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C alo ponderale pre-operatorio: evidenze di efficacia della dieta chetogena Dietista EUFEMIA SILVESTRI U.O.C. CHIRURGIA GENERALE, D’URGENZA E METABOLICA CENTRO PER IL TRATTAMENTO DELL’OBESITÀ.
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Calo ponderale pre-operatorio: evidenze di efficacia della dieta chetogenaDietista EUFEMIA SILVESTRIU.O.C. CHIRURGIA GENERALE, D’URGENZA E METABOLICACENTRO PER IL TRATTAMENTO DELL’OBESITÀ
Nella gestione pre-operatoria è indicato il calo ponderale del pz. Evidenze scientifiche hanno dimostrato che un decremento ponderale del 10% nel periodo pre-operatorio può ridurre le complicanze chirurgiche e migliorare il risultato a lungo termine sulla perdita di peso. .
Unaperditadi peso pre-operatoriadi circa il 10% del peso corporeo: • riduce le complicanzeintraoperatorie, la duratadell’intervento e della • degenza, la perditadisangue; • riduce la necessitàdiconversioneallalaparotomia.
- Ripetuti tentatiti dietetici- Scarsa Compliance- Motivazione- Frustrazione • Educazione alimentare Dieta chetogena
SCHEMA CHETOGENO PREPARATORIO ALL’INTERVENTO (da seguire per 20 giorni) COLAZIONE Caffè decaffeinato, the leggero o deteinato, o altre bevande acaloriche assunte senza zucchero (è possibile utilizzare dolcificante acalorico). 2 misurini di polvere proteica + 1 cucchiaio di cacao amaro + dolcificante il tutto sciolto in una tazza di acqua (circa 200 ml) calda ma non bollente o a temperatura ambiente METÀ MATTINA - integratore di Sali minerali PRANZO Secondi piatti e frequenza consigliata: - pesce fresco o surgelato con lische g 2 volte a settimana; pesce fresco o surgelato senza lische (polipo, seppie, calamari) g oppure tonno o sgombro inscatolato al naturale g 1 volta a settimana; carne bianca (coniglio, pollo, tacchino, prosciutto di maiale magro, vitello) g 2 volte a settimana; carne di manzo magra g 1 volta a settimana; prosciutto crudo magro o bresaola g 1 volta a settimana Contorno di verdure ed ortaggi crude o cotte come da schema allegato nelle note (no: carote, zucca, pomodori, barbabietola, mais, patate, legumi) SPUNTINO Un Actimel bianco allo 0%; integratore di Sali minerali CENA Contorno di verdure ed ortaggi crudo o cotti a volontà come da schema allegato nelle note (no: carote, zucca, barbabietole, pomodori, mais, patate, piselli, legumi) - 4 misurini di polvere proteica + 1 cucchiaio di cacao amaro + dolcificante il tutto sciolto in una tazza di acqua calda ma non bollente CONDIMENTO PER TUTTA LA GIORNATA: n° 4 cucchiaini di olio extravergine d’oliva, usare il sale consigliato • Bere due litri di acqua al giorno, non assumere alcolici, bevande zuccherate o succhi di frutta. • N.B. non assumere mai alimenti che contengono zuccheri semplici e zuccheri complessi.
RACCOMANDAZIONI E COMMENTI • Durante la giornata si possono bere caffè decaffeinato o altre bevande come tè deteinato o leggero o camomilla purché vengano dolcificati con prodotti a base di ASPARTAME o SACCARINA, meglio alternandoli o assunti amari. • I singoli pesi fanno riferimento agli alimenti crudi e al netto dello scarto. • Per rendere le pietanze più gradevoli è possibile utilizzare aromi e spezie (aglio, aceto di vino, basilico, capperi, cipolla, limone, origano, peperoncino, prezzemolo, rosmarino, salvia ecc.). • Preferire i seguenti metodi di cottura: carne e pesce (alla griglia, in umido, lessati, al cartoccio, arrosto); uova (alla coque, in camicia, in frittata al forno o in padelle antiaderenti); verdure (lessate, al forno, alla griglia, al vapore, in umido). • Il sale da cucina è acalorico; il consumo va limitato in specifiche patologie su indicazione del medico. • Evitare di consumare: zucchero, miele, marmellata, caramelle, gelati, sorbetti, dolci, cioccolata, frutta fresca e sciroppata, frutta secca e/o oleosa; pasta, riso, pane, crackers, orzo, farro, cuscus, crusca, grissini, gallette di riso, legumi, patate, mais, ecc. Altri condimenti oltre quello previsto (tipo burro, lardo, margarina, maionese, panna ecc.); formaggi, latticini, carni grasse (pancetta, prosciutto cotto, ventresca, ecc) ed insaccati (capocollo, mortadella, wurstel, salame, salsiccia, ecc.). • Evitare di bere alcolici (vino, birra), superalcolici e bevande gassate zuccherate. • È possibile invertire il pranzo con la cena, anche se non è consigliabile effettuarlo spesso. • Bere almeno 2-3 litri di acqua minerale al giorno (preferire: Lete, Claudia, Uliveto, Gaudaniello, Ferrarelle, San gemini, San benedetto, San’agata, San pellegrino). • In caso di fame improvvisa fra un pasto e l'altro, mangiare finocchi o cetrioli. • Se non si assumono verdure ad un pasto, raddoppiare la quantità nell'altro pasto. • Il mancato rispetto delle regole può: 1) ridurre o bloccare la perdita peso 2) provocare la sensazione di fame 3) rendere l’ulteriore stabilizzazione più difficile 4) bloccare l’effetto della dieta sulla riduzione del volume del fegato. • Effetti collaterali e loro rimedi • COSTIPAZIONE: bisogna aumentare la quantità di verdure, oltre alla prescrizione di 1 cucchiaino di sciroppo di lassativo. • MAL DI TESTA: presente in genere solo nei primi 2-3 giorni; nel caso raro si verifichi successivamente è possibile assumere un analgesico. • ALITO ACETONICO: è provocato dall’acetone, vuol dire che la cura sta procedendo correttamente. Usare uno SPRAY orale senza zucchero. • PERDITA DI PESO INFERIORE RISPETTO ALLE PREVISIONI: la perdita di peso può essere ritardata di qualche giorno per le donne in periodo mestruale.
Calo ponderale preoperatorio Nel gruppo sottoposto a dieta chetogena la perdita di peso è risultata mediamente di -8±6.0 kg con un minimo di -2 ed un massimo -20 kg Nel gruppo di controllo non si è osservata una perdita di peso media significativa.
Risultati Per quanto concerne la valutazione chirurgica, rispetto all’esperienza precedente, il chirurgo ha osservato una maggiore facilità di accesso alla giunzione gastro-esofagea per la ridotta volumetria del lobo sx del fegato e del grasso perigastrico.
Risultati • Inoltre nel bypass la riduzione dello spessore del grasso omentale e mesenteriale ha contribuito ad una agevole effettuazione dell’anastomosi digiuno-ileale e della trasposizione in sede sottocardiale dell’ansa digiunale. Si è evidenziato una minore fragilità e sanguinamento del grasso viscerale rispetto alla precedente esperienza personale del chirurgo. • Anche i tempi di degenza, le perdite ematiche e le complicanze sono risultate ridotte rispetto ai pz non sottoposti al trattamento con dieta chetogena.
Decremento ponderale nei due gruppi *p < 0.05 vs Gruppo Controllo