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I primi passi della Legge Regionale 22/2002. Nell’Area Infanzia. Dott.ssa Elisa Corniani –Rev. 3 giugno 2014. Prima della l.r. 22/2002:. Dott.ssa Elisa Corniani –Rev. 3 giugno 2014. L.r. 32/90
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I primi passi della Legge Regionale 22/2002 Nell’Area Infanzia Dott.ssa Elisa Corniani –Rev. 3 giugno 2014
Prima della l.r. 22/2002: Dott.ssa Elisa Corniani –Rev. 3 giugno 2014 L.r. 32/90 • Approvazione al funzionamento, successivamente all’accertamento di requisiti organizzativi e professionali da parte della Commissione regionale • Asilo Nido solo comunale • Asilo Nido ‘minimo’ • Nido Integrato: • natura di servizio innovativo • Fascia d’età 12-36 mesi • Max capacità ricettiva 30 posti • Centro Infanzia • Nido Famiglia
Prima della l.r. 22/2002: Dott.ssa Elisa Corniani –Rev. 3 giugno 2014 Regolamento regionale 3/1973 Norme tecniche per la redazione di progetti di costruzione e riattamento degli asili nido • Ampiezza dell’area 40 mq a bambino (min 1600 mq): • Area coperta max 30% del totale • Superficie utile min 8 mq./ bambino • Superficie dei servizi generali max 25% • Parcheggi min 1 mq./20mc di costruzione • Un solo piano fuori terra di norma (eccezioni e deroghe previste dall’art.15) • Caratteristiche degli spazi (prevista cucina interna) • Requisiti di sicurezza, illuminazioni, acustiche e termo-igronometriche
Dopo la l.r.22/2002: Dott.ssa Elisa Corniani –Rev. 3 giugno 2014 MODELLO VENETO DELLA QUALITA’ Secondo standards internazionali Con l’accreditamento si riconosce ai soggetti autorizzati la possibilità di fornire prestazioni o servizi che possono essere compensati con l’impiego di risorse pubbliche attraverso l’autorizzazione all’esercizio si riconosce alla struttura la possibilità di operare fornendo liberamente al cittadino i servizi e le prestazioni dichiarate DPR 380/2001 t.u. in materia edilizia: permesso a costruire Accreditamento d’eccellenza Accreditamento istituzionale Autorizzazione all’esercizio Autorizzazione alla realizzazione
Dopo la l.r.22/2002: Dott.ssa Elisa Corniani –Rev. 3 giugno 2014 Autorizzazione all’esercizio, successivamente all’accertamento di requisiti, rilasciata da parte del Comune: DGRV 84/2007 • Asilo Nido NON PIU’ solo comunale MA ANCHE privato • Asilo Nido ‘minimo’ • Nido Integrato: • PERDE LA natura di servizio innovativo • Fascia d’età 3-36 mesi • Max capacità ricettiva 40 posti • Centro Infanzia • Nido in famiglia (3923/07 e 674/2008, FUORI DALLA DISCIPLINA DELLA lr 22) • Micronido • Nido Aziendale (L.448/2001)
Dopo la l.r.22/2002: Dott.ssa Elisa Corniani –Rev. 3 giugno 2014 DGRV 84/2007 IGIENE ALIMENTARE E SICUREZZA NEGLI AMBIENTI DI LAVORO tra i requisiti generali Requisiti Strutturali (ammesse deroghe nei limiti del 20%) • Ampiezza dell’area senza prescrizioni dimensionali: • Area scoperta utile min 6 mq./ bambino (min 100 mq totali) • Superficie utile min 6 mq./ bambino • Superficie dei servizi generali max 25% • Parcheggi (senza prescrizioni dimensionali) • Un solo piano fuori terra sempre (eccezione prevista solo per Asili Nido Aziendali) • Caratteristiche degli spazi (non più menzionata cucina interna) Requisiti tecnologici • Almeno 3 waterini ogni 15 bambini
Coniugare tutte le normative Dott.ssa Elisa Corniani –Rev. 3 giugno 2014 La L.R. n. 32/90 e il Regolamento regionale 3/1973, ancora in vigore, vanno rivisti alla luce delle disposizioni della DGR n. 84/07, soprattutto in merito ai requisiti in essa indicati (funzionali, strutturali, organizzativi, tecnologici)
Titoli di studio del personale educatore Dott.ssa Elisa Corniani –Rev. 3 giugno 2014 Art. 15 della L.R. 32/90 (così come modificato dal comma 1 dell'art. 1 della L.R. 14/2005): "Il personale addetto alla funzione educativa deve essere in possesso del diploma di puericultrice o di maestra di scuola materna o di vigilatrice d’infanzia o di assistente per l’infanzia o di dirigente di comunità o del diploma di laurea in scienze della formazione primaria o di quello in scienze dell’educazione o comunque di un diploma di scuola media superiore o di un diploma di laurea idonei allo svolgimento dell’attività socio-psico-pedagogica"
Titoli di studio del personale educatore Dott.ssa Elisa Corniani –Rev. 3 giugno 2014 Allegato A della DGRV 84/2007 - Standard e requisito (AS-NI - au -1.4): "Il personale con funzione educativa deve essere in possesso di almeno 1 dei seguenti titoli di studio: laurea in scienze della formazione primaria e/o in scienze dell'ed./o sc. dell'infanzia; diploma di dirigente di comunità; diploma dell’istituto tecnico per i servizi Sociali- indirizzo esperto in attività ludico espressive- idoneo allo svolgimento dell'attività psico-pedagogica; diploma o laurea, di insegnante o educatore della prima infanzia".
Titoli di studio del personale educatore Dott.ssa Elisa Corniani –Rev. 3 giugno 2014 • I titoli di studio del personale educatore per i servizi alla prima infanzia, elencati nella L.R. n. 32/90, integrati con L.R. n. 14/18.11.05, sono e rimangono in vigore, essendo la legge regionale n. 32/90 tutt’ora vigente e mai abrogata. • Ciò non toglie che anche i titoli di studio del personale educatore, elencati nella DGR n. 84/07, sono altrettanto idonei e diversi in quanto recepiscono i recenti ordinamenti universitari.
Titoli di studio del personale educatore Dott.ssa Elisa Corniani –Rev. 3 giugno 2014 Pertanto la Regione del Veneto attribuisce validità sia ai titoli di studio previsti dalla legge del 1990, e a quelli elencati nella Deliberazione di Giunta del 16 gennaio 2007, ritenendo che la dicitura “diploma di laurea idoneo allo svolgimento dell’attività psico-pedagogica” non permetta di distinguere tra i vari percorsi specifici previsti dal corso di laurea e autonomamente scelti dalle Università italiane.
Titoli di studio del personale educatore Dott.ssa Elisa Corniani –Rev. 3 giugno 2014 Per quanto concerne invece i titoli di studio nell’ambito socialenon possono essere ritenuti validi nel campo psico-pedagogico, avendo un percorso di studi prettamente dedicato appunto alle scienze sociali.
‘Set’ per l’Autorizzazione all’esercizio(cosa conoscere) Dott.ssa Elisa Corniani –Rev. 3 giugno 2014 • Classificazione della struttura (DGRV 84/2007 – All. A) Requisiti Generali Requisiti Specifici: • di Area • per tipologia di strutture (Funzionali, Strutturali, Tecnologici, Organizzativi) Standard (misura dei requisiti) Valutare la classificazione della propria struttura è importante poiché determina i requisiti ai quali rispondere
‘Set’ per l’Autorizzazione all’esercizio(cosa conoscere) Dott.ssa Elisa Corniani – Funzionario P.O. Sezione Istruzione – Comune di Rovigo – Rev. 8 gennaio 2008 • Manuale delle procedure (DGRV 2057/2007) Soggetti Titolari Soggetti Competenti Tempistica Fac-simile di domanda e documentazione
Classificazione della struttura (DGRV 84/2007 – All. A) Dott.ssa Elisa Corniani –Rev. 3 giugno 2014 Requisiti Generali
Requisiti Generali Dott.ssa Elisa Corniani –Rev. 3 giugno 2014
Requisiti Generali Dott.ssa Elisa Corniani –Rev. 3 giugno 2014
Classificazione della struttura (DGRV 84/2007 – All. A) Dott.ssa Elisa Corniani –Rev. 3 giugno 2014 Requisiti Specifici: • di Area
Requisiti specifici di Area Dott.ssa Elisa Corniani –Rev. 3 giugno 2014
Requisiti specifici di Area Dott.ssa Elisa Corniani –Rev. 3 giugno 2014
Classificazione della struttura (DGRV 84/2007 – All. A) Dott.ssa Elisa Corniani –Rev. 3 giugno 2014 Requisiti Specifici: • per tipologia di strutture
Requisiti specifici per tipologia di struttura Dott.ssa Elisa Corniani –Rev. 3 giugno 2014
Classificazione della struttura (DGRV 84/2007 – All. A) Dott.ssa Elisa Corniani –Rev. 3 giugno 2014 Standard
Procedure di autorizzazione – autorizzazione alla realizzazione Qualora i titolari delle strutture siano organismi del Terzo Settore (Cooperative Sociali, Organizzazioni di Volontariato, Associazioni di Promozione Sociale, ecc.), ai fini del rilascio dell’autorizzazione alla realizzazione, all’autorizzazione all’esercizio e del provvedimento di accreditamento, si rende necessario la preventiva iscrizione agli appositi Albi/Registri regionali previsti dalla normativa vigente
Procedure di autorizzazione – autorizzazione alla realizzazione relativa ad interventi di costruzione, ampliamento, trasformazione, trasferimento in altra sede delle strutture • per ampliamento si intende: aumento dei posti o l'attivazione di servizi aggiuntivi rispetto a quelli precedentemente autorizzati • per trasformazione si intende: modifica strutturale e/o funzionale o il cambio d'uso, con o senza lavori, delle strutture oggetto di autorizzazione
Procedure di autorizzazione – autorizzazione alla realizzazione - La domanda deve essere presentata al Sindaco del Comune in cui ha sede la struttura oggetto dell’intervento;
Procedure di autorizzazione – autorizzazione alla realizzazione - La documentazione La documentazione da allegare alla domanda deve comprendere: • domanda di autorizzazione alla realizzazione ai sensi dell’art. 7 della LR 22/02; • elaborati progetto definitivo (in duplice copia di cui una su supporto informatico); • dichiarazione del progettista di conformità dei files al progetto cartaceo presentato; • relazione tecnica impianti; • relazione sull’attività, sui tempi di realizzazione dell’opera e sui dati del proponente; • certificato di conformità urbanistica di cui all’art. 25 della LR 27/03 o parere positivo della commissione edilizia
Procedure di autorizzazione – autorizzazione alla realizzazione - La procedura In base all’art. 14 della LR 22/02, il Comune deve valutare la conformità della realizzazione stessa alla programmazione locale (Piano di zona) al fine di poter concedere l’autorizzazione all’esercizio della struttura Copia del permesso a costruire è successivamente inoltrata alla Direzione regionale per i Servizi Sociali e all’ARSS