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PROPOSTA PROGETTO SPERIMENTALE DI INTEGRAZIONE FUNZIONALE TRA UNITA’ DI CURE PRIMARIE DISTRETTO DI CIVITELLA IN VAL DI CHIANA E DIPARTIMENTO SALUTE MENTALE- UO PROFESSIONALE INFERMIERISTICA.
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PROPOSTA PROGETTO SPERIMENTALE DI INTEGRAZIONE FUNZIONALE TRA UNITA’ DI CURE PRIMARIE DISTRETTO DI CIVITELLA IN VAL DI CHIANA E DIPARTIMENTO SALUTE MENTALE- UO PROFESSIONALE INFERMIERISTICA
Nell’unico studio di popolazione realizzato in Italia a Sesto Fiorentino (FI) la prevalenza annua dei Disturbi d’ Ansia è risultata del 8% degli utenti dei MMG
Il peso della disabilità indotta dai Disturbi d’Ansia e quindi dei costi, diretti ed indiretti (Disability Adjusted Life Years), da loro determinati è – nell’ambito dei disturbi psichici – inferiore soltanto a quello della Depressione e quattro volte superiore a quello della Schizofrenia, a causa della loro maggiore diffusione nella popolazione.
Il PSRT 2005-07 prevede per la Salute Mentale la “ricerca di forme nuove di trattamento”, e di “promuovere e sostenere nei servizi la cultura ad operare sulla prevenzione primaria e secondaria e a lavorare per “progetti di guarigione”, anche con lo sviluppo di percorsi sperimentali”.
La proposta quindi è di sperimentare, per la durata di un anno, una integrazione funzionale tra l’Unità di Cure Primarie (UCP) del Distretto Socio-Sanitario di Civitella in Val di Chiana ed il DSM-UO Professionale Infermieristica per un supporto alla UCP nella cura dei Disturbi d’Ansia.
L’Infermiere utilizzerà per la cura la tecnica psico-educativa e cognitivo-compartamentale già sperimentata e si avvarrà dello stesso specialista psichiatra-psicoterapeuta che ne ha supervisionato l’operatività in questi anni. Questa supervisione faciliterà eventuali adattamenti tecnici che dovessero essere introdotti per corrispondere alle caratteristiche dell’utenza distrettuale.
Di norma l’approccio di cura sarà in gruppo (8-10 utenti), secondo il metodo psico-educativo e cognitivo-comportamentale. Gli utenti saranno omogenei per diagnosi e per durata dei disturbi; potranno essere in terapia farmacologia oppure no, secondo il giudizio del MMG curante che ne manterrà la presa in carico e sarà in collegamento stabile con l’Infermiere e con il suo Supervisore.
Questo progetto sperimentale avrebbe quindi il fine, a lungo termine, di rafforzare il rapporto del DSM con i MMG ed i Distretti, utilizzando le risorse dell’UCP ma anche iniziando a darle alcune risorse del DSM, valorizzandone le competenze infermieristiche. Il progetto integrerebbe inoltre l’altra iniziativa parallela del DSM – già programmata e recepita dalla Direzione Aziendale - di offrire uno specifico e potenziato servizio di consulenza specialistica psichiatrica e psicologica agli stessi MMG.
Risultati E’ stato assicurato un accesso a settimana dal 21 giugno 2007 dall’Infermiera Prof.le Erica Elisei dell’Unità Funzionale Salute Mentale di Arezzo, esperta nella cura educativa e cognitivo-comportamentale dei Disturbi d’Ansia secondo il metodo di Gavin Andrews, applicato da anni presso il Centro per la Cura dei Disturbi d’Ansia di Arezzo, e dal dr. Paolo Martini, psichiatra-psicoterapeuta esperto nella tecnica in oggetto, in qualità di supervisore volontario. L’Inf.ra Prof.le ed il Supervisore hanno tenuto rapporti costanti con i medici dell’UCP, che hanno mantenuto la piena titolarità della presa in carico dei loro pazienti, ed hanno partecipato a tre incontri con il gruppo di lavoro dell’UCP per l’impostazione ed il monitoraggio delle attività.
39 accessi settimanali di cinque ore 234 prestazioni individuali e di gruppo 3 gruppi terapeutici : - uno educativo cognitivo-comportamentale ancora in atto con nove pazienti - uno educativo e di rilassamento muscolare progressivo con tre pazienti, già terminato - uno educativo e di rilassamento muscolare progressivo con sei pazienti in atto
19 pazienti attualmente in trattamento 1 paziente soltanto ha sospeso il tt dall’inizio delle attività 7 hanno concluso il trattamento 12 hanno avuto un supporto farmacologico
In un mondo dove si corre sempre di più le relazioni interpersonali diventano sempre più superficiali e , l'essere umano, sociale per natura, viene privato di questa sua peculiarità. Ciò provoca ansia e frustrazione. Siamo sempre più soli e depressi. Il momento di aggregazione fornito in questo esperimento ha riscosso successo ed entusiasmo tra i pazienti. Dobbiamo chiederci ,dunque, perchè una cosa naturale per l'essere umano ( il momento di aggregazione) deve essere fornita come cura ? Perchè abbiamo dimenticato quei valori sociali quali l'amicizia, la fiducia in noi stessi e nel prossimo e perso quei momenti di aggregazione e confronto che sono stati sempre momenti di terapia di gruppo naturali?
Forse spetta a noi medici non ricondurre tutto ad un atto medico ma spiegare che , in fondo ,certi stati dell'essere possono essere riequilibrati facendo un passo indietro . Spetta a noi medici perchè tutti gli altri soggetti deputati a ciò si sono persi nell'evoluzione della società e nella sua crisi di crescita.
Forse basta un sorriso a chi ti sta accanto per trasmettergli felicità e sicurezza grazie