140 likes | 466 Views
Lo sviluppo della memoria. Definizione. Capacità di ricordare le informazioni a breve e lungo termine Funzione trasversale e fondamentale, insieme all’attenzione, per i processi di apprendimento
E N D
Definizione • Capacità di ricordare le informazioni a breve e lungo termine • Funzione trasversale e fondamentale, insieme all’attenzione, per i processi di apprendimento • Non è un processo unitario ma è costituita da componenti diverse (magazzino, processo attivo; reiterazione; Brown, 1958) • Miller (1956): 7 + 2
Modello modale (Atkinson e Shiffrin, 1968) • Input sensoriale • Registro sensoriale • MBT • MLT (processo di reiterazione)
Modello della memoria di lavoro (Baddeley, 1986) • Memoria come sistema multicomponenziale • Esecutivo centrale (processi decisionali, di elaborazione nella mlt, selezione delle info rilevanti; inibizione delle info non rilevanti; divisione dell’attenzione; aggiornamento della memorizzazione; nodificare le info attivate in base alla percezione) • Sistemi subordinati dominio-specifici: loop articolatorio (magazzino fonologico passivo e processo di reiterazione attivo) e taccuino visuo-spaziale ( 2 sistemi visivo e spaziale)
Limiti • Relazione tra ml e mlt • Assenza di una relazione tra loop articolatorio e taccuino visuo-spaziale • Mancanza di sistema relativo alla consapevolezza • Episodic buffer (Baddeley, 2000): immagazzina info episodiche e multimodali (legame tra le 2 sistemi); è sede di rappresentazione consapevole e quindi è legata all’esecutivo centrale; costruisce rappresentazioni integrate • Divisione tra sistemi cristallizzati e sistemi fluidi
Altri modelli • Focus sui sistemi di attivazione dell’info e non sui magazzini • Engle, Kane, Tuholski (1999): unico elemento di ml cioè l’attenzione controllata • Cowan (2005): le risorse attentive vengono attivate in maniera diretta e volontaria dall’ec • Pacual Leone (1970): M-capacity come ml: riserva di energia mentale-attenzione utilizzata per attivare schemi rilevanti per il compito; a partire dai 3-4 anni e cresce in funzione degli stadi piagetiani • Cornoldi e Vecchi (2000; 2003): modello dei continua: continuum orizzontale: legato alla tipologia di info da elaborare; continuum verticale definito in base al livello di elaborazione (attiva o passiva); confini sfumati tra le diverse componenti
La valutazione della memoria di lavoro • Span di cifre • Ripetizione di nonparole • Visual pattern (ricorda la configurazione) • Test di Corsi • Listening span • Counting recall
Sviluppo della capacità di memoria • Già dai primissimi mesi di vita esiste la capacità di conservare l’info • A 2 anni i bambini sanno riconoscere circa 12 figure e riconoscere 2 o più stimoli in rievocazione libera • Crescita molto rapida fino a 5 anni
Sviluppo delle strategie di memoria • Progressivo aumento nella capacità di utilizzare strategie • 4 fase di uso delle strategie: • Prima fase: deficit di mediazione • Seconda fase: Deficit di produzione • Terza fase: Deficit d’utilizzo • Quarta fase: uso adeguato di una strategia
Strategie per migliorare il ricordo • Ripetizione (reiterazione) • Organizzazione del materiale (categorizzazione) • Elaborazione profonda e significativa • Nominare le figure aiuta il ricordo • Ruolo dell’esperienza nel ricordo (Chi, 1978) • Progressivo aumento di velocità di elaborazione • Cambiamento della capacità attentiva • Sviluppo della metamemoria (conoscenza dei processi di memoria e controllo dei processi) • A partire dalla fase operatoria
La memoria a lungo termine • Memoria esplicita (ricordo intenzionale e deliberato) e memoria implicita (ricordo automatico e non intenzionale) • Memoria semantica (conoscenza semipermanente del mondo) e memoria episodica (memoria di specifici eventi). Memoria autobiografica • Amnesia infantile: incapacità di ricorda prima dei 2 anni; scarsi ricordi tra i2 e i 5 anni: difficoltà di accessibilità dei ricordi; assenza del sé cognitivo (dai 18 mesi circa)
Testimonianza infantile • 58% dei bambini ha falsi ricordi in seguito a domande degli adulti (Ceci et al., 1994) • Scarsa organizzazione dei ricordi dei bambini • Controllo della fonte dell’azione • Influenza della fonte delle domande • Necessità di valutare la suggestionabilità del ricordo
Sviluppo atipico • Memoria di lavoro e disturbi dell’apprendimento • Dislessia e deficit del loop fonologico • Discalculia e deficit del taccuino visuo-spaziale • Discalculia e deficit del sistema esecutivo centrale • Memoria di lavoro e comprensione del testo • Memoria di lavoro e DSL • Memoria di lavoro e ritardo mentale
Possibili argomenti di esame • Modelli di memoria di lavoro • La memoria a lungo termine • Affidabilità del ricordo