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V iaggio nel veneto nuovo e antico. di A urora S imionato C lasse 2 D a -G A nno S colastico 2012-2013 C ompiti estivi. Peraga Medievale.
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Viaggio nel veneto nuovo e antico • di Aurora Simionato • Classe 2Da-G • Anno Scolastico 2012-2013 • Compiti estivi
Dal 1999 ogni anno, il primo week end di giugno, al Castello dei Da Peraga si ripete una magia, correndo a ritroso nel tempo, alla riscoperta del medioevo e delle sue tradizioni. Un viaggio nel passato, a partire dall’incendio del vigontino del 1319 ad opera dei Carraresi, tra enogastronomia, tradizione, cultura e spettacolo.
Padova città e le Cronache Carraresi
Il Castello di Valbona fu edificato per la difesa del territorio dei Conti di Lozzo. Stabilire con certezza la data della sua costruzione è impossibile, ma si sa che già esisteva nella prima metà del 13° secolo . E’ considerato un punto di riferimento obbligatorio per le guerre che in quegli anni opponevano Padovani, Scaligeri, Estensi e Vicentini.
Il complesso di Cava Bomba costituisce un significativo esempio di archeologia industriale nella produzione di calce nei Colli Euganei e un prezioso documento di una realtà produttiva di un passato recente. Il rigoroso restauro ha consentito l'ideale ricostruzione del ciclo produttivo in tutte le sue fasi, mentre attraverso un percorso esterno è possibile ripercorrere le varie fasi del ciclo produttivo dell'antica fornace. All'interno di un cortiletto è organizzata la mostra degli attrezzi usati in passato per la lavorazione dei materiali lapidei estratti nei Colli Euganei. Il percorso di visita si articola in tre sezioni espositive: la geologia dei Colli Euganei; la mineralogia; la collezione Da Rio. La scoperta, verso la metà degli anni Settanta, nella cava di calcare annessa alla fornace, di un giacimento di pesci fossili del Cretaceo Superiore, fece nascere l'idea del restauro del complesso industriale a scopi museali. Questi reperti costituiscono, infatti, il nucleo principale della sezione della Geologia, introdotta da un settore dedicato alle Scienze della Terra supportato da un sistema informativo, che illustra tutti i caratteristici fenomeni geologici riguardanti i Colli Euganei. La sezione Mineralogica ospita invece una raccolta di minerali di tutto il mondo. L'ultima sezione è riservata alla collezione geologica "Da Rio", di rilevante interesse. Costituisce, infatti, un tipico esempio di museologia scientifica della prima meta dell'Ottocento. La collezione comprende minerali, rocce e fossili raccolti tra la fine del Settecento e la prima metà dell'Ottocento dal conte Niccolò Da Rio, famoso naturalista e letterato padovano. Recentemente è stato inaugurato un parco geologico esterno con macro campioni di roccia e modelli di animali preistorici a grandezza naturale.
Il Castello di Monselice è un complesso di edifici che si compone di quattro nuclei principali. La parte più antica è il Castelletto con l'annessa Casa Romanica, edificati tra l'XI e il XII secolo. La Torre di Ezzelino è un edificio massiccio del XIII secolo collegato agli altri edifici esistenti per mezzo del rinascimentale Palazzo Marcello del XV secolo. Nel 1935 il conte Vittorio Cini, ereditando il castello, avvia un radicale restauro di tutto il complesso degli edifici introducendo all'interno una vastissima collezione di armi, tavoli, sedie, quadri, arazzi, letti, soprammobili, attrezzi da cucina medievali e rinascimentali. Dal 1981 il complesso è passato in proprietà alla Regione Veneto ed è gestito dalla Società "Rocca di Monselice srl".
Due Carrare Museo dell’aria e dello spazio
Il filo conduttore del percorso storico del Museo è il volo. La collezione interna, costituita da oltre 300 modelli di aerei, dirigibili e mongolfiere, divise d'epoca, manichini, motori ed oggetti aeronautici, traccia tutta la storia del volo in ordine cronologico. Al centro del Castello, al piano nobile, un'ampia sezione è dedicata al Volo su Vienna e alle stanze temporaneamente abitate da Gabriele d'Annunzio. All'interno tracce di affreschi, arredi, oggetti personali, divise, ricordi dannunziani, mobilio antico e suppellettili d'epoca. Negli ex fienili bellissimi modelli di aerei raccontano: la prima trasvolata atlantica di Lindbergh, le gare di velocità, i record, i raids degli anni Trenta. Infine, nelle antiche cantine, si raggiunge l'ultima sezione dedicata allo sviluppo dell'aviazione negli anni recenti e alla conquista dello spazio con i modelli del LEM e della Navetta Spaziale Columbia. Infine guardando al Giotto degli Scrovegni le comete, punto di congiunzione tra passato e futuro. Il Castello di San Pelagio, unico in Europa per la sua collezione aeronautica, è anche noto per il suo parco e per il Labirinto del Minotauro.
La villa fu costruita nel primo XVIII secolo su commissione della famiglia Sceriman, di origine persiana. Successivamente passò ai Widmann, che diedero all'edificio l'attuale aspetto, aggiungendovi decorazioni di gusto rococò. Rezzonico e Foscari sono nomi acquisiti nel tempo dalla famiglia Widmann, dovuti a matrimoni con esponenti delle due nobili famiglie veneziane. Nella villa sono presenti arredi storici, stemmi, affreschi biblioteche e archivi, statue e serre; inoltre è dotata di un parco che si estende per 16.000mq.
Museo Peggy Guggenheim La Collezione Peggy Guggenheim è uno dei più importanti musei in Italia per l'arte europea ed americana della prima metà del XX secolo con sede a Venezia presso Palazzo Venier dei Leoni, sul Canal Grande, in quella che fu l'abitazione di Peggy Guggenheim. Il museo ospita la collezione personale di Peggy Guggenheim, ma anche i capolavori della Collezione Hannelore B. e Rudolph B. Schulhof, della Collezione Gianni Mattioli, il Giardino delle sculture Nasher e mostre temporanee. La Collezione Peggy Guggenheim è di proprietà della Fondazione Solomon R Guggenheim che la gestisce insieme al Museo Solomon R. Guggenheim di New York e al Guggenheim Museum Bilbao.
Il Palazzo Ducale, uno dei simboli della città di Venezia e capolavoro del gotico veneziano, sorge nell'area monumentale di Piazza San Marco, ed è oggi sede del Museo Civico di Palazzo Ducale e fa parte della Fondazione Musei Civici di Venezia. Il percorso di visita suggerito dal museo non segue linearmente i singoli piani del palazzo, ma traccia un itinerario che sale e scende attraversandoli più volte. Dal piano terra, dove sono ospitati i servizi al pubblico, il percorso comincia con il Museo dell’Opera e, passando attraverso lo straordinario cortile, prosegue verso le sale superiori del Palazzo con la visita delle preziose stanze dell’Appartamento Ducale, al primo piano, e delle Stanze Istituzionali che si sviluppano tra il secondo piano e il piano delle Logge, per concludersi infine con la visita all’Armeria e alle Prigioni.
La storia del castello è indissolubilmente legata alla famiglia Collalto, di antichissima origine longobarda, che da Treviso si stabilisce qui tra il XII e il XIII secolo fondando i castelli di Collalto e di San Salvatore. Il castello di San Salvatore si espande velocemente ed arriva alla fine del Medioevo, con i suoi trentamila metri quadrati tra rocca e borgo, ad essere uno dei più estesi del nord Italia. Inespugnato per tutto il Medioevo, durante la lunga pax veneziana il castello vede la fioritura di una straordinaria stagione artistica: arrivano a San Salvatore pittori, poeti, musicisti e letterati.
Della originaria fondazionescaligera (mastio costruito per difendere la corte di guardia interna) restano in basso le profonde feritoie strombate, mentre le piccole finestre ad arco risalgono alla ristrutturazione del 1467; la parte terminale, cella campanaria e posto di vedetta, ricostruita dopo il crollo del 1491, viene sopraelevata all'altezza attuale nel 1847-55 con l'antistorico coronamento di merli ghibellini. Oggi la struttura ospita il Museo cittadino e comprende una pregevole pinacoteca con quadri ed affreschi recuperati da conventi e chiesedel territorio; un arredo abbastanza composito, costituito da cassapanche, sedie e armature risalenti al 1500-1600; una sezione archeologica con reperti che abbracciano un arco di tempo che va dal Paleolitico superiore all'età romana.
La frana che si staccò alle ore 22.39 dalle pendici settentrionali del monte Toc precipitando nel bacino artificiale sottostante aveva dimensioni gigantesche. Una massa compatta di oltre 270 milioni di metri cubi di rocce e detriti che furono trasportati a valle in un attimo, accompagnati da un'enorme boato. Tutta la costa del Toc, larga quasi tre chilometri, costituita da boschi, campi coltivati ed abitazioni, affondò nel bacino sottostante, provocando una gran scossa di terremoto. Il lago sembrò sparire, e al suo posto comparve una enorme nuvola bianca, una massa d'acqua alta più di 100 metri, contenente massi dal peso di diverse tonnellate. La forza d'urto della massa franata creò due ondate. La prima, a monte, fu spinta ad est verso il centro della vallata del Vajont che in quel punto si allarga. Questo consentì all'onda di abbassare il suo livello e di risparmiare, per pochi metri, l'abitato di Erto. Purtroppo spazzò via le frazioni più basse lungo le rive del lago. La seconda ondata si riversò verso valle superando lo sbarramento artificiale, innalzandosi sopra di esso fino ad investire le case più basse del paese di Casso. Il collegamento viario eseguito • sul coronamento della diga venne lacerato, così come la palazzina di cemento, a due piani, della centrale di controllo ed il cantiere degli operai. L'ondata, forte di più di 50 milioni di metri cubi, scavalcò la diga precipitando a piombo nella vallata sottostante con una velocità impressionante. La stretta gola del Vajont la compresse ulteriormente, facendole acquisire maggior energia. Allo sbocco della valle l'onda era alta 70 metri e produsse un vento sempre più intenso, che portava con se, in leggera sospensione, una nuvola nebulizzata di goccioline. Tra un crescendo di rumori e sensazioni che diventavano certezze terribili, le persone si resero conto di ciò che stava per accadere, ma non poterono più scappare. Il greto del Piave fu raschiato dall'onda che si abbatté con violenza su Longarone. Case, chiese, porticati, alberghi, osterie, monumenti, statue, piazze e strade furono sommerse dall'acqua, che le sradicò fino alle fondamenta. Della stazione ferroviaria non rimasero che lunghi Vajont • tratti di binari piegati come ramoscelli. Quando l'onda perse la sua forza andandosi ad infrangere contro la montagna, iniziò un lento riflusso verso valle: una azione non meno distruttiva, che scavò in senso opposto alla direzione di spinta. Alle prime luci dell'alba l'incubo, che aveva ossessionato da parecchi anni la gente del posto, divenne realtà. Gli occhi dei sopravvissuti poterono contemplare quanto l'imprevedibilità della natura, unita alla piccolezza umana, seppe produrre. La perdita di quasi duemila vittime stabilì uno sfortunato primato nella storia italiana e mondiale. Si era consumata una tragedia tra le più grandi che l'umanità potrà mai ricordare.
Durante gli interventi di restauro degli anni '30 si è ricavata una grande terrazza da cui si gode una stupenda vista panoramica da Vicenza alla pianura Padana, dai Colli Berici alle Piccole Dolomiti. Nel salone del 1° piano sono collocati i pannelli che costituiscono il ciclo di affreschi di Pino Casarini, compiuti nel 1939 su incarico dell'Ente Provinciale Turismo con il quale rivive la novella di Giulietta e Romeo(12 scene e due ritratti).
Arzignano La Rocca Scaligera
Parte integrante del borgo, la Rocca scaligera fu concepita come costruzione per l'ultima difesa. Nel corso dei primi secoli della sua vita subì vari assedi avendo come padroni prima gli Scaligeri, quindi i Visconti e infine, dal 1404 al 1797, la Repubblica di Venezia.La torre centrale, trasformata in palazzo, ospita oggi l'Arciprete dell'antica Pieve, ora Parrocchia "Visitazione della Bellissima Vergine Maria".E' stata recuperata con la sua cinta muraria e la loggia del Vicario per i Pellegrini del Giubileo e successivamente per scopi pastorali e culturali. • Sagra e ricostruzione medievale!
FONTI http://www.peragamedievale.org/ https://www.facebook.com/pages/PeragaMedievale/105675879518923?fref=ts info@peragamedievale.org Loris Bizzotto https://www.facebook.com/cronachecarraresi?fref=ts http://www.cronachecarraresi.it https://www.facebook.com/ILCASTELLODIVALBONA?fref=ts http://www.ilcastellodivalbona.com/ http://www.magicoveneto.it/euganei/CintoEuganeo/CavaBomba-1.htm http://www.museicollieuganei.it/cava-bomba/ http://www.castellodimonselice.it/it-IT/il-castello info@castellodimonselice.it http://musei.provincia.padova.it/portale/Scheda_Museo.aspx?cod_museo=17 https://www.google.it/search?hl=it&q=museo+dell%27aria+e+dello+spazio&bav=on.2,or.r_qf.&biw=1760&bih=895&pdl=300&um=1&ie=UTF-8&tbm=isch&source=og&sa=N&tab=wi&ei=gDsaUtOKO-jL4ATQvIHQCw • http://it.wikipedia.org/wiki/Villa_Sceriman_Widmann_Rezzonico_Foscari • http://www.veneziasi.it/it/ville-venete/villa-widmann-rezzonico-foscari.html • http://www.comune.venezia.it/flex/cm/pages/ServeBLOB.php/L/IT/IDPagina/1 • http://www.guggenheim-venice.it/ • http://www.guggenheim.org/venice • http://palazzoducale.visitmuve.it/ • http://www.castellosansalvatore.it/ • https://www.google.it/search?q=susegana+castello+san+salvatore&hl=it&tbm=isch&tbo=u&source=univ&sa=X&ei=jj0aUpP9AeKv4QTjyoAI&ved=0CEAQsAQ&biw=1760&bih=895 • http://www.marcadoc.it/musei/Il-Museo-Civico-del-Castello-di-Conegliano.htm • http://www.tripadvisor.it/Attraction_Review-g194744-d3224109-Reviews-Castle_of_Conegliano-Conegliano_Province_of_Treviso_Veneto.html • http://it.wikipedia.org/wiki/Disastro_del_Vajont • http://www.vajont.net/ • http://www.erto.it/diga.htm • http://www.magicoveneto.it/vicenza/Montecchio/Montecchio_Castelli-Giulietta-Romeo.htm • http://www.veneto.to/destinazioni-dettaglio?uuid=d84a6cfe-3904-4a26-aa32-1d823f48dad3&lang=it • http://www.magicoveneto.it/vicenza/Arzignano/Arzignano-Castello-1.htm • https://www.google.it/webhp?hl=it&tab=ww L’utilizzo di musica e immagini provenienti da siti web è stato solo a scopo didattico • Lavoro di Aurora Simionato • Classe 2Da-G • Anno scolastico 2012-2013 • Compiti estivi