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23 – Misurare il costo della vita. Costo del paniere nell’anno t. x 100. IPC dell’anno t =. Costo del paniere nell’anno base. 23 – Misurare il costo della vita. IPC – Indice di prezzi al consumo: una misura del costo complessivo dei beni e dei servizi acquistati dal consumatore tipo.
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Costo del paniere nell’anno t x 100 IPC dell’anno t = Costo del paniere nell’anno base 23 – Misurare il costo della vita IPC – Indice di prezzi al consumo: una misura del costo complessivo dei beni e dei servizi acquistati dal consumatore tipo. • Calcolo • Determinare il paniere di beni di consumo di riferimento • Rilevare i prezzi dei beni nei diversi anni • Calcolare il costo del paniere nei diversi anni (le quantità sono fisse, variano i prezzi da un anno all’altro) • Scegliere l’anno base per il calcolo dell’IPC, calcolare l’indice per i diversi anni. Per un generico anno “ t “ l’IPC risulta:
IPCt - IPC t-1 x 100 Tasso inflazione anno t = IPC t-1 Tasso d’inflazione:la variazione percentuale del livello dei prezzi rispetto ad un livello predente. (ad esempio variazione percentuale del livello dei prezzi da un anno all’altro) Calcolo Se il livello dei prezzi, nei diversi anni è misurato dall’IPC, il tasso d’inflazione per il generico anno “ t “ sarà:
Paniere di riferimento Caso pratico n.1 La seguente tabella riporta i prezzi e le quantità consumate in un dato paese nei diversi anni. Anno base è il 1996. Nell’ICP le quantità di beni che compongono il paniere sono sempre quelle consumate nell’anno base, anche per gli anni sucessivi.
Calcolare l’IPC nel 1996. Valore paniere nel 1996= (10x 50€)+(100x1€)+(100x5€) = 1100€ IPC 1996= (1100€ /1100€) x 100 = 100 N.B. il 1996 è stato scelto come anno base quindi valore al numeratore (costo del paniere nell’anno in cui si sta calcolando l’indice) e il valore al denominatore (costo del paniere nell’anno base) sono uguali. Nell’anno scelto come base l’IPC vale sempre 100
Calcolare l’IPC nel 1997. Valore paniere nel 1997= (10x50€)+(100x1€)+(100x10€)= 1600€ IPC 1997= (1600€/1100€) x 100 = 145,5 Calcolare IPC nel 1998. Valore paniere nel 1998= (10x60€)+(100x1,5€)+(100x20€)= 2750€ IPC 1998= (2750€ /1100€) x 100 = 250
IPC1997 - IPC 1996 IPC1998 - IPC 1997 x 100 x 100 Tasso inflazione 1997 = Tasso inflazione 1998 = IPC 1996 IPC 1997 Qual è il tasso d’inflazione nel 1997? Tasso inflazione 1997 = (145,5 – 100)/100 x 100 = 45,5% Qual è il tasso d’inflazione nel 1998? Tasso inflazione 1998 = (250 – 145,5)/145,5 x 100 = 71,8%
Problemi di misurazione • Problemi pratici di raccolta dei dati • introduzione nuovi beni • variazioni qualitative • distorsioni da sostituzione
Distorsione da sostituzione: Nel calcolo dell’IPC viene mantenuto costante il paniere di beni, nella realtà la composizione dei consumi varia nei diversi anni. Al variare dei prezzi aumentano i consumi per i beni relativamente meno cari (bene 2) e diminuiscono quelli dei beni relativamente più cari (bene 3). Si parla in questo caso di distorsione da sostituzione nella determinazione dell’IPC e quindi del conseguente calcolo del tasso d’inflazione. Di conseguenza viene sovrastimato l’aumento del costo della vita da un anno all’altro.
Esercizio: Effetti dell’Indicizzazione Se i lavoratori avessero una clausola di indicizzazione del loro salario basata sull’IPC calcolato precedentemente (vedi caso pratico 1), il loro tenore di vita aumenta, diminuisce o rimane costante negli anni 1996 – 1998? NB: Indicizzazione = correzione automatica, per legge o per contratto, degli effetti dell’inflazione sul valore della moneta. Es. : i salari possono essere indicizzati, totalmente o parzialmente, all’indice dei prezzi al consumo (scala mobile, in Italia abolita nel 1992)
Risposta: Come si è visto al punto precedente, l’IPC così calcolato, non considerando l’effetto sostituzione nei consumi, sopravaluta il costo della vita. Se i salari fossero indicizzati sull’inflazione così calcolata, aumenterebbero più dell’effettivo aumento del costo della vita. Quindi il tenore di vita dei lavoratori risulterebbe migliorato.
Esercizio: Se un particolare consumatore consumasse soltanto il bene 3 (vedi caso pratico 1), data la precedente clausola di indicizzazione del salario, come varierebbe il suo tenore di vita negli anni 1996 – 1998 ? Incremento costo bene 3 anno 1997 = (10 –5)/5 x 100 = 100% Incremento costo bene 3 anno 1998 = (20 –10)/10 x 100 = 100% L’incremento del costo della vita, per questo particolare consumatore, dipende soltanto dall’incremento del costo del bene 3. Essendo tale incremento superiore alla rivalutazione del salario basata sull’indice precedentemente calcolato, il tenore di vita di questo consumatore peggiora negli anni 1996 – 1998.
Un esempio di paniere (IPC in USA): cibo e bevande 17% abbigliamento ed elettrod. 6% abitazione 41% divertimento 4% spese mediche 7% trasporti 17% altri beni e servizi 8% Un esempio di paniere (IPC) Italia: cibo e bevande 31% abbigliamento 9% elettricità e combustibili 5% abitazione 5% altri beni e servizi 50%
Confronto tra i vari indici dei prezzi: Indice dei prezzi al consumo (IPC): una misura (un indice) del costo complessivo del paniere beni (merci e servizi) acquistato da un consumatore “tipo” Indice dei prezzi all’ingrosso (IPI): una misura (un indice) del costo complessivo del paniere beni (merci e servizi) acquistato dall’impresa “tipo” Deflatore del PIL: una misura (un indice) del prezzo di tutti i beni e servizi prodotti internamente
Differenze IPC e Deflatore del PIL l’IPC include i prezzi dei beni importati mentre il Deflatore li esclude (include solo i prezzi dei beni prodotti internamente). • Deflatore si riferisce ai prezzi di tutti i beni e servizi prodottie non solo di quelli acquistati dal consumatore o dall’impresa tipo • l’IPC si basa sui prezzi di un paniere costante (quello dell’anno base), mentre il Deflatore si basa sui prezzi della produzione corrente (il paniere cambia automaticamente nel tempo).
Indice prezzi al consumo / Deflatore del PIL IPC: Paniere costante (del consumatore, q). Pesi costanti. Deflatore: Paniere dato dalla produzione corrente di beni (Q). Pesi variabili (NB: i pesi sono quelli “cerchiati” in rosso e blu) IPC Deflatore
IPC / Deflatore, dati USA IPC maggiormente sensibile agli shock petroliferi
Equivalente valore monetario nell’anno Y Valore monetario nell’anno X IPC anno Y x = IPC anno X Confronti tra valori monetari rilevati in tempi diversi: correzione dell’effetto inflazione. Grandezze espresse in valori monetari e rilevate in anni differenti non sono direttamente confrontabili come valore, a causa dell’inflazione che cambia il potere d’aquisto della moneta. Conoscendo i valori dell’IPC nei diversi anni è possibile calcolare per un dato valore monetario riferito ad un certo anno, l’equivalente valore monetario in anni differenti. Dato il valore monetario nell’anno X, l’equivalente valore monetario nell’anno Y sarà:
Esempio/Esercizio: Confronto tra retribuzione medie annua in Italia, dati INPS 1985 e 1999. Retribuzione (nominale) in 1985 = 7064 Retribuzione (nominale) in 1999 = 18338 (IPC1999 / IPC1985)*100 = 184.50Confrontiamo le retribuzioni in termini reali:Retribuzione in 1985 a prezzi 1999 = 7064* (185.50)/100 = 13033 Conclusione: le retribuzioni reali (a prezzi 1999) sono aumentate solo da 13033 euro del 1985 a 18338 euro del 1999.
Tasso Int reale = Tasso Int nominale – Tasso d’inflazione Tassi di interesse nominale e reale: Tasso d’interesse nominale: il tasso d’interesse come viene abitualmente riferito senza alcuna correzione dagli effetti dell’inflazione. Tasso d’interesse reale: il tasso d’interesse depurato dagli effetti dell’inflazione.
Problema n° 3 pag. 426 Tra il 1847 e il 1997 l’indice dei prezzi al consumo negli Stati Uniti è aumentato del 637%. Utilizzate tale valore per depurare dell’effetto dell’inflazione i seguenti prezzi del 1947. Quali beni costavano di più, al netto dell’inflazione, nel 1947 rispetto al 1997? Quali costavano meno?