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ECONOMIA AZIENDALE E RAGIONERIA GENERALE (gruppo a-k)

ECONOMIA AZIENDALE E RAGIONERIA GENERALE (gruppo a-k). Prof. Mario Carrassi. Testi di riferimento. CASSANDRO P.E., Trattato di Ragioneria, Cacucci, Bari, 1992 (pagg. 9-53, pagg.129-180, pagg. 494 - 565 ).

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ECONOMIA AZIENDALE E RAGIONERIA GENERALE (gruppo a-k)

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  1. ECONOMIA AZIENDALE E RAGIONERIA GENERALE(gruppo a-k) Prof. Mario Carrassi

  2. Testi di riferimento • CASSANDRO P.E., Trattato di Ragioneria, Cacucci, Bari, 1992 (pagg. 9-53, pagg.129-180, pagg. 494 - 565 ). • AA.VV. Lezioni di Economia Aziendale, Giappichelli, Torino, 1996, Parte I (escluso cap. 4); parte II, parte III, parte IV (solo capp. 5 e 6) • DI CAGNO N., Calcolo commerciale, Cacucci, Bari, 2010 (parte I, cap. 3; parte II; parte III, capp. 1 e 2). Letture specialistiche di contabilità generale consigliate: • MARCHI L. (a cura di), Introduzione alla contabilità d'impresa, Giappichelli, Torino, 2007 • Materiale didattico fornito durante il corso delle lezioni.

  3. Bisogni Attività economica Istituti Fattori di produzione PROPOSIZIONE DI BASE DELL’ECONOMIA Per soddisfare i propri bisogni le persone, aggregate in istituti, svolgono l’attività economica impiegando i fattori di produzione.

  4. BISOGNI ATTIVITÀ ECONOMICA RISORSE PERSONE (Istituti) L’ ATTIVITA’ ECONOMICA E’ UN’ATTIVITA’ DI INTERMEDIAZIONE TRA LE RISORSE SCARSE E IL SODDISFACIMENTO DEI MUTEVOLI ED ILLIMITATI BISOGNI UMANI ESSA SI MANIFESTA NELL’ ATTIVITA’ DI PRODUZIONE E DI CONSUMO DI BENI ECONOMICI Un bisogno può essere soddisfatto da diversi beni caratterizzati da forte dinamismo: - Primari - Fungibili - Voluttuari - Differenziabili - Complementari - Commodities

  5. I bisogni Beni di lusso , auto di prestigio, abbigliamento firmato Tempo libero, istruzione, trasporto, informazione Vestiario, nutrizione, alloggio, arredamento essenziale

  6. RELAZIONI TRA BISOGNI E ATTIVITA’ ECONOMICHE BISOGNI ELEMENTARI NUTRIZIONE ABBIGLIAMENTO ALLOGGIO TRASPORTO SALUTE ISTRUZIONE SICUREZZA BENI ECONOMICI CIBI, BEVANDE, IGIENE ABITI, TESSUTI, CALZATURE CASE, MOBILI, ARREDI, AUTOBUS, BICICLETTE, TRENI, DIAGNOSI, TERAPIE, SANITA’ SCUOLE, UNIVERSITA’, LEZIONI VIGILANZA, ORDINE PUBBLICO BISOGNI DI ORDINE SUPERIORE COMUNICAZIONE INFORMAZIONE PAGAMENTI MOBILITA’ ASSISTENZA IMMAGINE APPARENZA DIVERTIMENTO RISTORAZIONE TURISMO TEMPO LIBERO ARTE E CULTURA TELEFONI, FAX, FIBRE OTTICHE STAMPA, RADIO, TELEVISIONE CREDITO, SERVIZI FINANZIARI ALTA VELOCITA’, AEREI, METRO POLICLINICI, COMUNITA’ TERAPEUTICHE PUBBLICITA’, PROPAGANDA COSMESI, ABBIGLIAMENTO FIRMATO DISCOTECHE, PARCHI DI DIVERTIMENTO RISTORANTI, FAST FOOD, CATERING VIAGGI, ALBERGHI, GUIDE TURISTICHE SPORT, COLLEZIONISMO, HOBBY MUSEI, TEATRI, CINEMA, LIBRI, DISCHI

  7. La specializzazione economica Lo sviluppo dei processi di specializzazione accompagna nel tempo l’evoluzione di tutti i sistemi sociali. Il processo di specializzazione economica realizza la scissione tra produzione e consumo che diventano attività proprie di istituti distinti.

  8. lo scambio Lo scambio, sia nella forma del baratto... ...sia in quella dello scambio monetario... ...è una relazione che confronta le esigenze di una parte con le capacità dell’altra di farvi fronte. Lo scambio contribuisce all’efficienza sia della produzione sia del consumo e ne favorisce la separazione Si ha scambio monetario quando il corrispettivo di un bene o servizio è monetao credito monetario determinato dal prezzo unitario per la quantità

  9. Il ruolo della moneta Regola e semplifica lo scambio è un’unità di misura dei fatti economici (esprime il valore numerario) La moneta Esprime la capacità di acquisto e permette di accumulare valore per scambi futuri (risparmio)

  10. Attività economica L’attività economica deve essere svolta nel rispetto delle condizioni di efficienza (legge del minimo mezzo) e di efficacia. Condizioni fondamentali per l’esercizio dell’attività economica sono: Il fine generale delle aziende è il soddisfacimento dei bisogni economici umani attraverso lo svolgimento dell’attività di produzione e di consumo di beni economici (attività economica). • la continuità nell’offerta di output a fronte di esigenze permanenti o ricorrenti; • l’innovazione economica, ossia la ricerca e la sperimentazione di nuove e più convenienti modalità di svolgimento delle produzioni e dei consumi; • lo sviluppo di competenze specifiche e professionali; • il coordinamento delle attività che richiedono più persone (teamwork) L’unità economica di aggregazione di questi elementi è l’azienda che realizza le condizioni utili a soddisfare i bisogni umani

  11. Il principio di efficienza L'efficienza è il rapporto tra gli obiettivi raggiunti e le risorse impiegate per il loro raggiungimento. Principio del minimo mezzo o del massimo risultato. Lo svolgimento di ogni attività economica deve rispettare una condizione di efficienza elevata e crescente nel tempo. In tal modo si riesce: • a individuare modalità più convenienti di svolgimento dell’attività economica. • a limitare lo spreco di tempo e di risorse, attraverso l’innovazione e l’ottimizzazione delle modalità di svolgimento dell’attività economica. • a migliorare la propria posizione competitiva. • a remunerare convenientemente il capitale investito ed il lavoro.

  12. Il principio di efficacia L'efficacia é la capacità dimostrata di realizzare gli obiettivi Da ciò nascono sfide per: 1.- stabilirli 2.- capire chi li definisce: i soggetti che fanno parte dell'organizzazione attraverso rapporti di potere e / o processi di negoziazione 3.- orientare verso di essi i comportamenti dei diversi attori: creare una situazione desiderabile cui tende l'organizzazione un modello della realtà al quale ci si ispira 4.- trasmetterli alle componenti dell'organizzazione facendoli condividere o usando il potere gerarchico e altri interventi organizzativi

  13. efficacia / efficienza A Efficacia B C Efficienza Efficacia ed Efficienza non sempre sono correlate Posso dire che: A è migliore di B perché a pari efficienza è più efficace C è migliore di B perché a pari efficacia è più efficiente Ma tra A e C cosa dico ?

  14. L’ATTIVITA’ ECONOMICA L’ attività di produzione e consumo di beni economici, con riguardo ai sistemi economici progrediti, si svolge secondo una vasta gamma di operazioni: • trasformazione fisico-tecnica • negoziazione di lavoro e di capitale proprio • negoziazione di beni, di capitali e di rischi specifici • organizzazione • rilevazione e informazione

  15. economia aziendale/economia politica studia le differenze tra aziende e il funzionamento interno delle stesse studia i problemi di equilibrio del sistema economico nel suo insieme economia aziendale economia politica

  16. Economia politica • studia le attività economiche nel loro complesso e analizza i sistemi economici nella loro unità: • Per es.: economie regionali, nazionali, internazionali • L’oggetto di osservazione è il sistema economico generale di una collettività del quale le aziende sono gli elementi • “Affronta i problemi dall’alto”, elaborando le conoscenze e le teorie economiche utili per il governo (la politica economica) degli aggregati territoriali, nazionali e internazionali

  17. Economia aziendale In principio si concentra sugli aspetti quantitativi dei fatti aziendali sotto il nome di Ragioneria. (“La Ragioneria” Fabio Besta 1909) Si afferma la necessità di una costruzione unitaria della scienza dell’amministrazione delle aziende. “scienza che studia le condizioni di esistenza e le manifestazioni di vita delle aziende” (“Il reddito d’impresa” Gino Zappa 1937) • mira a dare norme e precetti per la razionale condotta delle aziende. • si orienta su casi singoli e propone soluzioni adatte sulla base delle caratteristiche, dei valori, della storia e dei soggetti che compongono la singola azienda.

  18. Economia aziendale L’ economia aziendale ha le seguenti caratteristiche, proprie anche dell’ economia politica: -è una scienza empirica (metodo deduttivo/induttivo); -è una scienza positiva (interpreta la realtà); -è una scienza normativa; -è una scienza sociale (analizza i comportamenti degli individui nella prospettiva del loro agire economico.)

  19. L’ ECONOMIA AZIENDALE: I PRINCIPI GENERALI L’economia aziendale osserva i fenomeni economici nelle manifestazioni delle aziende singole, delle classi e degli aggregati particolari di aziende, così come dell’ambiente in cui le aziende operano. L’economia aziendale elabora le conoscenze e le teorie economiche utili per il governo delle aziende di ogni ordine di istituto: famiglie, imprese, istituti pubblici territoriali.

  20. Gestione Organizzazione Rilevazione (ragioneria) L’economia aziendale studia il sistema degli accadimenti d’azienda che sono riconducibili ai grandi aggregati dei processi di: Aspetto oggettivo, contenuto operazionale dell’attività amministrativa Aspetto soggettivo, definizione degli organi e identificazione delle relazioni e delle funzioni degli stessi Aspetto cognitivo, sistema delle rilevazioni quantitative, contabili o statistiche, dei fatti di gestione aziendale

  21. L’OGGETTO DELL’ECONOMIA AZIENDALE L’Economia aziendale ha per oggetto l’azienda, ossia l’ordine economico (il sistema degli accadimenti economici) di tutti gli istituti nei quali si svolgono attività significative di produzione e di consumo di beni economici. • Si considerano particolarmente rilevanti tre classi di • istituti: • LE FAMIGLIE • LE IMPRESE • GLI ISTITUTI PUBBLICI TERRITORIALI

  22. L’attività economica si svolge per mezzo dell’azienda, ossia dell’ordine strettamente economico di un istituto: Istituti Aziende Impresa Azienda di produzione Famiglia Azienda di consumo Istituti pubblici Azienda composta pubblica Enti non profit Azienda non profit Istituti e Aziende Un istituto si presenta come complesso di elementi e di fattori, di energie e di risorse personali e materiali. Esso è duraturo…, dinamico…, è ordinato secondo proprie leggi anche di varia specie (fisiche, sociologiche, economiche, religiose, ecc.) e in multiforme combinazione…, è un’unità per i rapporti che lo costituiscono,… con vincolo degli elementi e fattori a carattere di complementarità per essere rivolti ad un fine comune,… è autonomo ma di un’autonomia relativa per i nessi con le altre componenti della società umana. La ricerca intorno ad un istituto è necessariamente di tipo interdisciplinare”. (C. Masini, 1979) Gli Istituti sono Insiemi di elementi, di fattori, di energie e di risorse materiali ed immateriali che perseguono il fine dei loro membri in modo dinamico, ordinato, ed autonomo. Processi di consumo e processi di gestione patrimoniale Produzione di rimunerazioni monetarie e di altra specie Complessa realizzazione del progresso sociale e spirituale dei membri dell’istituto Perseguono obiettivi sociali diffondendo determinati valori Azienda di erogazione

  23. La dimensione economica degli istituti fini economici Imprese fini non economici Famiglie Enti pubblici

  24. Unità economica di Produzione e Consumo Specializzazione Divisione del lavoro Azienda di erogazione Azienda di produzione Operazioni di scambio in cui i mezzi monetari hanno radice nell’ attività produttiva attraverso la remunerazione del lavoro e del capitale. Non può esserci consumo senza produzione e viceversa.

  25. Le aziende di produzione originaria sono quelle nelle quali l’ attività svolta è alla base delle altre attività produttive (beni così come in natura). Le aziende di produzione derivata Le tipologie aziendali: le aziende di produzione (imprese) La produzione è una creazione di utilità economiche che può avvenire in vario modo In funzione della natura specifica dell’ attività produttiva svolta aziende industriali Aziende minerarie ed estrattive aziende mercantili aziende di servizi Aziende agrarie aziende finanziarie

  26. Le tipologie di imprese (segue) • Le aziende di produzione derivata: • aziende industriali trasformano le materie prodotte dalle aziende di produzione • originaria ottenendo beni che sono destinati al consumo o a successive trasformazioni; • aziende mercantili , che attuano il processo distributivo, acquisendo beni dalle aziende produttrici per rivenderli ad altre aziende che debbono consumarli o impiegarli in altra attività produttiva o collocarli sul mercato dei consumatori finali; • aziende di servizi, la cui attività consiste nell’offerta di beni immateriali (aziende di trasporto, aziende di assistenza tecnica, aziende telefoniche, ecc); • aziende finanziarie, facilitano il movimento finanziario e le correlazioni tra aziende di consumo e aziende di produzione. Rientrano in tale categoria le aziende bancarie e le aziende assicuratrici).

  27. MONETA AZIENDA DI EROGAZIONE MONETA BISOGNI L’ azienda di erogazione deve cercare fuori dal proprio ambito i mezzi monetari necessari per soddisfare il suo programma di bisogni.

  28. Aziende di erogazione beni e servizi beni e servizi beneficiari beneficiari Tipologie aziendali(segue) • aziende di consumo sono quelle aziende in cui i mezzi sono destinati al soddisfacimento dei bisogni delle persone che fanno parte del sistema aziendale ad es. famiglia, associazioni (culturali, sportive, politiche), Stato, Province, Comuni. • aziende di erogazione in senso stretto sono quelle in cui i soggetti destinatari della attività di consumo si trovano all’esterno del sistema aziendale ed ottengono i beni a titolo gratuito o pagando un prezzo simbolico (prezzo politico). Si pensi alle fondazioni, agli istituti di ricerca, alle organizzazioni di volontariato, agli enti di beneficenza, alle imprese sociali (aziende non profit).

  29. Tributi Imprese pubbliche Gestione patrimoniale Reddito da lavoro del capo famiglia o di altri componenti della famiglia Reddito d’ impresa del capo famiglia o di membri della famiglia Reddito della gestione patrimoniale famiglia enti pubblici territoriali

  30. Aziende di produzione/aziende di erogazione Servizi forniti dai partecipanti alla produzione Salari, interessi, profitti, tributi Beni e servizi prodotti e venduti Acquisti di beni e servizi Risparmio Aziende di Produzione Aziende di Erogazione

  31. I FATTORI DI PRODUZIONE TRASFORMAZIONE ECONOMICA (processo produttivo) + = BENI E SERVIZI ogni elemento che direttamente o indirettamente l’azienda trae dall’ambiente per alimentare la sua attività economica CAPITALE LAVORO • Fattori produttivi generici (denaro e disponibilità finanziarie) • Fattori produttivi specifici (beni e servizi) • Fattori produttivi a fecondità semplice (p.e. materie prime) • Fattori produttivi a fecondità ripetuta (p.e. impianti, macchinari)

  32. Processo Produttivo input output Mercato dei fattori produttivi complesso di azioni coordinate che consentono la trasformazione di fattori produttivi in output Mercato di sbocco • di approvvigionamento • dei capitali Acquisizione dei fattori produttivi Processi di Trasformazione Economica Vendita prodotti e sevizi materie prime impianti lavoro e servizi denaro

  33. i MEZZI, cioè i beni economici destinati alla produzione ed al consumo; le PERSONE, ossia gli individui che a vario titolo partecipano all’attività aziendale; l’ORGANIZZAZIONE, ossia la componente immateriale che combina le risorse individuando le azioni da coordinare, distribuisce le mansioni ed i compiti, attribuisce le responsabilità. Ogni azienda può essere osservata come un sistema di forze rappresentate da: • Le forze del sistema azienda sono: • strumentali; • complementari; • interdipendenti. S = ƒ(M,P,O)

  34. sistema un sistema economico dinamico sociale aperto probabilistico complesso L’impresa è Complesso di molteplici elementi che interagiscono tra loro e sviluppano una forte interdipendenza nello spazio e nel tempo In quanto svolge l’attività economica di produzione In quanto evolve per mutamenti e rigenerazione degli elementi che lo compongono Dove le persone sono riunite in strutture sociali con una cultura comune ed in cui i rapporti con l’ambiente esterno sono fondamentali per la durabilità del sistema Perché la prevedibiltà del comportamento è bassa o assente poiché caratterizzata dall’incertezza Composto da un elevato numero di elementi con elevate relazioni reciproche che impediscono di considerare come significativi i rapporti tra due o più elementi

  35. Il sistema impresa ed il suo ambiente ambiente culturale Mercati di acquisizione ambiente politico istituzionale ambiente sociale lavoro tecnologie materie fonti di capitali prime energia IMPRESA ambiente naturale ambiente tecnologico beni o servizi Mercati di sbocco ambiente economico

  36. Le sfide ambientali • Competizione globale • Turbolenza organizzativa • Gestione dell’informazione e della conoscenza • E-commerce • Crescita demografica • Diversità • Etica e responsabilità sociale (CSR) “La maggior parte dei manager oggi ha la sensazione di volare in un aereo che sta al tempo stesso costruendo” (Management Review)

  37. clienti Conferenti di capitale proprio fornitori finanziatori Lavoratori dipendenti impresa …………… Collaboratori esterni Cittadini Amministratori e funzionari pubblici Freeman’s stakeholder perspective...

  38. Defining Sustainability Sustainable development is development that seeks to meet the needs and aspirations of the present without compromising the ability to meet those of the future. World Commission on Environment and Development (1987). Our common future. New York: Oxford University Press.

  39. Business and Sustainability

  40. Emergent sustainability challenges…

  41. The perspective of markets

  42. - prestatori di lavoro - conferenti di capitale proprio • retribuzioni • rimunerazioni • di capitale proprio - lavoro - capitale proprio • beni venduti • costi • capitale conferito • a terzi • interessi e rimborsi • di capitale di terzi • tributi • consenso e competizione • -ricavi • beni e servizi • capitale di prestito • rimunerazioni e • rimborsi di capitale • fornito a terzi • beni pubblici • consenso e competizione • -clienti • -fornitori • conferenti capitale di prestito • destinatari di capitale • Stato • concorrenti IMPRESA output input S=(P,M,O)

  43. La finalità principale dell’impresa è la creazione durevole di valore, in termini di produzione e di equa distribuzione di ricchezza L’impresa esiste per soddisfare i bisogni espressi dal mercato.L’output che l’impresa realizza assume valore solo in quanto esista un soggetto disposto a pagare un prezzo in cambio di quel bene. Si ha convenienza economica quando il valore degli output del processo di produzione economica è superiore alla somma del valore degli input (creazione di ricchezza) Una misura della creazione di ricchezza è il Valore Aggiunto che è dato dalla differenza positiva di valore tra gli output collocati sul mercato e le risorse consumate nel processo di produzione economica. Il valore aggiunto viene poi distribuito per remunerare i fattori di produzione (CAPITALE, LAVORO, STATO) che partecipano al processo produttivo

  44. IL PRINCIPIO DI ECONOMICITA’ Attitudine a vivere senza interventi di sostegno e di copertura Attitudine a durare nel tempo in un ambiente mutevole AUTONOMIA DURABILITA’ - Condizione di funzionamento dell’azienda. - Perseguimento contemporaneo di più fini economici. - Rispetto simultaneo di un insieme di condizioni di svolgimento dell’azienda. ECONOMICITA’

  45. EQUILIBRIO REDDITUALE • SComponenti positivi di reddito =S Componenti negativi di reddito • in relazione al tempo: breve/lungo • in relazione all’oggetto: aziendale o di gruppo EQUILIBRIO MONETARIO gestione finanziaria compatibile con l’equilibrio reddituale: l’azienda deve perseguire l’equilibrio reddituale conservando sempre la capacità di far fronte agli impegni di pagamento • - FLESSIBILITA’ - INNOVAZIONE - CONOSCENZE • EFFICIENZA - QUALITA’ - COMPETENZE • COOPERAZIONE - ETICA - …………… • CONGRUITA’ DEI PREZZI COSTO E DEI PREZZI RICAVO • retribuzioni dei prestatori di lavoro • remunerazione dei conferenti di capitale-risparmio ECONOMICITA’:CONDIZIONI DA RISPETTARE SIMULTANEAMENTE

  46. INNOVAZIONE INNOVAZIONE Dimensione economica Economicità Condizione da rispettare per perseguire le finalità generali d’azienda Dimensione competitiva capacità di soddisfare i bisogni dei clienti Dimensione sociale capacità di rispondere alle attese dei collaboratori

  47. la componente personaleS = ƒ(M,P,O) livello direttivo/amministrativo livello esecutivo il SOGGETTO ECONOMICO è rappresentato dalle persone o dall’insieme di persone che assumono le decisioni fondamentali e che di fatto governano e controllano l’impresa • concepisce il progetto aziendale; • conferisce, in tutto o in parte, i mezzi necessari per la sua realizzazione; • predispone la struttura aziendale; • organizza il suo funzionamento livello volitivo

  48. L’ORGANISMO PERSONALE L’organismo personale è l’insieme delle persone che, con il proprio lavoro, partecipano direttamente allo svolgimento dell’attività economica dell’istituto. Si qualifica in termini di variabili individuali (valori, bisogni, competenze professionali) e di variabili sociali (relazioni interpersonali). La dimensione, la dinamica, la composizione e la flessibilità dell’organismo personale determinano la sua flessibilità al variare degli altri elementi della struttura aziendale

  49. La scala dei bisogni di Maslow Bisogni di stima Bisogni di socialità Bisogni di sicurezza Bisogni elementari B. di realizzazione

  50. L’ASSETTO ISTITUZIONALE Soggetti meccanismi e strutture che regolano le correlazioni tra contributi e ricompense e di esercizio del governo economico Contributi Ricompense Prerogative di governo economico • Scelte di assetto istituzionale • Scelte di configurazione delle combinazioni produttive • Scelte di assetto tecnico • Scelte di assetto organizzativo • Scelte di organismo personale • Scelte relative alla configurazione e alla destinazione del patrimonio L’assetto istituzionale fa riferimento ai soggetti primari e alle regole del gioco fondamentali dell’istituto e dell’azienda, proprio per questo motivo deve essere visto come elemento sovraordinato della struttura aziendale

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