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La modernizzazione della Pubblica Amministrazione per la competitività del Paese: il caso INPS Umberto Bertelè Ordinario di Strategia e sistemi di pianificazione Presidente onorario MIP School of Management Politecnico di Milano Roma, 12 Luglio 2012. Che cosa fa l’INPS.
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La modernizzazione della • Pubblica Amministrazione • per la competitività del Paese: • il caso INPS Umberto Bertelè • Ordinario di Strategia e sistemi di pianificazione • Presidente onorario MIP Schoolof Management Politecnico di Milano Roma, 12 Luglio 2012
Che cosa fa l’INPS Un unicum nel panorama previdenziale-assistenziale europeo, perché svolge attività che usualmente negli altri Paesi sono gestite da un numero più o meno elevato di enti diversi. Come ente previdenziale paga le pensioni a più di 20 milioni di persone. E raccoglie i contributi dalle imprese - quasi 1,5 milioni le iscritte (oltre alle recenti acquisizioni pubbliche) - per un totale di 22,5 milioni di addetti.
Che cosa fa l’INPS Numerose - 5 milioni circa - e differenziate le prestazioni per il sostegno del reddito in senso lato: • cassa integrazione guadagni, • indennità per malattia, • indennità sostitutive per i lavoratori in mobilità, • indennità per disoccupazione (totale o parziale), • assegni familiari, • indennità per congedi matrimoniali e parentali, • ..
Che cosa fa l’INPS Ma anche: • assistenza ai disabili, • indennità per particolari cure, • sussidi per i lavori di pubblica utilità e per i lavori socialmente utili, • gestione delle carte acquisti, • ..
Le dimensioni di INPS Quasi 400 miliardi di euro il flusso di danaro che ogni anno attraversa INPS • un quarto circa del PIL italiano, • quattro volte il fatturato di Eni, • più o meno la raccolta diretta da clientela di Unicredit o Intesa San Paolo, • un po’ di più degli investimenti di Generali.
Le dimensioni di INPS INPS è più piccola come numero di addetti: 27 mila (oltre a quelli incorporati di recente) • Unicredit ed Intesa San Paolo ne hanno rispettivamente 160 e 100 mila, • Generali 82 mila, • Eni quasi 80 mila. Un numero in progressivo calo dato che la legge vincola il turnover, costringendo INPS a investire in aumenti di produttività: anche perché nel frattempo si è arricchito (a prescindere dalle incorporazioni) il portafoglio di attività.
La crescita della produttività Anno 2004 = 100 Volumi di produzione e personale in forza (valori di produzione in migliaia di pezzi equivalenti - numero unità di personale in forza - scostamenti % rispetto all’anno precedente)
I costi di struttura e gli investimenti È inferiore ai 4 miliardi di euro l’esborso annuo per la struttura: • 2,2 miliardi per pagare i 27 mila addetti, • mezzo miliardo per la gestione e il potenziamento dell’information & communicationtechnology(un terzo dei quali in conto capitale), • una cifra molto rilevante per il contenzioso legale (quasi 800 mila le cause attualmente in essere).
Il processo di trasformazione L’INPS di oggi è il risultato di un forte processo di trasformazione. Si è modificato l’assetto organizzativo e si sono modificate le logiche e le modalità di interazione con gli interlocutori - pensionati, lavoratori, imprese e strutture amministrative pubbliche, etc. - in chiave di: • maggiore trasparenza, anche allo scopo di ridurre l’enorme contenzioso giudiziario in essere, • semplificazione delle procedure a carico dei soggetti stessi, • …
Il processo di trasformazione • … • maggiore certezza delle entrate, • maggiore contrasto all’illegalità (lavoro nero, false invalidità, false malattie, etc.). Vi è stato un rilevantissimo sforzo di informatizzazione e dematerializzazione dei processi, a livello interno e di interlocuzione esterna.
Il processo di trasformazione Sono state potenziate le strutture di audit da un lato e di data miningdall’altro, per rendere più efficaci i controlli di legalità e ridurre l’insorgere di forme speciose di contenzioso giudiziario. Si sono rafforzate le interconnessioni, a livello di sistemi informativi, con • l’Agenzia delle Entrate, per incrociare i dati a vantaggio di entrambe le istituzioni, • le ASL e i medici facenti capo al SSN, • i tribunaliinformaticamente attrezzati, per gestire l’elevatissimo contenzioso.
Il rapporto diverso con le imprese La corresponsione da parte delle imprese dei contributi previdenziali all’INPS e la presentazione dei dati relativi alla forza lavoro operante al loro interno avvenivano sino a poco tempo fa in modo disgiunto e con cadenze temporali diverse, provocando ritardi consistenti sia nel controllo dei pagamenti sia nell’aggiornamento dei conti previdenziali individuali e delle entrate complessive dell’INPS.
Il rapporto diverso con le imprese La soluzione: l’unificazione dei due momenti. Una soluzione che può apparire semplice, ma che - dati i numeri di imprese e di lavoratori in gioco - ha richiesto l’implementazione di un sistema (UNIEMENS) di dimensioni estremamente consistenti e uno sforzo altrettanto consistente nel modificare modalità di interazione ormai consolidate.
Il rapporto diverso con le imprese Il vantaggio per l’INPS: può disporre in tempo reale dei dati relativi a ciascuna impresa (numero di lavoratori, ore lavorate, contributi dovuti, posizione creditoria o debitoria nei confronti di INPS) e a ciascun lavoratore (oltre alla qualifica e alla storia dei contributi versati, eventuali dati relativi a malattie, maternità, assegni familiari, cassa integrazione, indennità di disoccupazione, etc.). Il vantaggio per le imprese, che forniscono i loro dati per via telematica: la semplificazione del rapporto e il conseguente risparmio nei costi di gestione.
Il rapporto diverso con i lavoratori e con i pensionati L’INPS ha creato un portale, che ha visto triplicare gli accessi fra il 2008 e il 2011, attraverso cui canalizza tutti i rapporti - esclusivamente per via telematica - con gli oltre 40 milioni di suoi interlocutori: che possono utilizzare i loro pc, tablet e smartphone o possono fruire della rete di supporto per l’accesso a Internet creata ad hoc per chi ha ridotte competenze informatiche.
Il rapporto diverso con i lavoratori e con i pensionati Il passaggio integrale dagli uffici tradizionali al portale ha rappresentato un’imposizione molto pesante, ma ora • gli individui possono accedere, sul portale, a indicazioni sulla propria posizione previdenziale e/o assistenziale un tempo impensabili, • l’INPS può dare molte risposte in tempo reale ed evitare gli errori che i passaggi carta-computer spesso comportano. Un’imposizione pesante, che può spingere però le persone a una maggiore consuetudine con gli strumenti informatici.
Il rafforzamento dei sistemi di controllo e il contenimento del contenzioso giudiziario Per una struttura come l’INPS - con una presenza diffusa sul territorio e interazioni con la quasi totalità dei soggetti (fisici e giuridici) presenti nel paese - la funzione di audit ha un ruolo essenziale, per: • verificare la correttezza dei comportamenti dei dipendenti, potenzialmente soggetti a forti sollecitazioni, • verificare la regolarità dei versamenti dei contributi da parte delle imprese, a difesa delle entrate dell’istituto ma anche più in generale dell’equità fiscale e concorrenziale, • …
Il rafforzamento dei sistemi di controllo e il contenimento del contenzioso giudiziario • … • verificare la correttezza nella richiesta di prestazioni legate alle malattie o all’invalidità, per ragioni economiche e di equità sociale, • verificare la presenza di anomalie nell’emergere di nuovo contenzioso giudiziario, in un contesto che vede l’INPS in testa per numero di cause aperte e relativi costi.
Il rafforzamento dei sistemi di controllo e il contenimento del contenzioso giudiziario L’INPS ha potenziato significativamente le sue strutture di audit e usa sempre più le tecniche di data mining(agevolate dalla disponibilità di banche dati più ampie) per orientare l’attività ispettiva verso le situazioni più sospette: con un significativo aumento dell’efficacia.
Perché ritenere esemplare il caso INPS Perché ritenere esemplare il caso INPS? Perché tra i grandi problemi che l’Italia deve affrontare in questa fase storica, per ridare slancio all’economia, vi è quello della ristrutturazione della PA.
Perché ritenere esemplare il caso INPS Parlo di ristrutturazione, e non solo di tagli (anche se questi ultimi sono necessari), perché una ristrutturazione che sappia sfruttare in modo intelligente le potenzialità delle information & communicationtechnology può • impedire che i tagli si traducano in un peggioramento della qualità dei servizi, o addirittura migliorare la qualità stessa, • ridurre i costi impropri, per le imprese e per le famiglie,originati dalle inefficienze e/o dagli eccessi di burocratizzazione della PA.
Perché ritenere esemplare il caso INPS Per una ristrutturazione della PA che ridia slancio all’economia non basta poi che vengano ristrutturate le singole unità - obiettivo peraltro già estremamente ambizioso - ma è indispensabile che vi sia una forte interconnessione fra le diverse unità.
Perché ritenere esemplare il caso INPS Per questo ritengo esemplare il caso INPS: • INPS è per sua natura al centro di una rete che coinvolge l’intero Paese, • INPS è un pezzo della PA che ha fatto grandi passi nella direzione dell’efficienza, dell’efficacia e della semplificazione delle operazioni a carico dei suoi interlocutori (imprese e cittadini), • INPS ha fatto passi rilevanti anche nel collegarsi con altri pezzidella PA: con l’Agenzia delle Entrate; con il SSN; con i tribunali informaticamente più attrezzati.
E’ possibile un “effetto domino”? Le difficoltà che l’INPS incontra nell’interconnettersi con il SSN e con i tribunali sono emblematiche delle resistenze della PA a conformarsi agli indirizzi di informatizzazione e dematerializzazione, e di connessa ristrutturazione organizzativa, che i governi succedutisi nell’ultimo decennio hanno - almeno formalmente - propugnato e accompagnato con atti legislativi.
E’ possibile un “effetto domino”? Gli ostacoli sono di molteplice natura. Le unità in cui la PA si articola: • vogliono mantenere la loro autonomia e discrezionalità, che vedono minate da una trasparenza e da una intercomunicazione più elevate, anche per avere le mani libere nell’assunzione delle decisioni: opponendosi al cambiamento o puntando a soluzioni ad hoc che rendano difficile l’intercomunicazione; e/o • …
E’ possibile un “effetto domino”? • … • percepiscono gli sconvolgimenti, negli assetti interni e nei cambiamenti di ruoli delle risorse umane, che i processi di informatizzazione e ristrutturazione comporterebbero, e assumono atteggiamenti di opposizione palese o di resistenza passiva; e/o • non dispongono delle risorse umane con sufficiente competenza in materia (anche per i vincoli sul turnover) e non dispongono di manager in grado di attivare interventi esterni; e/o • non dispongono delle risorse finanziarie necessarie per effettuare gli investimenti.
E’ possibile un “effetto domino”? Nel caso INPS, l’integrazione con i sistemi informativi dei tribunali è al momento possibile solo con quelli informatizzati adeguatamente. Ed esiste il problema della disuniformità fra i sistemi informativi dei diversi tribunali. L’integrazione con le ASL soffre anch’essa delle disuniformità nei processi di informatizzazione e della tendenza - in alcune di esse - a continuare a privilegiare la carta.
La modernizzazione della • Pubblica Amministrazione • per la competitività del Paese: • il caso INPS Umberto Bertelè • Ordinario di Strategia e sistemi di pianificazione • Presidente onorario MIP Schoolof Management Politecnico di Milano Roma, 12 Luglio 2012