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Centrali di Continuità Ospedale-Territorio Sviluppo dell’esperienza nell’AUSL di Bologna. MARZIO RUVINETTI Responsabile Servizio Assistenziale Tecnico e Riabilitativo del Dipartimento Cure Primarie AUSL Bologna Marzio.ruvinetti@ausl.bologna.it. Contesto: SETTORE OSPEDALIERO-RESIDENZIALE.
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Centrali di Continuità Ospedale-TerritorioSviluppo dell’esperienza nell’AUSL di Bologna MARZIO RUVINETTI Responsabile Servizio Assistenziale Tecnico e Riabilitativo del Dipartimento Cure Primarie AUSL Bologna Marzio.ruvinetti@ausl.bologna.it
Contesto: SETTORE OSPEDALIERO-RESIDENZIALE • 1 AZIENDA OSPEDALIERA UNIVERSITARIA (pl. 1758) • 1 IRCS (II.OO.RR.) (pl 324) • 12 LUNGODEGENZE CONVENZIONATE (pl 204) • 23 RSA-CP PER RICOVERI TEMPORANEI ( pl 23) • 9 OSPEDALI AUSL (pl 1826)
Contesto : AREA TERRITORIALE(popolazione di riferimento 846.583 ) • 1 DIPARTIMENTO CURE PRIMARIE • 1 DIPARTIMENTO ATTIVITA’ SOCIO-SANITARIE • 6 DISTRETTI SANITARI • 50 COMUNI
CRITICITA’ DELL’ ORGANIZZAZIONE • OSPEDALI METROPOLITANI DI GRANDI DIMENSIONI E DI RIFERIMENTO A TUTTA L’AREA PROVINCIALE (MAGGIORE E AOSP S.ORSOLA) • SEDI TERRITORIALI CAPILLARMENTE DIFFUSE ( 65 POLIAMBULATORI, 24 SEDI ASSISTENZA DOMICILIARE, 644 MMG ,111PLS, 41 NCP)
CRITICITA’ DEL PERCORSO • Scarsa conoscenza delle potenzialità dei servizi • Ospedali metropolitani ,centralità sulla gestione del posto letto e della patologia in fase acuta • Ospedali “di cintura”,lungodegenze RSA – CP, buona relazione con i servizi locali ,centralità sui rapporti informali
CRITICITA’ NELLA COMUNICAZIONE • Centralità della comunicazione non strutturata: • informale (telefono,rapporto diretto ) • schede di passaggio diversificate per ogni reparto-servizio (costruite “in casa”) • informazioni non mirate alla formulazione del percorso territoriale • mancata condivisione delle modalità informative
DIFFICOLTA’ NEL RAPPORTO • L’ospedale ha molteplici interlocutori (MMG,SID,Assistenti Sociali dei Comuni) , una rete diversificata e ampia di servizi cui riferirsi ,necessità di gestire in tempi rapidi i posti letto • Il territorio ha bisogno di un tempo standard per attivarsi e garantire l’assistenza (presidi,ausili, accesso a domicilio,farmaci , medicazioniparticolari….) e di informazioni mirate
LIVELLI DI INTERVENTO • Culturale: affermazione della centralità del Distretto come responsabile della continuità dell’assistenza prima e dopo il ricovero ospedaliero • Idea chiave : l’ospedale è un nodo strategico della rete assistenziale, che parte dal territorio e ritorna al territorio
Livelli di intervento • Organizzativo : creazione della Centrale di Continuità Ospedale - Territorio ( CCOT ) nei 6 Distretti • Garanzia per la dimissione protetta (come passaggio ORGANIZZATO del paziente da un setting di cura ad un altro)
Livelli di intervento • Comunicativo : elaborazione condivisa di uno strumento (scheda unificata di dimissione) di trasmissione delle informazioni • Possibilità di interlocutori conosciuti per un confronto sul percorso / criticità e i tempi / modi dell’attivazione della rete
Livelli di intervento • Formativo : incontri periodici delle CCOT con le U.A. ospedaliere del territorio di competenza e gli ospedali metropolitani di riferimento per conoscenza e condivisione delle criticità e individuare le soluzioni possibili . • a livello locale, su casi specifici e come monitoraggio di eventi sentinella per predisporre percorsi di miglioramento di sistema
CENTRALE DI CONTINUITA’ OSPEDALE – TERRITORIO1 • Riferimento unico per ogni Distretto per le comunicazioni dall’Ospedale: • Riceve via telefono e/o fax le schede informative • È facilitatore come “consulenza” sulla rete dei servizi del Distretto • Informa e orienta l’Ospedale sulle modalità di accesso (richieste,tempi di attivazione,recapiti…)
CENTRALE DI CONTINUITA’ OSPEDALE – TERRITORIO 2 • Soluzione che integra le professionalità e i servizi • In una sede infermiere , assistente sociale , medico del Distretto • per ricevere le segnalazioni , valutare i bisogni in relazione alle potenzialità dell’offerta, garantire modalità e tempi di attivazione adeguati al bisogno
CENTRALE DI CONTINUITA’ OSPEDALE – TERRITORIO 3 • In collaborazione con il Punto di Valutazione Fisioterapico ( che pianifica gli interventi riabilitativi domiciliari, è facilitatore nel mantenimento dei percorsi attivati in struttura,verifica il percorso di ausiliazione complessa) • Costantemente in rete con l’Ufficio protesi – ausili del Distretto • Collegato alla medicina generale (rete MMG),alla specialistica ,ai servizi infermieristici domiciliari , agli sportelli sociali
CENTRALE DI CONTINUITA’ OSPEDALE – TERRITORIO 4 • Riceve dai reparti – servizi dell’ospedale la scheda di dimissione protetta e assicura l’analisi e prima valutazione delle informazioni sui bisogni sanitari, sociali e socio sanitari della persona • Chiede se il caso chiarimenti mirati al segnalante • Verifica se la persona è già in carico ai servizi ,inserito in percorsi etc….
CENTRALE DI CONTINUITA’ OSPEDALE – TERRITORIO 5 • Attiva i servizi distrettuali e comunali per accogliere in modo adeguato la persona : • informa (mail o telefono) il MMG • trasmette le informazioni e l’eventuale attivazione dei servizi ai SID • verifica i tempi e le modalità di presa in carico e di intervento del supporto sociale dei Comuni • quando non c’è un bisogno specifico, se il caso ,attiva E-Care
EVOLUZIONE DELLO STRUMENTO DI TRAMISSIONE • ……..Scheda cartacea inviata via fax … • Scheda informatizzata, collegata in rete con il sistema informativo aziendale per il sociale e il sanitario • Tracciabile,archiviabile, con possibilità di costruire banca dati su vari campi • Con recapiti predefiniti (le 6 CCOT dei Distretti e lo sportello sociale dei Comuni)
PECULIARITA’ DELLO STRUMENTO • Permette di identificare il reparto e chi compila la scheda • Permette di verificare il percorso di presa in carico territoriale (tempi di attivazione e modalità) • Permette di fare statistica sui numeri e sulle prese in carico alla dimissione e nel tempo nelle varie articolazioni territoriali
LA SCHEDA INFORMATIZZATA 1 • Accesso con password che identifica reparto e persona che inserisce i dati • Identificazione del paziente (collegata in automatico all’anagrafe sanitaria) • Identificazione del referente (caregiver) , stessa modalità
LA SCHEDA INFORMATIZZATA 2 • Osservazioni e informazioni sul caso • Notizie utili ad inquadrare la situazione complessiva , percorsi in essere o da costruire • presidi e ausili • pratiche in corso o da attivare (es UVM, invalidità…) • educazione alla persona o e / o alla famiglia • contesto
LA SCHEDA INFORMATIZZATA 3 • Schede dei bisogni assistenziali infermieristici (riferiti alle attività di vita) • Scheda dei bisogni di supporto sociale (articolata sui bisogni di base) • Possibilità di modificare senza rifare l’intera scheda • Modalità di invio guidato alle 6 CCOT dei Distretti • Modalità di invio guidato ai RC dei diversi comuni
LA SCHEDA INFORMATIZZATA 4 • Ritorno in tempo reale al reparto: • Spunta ricevimento scheda (all’apertura) • Notifica di presa in carico (inizio dell’attivazione della rete) • Sintesi del percorso previsto (se il tempo di invio è sufficentemente congruo)
LA SCHEDA INFORMATIZZATA 5 • Collegata al sistema informatico di gestione Assistenza Domiciliare e Assistenza Sociale • Acquisizione delle informazioni della scheda sul data base di questi servizi , dopo trasmissione della CCOT • Inserimento in automatico negli schemi e nei piani di lavoro dei servizi AD e AS
Dati di attivita’ 2009( bisogni sanitari e socio-sanitari ) • segnalazioni alle CCOT Gennaio-Dicembre 2009 5121 Di cui 3762mediante modalità informatizzata • Di cui 3870prese in carico ( ADI ,percorsi,TAD infermieristiche) • Di cui 288segnalate al servizio E-Care • Di cui 363 valutate in modo integrato con i servizi riabilitativi • Richieste informazioni supporto consulenza dai reparti 2287 • Richieste di facilitazione nel percorso di fornitura presidi ausili 764