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CORSO ALLIEVO ALLENATORE 2012. TRENTO – 21 GIUGNO 2012. OBIETTIVO DELLA RIUNIONE. DARE AGLI ASPIRANTI CORSISTI INFORMAZIONI DI MASSIMA SU ORGANIZZAZIONE LOGISTICA CONTENUTI CORSO ALLIEVO ALLENATORE 2012. C.N.A. COMITATO NAZIONALE ALLENATORI. www.fip.it/cna
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CORSO ALLIEVO ALLENATORE 2012 TRENTO – 21 GIUGNO 2012
OBIETTIVO DELLA RIUNIONE DARE AGLI ASPIRANTI CORSISTI INFORMAZIONI DI MASSIMA SU ORGANIZZAZIONE LOGISTICA CONTENUTI CORSO ALLIEVO ALLENATORE 2012
C.N.A.COMITATO NAZIONALE ALLENATORI www.fip.it/cna UN ORGANISMO FEDERALE DI SETTORE DELLA FEDERAZIONE ITALIANA PALLACANESTRO (www.fip.it) RECLUTAMENTO FORMAZIONE COORDINAMENTO DEI FORMATORI, DEGLI ALLENATORI E DEI PREPARATORI FISICI
CORSO ALLIEVO ALLENATORE 2012 “PER”CORSO ALLIEVO ALLENATORE 2012
“PER”CORSO TECNICO E UMANO LO POSSIAMO VIVERE IN MODO PASSIVO LO POSSIAMO VIVERE CON ENERGIA E SINERGIA
MEDIATORE FACILITATORE ABC ISTRUTTORE = FORMATORE CAPACE DI… …APPASSIONARE …COINVOLGERE
IO NOI
REQUISITI RICHIESTI Modulo M1 o M2 aver compiuto il 18° anno di età alla data dell’esame finale del Corso (metà ottobre circa) essere idonei fisicamente alla pratica sportiva agonistica (certificato medico d’idoneità fisica agonistica) È prevista deroga per i diversamente abili aver versato la quota di partecipazione
ENTUSIASMO DISPONIBILITA’ PASSIONE
STRUTTURA carattere regionale (in TNAA) 59 ore 16 moduli orientativamente tra fine agosto e metà ottobre 2012 incontri durante la settimana e una giornata nel weekend non sono ammesse assenze se non giustificate da carattere d’urgenza
MODULI E ARGOMENTI mod. 1 apertura corso – il gioco della pallacanestro e figura dell’istruttore 2 mod. 2 ball handling 2 mod. 3 individuali senza la palla 3 mod. 4 arresti e partenze 2 mod. 5 tiro 4 mod. 6 palleggio 3 mod. 7 passaggio 4 mod. 8 individuali di difesa 2 mod. 9 1 c. 1 senza palla 3 mod. 10 1 c. 1 con palla 2 mod. 11 accenni di gioco a tutto campo 2 mod. 12 regolamento 4 mod. 13 preparazione fisica 6 mod. 14 strumenti base dell’allenatore 2 mod. 15 metodologia dell’insegnamento sportivo 6 mod. 16 elementi di primo soccorso 2 verifica finale (parte teorica + pratica) 10
PROFILO ALLIEVO ALLENATORE Al termine del corso e dei successivi incontri di esercitazione didattica, l’Allievo allenatore dovrà avere acquisito adeguate conoscenze (area del sapere) e competenze (area del saper fare)
OBIETTIVI AREA DEL SAPERE 1. elementi base della tecnica 2. principali regole del gioco 3. prime nozioni di preparazione fisica 4. elementi di metodologia dell’insegnamento sportivo AREA DEL SAPER FARE 1. eseguire i principali movimenti tecnici (dimostrare) 2. osservare l’esecuzione dei principali movimenti tecnici e delle esercitazioni 3. registrare gli aspetti tecnici e didattici (scrivere ed elaborare, disegnare) 4. arbitrare
STRUTTURA TIPO DI UN INCONTRO TECNICO (120 MINUTI) INTRODUZIONE DEL MOVIMENTO 20’ ATTIVITA’ PRATICA 80’ (DIMOSTRATORI + OSSERVATORI) APPROFONDIMENTO E DIBATTITO 20’
AREA TECNICA FORMATORI C.N.A. “FONDAMENTALI, FONDAMENTALI FONDAMENTALI” E. Van Zandt
PRINCIPALI REGOLE DEL GIOCO ISTRUTTORE C.I.A. (COMITATO ITALIANO ARBITRI) “FONDAMENTALI” DELL’ARBITRO PERCORSO FORMATIVO DELL’ARBITRO COME ATLETA, PERSONA E TECNICO REGOLAMENTO ESECUTIVO NORMATIVE E PROCEDURE PER LA DISPUTA DELLA GARA REGOLAMENTO TECNICO REFERTO DI GARA DURANTE LA GARA: 1. INIZIO - SALTO A DUE 2. AVVIO ED ARRESTO DEL CRONOMETRO 3. REGOLE A TEMPO 4. SANZIONI PER FALLI 5. SANZIONI PER VIOLAZIONI 6. SOSPENSIONI E SOSTITUZIONI 7. SEGNALAZIONI ARBITRALI RELATIVE 8. FINE GARA E RAPPORTO ARBITRALE
PREPARAZIONE FISICA PREPARATORE FISICO TERRITORIALE I FATTORI DELLA PRESTAZIONE CENNI SUI SISTEMI ENERGETICI CON RIFERIMENTO AL BASKET LA PREVENZIONE DEI TRAUMI LA POSIZIONE FONDAMENTALE DEL GIOCATORE IL CONTROLLO POSTURALE LE CARATTERISTICHE DEI MOVIMENTI DEL GIOCATORE (CORSA, SALTO, ACCELERAZIONE, DECELERAZIONE, CAMBI DI DIREZIONE E VELOCITÀ, SCIVOLAMENTI, ARRESTI, TORSIONI) EQUILIBRIO: GENERALE E SPECIFICO COORDINAZIONE: GENERALE E SPECIFICA. I FONDAMENTI DELL’ALLENAMENTO
METODOLOGIA DELL’INSEGNAMENTO SPORTIVO METODOLOGO DELLA SCUOLA DELLO SPORT IL PROFILO E LE COMPETENZE DELL’ALLIEVO ALLENATORE CONCETTI PRINCIPALI METODOLOGIA DELL’INSEGNAMENTO RUOLO DEL TECNICO COME FACILITATORE CENNI SUI PROCESSI DI APPRENDIMENTO COMUNICARE EFFICACEMENTE CON GLI ALLIEVI USO DIDATTICO DELLA COMUNICAZIONE: SPIEGARE, DIMOSTRARE, CORREGGERE CENNI SULLA MOTIVAZIONE
MINIBASKET ISTRUTTORE MINIBASKET INDICATO DAL C.N.A. IMPORTANZA DEI PREREQUISITI: LE CAPACITA’ SENSO PERCETTIVE E LE CAPACITA’
MEDICO INDICAZIONE PER LA GESTIONE DEI PICCOLI INFORTUNI COSA FARE E… COSA NON FARE
STRUTTURA DELLA VERIFICA FINALE PROVA PRATICA SUL CAMPO CON PRESENTAZIONE DI UN PIANO DI ALLENAMENTO CON 2 ARGOMENTI DA SVILUPPARE (PROPOSTA, INSERIMENTO NEL PIANO DI ALLENAMENTO, LA PRESENTAZIONE SUL CAMPO, LA POSIZIONE E L’USO DELLA VOCE E LE CORREZIONI EFFETTUATE. LA VALUTAZIONE SARÀ ESPRESSA SECONDO LA SEGUENTE SCALA - INSUFFICIENTE - SUFFICIENTE - BUONA - DISCRETA - OTTIMA QUESTIONARIO 24 DOMANDE - 20 A RISP CHIUSA E 4 A RISP APERTA -(18 PUNTI SU 28) REGOLAMENTO 2 TECNICA 12 + 2 PREPARAZIONE FISICA 4 METODOLOGIA DELL’INSEGNAMENTO 2 + 2
SCHEDE VALUTATIVE DEL PERCORSO FORMATIVO E DI AUTOVALUTAZIONE
AL TERMINE DEL “PER”CORSO” POTRETE… Il superamento del corso ed il conseguente rilascio della tessera C.N.A. l’iscrizione a referto gara in qualità di assistente allenatore in tutti i campionati regionali (giovanili “Eccellenza” compresa) e, come primo allenatore, in tutti i campionati regionali senior a libera partecipazione
www.fip.it/trentinoaltoadige MASSIMO KOMATZ ufficiogare@trento.fip.it MAURO PROFICO mauro.profico@teletu.it 347 6252428
ALLENARE E’ UN DONO PHIL JACKSON DAVIDE DUSMET
CI VEDIAMO IN PALESTRA ! GRAZIE DELL’ATTENZIONE!