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La Break Even Analysis. CAPITOLO 7. Il foglio elettronico per Economia. OBIETTIVO. Determinare il Break Even Point utilizzando la Ricerca obiettivo e valutare il margine di contribuzione tramite le tabelle what if. STRUMENTI. Ricerca obiettivo Tabelle dati ( what if )
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La Break Even Analysis CAPITOLO 7 Il foglio elettronico per Economia
OBIETTIVO Determinare il Break Even Point utilizzando la Ricerca obiettivo e valutare il margine di contribuzione tramite le tabelle what if. STRUMENTI • Ricerca obiettivo • Tabelle dati (what if) • Collegamento dati • Grafici a dispersione • Portare i grafici in Word • nascondere/scoprire elementi • proteggere fogli e cartelle di lavoro
La Break Even Analysis Il Punto di Rottura o Break Even Point è un valore che indica la quantità, espressa in volumi di produzione o fatturato, di prodotto venduto necessaria per coprire i costi sostenuti, al fine dunque di chiudere il periodo di riferimento in pareggio. BEP = Costi Fissi Totali / margine di contribuzione unitario Ricavi Valore Costi Totali BEP Costi Variabili Costi Fissi Q (volumi)
RICERCA OBIETTIVO Permette di raggiungere un prefissato obiettivo trovando il valore della variabile che lo determina. Partendo dal risultato cercato si vuole ottenere il valore della variabile che lo può produrre. È una procedura iterativa (massimo 100 iterazioni) con una precisione di 0,001. Si possono cambiare le impostazioni dalla scheda Calcolo del menu Strumenti/Opzioni (impostando, ad esempio, un più alto numero di iterazioni od una maggior precisione) . In Excel 2007: Opzioni di Excel/Formule dal pulsante di Microsoft Office Strumenti/Ricerca obiettivo (Excel2007: Dati/Analisi di Simulazione/Ricerca obiettivo) Imposta la cella: va indicata la cella obiettivo, quella contente la formula di cui si cerca un certo risultato (non può contenere un numero). Al valore: è il risultato cercato (può essere soltanto un valore). Cambiando la cella: è la cella che contiene la variabile che influenza il risultato (dev’essere una cella contenente un valore).
TABELLE DATI Una tabella dati è un intervallo che mostra come la modifica di alcuni valori nelle formule ne influenzi i risultati. È uno strumento di analisi di simulazione che viene eseguito con il comando Dati/Tabella. (Excel2007: Dati/Analisi di Simulazione/Tabella dati) Possono avere una o due variabili: • In una tabella dati a una variabile possono comparire una o più formule dipendenti da un input che può assumere una serie di valori inseriti per riga o per colonna. È necessario che le formule utilizzate si riferiscano a una cella di input. • Le tabelle dati a due variabili utilizzano solo una formula con due elenchi di valori di input (uno in colonna ed uno in riga). È necessario che la formula si riferisca a due diverse celle di input. Nella casella Cella di input per riga [colonna], immettere il riferimento alla cella di input il cui valore sarà sostituito dagli input della riga [colonna]. Una tabella si cancella con Modifica/Cancella/Tutto.
Collegare i dati • Nello stesso foglio basta indicare nella formula le coordinate della cella a cui si fa riferimento. • Nella stessa cartella ma in fogli diversi prima delle coordinate della cella a cui si fa riferimento si deve indicare il nome del foglio d’origine dei dati seguito da !. • In cartelle diverse prima del foglio e della cella (in riferimento assoluto) si deve inserire tra [] il nome del file da cui si attingono i dati. Portare grafici e tabelle in Word • Tramite i comandi Copia e Incolla l’elemento portato da Excel a Word diventa un oggetto di quest’ultimo. • Utilizzando il comando Modifica/Incolla speciale si attiva il metodo OLE che segnala a Windows che l’oggetto sarà gestito da Excel. Con l’opzione Incolla la tabella (o il grafico) perderà il legame con il file originario, mentre tramite Incolla collegamento ogni modifica nel file Excel avrà anche ripercussioni sull’oggetto inserito in Word.
Nascondere e scoprire gli elementi di Excel Per evidenziare gli elementi di primaria importanza, è utile nascondere i passaggi intermedi, le fasi di calcolo, i dati di supporto. Con il comando Formato/Colonna/Nascondi verranno nascoste una o più colonne del foglio di lavoro. Analogalmente si procede per le righe tramite Formato/Riga/Nascondi. I dati nascosti non sono visualizzati ma continuano ad essere impiegati nei calcoli. Dagli stessi menu con il comando Scopri si ripristina la situazione originale. (In Excel 2007 queste funzionalità si trovano in Home/Formato/Visibilità) Per le medesime azioni sui fogli di lavoro i comandi sono Formato/Foglio/Nascondi e Formato/Foglio/Scopri. Si può operare sull’intera cartella di lavoro con i comandi Finestra/Nascondi e Finestra/Scopri.
Proteggere fogli di lavoro • Per impedire ad altri utenti modifiche al foglio (o alla cartella) di lavoro o semplicemente per impedire errori si possono inserire delle protezioni dal menu Strumenti/Protezione (Revisione in Excel 2007). L’inserimento di una password è facoltativo (massimo 255 caratteri sensibili alle minuscole/maiuscole). • Nella finestra Proteggi foglio è possibile stabilire le azioni consentite in un foglio protetto. • Prima di impostare la protezione è consentito stabilire regole diverse per ogni cella dalla scheda Protezione della finestra Formato celle del menu Formato agendo sui comandi di controllo Bloccata e Nascosta: • Bloccata: consente la visualizzazione ma non le modifiche. • Bloccata e nascosta: visualizza solo il risultato (non le formule). • Libera: è possibile operare sulla cella e modificarla. • Nascosta: la cella è modificabile ma non visualizza la formula.
Proteggere cartelle di lavoro • Con il comando Strumenti/Protezione/Proteggi cartella di lavoro…si apre una finestra dalla quale si può scegliere se proteggere: • le Finestre, impedendone lo spostamento ed il ridimensionamento; • la Struttura, vietando all’utente di: • visualizzare di fogli nascosti; • spostare, eliminare, nascondere, rinominare, inserire, copiare in nuove cartelle, i fogli di lavoro; • registrare nuove macro. Per rimuovere le protezioni si agisce sul medesimo menu.