda in modo automatico a un’altra
Come si propone la pagina:manualmente o con programmi appositi
172. LA PROMOZIONE DI UN SITO INTERNET La biblioteca di ricerca:Yahoo, Virgilio, Yellows Pages.it sono le più note per gli italiani. La proposta del proprio sito alle biblioteche avviene manualmente e singolarmente. I dati da fornire non sono solo l’url e l’email ma tutti i dati relativi al sito e all’azienda.
Pubblicità in altri siti:è necessario effettuare pubblicità in altri portali, motori di ricerca, siti, per far confluire visitatori
173. LA PROMOZIONE DI UN SITO INTERNET Promozioni specifiche:
Servizi gratuiti(manda un sms, trova informazioni, partecipa alla chat, metti all’asta o compra, consultazione biblioteche, senti la musica, oroscopo,ecc.)
Visite premiate(la visita di un sito o di particolari pagine può comportare dei premi)
Vota il sito(presuppone l’organizzazione di una classifica e la sua divulgazione)
Eventi
Mailing e newsletter
174. LA PROMOZIONE DI UN SITO INTERNET La promozione al di fuori di Internet:quando il sito è un negozio di vendita online,un portale o un motore che vive sui contatti pubblicitari, diventa un prodotto e sono indicate tutte le tecniche:
Pubblicità con tutti i mezzi
Promozioni mediante tutte le tecniche di rimando
Relazioni pubbliche
Sponsorizzazioni
175. LA PROMOZIONE DEI BENI STRUMENTALI Le tecniche più indicate per i beni strumentali possono essere suddivise in tre gruppi, secondo la finalità di impiego:
Tecniche di informazione:quando l’informazione è necessaria per sensibilizzare e coinvolgere i vari pubblici;
Tecniche di incentivazione: sconti e premi sono soprattutto indicati per i rivenditori e la forza vendita;
Tecniche di animazione:per destare o mantenere vivo l’interesse sul prodotto.
176. LA PROMOZIONE DEI BENI STRUMENTALI Tecniche di informazione:
Sito Internet(è indispensabile per promuovere l’azienda in tutto il mondo, per interagire con il trade e per fornire immediata documentazione a qualsiasi tipo di pubblico)
Fiere(sono appuntamenti per gli operatori e per i potenziali acquirenti che necessitano di aggiornamenti)
Riunioni(mezzo d’informazione ottimale quando il target non è molto numeroso, si devono dire molte cose, il budget permette un alto costo contatto)
177. LA PROMOZIONE DEI BENI STRUMENTALI Tecniche di informazione:
Visite alla fabbrica
Visita agli impianti
Sala esposizione(per dimostrare il funzionamento di una gamma di prodotti)
Promotori(persone qualificate personalmente che contattano i potenziali clienti con il compito di informare, non di vendere)
Pubblicità diretta(vantaggio: basso costo/contatto)
178. LA PROMOZIONE DEI BENI STRUMENTALI Tecniche di informazione:
Documentazioni(stampati, diapositive, nastri, audiovisivi, cd rom,ecc.)
House organ(documento che valorizza l’immagine aziendale)
Testimoni(tecnico specializzato che raccomanda un determinato prodotto)
Servizio pre e post vendita
179. LA PROMOZIONE DEI BENI STRUMENTALI Tecniche di informazione:
Dimostrazione, prova del prodotto e campione(sono le tecniche d’eccellenza per avvicinare il target group a un prodotto nuovo o non ancora conosciuto)
Esposizione( quando il prodotto passa per la vendita attraverso i locali di vendita dei distributori anche per i beni strumentali diventa importante il fattore espositivo)
180. LA PROMOZIONE DEI BENI STRUMENTALI Tecniche di incentivazione:
Sconto(per affari di una certa dimensione non si parla di sconto ma di contrattazione)
Ritiro prodotto vecchio(serve a stimolare il senso dell’affare al potenziale utilizzatore)
Vendite cumulate o abbinate
Regalo di oggetto o servizio(è una tecnica che crea la fedeltà d’acquisto)
181. LA PROMOZIONE DEI BENI STRUMENTALI Tecniche di animazione:
Giochi e concorsi
Club(è una formula per colloquiare promozionalmente con un target group uniformemente interessato a un prodotto o servizio)
Regali(quando non sono legati alla vendita, divengono tecniche di animazione)
Testimoni e sponsorizzazioni
Premi onorifici
182. IL PROGETTO DI PROMOZIONE VENDITE Un progetto di promozione vendite può nascere in vari modi, anche indipendentemente da un prodotto e da una situazione, alla quale si adatterà successivamente. Di solito la promozione viene però progettata con razionalità, partendo dal prodotto e dal suo piano di marketing e non facendo il percorso inverso.
183. IL PROGETTO DI PROMOZIONE VENDITE Il budget promozionale:i metodi per determinare il budget variano da situazione a situazione e da azienda ad azienda. Prima però di entrare nel merito della quantificazione del budget è consigliabile valutare se operare con un budget fisso o variabile. Ciò dipende dalla tecnica promozionale adottata.
184. IL PROGETTO DI PROMOZIONE VENDITE Tecniche a budget variabile in proporzione alle vendite:
Sconto prodotto
3x2
Offerte speciali
Scale sconto
Regalo con prodotto
Cataloghi regalo
Confezione regalo
Prodotto in più
Vendite di liquidazione
185. IL PROGETTO DI PROMOZIONE VENDITE Tecniche a budget variabile in proporzione alla redemption:
Buono sconto
Ritiro prodotto vecchio
Collezione punti
Concorso misto, per la parte di regalo sicuro
186. IL PROGETTO DI PROMOZIONE VENDITE Tecniche a budget variabile in funzione dell’estensione dei contatti:
Regalo non legato all’acquisto
Campioni
Dimostrazioni
In store promotion
Materiale punto vendita
187. IL PROGETTO DI PROMOZIONE VENDITE Tecniche a budget fisso:
Ogni tipo di concorso
Incentivazione con premi ai migliori venditori
188. IL PROGETTO DI PROMOZIONE VENDITE Principali metodi per lo stanziamento del budget:
Sulle vendite passate:il budget è determinato da una percentuale sul fatturato.Questo metodo è adatto a un prodotto maturo in un mercato che non registra grandi variazioni, è indicato quando vi è una programmazione continuativa delle promozioni.
Sulle vendite previste:è uno dei metodi più utilizzati e corretti. Il presupposto è che per raggiungere determinate vendite sono necessarie anche le promozioni, il cui budget è una percentuale del target di vendita.
189. IL PROGETTO DI PROMOZIONE VENDITE 3. Sull’incremento vendite: il budget promozionale si autopaga con l’incremento apportato dalla stessa promozione. Si calcola con una percentuale sull’incremento di fatturato previsto.
4. Per obiettivi: gli obiettivi possono richiedere investimenti non riferiti alle vendite immediate. Ad es. una campagna promozionale per il lancio di un nuovo prodotto viene ammortizzata in qualche anno. In questi casi sono i costi del progetto promozionale che condizionano il budget.
190. IL PROGETTO DI PROMOZIONE VENDITE 5. Sulla concorrenza: bisogna sempre tener conto dei budget dei concorrenti, in questo caso essi diventano il punto di riferimento per stabilire il proprio.
Qualsiasi sia il metodo adottato per la formulazione del budget è doveroso valutare se determinati obiettivi sono raggiungibili con il budget stanziato. Tale verifica è necessaria prima di effettuare il progetto, poiché i fatti macroscopici si notano subito, anche prima di metterli in atto.
191. IL PROGETTO DI PROMOZIONE VENDITE I dati di marketing:la conoscenza dei dati di marketing dei prodotti che si vogliono promuovere è la base per progettare una promozione “marketing oriented”. I dati di marketing sono:dati sul mercato, prodotto, packacing, prezzi, canali distributivi, forza vendita, pubblicità, relazioni pubbliche, promozioni effettuate.
192. IL PROGETTO DI PROMOZIONE VENDITE La prova d’acquisto:molte tecniche promozionali necessitano della prova d’acquisto che convalidi lo conto, il regalo, il diritto di partecipazione. La prova d’acquisto:
Indica in modo univoco un prodotto in una determinata confezione
È unica per quel prodotto
È difficile da prelevare
Una volta tolta dal prodotto questo non dovrà essere più vendibile
193. IL PROGETTO DI PROMOZIONE VENDITE Obiettivi:
Obiettivo generale: modificare il comportamento di un determinato numero di persone (target group) in favore di un obiettivo specifico di marketing.
Obiettivi di profitto, vendita e immagine: solo in alcuni casi la promozione delle vendite risponderà direttamente all’’obiettivo profitto, la maggior parte delle volte esso sarà raggiunto tramite lo sviluppo delle vendite. Lo sviluppo delle vendite a sua volta può essere raggiunto direttamente o indirettamente, cioè tramite lo sviluppo dell’immagine.
194. IL PROGETTO DI PROMOZIONE VENDITE Obiettivi riferiti ai consumatori: attirare l’attenzione sul prodotto, provocare l’acquisto d’impulso, fidelizzare i consumi, sviluppare un’immagine, far provare il prodotto,ecc.
Obiettivi riferiti ai rivenditori: aumentare la frequenza degli ordini, introdurre un nuovo prodotto, fidelizzare gli acquisti, rafforzare i rapporti di collaborazione con i clienti migliori, ottenere l’esposizione preferenziale dei prodotti,ecc.
195. IL PROGETTO DI PROMOZIONE VENDITE Obiettivi riferiti alla forza vendita: raggiungere i target di vendita, motivare la forza vendita, conquistare nuovi punti vendita, installare materiale sul punto vendita, ecc.
Obiettivi riferiti ai prescrittori: sviluppare la conoscenza approfondita del prodotto, provocare il consiglio di acquisto, creare l’opinione positiva verso il prodotto, sviluppare la notorietà, trasmettere un messaggio con rapidità, ecc.
196. IL PROGETTO DI PROMOZIONE VENDITE Obiettivi a breve, medio e lungo termine: anche nella promozione vendite ogni pubblico avrà i suoi obiettivi promozionali a breve, medio o lungo termine.
Obiettivi di immagine: l’immagine di un prodotto è ciò che il pubblico pensa del prodotto stesso.Viene cerata dalla pubblicità, dalle relazioni pubbliche, dalla promozione delle vendite. L’immagine trasmessa dalla promozione è composta da idee e fatti: lo sconto, il regalo, il prodotto in più, ecc.
197. IL PROGETTO DI PROMOZIONE VENDITE La strategia:deve rispondere alle domande: quando, dove, come agire.
Quando: in quale momento della vita del prodotto, in quale periodo dell’anno e per quanto tempo, quale la periodicità delle promozioni.
Dove: a quali pubblici indirizzare le promozioni.
Come: quali tecniche usare, quali temi comunicare, quali mezzi di comunicazione.
198. IL PROGETTO DI PROMOZIONE VENDITE I pubblici su cui operare: i pubblici preferenziali oggetto di promozioni sono: la forza vendita, i rivenditori, i consumatori, i prescrittori. Le considerazioni che porteranno alla scelta dei pubblici sui quali operare promozionalmente saranno relative al sell-in e sell-out. Sell-in e sell-out è un binomio inseparabile: è inutile creare stock presso il rivenditore se poi questi non riuscirà a vendere il prodotto, come è inutile stimolare una domanda di consumo se non vi è il prodotto nei negozi.
199. IL PROGETTO DI PROMOZIONE VENDITE Il tema da comunicare: deve essere coerente con il posizionamento del prodotto. Un tema si comunica per mezzo di ogni anello che forma la promozione. Anche la scelta dei regali o dei premi, quindi, sarà effettuata in base sia al loro aspetto di comunicazione(strategico) che al loro aspetto di appetibilità.
200. IL PROGETTO DI PROMOZIONE VENDITE La programmazione degli interventi: è la sintesi finale che coordina i vari elementi al fine di raggiungere gli obiettivi almeno nel medio termine.
La combinazione delle tecniche:quando si opera su più pubblici o sullo stesso pubblico con differenti obiettivi, si mettono in atto contemporaneamente differenti tecniche, possibilmente in sinergia tra di loro.
201. IL PROGETTO DI PROMOZIONE VENDITE La tattica promozionale:quando la promozione è limitata, geograficamente o come target group, in modo che l’intervento non possa influenzare il trend globale del prodotto, non si parla di strategia ma di tattica.
202. IL PROGETTO DI PROMOZIONE VENDITE La scelta della tecnica promozionale:la scelta della tecnica è finalizzata al raggiungimento degli obiettivi. Si tiene conto dei seguenti fattori:
Caratteristiche e posizionamento del bene o servizio da promuovere
Target group
Effetto sull’immagine e sulla vendita
203. IL PROGETTO DI PROMOZIONE VENDITE La creazione del messaggio promozionale: alcuni principi che regolano il messaggio promozionale e che sono validi quasi sempre sono:
Immediatezza e concretezza
Chiarezza
Enfatizzazione
personalizzazione
204. IL PROGETTO DI PROMOZIONE VENDITE La scelta dei mezzi di comunicazione: nella promozione i mezzi a disposizione sono: mezzi umani(dimostratrici, promotori, ecc.), mass media(nazionali o locali), sito Internet, altri mezzi specifici(packaging, espositori, direct mailing, ecc.). Nella promozione si possono avere due tipi di utilizzo:
Il mezzo è portatore della promozione
Il mezzo viene utilizzato per la pubblicità alla promozione.
205. IL PROGETTO DI PROMOZIONE VENDITE Pianificazione e controllo: viene approntato il piano operativo che prevede i lavori da effettuare, da parte di chi e per quando.Viene stabilito il budget preventivo, concomitante, consuntivo. Nella fase di progettazione vengono predisposti anche gli strumenti di controllo.
206. IL PROGETTO DI PROMOZIONE VENDITE L’analisi dei risultati: i risultati dipendono essenzialmente da quattro tipi di fattori:
Come è stata formulata strategicamente la promozione
Il ruolo che la promozione svolge in integrazione con gli altri elementi del marketing mix del prodotto
Il mercato relativo al prodotto o servizio
La concorrenza
207. IL PROGETTO DI PROMOZIONE VENDITE I dati da misurare:ogni promozione necessita di misurazioni specifiche, comunque i principali dati che necessitano sono:
Dati di vendita
Dati distributivi
Dati d’immagine e notorietà
208. IL PROGETTO DI PROMOZIONE VENDITE I dati da confrontare e l’isolamento del risultato promozionale:per valutare i risultati bisogna confrontare i dati a consuntivo con i dati valutati in sede di previsione, non solo i dati strettamente legati alla promozione ma la globalità dei dati nell’ambito dei quali ha operato la promozione. In questa valutazione, l’effetto promozionale viene isolato dagli effetti causati dal mercato o da altri tipi di intervento sul prodotto: prezzo, pubblicità e altro.
209. IL PROGETTO DI PROMOZIONE VENDITE La redemption: è la risposta percentuale a un certo numero di contatti promozionali: se su 100 buoni sconto distribuiti ne ritornano 10, avremo una redemption del 10%. La redemption non è il dato che determina in modo assoluto il successo o l’insuccesso di una promozione, ma un dato che serve a fornire una valutazione. Ciò che è maggiormente importante è rappresentato dagli obiettivi e dalla loro verifica con i risultati.
210. ASPETTI LEGALI Relativi a:
Manifestazioni pubblicitarie a premio
Promozioni non soggette alle normative delle manifestazioni a premi
211. ASPETTI LEGALI Le manifestazioni pubblicitarie a premio:
Dal punto di vista del Codice Civile
Sono una promessa al pubblico
Impegnano solo il promittente nei confronti di persone indeterminate
Possono essere revocate prima della scadenza del termine di validità solo per una giusta causa
I partecipanti non hanno alcun obbligo iniziale
212. ASPETTI LEGALI Le manifestazioni a premio:
Sono regolamentate dalle leggi sul lotto:
Regio Decreto- Legge 19 ottobre 1938 n.1933
Regio Decreto- Legge 25 luglio 1940 n. 1077
Legge n. 384 del 27 novembre 1989
Legge n. 449/97 art. 19(finanziaria 98)
213. ASPETTI LEGALI Le leggi sul lotto regolamentano:
Lotto e lotterie nazionali, di cui lo stato ha il monopolio
Manifestazioni a sorte locali
Manifestazioni a premio, cioè concorsi e operazioni a premio effettuati per scopi commerciali
214. ASPETTI LEGALI Lo Stato disciplina queste manifestazioni per tutela dei propri interessi e di quelli dei cittadini, cioè:
Difende il proprio monopolio
Incassa le tasse sulle manifestazioni a sorte locali e a premio
Tutela i diritti del cittadino controllando il progetto e lo svolgimento della manifestazione
215. ASPETTI LEGALI Le imposte e le tasse:
IVA: l’iva relativa agli acquisti dei premi per concorsi e operazioni non è detraibile. Nel caso di beni non imponibili si versa l’imposta sostitutiva del 20%.
IRPEF: il montepremi dei concorsi è soggetto alla ritenuta del 25% di Irpef, a titolo di imposta, con facoltà di rivalsa.
216. ASPETTI LEGALI Il piano tecnico
Costituisce il regolamento della manifestazione a premio e deve contenere :
I dati identificativi della ditta promotrice
La denominazione della manifestazione a premi
L’ambito territoriale
La durata della manifestazione
I prodotti promozionati e i destinatari dei premi
L’elenco dei premi promessi e il montepremi
Le modalità di assegnazione dei premi
La dichiarazione relativa all’esercizio del diritto di rivalsa
217. ASPETTI LEGALI I verbali: il controllo effettuato dal funzionario delegato alla presenza di un legale viene ufficializzato per mezzo di verbali.
I verbali sono denominati secondo l’operazione effettuata:verbale di aperture, di constatazione, di estrazione, di miscelazione, di liquidazione, di chiusura.
218. ASPETTI LEGALI I concorsi:
Concorsi a sorte: l’assegnazione dei premi può avvenire per estrazione casuale diretta, per reclamazione della vincita o per constatazione immediata della vincita.
Concorsi di abilità: l’aggiudicazione dei premi promessi dipende dall’abilità dei concorrenti chiamati a eseguire lavori su cui è riservato a terzi di pronunciarsi.
Concorsi misti: sono un’operazione a premi e un concorso insieme. Tutti i partecipanti hanno un regalo sicuro e in più partecipano all’estrazione di premi.
219. ASPETTI LEGALI Le operazioni a premi: perché vi sia un’operazione a premio si devono verificare tre fatti contemporaneamente:
Un atto di acquisto o di vendita del prodotto da promuovere
Un premio legato all’atto di cui sopra
Un’offerta pubblica con meccanismo predeterminato di distribuzione dei regali
220. ASPETTI LEGALI Nelle operazioni a premio è vietato:
Mettere come premio denaro o titoli equivalenti
Mettere in premio beni immobili
Chiedere denaro per partecipare a un concorso
Aumentare il prezzo di vendita a causa della manifestazione
Effettuare concorsi nella scuola se non con nullaosta preventivo del Ministero della Pubblica Istruzione
Turbare il normale andamento del commercio nazionale
Attuare un meccanismo che entri in concorrenza con le lotterie statali, per esempio il “gratta e vinci”
221. ASPETTI LEGALI Promozioni non soggette alle normative delle manifestazioni a premi
Le principali tipologie sono:
Compreso nel prezzo
Vendita abbinata
Regali non legati all’acquisto
Campioni
Sconti
Ritiro del prodotto usato
222. ASPETTI LEGALI Prodotto in più
Vendite raggruppate
Offerte singole
Contributi di solidarietà
Confezione regalo
Iniziative letterarie, scientifiche e artistiche
Concorsi senza scopi commerciali
Manifestazioni sportive
Riconoscimenti onorifici
223. ASPETTI LEGALI IL NUOVO REGOLAMENTO DELLE PROMOZIONI
È stato approvato con DPR n. 430 del 26 ottobre 2001, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 289 del 13 dicembre 2001 e reso operativo dalla circolare del 28 marzo 2002 . La novità importante è rappresentata dall’eliminazione del regime autorizzativo e dei controlli preventivi della Pubblica Amministrazione, riconoscendo alle aziende, alle agenzie e agli operatori delle sales promotion un ruolo più autonomo.Il compito di vigilanza è affidato al Ministero delle Attività Produttive, che si confronta con le associazioni dei consumatori.
224. ASPETTI LEGALI Partendo dalla distinzione tra
Concorsi a premio:i premi sono assegnati solo ad alcuni partecipanti anche senza l’obbligo d’acquisto, in base a criteri di sorte o di abilità
Operazioni a premio:i premi sono attribuiti ai partecipanti in relazione all’acquisto di beni e servizi
Sono previsti diversi adempimenti.
225. ASPETTI LEGALI Nel caso dei concorsi a premi: comunicazione al Ministero delle Attività Produttive, prima dell’inizio. Modello Prema co/1(scaricabile sul sito www.minindustria.it)+ regolamento+ documentazione della cauzione. La cauzione è pari al 100% del valore dei premi promessi, va prestata a favore del Ministero delle Attività Produttive e si svincola dopo 12 mesi dal termine della manifestazione o decorsi 6 mesi dalla trasmissione al Ministero del processo verbale di chiusura, redatto dal notaio o dal funzionario della Camera di Commercio.
226. ASPETTI LEGALI Nel caso delle operazioni a premio: redazione del regolamento, autocertificato con dichiarazione sostitutiva di atto notorio a cura del rappresentante legale dell’azienda promotrice, prima dell’inizio. Dovrà essere conservato presso la sede dell’azienda stessa o del soggetto delegato, fino a 12 mesi dopo la scadenza della manifestazione.La cauzione è pari al 20% del montepremi previsto, mentre viene esclusa quando il premio è corrisposto unitamente al prodotto o servizio promozionato. Va prestata a favore del Ministero delle Attività Produttive e si svincola dopo 12 mesi dal termine dell’operazione.
227. ASPETTI FISCALI
228. ASPETTI FISCALI
229. ASPETTI FISCALILe spese di rappresentanza: omaggi erogati dall’impresa