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Scuola e Università per la competitività del Sistema Paese. Gianfelice Rocca – Vice Presidente Confindustria per l’Education. Comitato Scientifico Centro Studi - 1 marzo 2007. Esportazioni italiane verso la UE e importazioni totali della UE (indici: 1995=100, valori).
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Scuola e Università per la competitività del Sistema Paese Gianfelice Rocca –Vice Presidente Confindustria per l’Education Comitato Scientifico Centro Studi - 1 marzo 2007
Esportazioni italiane verso la UE e importazioni totali della UE (indici: 1995=100, valori) Fonte: elaborazioni CSC su dati Eurostat.
Esportazioni di beni a confronto (indici: 1995=100, valori) Fonte: elaborazioni CSC su dati Eurostat.
Esportazioni di beni a confronto: cosa esportiamo? Esportazione di beni ad alta tecnologia % del totale delle esportazioni dei beni manifatturieri
Italia: quote di beni trasformati e manufatti a contenuto tecnologico sul totale delle esportazioni Fonte: elaborazioni CSC su dati ISTAT.
IMPRESE ITALIANE: LA PERFORMANCE DEL VALORE AGGIUNTO (medie e grandi imprese; indice: 1996=100) Medie imprese di successo Altre grandi imprese Controllate estere Grandi gruppi Fonte: Mediobanca-Unioncamere.
Spesa privata per Ricerca e Sviluppo - 2003 Fonte: Eurostat
Il Contesto di Riferimento: l’Italia che non compete…. Articoli Scientifici per milione di abitanti Fonte: OECD, 2005
Il Contesto di Riferimento: l’Italia che non compete…. Brevetti registrati per milione di abitanti
Licei ScientificiPeso delle discipline di base e scientifiche* a confronto Altre discipline Scientifiche Matematica Discipline di base Altre discipline Scientifiche Matematica Discipline di base Fonte: elaborazione Confindustria su dati MPI *per discipline scientifiche si intende: fisica, biologia, chimica, geografia astronomica ( il quinto anno prevede fisica e geografia astronomica )
UNIVERSITA’:Iscritti per gruppi disciplinari (in % del totale degli studenti nei corsi terziari, compresi i dottorati di ricerca) Fonte: elaborazioni CSC su dati Eurostat, 2004
Immatricolati nei corsi scientifici Fonte: Miur su dati Istat, 2006
I diplomati tecnici e l’università Fonte: elaborazioni Confindustria su dati Miur 2005
Action Plan di Confindustria sull’Istruzione Tecnica Coinvolgimento delle categorie industriali nella definizione degli obiettivi di apprendimento e delle competenze Semplificazione degli indirizzi di studio e aggiornamento dei programmi Accentuazione della dimensione scientifica e tecnologica e potenziamento attività di laboratorio, di stage e di tirocinio Potenziamento dell’orientamento nella scuola media verso il filone tecnologico Costituzione di Poli formativi e tecnologici (istituti tecnici, centri formativi, imprese, centri di ricerca) nei distretti industriali
Il Documento Comune sugli Istituti Tecnici Risultati raggiunti Decreto 76/2005 DOPO IL DOCUMENTO CONFINDUSTRIA (Consiglio dei Ministri 14 ottobre 2005) PRIMA DEL DOCUMENTO CONFINDUSTRIA (Consiglio dei Ministri 22 maggio 2005) 330 ore annue (materie professionalizzanti) 561 ore annue (materie di base) 594 ore annue (materie professionalizzanti) 825 ore annue (materie di base) Quadro orario del Liceo tecnologico approvato dal Consiglio dei Ministri
Il Documento Comune sulla Scuola: messaggi chiave Meritocrazia, Concorrenza e Competizione possono essere applicate anche alla Scuola. La valorizzazione del merito ne è un aspetto fondamentale. Occorre valorizzare gli Istituti Tecnici all’interno dei Poli Formativi Centralità del Polo Formativo Tecnologico centro di eccellenza dove istruzione, formazione, ricerca ed impresa collaborano sinergicamente. L’autonomia scolastica non può prescindere dalla valutazione.
Action Plan di Confindustria sulla Scuola Studenti al centro (abbandono scolastico, risultati PISA, orientamento scientifico, mobilità, valorizzazione del merito) Docenti professionisti con capacità manageriali (selezione per l’assunzione, sviluppo di carriera, meritocrazia, collaborazione a chiamata di quote di esperti) Reti di scuole (cooperazione e negoziazione con tutti gli stakeholder della Scuola) Autonomia responsabile (nuova composizione dei Consigli d’Istituto, innalzamento del budget dello Stato per la Scuola al 10%) Concorrenza e rating delle Scuole (premio per le scuole migliori, sistema di valutazione efficace, risultati pubblici, diffusione della cultura autovalutativa) Filone tecnologico (aggiornamento dei programmi e metodologie didattiche delle discipline scientifiche e tecnologiche, coinvolgimento delle categorie e settori industriali, aggiornamento quadri orari dell’istruzione tecnica, riqualificazione dei laboratori, costituzione di poli formativi tecnologici)
Il Documento Comune sull’ Università: messaggi chiave Apertura alla concorrenza e alla autonomia responsabile Eliminazione dei vincoli normativi che impediscono alle università di competere L’apertura all’estero attraverso una maggiore capacità di attrazione degli studenti stranieri Adozione di un rigoroso sistema di valutazione Finanziamenti pubblici legati ai risultati Un più forte legame con l’impresa nella formazione e nello sviluppo della ricerca Il superamento del valore legale del titolo di studio che va sostituito con un sistema europeo di accreditamento.
Action Plan di Confindustria sull’Università Studenti: incrementare i sussidi allo 0,25% del PIL per borse di studio e prestiti d’onore Governance: attribuire poteri agli organi per garantire l’autonomia (es. libertà assunzione e remunerazione professori) Finanziamenti: portare al 20% la percentuale dei fondi pubblici attribuiti in forma concorrenziale sulla base della valutazione (ANVUR) Incentivazione fiscale per le imprese: introdurre un credito d’imposta pari al 50% delle commesse di ricerca private e per il finanziamento dei dottorati di ricerca Internazionalizzazione: eliminare il vincolo del tetto del 10% per i docenti stranieri; semplificare le procedure per i visti; svincolare la scelta della lingua per i corsi Accreditamento: sostituire il valore legale dei titoli con un sistema flessibile ispirato a modelli europei ed internazionali Collaborazione atenei/imprese/regioni: realizzazione di percorsi formativi professionalizzanti
Action Plan di Confindustria per Innovazione e Ricerca Tre criteri • un orizzonte temporale di almeno 10 anni con una dotazione di risorse certe e adeguate • un forte automatismo degli incentivi; • la promozione della collaborazione tra pubblico e privato. Due strumenti • uno orizzontale e automatico, per sostenere qualsiasi attività di ricerca svolta dalle imprese, indipendentemente dalla loro dimensione e dal settore di applicazione. Quindi uno strumento totalmente “bottom up”, con tempi certi, trasparente e senza costi addizionali per chi ne beneficia. • uno verticale e selettivo che sia esplicitamente rivolto al potenziamento della competitività tecnologica del nostro sistema produttivo in settori ad alta tecnologia con forte ricaduta industriale. Quattro misure • un credito di imposta pari al 50% delle commesse private al sistema pubblico di ricerca e assimilati. • un credito di imposta pari al 10% delle spese totali di ricerca per un periodo di almeno dieci anni. • la totale esenzione dal pagamento degli oneri sociali per tutti gli addetti alla ricerca delle start-up tecnologiche per un periodo di 8 anni dalla loro creazione, e l’esenzione per tutto il personale per un periodo di 3 anni. • selezione di un numero limitato di progetti industriali da finanziare con un programma di medio-lungo periodo. “progetti mobilizzatori”.