560 likes | 1.19k Views
Le patologie traumatiche della caviglia. Diagnostica rmn Dott.Rosario Colombrita Specialista in Radiodiagnostica. La risonanza magnetica nucleare può dare un significativo contributo allo studio di numerose alterazioni ossee, articolari e delle parti molli della caviglia.
E N D
Le patologie traumatiche della caviglia Diagnostica rmn Dott.Rosario Colombrita Specialista in Radiodiagnostica
La risonanza magnetica nucleare può dare un significativo contributo allo studio di numerose alterazioni ossee, articolari e delle parti molli della caviglia. • La rmn trova particolari indicazioni nel caso di lesioni tendinee e legamentose, lesioni osteocondrali, la sindrome del seno del tarso, la sindrome del tunnel tarsale.
I tendini della caviglia possono essere divisi in quattro gruppi: • Posteriore (tendine d’Achille) • Laterale (tendini peroneali) • Mediale (tendini flessori) • Anteriore (tendini estensori)
La rmn è di elevata accuratezza nella valutazione delle lesioni tendinee • Le rotture tendinee vengono tipizzate in: • I tipo: rottura parziale con slargamento del tendine. • II tipo: rottura parziale con assottigliamento. • III tipo: rottura completa con discontinuità.
Nelle tenosinoviti il tendine è completamente circondato da liquido. • Nelle rotture acute è presente sempre un ematoma. • Nelle rotture croniche si osserva sempre la presenza di tessuto fibroso.
Rottura tt.tibiale posteriore • Avviene classicamente in donne ultracinquantenni che presentano un piede piatto acquisito. • In giovani atleti dediti a sport che richiedono rapidi cambiamenti di direzione.
tt. del flessore lungo dell’alluce • È incline ad infiammazioni • Tendiniti e rotture parziali sono comuni nelle danzatrici.
tt. del tibiale anteriore • Frequentemente leso nei discesisti e negli escursionisti in conseguenza di un fenomeno di sovraccarico funzionale.
Tendini peronieri • Frequentemente affetti da tenosinovite • Spesso in occasione di una distorsione della caviglia si verifica una lesione del peroneo breve, causa frequente del dolore cronico della caviglia secondario a lesione di inversione.
Tendine achilleo • Le fibre del tendine d’Achille, il più grosso ed il più robusto, derivano dai mm. Gastrocnemio e soleo, il tendine non ha guaina. • La tendinite è comune e compare nei corridori e nei saltatori. • Dall’irritazione parainserzionale può derivare una borsite retrocalcaneare che mima una tendinite. • La rottura è d’appannaggio degli atleti sedentari “del fine settimana”. • Tanto le tendiniti che le rotture sono comuni soprattutto della parte meno vascolarizzate del tendine situata prossimalmente all’inserzione.
Distorsioni della caviglia • Quelle che ledono i legamenti collaterali laterali sono le più comuni
Distorsioni della caviglia: • I grado: area focale di elevato segnale. • II grado: discontinuità parziale del llg. • III grado: rottura legamentosa completa.
Distorsioni della caviglia • Associate alle distorsioni ci sono spesso reperti di ispessimento dei legamenti o alterazioni dei tessuti molli o dell’osso adiacente.
Rotture dei legamenti collaterali • Il legamento collaterale mediale (deltoideo) è localizzato profondamente ai mm. Flessori; le rotture possono presentarsi come mancata visualizzazione,distruzione,assottigliamento o ispessimento. Le rotture sono rare e si associano spesso a fratture della caviglia. • Il legamento collaterale laterale è soggetto a lesioni nelle distorsioni della caviglia conseguenti a stress da inversione.
Il tunnel tarsale • È un canale osteofibroso delimitato in superficie dal retinacolo dei flessori ed in profondità dalle superfici mediali dell’astragalo e del calcagno. • Contiene i tre tendini dei flessori ed il nervo, arteria e vena tibiale posteriore.
La sindrome del tunnel tarsale • E’ rappresentata dall’ intrappolamento del nervo tibiale posteriore e dei suoi rami al di sotto del retinacolo dei flessori. • I sintomi consistono in parestesie a livello del calcagno e delle dita. • Le cause sono le masse quali i tumori neurali, gangli e muscoli accessori, la tenosinovite dei flessori, la fibrosi post-traumatica,l’ispessimento del retinacolo, l’ipertrofia muscolare e le vene varicose.
Il seno del tarso E’ un canale interposto tra l’articolazione sottoastragalica e l’articolazione astragalocalcaneoscafoidea. Contiene cinque legamenti, tessuto adiposo, arterie e vene.
La sindrome del seno del tarso • È secondaria all’infiammazione ed all’emorragia prodotta da pregresse lesioni in inversione. • Causa dolore laterale al piede che viene esacerbata dalla pressione sull’apertura laterale del seno del tarso. • Senso di instabilità del retropiede.
Traumi ossei Classificazione di Berndt-Harty: - I stadio: fratture da compressione - II stadio: frammento osseo parzialmente avulso - III stadio: frammento osseo totalmente avulso ma non scomposto - IV stadio: frammento osseo totalmente avulso e scomposto.
Fratture da stress • Interessano la caviglia ed il piede • Malleoli laterali e mediale, il calcagno, lo scafoide tarsale ed i metatarsi. • Vengono identificate per la banda ipointensa circondata da un area iperintensa dovuta all’ edema ed all’emorragia.
Necrosi avascolare • La NA post-traumatica dell’astragalo e della testa del II metatarso è complicanza di una frattura che interrompe la vascolarizzazione della porzione prossimale dell’astragalo. • La NA spontanea compare bilateralmente nello scafoide tarsale in pazienti affetti da piede piatto.