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L ’ eta ’ adulta: la residenzialit à e la grave disabilita ’. La situazione della residenzialità nella nostra provincia Cristina Borlotti - ASL Bergamo Dipartimento ASSI. Bergamo – 26 ottobre 2013. RSD e CSS della provincia. N° 1 CAH - Autorizzata. LISTA D’ATTESA: RSD n° 101; CSS n° 29
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L’eta’ adulta: la residenzialitàe la grave disabilita’ La situazione della residenzialità nella nostra provincia Cristina Borlotti - ASL Bergamo Dipartimento ASSI Bergamo – 26 ottobre 2013
RSD e CSS della provincia N° 1 CAH - Autorizzata LISTA D’ATTESA: RSD n° 101; CSS n° 29 OSPITI IN CDD:n° 513 di cui n°47 over 50 anni, over 45 n.119
Eta’ media ospiti Persone disabili sempre più anziane e dei componenti familiari (miglioramento delle condizioni di vita e delle cure).
CSS CAH Il Giardino delle Ortensie n° 6 posti
Prospettive DGR 116/2013: “Determinazione in ordine all’istituzione del fondo regionale a sostegno della famiglia e dei suoi componenti fragili: atto di indirizzo.” Sostegno alle persone con gravi disabilità che dipendono, in toto o in parte, da un accudente per veder assicurate le funzioni vitali, primarie e la vita di relazione. Ciò potrà essere garantito anche dalle strutture residenziali. DGR 740/2013: “Approvazione del programma operativo regionale in materia di gravi e gravissime disabilità di cui al fondo nazionale per le non autosufficienze anno 2013 e alla dgr 2 agosto 2013, n. 590. Determinazioni conseguenti.” Sono stati stanziati, a livello regionale, € 18.043.375 per persone con gravissime disabilità ed € 27.009.125 per persone con disabilità grave e per anziani non autosufficienti.
Rafforzamento dei percorsi di presa in carico integrata, in sintonia con il Progetto di vita per le persone disabili; • Apertura delle unità d’offerta ai bisogni emergenti (flessibilità), uscendo “da una vecchia logica” di contenitori chiusi, superamento della logica “collocativa” legata all’istituzionalizzazione; • Si chiede ai Soggetti Gestori una disponibilità al cambiamento; • Disabilità sempre più gravi e diversificate che richiedono risposte diversificate (a cui si aggiunge la questione della conclusione dei percorsi riabilitativi psichiatrici); • Tutto ciò in linea con il PAR (Piano d’Azione Regionale per la disabilità) e il lavoro che l’ASL sta promuovendo;
Necessità di reale integrazione tra servizi socio-sanitari e sociali;Lavoro di governance da parte dell’ASL con attivazione dei diversi momenti di confronto con il territorio.