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ISTITUTO di ISTRUZIONE SECONDARIA SUPERIORE EINAUDI-CASAREGIS-GALILEI GENOVA. L’ecoturismo in Liguria. ECOTURISMO. TURISMO SOSTENIBILE. TURISMO RESPONSABILE. TURISMO NATURALISTICO.
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ISTITUTO di ISTRUZIONE SECONDARIA SUPERIORE EINAUDI-CASAREGIS-GALILEI GENOVA L’ecoturismo in Liguria
ECOTURISMO TURISMO SOSTENIBILE TURISMO RESPONSABILE TURISMO NATURALISTICO
Turismo sostenibile Secondo il WTO (Organizzazione Mondiale del Turismo) “lo sviluppo del turismo sostenibile soddisfa i bisogni dei turisti e delle regioni ospitanti e allo stesso tempo protegge e migliora le opportunità per il futuro” EcoturismoNel caso europeo (e italiano) si definisce ecoturismo “un turismo in aree naturali che deve contribuire alla protezione della natura e al benessere delle popolazioni locali”.
Turismo responsabile Il turismo responsabile è il turismo attuato secondo principi di giustizia sociale ed economica e nel pieno rispetto dell'ambiente e delle culture.Il turismo responsabile riconosce la centralità della comunità locale ospitante e il suo diritto ad essere protagonista nello sviluppo turistico sostenibile e socialmente responsabile del proprio territorio.Opera favorendo la positiva interazione tra industria dei turismo, comunità locali e viaggiatori. Turismo naturalisticoCon turismo naturalistico si indicano tutte le tipologie di turismo per le quali una della motivazione di base del viaggio è l'osservazione e l'apprezzamento della natura e delle culture tradizionali.
TURISTA O VIAGGIATORE? viaggiatore indipendente mezzi di trasporto pubblico cultura del paese visitato ricerca stessi luoghi frequentati dai locali legge libri o racconti di altri viaggiatori osservare la vita quotidiana delle persone ed interagire con loro.
La LiguriaLa Liguria è una splendida lingua di terra stretta tra mare e monti con una ricchissima vegetazione e molte possibilità per godere di scorci panoramici imperdibili.Per questo da anni è meta di numerosi turisti che di riversano sulle coste e nell'entroterra per ammirarne e viverne le peculiarità.
Questi splendidi paesaggi e territori sono tutelati attraverso l'istituzione di numerose aree protette, parchi e riserve regionali che ne valorizzano la complessità e contribuiscono a salvaguardare i beni naturali e culturali presenti. Ma non solo: la salvaguardia dell'ambiente e del territorio consiste anche nell'alleggerire e/o contenere il carico sul territorio riducendo l'impatto ambientale dul turismo; favorire vacanze più consapevoli e ricche di qualità e comfort; coinvolgere gli operatori locali e i turisti in una scelta duratura e consapevole.
Legambiente, l'associazione ambientalista più diffusa in Italia, ha lanciato nel 1997 l'etichetta ecologica (ecolabel) "Consigliato per l'impegno in difesa dell'ambiente". Questo marchio di qualità contraddistingue le strutture ricettive (hotel, camping, agriturismi, ostelli per la gioventù, residence, B&B) di zone costiere, aree interne, città d'arte, parchi naturali e altre strutture turistiche che adottano misure per ridurre l'impatto delle proprie attività sull'ambiente e per promuovere il territorio circostante. Legambiente turismo
IL DECALOGOLegambiente Turismo nel 1997 ha realizzato un proprio decalogo che condensa in pochi punti le azioni richieste alle aziende aderenti. • Riduzione, riuso, e riciclaggio dei rifiuti: riduzione della produzione dei rifiuti con adeguate politiche d'acquisto, riutilizzo e resa dell'imballi ove consentito e adesione ai programmi di smaltimento e raccolta differenziata finalizzata al riciclaggio, nelle modalita' supportate dalle locali aziende di servizio. Realizzazione del compostaggio in loco ovunque possibile. • Risparmio idrico: attuazione di misure di risparmio idrico riducendo i consumi pro capite (con conseguente risparmio energetico sui consumi di acqua calda) mediante l'installazione di energie disponibile. • Risparmio energetico: risparmio di energia tramite la riduzione volontaria della biancheria destinata al lavaggio; consumo critico mediante installazione di lampade a basso consumo, sistemi di gestione dell'illuminazione interna ed esterna che consentano di evitare sprechi.
Alimentazione sana: somministrazione di alimenti privi di sostanze chimiche, provenienti da coltivazione biologiche e/o a basso impatto ambientale. Offerta di alimenti prodotti secondo la tradizione, possibilmente in loco, privilegiando le produzioni biologiche e naturali locali. Rifiuto dei prodotti manipolati geneticamente (OGM). Gastronomia locale: valorizzazione delle specificità gastronomiche del territorio mediante efficace comunicazione e disponibilità di piatti regionali preparati con prodotti tipici. Trasposto collettivo: promozione dei mezzi di trasporto collettivo pubblico e/o privato con l'informazione su orari e linee, la reperibilità dei biglietti per il trasporto locale e la promozione di piste ciclo-pedonali. Mobilità leggera: promozioni di iniziative di limitazione del traffico in zone di particolare pregio (in collaborazione con le amministrazioni locali e gli enti parco); stimolo alla realizzazione di servizi di trasporto collettivi e con mezzi adeguati; noleggio di biciclette e/o mountain bike in cessione gratuita o a pagamento.
Rumore: impegno a contenere i rumori prodotti all'interno dell'esercizio e nelle aree di pertinenza soprattutto nelle ore notturne, anche promuovendo attivamente comportamenti idonei nei confronti dei turisti. Impegno a sostenere le eventuali iniziative pubbliche dirette a contenere il rumore. Beni naturali e culturali: impegno generale a promuovere i beni culturali e naturali attraverso l'informazione su itinerari naturalistici e paesaggistici, monumenti, siti archeologici e/o illustrativi della storia locale. Partecipazione attiva alla promozione del territorio mediante la proposta e/o l'attuazione di visite guidate e percorsi storico-culturali e alternativi. Comunicazione agli ospiti degli eventi culturali e delle manifestazioni tradizionali. Comunicazione: impegno a coinvolgere turisti e comunità locali nella realizzazione dei comportamenti indicati nel presente decalogo, segnalando anche il sito di Legambiente Turismo. Coinvolgimento del personale negli impegni ambientali assunti dall'esercizio.
Tutte le località segnalate e premiate con le vele coniugano l’offerta turistica con il rispetto per l’ambiente (e in questo, apparentemente, non si differenziano molto dalle Bandiere Blu). I parametri prendono in considerazione pulizia delle acque, servizi efficienti, progetti per una migliore gestione dei rifiuti e per la qualità dell’aria, valorizzazione del paesaggio, tutela dei centri storici, produzioni tipiche, offerta enogastronomica, piani per una corretta pianificazione del territorio. Parametri e valori sicuramente più ampi rispetto a quelli presi in considerazione dalle Fee Bandiere e Vele bluLe Bandiere Blu assegnate dal Fee e le Vele Blu assegnate da Legambiente sono due riconoscimenti diversi che ogni anno, all’inizio della stagione estiva, vengono conferiti alle località balneari, e non solo, italiane. • La Fee in collaborazione con l’Ue e due agenzie dell’ONU premia non solo il mare più pulito ma prende in considerazione per l’assegnazione anche altre variabili quali l’efficienza della raccolta differenziata, l’accessibilità del mare, l’offerta dei servizi turistici e di sicurezza, nonché la depurazione delle acque reflue. Il risultato è che le Bandiere Blu non identificano necessariamente i luoghi che offrono il mare più pulito ma quelli che oltre alla pulizia delle acque attuano una politica ambientale che promette la creazione di spazi più puliti dal mare alla terra.
“La cementificazione delle coste mediterranee è giunta ormai al 40% e l'inquinamento diventa il pericolo numero uno del settore turistico. I frequenti e diffusi stop alla balneazione riscontrati su diversi tratti delle coste mediterranee sono più che un semplice campanello d'allarme ecologico. Soltanto una salvaguardia degli ecosistemi e una presenza degli operatori turistici più ecosostenibile e rispettosa delle bellezze naturali nel restante 60% della costa italiana potrà garantire un futuro prossimo al settore economico. Un cammino razionale che, purtroppo, mal si concilia con l'interesse individuale da cui deriva il fenomeno dell’abusivismo costiero. Per ogni ecomostro abbattuto in diretta tv ne sorgono cento altri nel silenzio di tutti, più piccoli e meno plateali ma complessivamente ancor più deleteri, destinati a distruggere le bellezze naturali costiere e indirettamente anche la redditività turistica dei luoghi..” La cementificazione delle coste
Conclusioni • Il percorso quest’anno è stato molto articolato vista la vastità del tema e di tutti i suoi aspetti. Non è stato semplice trovare un unico filo conduttore da seguire,ma i ragazzi hanno lavorato con impegno e costanza. • In particolare è stato molto interessante approfondire la differenza tra turista e viaggiatore , analizzare le differenti forme di turismo legate alla tutela e salvaguardia dell’ambiente e scoprire da vicino quello che ognuno di noi può fare per ridurre la propria Impronte ecologica.
ALUNNI Giulia Rofi Matteo Tripodina Marzia Ferraroni Alice Chignoli Simone Felicità Sara Cannaò Pietro Ottonello Ilaria Franza Sara Travi Federica Todaro Eleonora Losciuto Gianluca Sansalone Elena Dallò Matteo Marchese Gianluca Dagnino INSEGNANTI Mary d’Alessandro Nicoletta Capurro LEGAMBIENTE LIGURIA ONLUS Elisa Mina A cura di…