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Esistenza: insieme dei rapporti tra individui (coscienze). Processo dialettico. Affermazione conflittuale. Posizione. Negazione. Superamento. Mutuo riconoscimento (autocoscienza). L’individuo sorge di fronte a un individuo. Differenza tra. Coscienza e Autocoscienza. Uomo + Uomo
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Esistenza: insieme dei rapporti tra individui (coscienze) Processo dialettico Affermazione conflittuale Posizione Negazione Superamento Mutuo riconoscimento (autocoscienza) L’individuo sorge di fronte a un individuo
Differenza tra CoscienzaeAutocoscienza Uomo + Uomo (consapevolezza di sé in relazione agli altri) Uomo + Natura (consapevolezza di sé) Sapere soggettivo Sapere oggettivo DEFINIZIONE COSCIENZA “ Dapprima l’autocoscienza è semplice esser per sé, e uguale a se stessa, perché esclude da sé ogni altra alterità”. DEFINIZIONE COSCIENZA “L’autocoscienza è in sé e per sé … è soltanto come un qualcosa di riconosciuto”.
A e B sono autonomi e distinti, tra loro indipendenti e uguali (rapporto paritario). A = essere per sé = essere immediato = io = singolo = individuo = vita. B = estremo e medio della relazione.
Competizione non paritaria cercando di affermare sé stesso opprimendo l’altro. “ Mettendo in gioco la vita si conserva la libertà” • Prima : lotta per la sopravvivenza • Dopo : consapevolezza che la battaglia dei corpi non porta alla conoscenza. Uccidendo l’altro quest’ultimo diventa assoluta negazione, perché non mi permette di autoriconoscermi. MORTE DI A = MORTE DI B CONCLUSIONE : se mi relaziono all’altro senza ucciderlo, mi riconosco.
Rapporto Servo-Padrone / La Signoria Fra due coscienze in lotta prevale quella che sa sfidare la morte, sa vincere la paura della morte e diventare autocoscienza. L’altra coscienza invece, che ha avuto timore della morte, non raggiunge lo stadio dell’autocoscienza, ma resta ferma al livello della coscienza naturale e diventa serva dell’altra. Lotta per il riconoscimento
CONDIZIONE DEL SERVO PAURA OSTACOLO Nel rapporto col signore egli ha paura della morte Riconoscimento ineguale
dipende prodotta dipende dipende Servo Signore “ Il Signore si rapporta alla cosa in guisa…. Mediata, attraverso il servo” Servo produce la cosa e poiché dipende dal signore (subordinazione) che la consuma e la distrugge (annienta) questa gli viene tolta dal signore (alienazione). Rapporto immediato con la cosa e mediato con il servo (attraverso la cosa).
Lavoro = Oppressione “l’uomo si sente in sé quando è fuori dallavoro, mentre è fuori di sé quando è oppresso dal lavoro” (Marx manoscritti ’44) ALIENAZIONE “ Nel momento corrispondente all’appagamento nella coscienza del signore, sembrava bensì che alla coscienza servile toccasse il lato del rapporto inessenziale verso la cosa, poiché quivi la cosa mantiene la sua indipendenza”. La cosa è vista come ostile ed estranea al servo. OPPRESSO DAL LAVORO
La “cosa”, che serve al signore per appagare il suo desiderio, in realtà non lo appagherà mai. “L’appetito si è riservato la pura negazione dell’oggetto e quindi l’intatto sentimento di sé stesso. Ma tale appagamento è esso stesso soltanto un dilegare perché gli manca il lato oggettivo o il sussistere”.
Lavoro = Liberazione Il servo capisce che a lui rimarrà la capacità di produrre ( = forma ) COSA = ESSENZA = SERVO “ Rapporto negativo verso l’oggetto, diventa forma dell’oggetto stesso, diventa qualcosa che permane; e ciò perché proprio a chi lavora l’oggetto era indipendente”.
OGGETTIVAZIONE = TRASFORMAZIONE DEL SOGGETTO IN OGGETTO “ Il lavoro invece è un appetito tenuto a freno e un dileguare trattenuto, ovvero il lavoro forma”.
Servo = Cittadino Il servo si appropria della propria essenza superando la paura e stabilendo un rapporto paritario con il signore Non più servi, né padroni Mutuo riconoscimento