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RIABILITAZIONE

RIABILITAZIONE. IO SONO AL MONDO NELLA MISURA IN CUI POSSIEDO IL MONDO Heidegger. DEFINIZIONE. PROCESSO DI SOLUZIONE DEI PROBLEMI E DI EDUCAZIONE NEL CORSO DEL QUALE SI PORTA

keanu
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RIABILITAZIONE

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Presentation Transcript


  1. RIABILITAZIONE IO SONO AL MONDO NELLA MISURA IN CUI POSSIEDO IL MONDO Heidegger

  2. DEFINIZIONE PROCESSO DI SOLUZIONE DEI PROBLEMI E DI EDUCAZIONE NEL CORSO DEL QUALE SI PORTA UNA PERSONA DISABILE A RAGGIUNGERE IL MIGLIOR LIVELLO DI VITA POSSIBILE SUL PIANO FISICO,FUNZIONALE,SOCIALE ED EMOZIONALE CON LA MINOR RESTRIZIONE POSSIBILE DELLE SUE SCELTE OPERATIVE.

  3. CONCETTIINRIABILITAZIONE • CENTRALITA’ DELLA PERSONA • UNITA’BIO-PSICO-SOCIALE DEL PAZ. • RIABILITAZIONE “OUTCOME-BASED” • TEAM RIABILITATIVO

  4. CENTRALITA’ DELLA PERSONA Riconoscimento della centralita’ della persona e della sua famiglia nell’organizzazione dei servizi e nella progettazione degli interventi Da oggetto a SOGGETTO

  5. Unità bio-psico-sociale Necessità di un APPROCCIO GLOBALE AL PAZIENTE Attraverso un intervento che si connota come un processo di SOLUZIONE DI PROBLEMI

  6. Persona Qualità della vita organico sopravvivenza Processo riabilitativo ambientale psicologico Relazioni Sociali e lavorative produttività National center for medical rehabilitation and research 1993

  7. MEDICINA RIABILITATIVA OPERA NEI CAMPI DELLE MENOMAZIONI E DELLE DISABILITA’ Per aiutare a raggiungere il maggior livello di autonomia permesso dai danni anatomici fisiologici o psicologici RIABILITAZIONE SOCIALE INTERVIENE NEL SETTORE DELL’HANDICAP Per garantire la massima partecipazione possibile alla vita sociale INTERVENTI RIABILITATIVI

  8. SOGGETTI E STRUTTURE COINVOLTI NELLA RIABILITAZIONE • FAMIGLIA • MEDICO DI BASE • SCUOLA • SERVIZI DI FORMAZIONE E RIQUALIFICAZIONE PROFESSIONALE • DATORE DI LAVORO • SERVIZI DI ASSISTENZA SOCIALE

  9. TIPOLOGIA DEGI INTERVENTI DELLA MEDICINA RIABILITATIVA • TERAPEUTICIVOLTI A MODIFICARE LE MENOMAZIONI E LE DISABILITA’ • ASSISTENZIALIVOLTI A MANTENERE E A PROMUOVERE LE MIGLIORI CONDIZIONI CONCESSE DALLA DISABILITA’ • EDUCATIVI VOLTI A CONSEGNARE ALLA PERSONA DISABILE E A CHI L’ASSISTE STRUMENTI UTILI ALL’ACCETTAZIONE DELLA DISABILITA’

  10. FASIDI INTERVENTO DELLA MEDICINA RIABILITATIVA • PREVENZIONEDEL DANNO E DI CONSEGUENTI MENOMAZIONI SECONDARIE NELLE PATOLOGIE AD ALTO RISCHIO DI SVILUPPO DI DISABILITA’ CARATTERIZZA GLI INTERVENTI RIABILITATIVI NEI REPARTI PER ACUTI TALE INTERVENTO E’ STRETTAMENTE INTEGRATO CON IL NURSING INFERMIERISTICO.

  11. FASI DI INTERVENTO • FASE DELLA RIABILITAZIONEINTENSIVA(FASE ACUTA DELLA RIABILITAZIONE) CARATTERIZZATA DA INTERVENTI VALUTATIVI E TERAPEUTICI INTENSIVI (IMMEDIATA POST-ACUZIE)

  12. FASI DI INTERVENTO • FASE DEL COMPLETAMENTODEL PROCESSO DI RECUPERO E DEL PROGETTO DI RIABILITAZIONE (FASE SUBACUTA DELLA RIABILITAZIONE ) NON RICHIEDE INTERVENTI INTENSIVI

  13. FASI DI INTERVENTO • FASE DI MANTENIMENTOE/O PREVENZIONE DEL DEGRADO DEL RECUPERO MOTORIO E FUNZIONALE ACQUISITO (FASE POST-ACUTA DELLA RIABILITAZIONE) INTERVENTI INTEGRATI CON L’ATTIVITA’ DI RIABILITAZIONE SOCIALE

  14. L’INTERVENTO RIABILITATIVO SI REALIZZA ATTRAVERSO : • IL PROGETTO RIABILITATIVO • ELABORATO DALL’EQUIPE RIABILITATIVA • COORDINATA DAL MEDICO RESPONSABILE • IL PROGRAMMA RIABILITATIVO • DEFINISCE LE AREE DI INTERVENTO • ALL’INTERNO DEL PROGETTO RIABILITATIVO

  15. IL PROGETTO RIABILITATIVO : INDIVIDUALE • TIENE CONTOIN MANIERA GLOBALE DEI BISOGNI,PREFERENZE DEL PAZIENTE, DELLE SUEMENOMAZIONI,DISABILITA’,ABILITA’ RESIDUE E FATTORI AMBIENTALI • DEFINISCE ESITI DESIDERATI,ASPETTATIVE. E LE PRIORITA’ DEL PAZ. E DEI FAMIGLIARI • DEFINISCE, NELLE LINEE GENERALI , GLI OBIETTIVI A BREVE, MEDIO E LUNGO TERMINE, I TEMPI PREVISTI, LE AZIONI E LE CONDIZIONI NECESSARIE AL RAGGIUNGIMENTO DEGLI ESITI • E’ COMUNICATO AL PAZIENTE E AI SUOI FAMIGLIARI • E’ COMUNICATO A TUTTI GLI OPERATORI COINVOLTI NEL PROGETTO.

  16. Progetto riabilitativo • Stabilisce il ruolo del team • Determina i tempi previsti , le azioni e le condizione necessarie al raggiungimento degli esiti • E’ comunicato al paz. E ai suoi famigliari in modo comprensibile • E’ comunicato a tutti gli operatori coinvolti • Deve essere modificato e adattato in caso di cambiamenti sostanziali,vengano raggiunti det.risultati • Si verifichino modificazioni non previste

  17. PROGRAMMA RIABILITATIVO • Insieme di proposizioni elaborato dal team Coordinato dal medico fisiatra responsabile che: • Definiscono i motivi della presa in carico del paz. • Individuano e includono gli obiettivi immediati (goal) e gli obiettivi a breve termine(Outcome specifici) • Tempi degli interventi • Misure di esito • Operatori coinvolti

  18. EROGAZIONE DI INTERVENTI O MEGLIO LA PRESA IN CARICO DEL PAZIENTE AVVIENE MEDIANTE LA PREDISPOSIZIONE DI UN PROGETTO RIABILITATIVO DI PERSONA E LA REALIZZAZIONE DI UNO O PIU’ PROGRAMMI RIABILITATIVI

  19. LIVELLI ASSISTENZIALI RIABILITATIVI • (RIABILITAZIONE INTENSIVA (ACUTA) • DIRETTA AL RECUPERO DI DISABILITA’ • IMPORTANTI CHE RICHIEDONO UN ELEVATO • IMPEGNO VALUTATIVO E TERAPEUTICO • DEVE GARANTIRE AL PAZ. NON MENO DI TRE • ORE GIORNALIERE DI TERAPIA SPECIFICA. • (RIABILITAZIONE ESTENSIVA (SUBACUTA) • DIRETTA AL RECUPERO DEL PAZ. CHE HA RAGGIUNTO • UN GRADO DI STABILIZZAZIONE NELL’EVOLUZIONE • DELLA DISABILITA’ RICHIEDE UN MODERATO IMPEGNO TERAPEUTICO (MENO DI TRE ORE) E UN FORTE SUPPORTO ASSISTENZIALE

  20. RIABILITAZIONE OUTCOME-BASED OUTCOME GLOBALE O GENERALE OUTCOME FUNZIONALE OUTCOME SOCIALE

  21. OUTCOME GLOBALE • Obiettivo generale della riabilitazione medica e sociale • Risultato finale di tutti gli interventi sanitari della medicina riabilitativa e degli interventi della riabilitazione sociale

  22. Outocomefunzionale • Risultato finale della presa in carico della medicina riabilitativa. • Risultato finale desiderato relativo a uno specifico set di parametri ( completa autonomia a domicilio)

  23. Outocomesociale • Obiettivo finale degli interventi della riabilitazione sociale

  24. Obiettivo intermedio (outcome specifico) • Risultato desiderato relativo a un set diparametri minori o piu’ discreti ( es. autonomia a deambulare) • Risultato da raggiungere nello spazio di settimane o mesi • Obiettivo relativo al recupero di una funzione

  25. Obiettivo immediato o Goal • Ben definito risultato da raggiungere in un breve e ben delineato arco di tempo (pochi giorni, al massimo, una o due settimane;per es. controllo del tronco da seduto)

  26. CRITERI DI INDIVIDUAZIONE DEGLI OBIETTIVI IMMEDIATI E A MEDIO TERMINE • Realistici • Individuali • Misurabili • Condivisi dal team • A responsabilità individuata • Tempi e modalità di interventi definiti • Individuazione operatori coinvolti

  27. PROCESSO LOGICO NELLA PROGRAMMAZIONE DEGLI INTERVENTI • ASSEGNARE LA RESPONSABILITà DEL PROGETTO A UN MEDICO • INDIVIDUARE I PROBLEMI DELPAZ. • INDIVIDUARE L’OUTCOME FINALE • DISTINGUERE L’OUTCOME FUNZIONALE RAGGIUNGIBILE • INDIVIDUARE LE FUNZIONI GENERALI (OUTCOME SPECIFICI) • INDIVIDUARE GLI OBIETTIVI A BREVE TERMINE • SCEGLIERE LE MODALITA’DI INTERVENTO

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