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DIFENDIAMO IL CUORE DA: IPERTENSIONE ARTERIOSA. PRATO 23 FEBBRAIO 2008 IMPLEMENTAZIONE DELLE L.G. 2007 DELL’I.A. SUL TERRITORIO DR. IVO ANTIGA MMG USL4 PRATO. IMPLEMENTAZIONE DELLE L.G.DELLA I.A. SUL TERRITORIO.
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DIFENDIAMO IL CUORE DA: IPERTENSIONE ARTERIOSA PRATO 23 FEBBRAIO 2008 IMPLEMENTAZIONE DELLE L.G. 2007 DELL’I.A. SUL TERRITORIO DR. IVO ANTIGA MMG USL4 PRATO
IMPLEMENTAZIONE DELLE L.G.DELLA I.A. SUL TERRITORIO • MODIFICARE I COMPORTAMENTI PROFESSIONALI NEL MANAGMENT DELLA I.A. DA PARTE DEL MEDICO DI MEDICINA GENERALE CHE OPERA PREVALENTEMENTE SUL TERRITORIO • FACILITARE LO SVILUPPO DI PERCORSI DIAGNOSTICO-TERAPEUTICI ASSISTENZIALI (PDTA) CONDIVISI TRA TERRITORIO, CENTRI PER L’IPERTENSIONE, OSPEDALE
PERCHE’ IMPLEMENTARE? • LE M.C.V. COSTITUISCONO LA PRIMA CAUSA DI MORTE NEL MONDO • I.A. E’ IL FATTORE DI RISCHIO PIU’ FREQUENTE NEL MONDO PER LE MCV (26% della popolaz. adulta pari a 972 mln di persone) • IN ITALIA 10 MLN DI PERSONE SONO IPERTESI • LA MAGGIORANZA NON LO SA PERCHE’ L’I.A. E’ UN F.R. ASINTOMATICO • MENO DI UN TERZO DEGLI IPERTESI CONOSCIUTI E’ SOTTO CONTROLLO* • *STUDIO SILVIA, JOURNAL OF. HYPERTENSION, 2004;22: 2387-96 • *STUDIO ICARe Dicomano, J.HYPERTENS , 1999; 17(11):1633-40
CONCETTO DI RISCHIO C.V. ASSOLUTO NELLE L.G.2003-2007 DELLA I.A. • IN UN SOGGETTO COESISTONO PIU’ F.R.: • LA MCV HA UNA EZIOLOGIA MULTIPLA • I F.R. POSSONO AVERE UN EFFETTO MOLTIPLICATIVO • I MEDICI HANNO A CHE FARE CON IL PAZIENTE NEL SUO COMPLESSO E NON CON F.R. DI RISCHIO ISOLATI (VISIONE OLISTICA DEL PAZIENTE: PATRIMONIO UNICO DELLA MEDICINA GENERALE)
PROGETTO CUOREVALUTAZIONE DEL RISCHIO CARDIOVASCOLAREwww.cuore.iss.it • PERMETTE DI CALCOLARE,PER UN INDIVIDUO, SULLA BASE DELLA CONOSCENZA DI SEMPLICI DATI ANTROPOMETRICI CLINICI ED EMATOCHIMICI, IL RISCHIO, IN TERMINI PERCENTUALI, DI ANDARE INCONTRO AD EVENTI CARDIOVASCOLARI NELL’ARCO DI 10 ANNI • QUESTO CALCOLO NUMERICO SEMPLICE ED OBBIETTIVO PUO’ PERMETTERE UN PDTA CONDIVISO DA TUTTI GLI OPERATORI SANITARI CHE SI OCCUPERANNO DI QUESTO INDIVIDUO
Limite importante del punteggio del RCVG del progetto cuore • Il RISCHIO ASSOLUTO dipende largamente dall’età • Risulta pertanto basso nei soggetti giovani anche in presenza di I.A. ed altri F.R.C.V. che negli anni possono portare ad una condizione di rischio elevato irreversibile • Pericolo di sottostima e di sotto-trattamento dei soggetti giovani • Occorre basarsi in questi casi sul RISCHIO RELATIVO riservando il rischio assoluto agli anziani
NOVITA’ DELLE L.G. 2007 • Il VALORE SOGLIA PER DEFINIRE LA PRESENZA DI I.A.DEVE ESSERE FLESSIBILE, BASANDOSI SUL PROFILO DI RCVA • LA S.METABOLICA E’ AD ALTO RISCHIO PER EVENTI C-V. • IL VALORE DELLA PAS E’ SEMPRE PIU’ CORRELATO CON GLI EVENTI CV RISPETTO ALLA PAD • NELLE PERSONE ANZIANE LA PRESSIONE PULSATORIA E’ PREDITTIVA DI EVENTI CEREBROVASCOLARI E DECADIMENTO COGNITIVO • IL D.M. TIPO 1 E 2 EQUIVALE A DANNO D’ORGANO CONCLAMATO ALLA PARI DI IMA ED ICTUS
IL DANNO D’ORGANO SUBCLINICO • MICROALBUMINURIAALTERATO ABI • IVS CARDIACAIFG IGT • IMT DELLE C.C. Cockroft-Gault MDRD • CALCOLO DELLA VELOCITA’ ONDA SISTOLICA • NEL PAZ. A RISCHIO C.V. DEVE ESSERE SEMPRE RICERCATO • LA SUA PRESENZA PERMETTE DI COLLOCARE IL PAZ. IN UNA CATEGORIA DI RISCHIO PIU’ ELEVATA RISPETTO A QUELLA CALCOLATA CON IL PUNTEGGIO DEL PROGETTO CUORE
LE L.G. ESPRIMONO IL CONCETTO DI PERCORSO ASSISTENZIALE COMPLESSO • IL PAZ. IPERTESO E’ UN MALATO CRONICO • NECESSITA DI UN APPROCCIO MULTIDISCIPLINARE ED INTERPROFESSIONALE • INDISPENSABILE LO SVILUPPO DI UN PDTA CONDIVISO DALLE VARIE PROFESSIONALITA’ PER EVITARE: • SOVRAPPOSIZIONI DI RUOLI • SPRECO DI RISORSE • RISCHIO DI NON TRATTARE IN MODO ADEGUATO IL PAZ. DURANTE LE VARIE FASI DELLA MALATTIA
COMPITI DEL MMG NELLA GESTIONE COMPLESSA DELL’IPERTESO • SCREENING: individuazione con strategie opportunistiche e d’iniziativa dei soggetti già ipertesi e di quelli a rischio di diventarlo • COUNSELING EDUCAZIONALE:per la prevenzione primaria dell’I.A. nei soggetti a rischio e per la modifica dello stile di vita nel soggetto iperteso • DIAGNOSI E TRATTAMENTOdei concomitanti fattori di rischio cardiovascolari • CALCOLARE il RCVA percentuale a 10a. Compilando la scheda del progetto CUORE dell’ISS. CUORE. EXE (www.cuore.iss.it)
Compiti del medico nella gestione complessa dell’iperteso • DECISIONEdelle modalità e timing per l’inizio della terapia antipertensiva in base al calcolo del RCVA ed al raggiungimento dei valori TARGET individuali • PROGRAMMAREil follow-up del paz. iperteso al fine di verificare: • Adesione alla terapia • Raggiungimento/mantenimentodei valoripressori ottimali • Comparsa/progressione dei danni d’organo • Controllo dei FR associati modificabili • Comparsa di effetti collaterali o di refrattarieta’ ai farmaci consigliati.
Collaborazione del MMG con gli SPECIALISTI nella gestione dell’iperteso • CONFERMA O ESCLUSIONE della reale condizione di I.A. in soggetti che presentano valori pressori occasionalmente elevati • TRATTAMENTO e GESTIONE delle crisi ipertensive • INDIVIDUAZIONE di pazienti affetti da: I.A. REFRATTARIA AL TRATTAMENTO I.A. SECONDARIA PSEUDO-IPERTENSIONE IPOTENSIONE ORTOSTATICA I.A. COMPLICATA DA DANNO D’ORGANO CONCLAMATO
Quando il MMG richiede l’AMBP? • IPERTENSIONE CLINICA ISOLATA • IPERTENSIONE MASCHERATA • IPERTENSIONE LABILE • IPERTENSIONE REFRATTARIA AL TRATTAMENTO • VALUTAZIONE DI AUMENTATO RISCHIO C-V E DI DANNO D’ORGANO NEL PAZIENTE DIABETICO ED IPERTESO
TIMING E MODALITA’ DI INIZIO DI TERAPIA ANTIPERTENSIVA • CONFERMA LA REALE ESISTENZA DI UNO STATO DI I.A. RISCONTRANDO ELEVATI VALORI PRESSORI IN ALMENO TRE VISITE MEDICHE EFFETTUATE IN GIORNATE DIVERSE • TEMPI DI CONFERMA DI REALE STATO IPERTENSIVO IN SOGGETTI CON ELEVATI VALORI PRESSORI ALLA 1° VISITA OD OCCASIONALI SENZA DANNO D’ORGANO CLINICO O SUB-CLINICO 130-139 e/o 85-89…………………….. un anno 140-159 e/o 90-99…………………….. due mesi 160-179 e/o 100-109…………………….trenta giorni >180 e/o >110…………………………………..sette giorni o immediato invio al P.S. od al ricovero ospedaliero, se la situazione clinica lo richiede
TRATTAMENTO ANTIPERTENSIVOQUALI FARMACI? • TRATTAMENTO PERSONALIZZATO • ABBASSARE LA PRESSIONE DI “PER SE” • TERAPIA DI ASSOCIAZIONE DI 2 O PIU’ FARMACI • RIDUCE LA COMPARSA DI EFFETTI COLLATERALI • RIDUCE I TEMPI DI RAGGIUNGIMENTO DEL GOAL PRESSORIO RISPETTO ALLE MONOTERAPIE • UTILIZZARE ASSOCIAZIONI FISSE PER LA COMPLIANCE DEL PAZIENTE • LA RIDUZIONE DELLA P.A. SI DEVE MANTENERE PER 24 H. • UTILE L’USO DI AMBP PER VALUTARE L’EFFICACIA DEL TRATTAMENTO
LE LINEE GUIDA DEL NICE INGLESE SULL’IPERTENSIONE NON PREVEDEVANO I BETABLOCCANTI NELLA ROUTINE CLINICAHYPERTENSION MANAGEMENT OF HYPERTENSION IN ADULTS IN PRIMARY CARE28 GIUGNO 2006
RICORDANDO CHE COME MEDICI DOBBIAMO OCCUPARCI SOPRATTUTTO DEL “ PAZIENTE IN TRATTAMENTO” E SECONDARIAMENTE DEL “TRATTAMENTO DEL PAZIENTE”VI RINGRAZIO DELLA VOSTRA ATTENZIONE