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TRATTAMENTO DI UN VOLUMINOSO ANEURISMA SACCIFORME DELLA CAROTIDE INTERNA EXTRACRANICA. Dott.ssa Chiara Barra Unità Funzionale di Chirurgia Vascolare e Endovascolare Clinica Eporediese- Ivrea (TO) Gruppo Policlinico di Monza. CASO CLINICO. R.S. – Donna, 83 anni.
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TRATTAMENTO DI UN VOLUMINOSO ANEURISMA SACCIFORME DELLA CAROTIDE INTERNA EXTRACRANICA Dott.ssa Chiara Barra Unità Funzionale di Chirurgia Vascolare e Endovascolare Clinica Eporediese- Ivrea (TO) Gruppo Policlinico di Monza
CASO CLINICO R.S. – Donna, 83 anni ANAMNESI PATOLOGICA REMOTA: • correzione di prolasso uterino (anni ’90) • sostituzione bilaterale del cristallino (2012) • ipertensione arteriosa in trattamento • sindrome ansioso-depressiva • struma tiroideo • artrosi diffusa TERAPIA DOMICILIARE:: Rabeprazolo 20 mg 1 co/die Alprazolam VIII gtt x 3/die Telmisartan 80 mg 1 co/die A. Acetilsalicilico 100 mg 1 co/die Nimodopina XV gtt x 2/die
CASO CLINICO Gennaio 2013: comparsa di massa pulsante laterocervicale destra in progressivo accrescimento e associata a dolore persistente locale e a cefalea Aprile 2013: la paziente giunge alla nostra osservazione in possesso di un ECD TSA che evidenzia la presenza di un aneurisma della carotide interna destra di diametro massimo di 3 cm circa RMN Poligono del Willis: nella norma RMN encefalo: “quadro di atrofia cerebrale con alterazione dei centri semiovali da sofferenza su base vascolare ischemica”
CASO CLINICO La paziente si presenta asintomatica dal punto di vista neurologico ESAME OBIETTIVO: presenza di una voluminosa massa pulsante laterocervicale destra dai margini non ben definibili e associata a soffio Assenza di deficit neurologici centrali e/o periferici
CASO CLINICO ANGIO TC TSA: presenza di aneurisma sacciforme della carotide interna destra extracranica avente diametro massimo di 3,8 cm circa
CASO CLINICO Maggio 2013: intervento chirurgico di aneurismectomia e confezionamento di bypass carotido-carotideo in PTFE 6 mm in narcosi e con monitoraggio NIRS
CASO CLINICO Decorso post operatorio regolare Dimissione in IV GPO FOLLOW UP ECD a 1 e a 3 mesi dall’intervento chirurgico: bypass correttamente pervio; flusso intragraft e a livello della carotide interna distale regolare PAZIENTE ASINTOMATICA
CONCLUSIONI • L’alto rischio di complicanze neurologiche causate dall’embolizzazione della sacca costituisce l’indicazione principale al trattamento degli aneurismi carotidei • Attualmente, la chirurgia tradizionale rappresenta ancora il “gold standard” nel trattamento degli aneurismi della carotide interna extracranica • Il management endovascolare degli aneurismi carotidei è una valida alternativa in casi selezionati (es: collo ostile, presenza di severe cormobidità, estensione della sacca aneurismatica alla base cranica)