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Scuola di formazione dei formatori Prof. Walter Moro Presidente del Cidi di Milano

Scuola di formazione dei formatori Prof. Walter Moro Presidente del Cidi di Milano. Quali sono gli obiettivi della scuola di formazione dei formatori?. Creare una community di professionisti esperti nella didattica;

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Scuola di formazione dei formatori Prof. Walter Moro Presidente del Cidi di Milano

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Presentation Transcript


  1. Scuola di formazione dei formatori Prof. Walter Moro Presidente del Cidi di Milano

  2. Quali sono gli obiettivi della scuola di formazione dei formatori? Creare una community di professionisti esperti nella didattica; Attivare dei percorsi di ricerca azione per sviluppare competenze professionali; Essere luogodi scambio e di crescita professionale; Acquisire competenze incentrate sulle metodologie attive da applicare in sede di formazione; Valorizzare le professionalità da immettere nel circuito della formazione. Walter Moro

  3. La visione del cidi sulla professionalità Gli obiettivi della scuola dei formatori discendono dalla linea sostenuta dal Cidi sulle problematiche della professionalità docente che si possono così sintetizzare: 1. Riteniamo che la qualità dell’apprendimento dipenda in larga parte dalla qualità della professionalità dei docenti. 2. Il Cidi ritiene che la professionalità vada sostenuta attraverso una seria politica sulla formazione in servizio, obbligatoria e legata allo sviluppo di carriera. Walter Moro

  4. Nuovi profili e carriera 3. Il Cidi ritiene che sia necessario pensare ad un nuovo stato giuridico degli insegnanti, dando per prima cosa piena attuazione all’art.21 della legge n. 59 del 1997, dove si parla di istituire “nuovi profili professionali”. 4. Il Cidi ritiene che la scuola dell’autonomia richieda, per essere gestita, l’individuazione di profili professionaliadeguati alla complessitàdell’organizzazione basata su più plessi e soprattutto sulle reti. 5. La complessità dell’organizzazione richiede un’articolazione della professionalità, con l’individuazione di ruoli e funzioni basati sullo sviluppo della carriera dei docenti. Walter Moro

  5. Un nuovo modello di formazione Il passaggio dalla didattica incentrata sui programmi ad una didattica organizzata sul curricolo per competenze e sui risultati di apprendimento (outcome) richiede la messa in atto di un nuovo modello di formazione incentrato su concetti: a) ricerca azione – sviluppo della ricerca didatticafinalizzata all’apprendimentob) una formazione basata sul concetto di accompagnamento - (sostegno, condivisione, informazione, formazione, documentazione …); parliamo di una formazione continua, basata su diversi momenti: presenza, lavoro on line, scambio di rete, guidata, animata, verificata … Walter Moro

  6. Il profilodell’esperto di formazione che il Cidi intende formare Deve possedere: 1.Competenze disciplinari e interdisciplinari 2. Competenze di progettazione didattica 2.1.coprogettazione;2.2. metodologiche;2.3. monitoraggio e controllo 3. Competenze relazionalie digestione delle relazioni 3.1 saper lavorare in team 4. Competenze di gestione e di animazione della piattaforma on line

  7. Il piano di attività della scuola Prevediamo di attivare un percorso di formazione basato su due assi: 1.Asse della ricerca didattica L’azione della ricerca riguarda: • L’area della didattica per competenze riferita ai piani di studio sia dell’area comune sia di quella generale. • Punta sull’integrazione tra competenze chiave e assi culturali riferiti alla secondaria di secondo grado, partendo dal primo biennio.

  8. Il campo dell’azione di ricerca L’ area di ricerca che pensiamo di attivare è più ampia e articolata rispetto a quelle previste dal DM 139. 1. Asse dei Linguaggi con due sottogruppi: a) Lingua e letteratura italiana e lingua e cultura straniera; b) Arte, multimedialità, corpo movimento … 2. Asse storico/sociale integrato da geografia ed economico 3. Asse Matematico/scientifico/tecnologico. Articolato in sottogruppi: matematica/informatica/scienze integrate (o naturali).

  9. L’approccio integratodella ricerca didatticanel primo biennio L’area della ricerca deve muoversi avendo una visione integrata tra discipline dell’area comune e materie caratterizzanti L’indagine riguarda gli apporti che i piani di studio caratterizzanti e/o di indirizzo possono dare al potenziamento delle competenze riferite agli assi culturali e di cittadinanza

  10. I tre livelli di ricerca azione per diventare un buon formatore • Un primo livellodi competenze da acquisire riguarda la capacità di: saper analizzare la propria disciplina dentro ad una visone trasversalecon lo scopo di identificare: 1. le competenze culturali e sociali (parliamo di competenze riferite agli assi culturali e di cittadinanza ); 2. le conoscenze riferite ai saperi fondamentali e le abilitàriferite alle competenze; Walter Moro

  11. La dimensione epistemologica e lo sviluppo dell’apprendimento Un formatore deve saper, da un lato, padroneggiare la disciplina da un punto di vistaepistemologico, e dall’altro saperla rapportare allo sviluppo dei processi di apprendimento degli studenti. Sono questi due corni che dobbiamo continuamente tener aggiornati. Per capirci, pensiamo all’impatto che hanno le tecnologie della comunicazione non solo sui processi di apprendimento, ma anche sul come cambiano le modalità di organizzare le conoscenze. Walter Moro

  12. Allegato tav. 2 Walter Moro

  13. Secondo livello: progettare unità di apprendimento Il secondo livello è quello di acquisire competenze per progettare Unità di Apprendimento,coerenti con i risultati di apprendimento previsti in uscita dai singoli bienni e dal quinto anno; UdA basate sull’integrazione tra competenze culturali/trasversali e competenze chiave. Si tratta di diventare esperti di progettazione didattica. Walter Moro

  14. Il terzo livello riguarda lasperimentazionedell’UdA Le Unità di Apprendimento prodotte dal gruppo di ricerca dovranno avere una VALIDAZIONE attraverso un’applicazione, sperimentazione concreta da attuare nel proprio contesto scolastico. Walter Moro

  15. Gli obiettivi del percorso di formazione ricerca azione sono: 1. acquisire strumenti per progettare UdA 2. produrre materiali e strumenti, in questo caso UNITA’ di APPRENDIMENTO, da utilizzare nell’attività di formazione 3. saper gestire il gruppo dei docenti coinvolti nella formazione Walter Moro

  16. Il secondo asse Il secondo asseriguarda un’attività da svilupparsi in forma seminariale; ed ha come scopo quello di rafforzare il piano teorico dell’attività di ricerca didattica. Questa attività si muove in parallelo con l’attività dei gruppi di ricerca ed è tesa a fornire soprattutto, ma non solo, conoscenze teoriche sui temi oggetto dell’attività di ricerca. Walter Moro

  17. I temi di riflessione teorica Vanno intesi come filoni tematici. Il primo filone riguarda le nuove dimensioni degli apprendimenti determinati dall’impatto delle nuove tecnologie, in particolare capire: quali cambiamenti innesta nel processo di insegnamento/apprendimento; gli ambienti di apprendimento; il passaggio dalla trasmissione all’organizzazione delle conoscenze ecc. …; il passaggio dall’aula al laboratorio. Walter Moro

  18. Le tematiche legate al curricolo per competenze 2. il secondofilone riguarda la tematica del curricolo, visto anche nella dimensione europea: cosa succede negli altri paesi europei; le innovazioni, lo stato della ricerca, i modelli… 3. il terzo filone riguarda la problematica della progettazione e della valutazione delle competenze Walter Moro

  19. I tempi e gli impegni ? La proposta è quella di far partire la scuola a partire dal mese di dicembre con una giornata di lavoro suddivisa in due parti: 1. il seminario sugli effetti delle tecnologie sui processi di apprendimento 2. l’avvio dei gruppi di ricerca con la condivisione del piano di lavoro Walter Moro

  20. Qual è l’impegno? La proposta è quella di organizzare i gruppi di ricerca in presenza, mediamente una volta al mese. Organizzare ogni due mesi un seminario di approfondimento (circa ¾ seminari in un anno). Il lavoro di ricerca si dovrà svolgere in rete, attraverso la piattaforma appositamente creata, dove docenti esperti e discenti possono interagire e lavorare. Walter Moro

  21. I gruppi di ricerca I gruppi ricerca che pensiamo di attivare incentrati sul rapporto tra competenze chiave e competenze culturali sono: a) asse dei linguaggi coordinato dalla Prof.ssa Daniela Bertocchi; il sottogruppo sui linguaggi dell’arte e la multimedialità coordinato dalla Prof.ssa Catia Branduardi. Gli esperti dell’area dei linguaggi Franca Quartapelle e Luciana Preti. Walter Moro

  22. L’asse matematico scientifico L’asse matematico – scientifico -tecnologico articolato in sottogruppi coordinati da Sergio Pea, Mariarosa Rivali, Cristina Salardi con una supervisione di altri esperti esterni. Walter Moro

  23. L’asse storico sociale L’asse dovrebbe comprendere una dimensione geo - storico sociale - economica Coordinata da Gildo Ferrari. Fanno parte del gruppo esperti Marina Medi e Fabrizio Eva per geografia Walter Moro

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