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Il colloquio in contesti relazionali diversi. 1. Il colloquio con l’individuo. Le caratteristiche : - costruzione di una relazione diadica - possibilità di interagire faccia a faccia Le problematiche - pericolo di un coinvolgimento emotivo - l’uso del tempo tende a dilatarsi
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1. Il colloquio con l’individuo • Le caratteristiche: - costruzione di una relazione diadica - possibilità di interagire faccia a faccia • Le problematiche - pericolo di un coinvolgimento emotivo - l’uso del tempo tende a dilatarsi - l’assenza di più punti di vista (p.d.v.) - più difficile cogliere consapevolezza del disagio/esigenza cambiamento • Le potenzialità - ascolto più attento (aspettative/risposte possibili del servizio) - migliore comprensione della sofferenza (verbale e non verbale) - sostegno diretto in un rapporto privilegiato - valutazione/verifica immediate con la persona - influenzare lo sviluppo di capacità personali e di problem solving
2. Il colloquio con la coppia • Le caratteristiche: - costruzione di un rapporto plurale (biconduzione?) - attenzione a retroazioni emotive dirette/indirette (verbale/non verbale) • Le problematiche - pericolo di creare alleanze/coalizioni stabili e triangolazioni relazionali - difficoltà a scoprire e svelare segreti della coppia - gestione del possibile conflitto (escalation simmetrica) Le potenzialità - comprensione dei due p.d.v./punteggiature diverse - possibilità di cogliere la dinamica relazionale “qui e ora” - lavoro comune sulle differenti aspettative/delusioni - esplicitazione dei meccanismi che portano al conflittualità/ostilità - osservazione della congruenza verbale/non verbale - far emergerere regole, riti, miti familiari e distribuzione informale ruoli - condivisione di una terza punteggiatura
3. Il colloquio con la famiglia • Le caratteristiche: - costruzione di un rapporto plurale (biconduzione) - lettura delle retroazioni/invio di feed-back nel “qui ed ora” al sistema fam. • Le problematiche - fase d’aggancio, collaborazione e contrattazione per percorso comune - gestione e comprensione delle diverse aspettative - giochi relazionali (alleanze/coalizioni) sotterranei - più difficile cogliere comunicazione non verbale di più persone essendo anche parte del sistema che si osserva - gestione del conflitto - decodifica dei messaggi impliciti e indiretti - comprensione/restituzioni/riletture sul gioco • Le potenzialità - lavoro sul ”qui ed ora” - ascolto di tutte le punteggiature - confronto diretto tra le parti (circolarità dei messaggi) - invio di messaggi diretti e espliciti per sviluppare una comunicazione chiara - risoluzione più rapida dei problemi - capacità di migliorare l’interazione e acquisire nuove modalità di rapporto - maggiore obiettività nel comprendere regole, ruoli, riti, miti presenti nel sistema familiare
Contesto della relazione utente/operatore: • segretariato sociale • consulenza • aiuto/sostegno • valutazione • controllo • contesti misti : aiuto e controllo, valutazione e aiuto, valutazione e consulenza
Il Segretariato sociale → scopi conoscenza e comprensione del problema ai fini di decidere una eventualle 'presa in carico → modalità di contatto/comunicazione: accoglienza/disponibilità; evitare coinvolgimenti eccessivi → durata: non superiore alla mezz'ora → clima: neutro → compiti: ascolto attento, raccolta/offerta di informazioni, orientamento e accompagnamento
La Consulenza psico-sociale • scopi : affrontare la richiesta favorendo processi di collaborazione e di empowerment • modalità di contatto/comunicazione: accoglienza; riconoscimento del problema, relazione personale paritaria • durata: 45/50 minuti • clima: equilibrato coinvolgimento e neutralità, attivazione delle competenze • compiti: uso del sé e della relazione, problem solving, connotazione positiva
Aiuto e sostegno • scopi: rispondere a bisogni materiali, sociali e psicologici a sostegno di una positiva evoluzione della situaizone • modalità di contatto/comunicazione: relazione stabile, ma in un tempo definito • durata: non superiore all'ora • clima: emotivamente più coinvolgente, attenzione all'invischiamento • compiti: erogazione di prestazioni, attivazione di reti, sostegno al cambiamento
Valutazione/verifica • scopi: formulare ipotesi di funzionamento del sistema cliente e individuare aree di recuperabilità • modalità di contatto/comunicazione: costruzione di un rapporto di fiducia, controllo della relazione • durata: 40-50 minuti • clima: gestione della tensione emotiva, evitare possibili escalation relazionali • compiti: colloquio in ufficio, a domicilio, con altri soggetti della rete, relazione
Controllo • scopi: controllare il sistema per aiutarlo a superare la crisi • modalità di contatto/comunicazione: trasparenza, assunzione chiara della funzione di controllo • durata: non superare l'ora • clima: gestione delle tensioni e conflittualità • compiti: diagnosi e prognosi anche in collegamento con altri operatori, relazioni
aiuto e controllo • scopi : controllare il sistema per aiutarlo a superare la crisi • modalità di contatto/comunicazione accoglienza e comprensione, gestione di emozioni e tensione • durata : massimo un'ora • clima: collaborazione, tensione emotiva • compiti: interventi materiali, attivazione delle reti, colloqui, visite domiciliari, relazioni
valutazione e aiuto • scopi: valutare i processi relazionali del sistema utente in funzione della presa in carico • modalità di contatto/comunicazione: accoglienza neutrale, controllo su alleanze e conflitti • durata: massimo un'ora • clima: tensione iniziale, collaborazione • compiti: colloqui, visite domiciliari, primi interventi di aiuto
Consulenza e valutazione • scopi: offrire informazioni e competenze professionali, osservare il funzionamento del sistema • modalità di contatto/comunicazione: accoglienza della persona e della richiesta; dare e ottenere informazioni chiare rispetto al processo • durata : Max un'ora • clima: accoglienza, meccanismi di difesa rispetto al confronto • compiti: colloqui strategici, visite domiciliari, documentazione
I contesti ambientali 1. Il colloquio telefonico 2. Il colloquio in ufficio 3. La visita domiciliare 4. Il colloquio nelle istituzioni