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Teoria e tecnica del linguaggio radiotelevisivo. Giancarlo Trapanese a.a. 2010-2011. Nuovi media e giornalismo storia e riflessioni. Linguaggi e considerazioni. Comunicare. Tendenza e bisogno dell’uomo sociale Far arrivare messaggi è necessario per: Difendersi Attaccare Gestire il potere
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Teoria e tecnica del linguaggio radiotelevisivo Giancarlo Trapanese a.a. 2010-2011 Nuovi media e giornalismostoria e riflessioni Linguaggi e considerazioni
Comunicare • Tendenza e bisogno dell’uomo sociale • Far arrivare messaggi è necessario per: • Difendersi • Attaccare • Gestire il potere • Esprimersi • Nel mondo antico c’erano i messaggeri, che coprivano chilometri a staffetta lungo i confini degli imperi
La scrittura • Ha liberato la memoria • Consente di mantenere un messaggio nel tempo (e di spostarlo nello spazio), modificando la percezione stessa dello spazio e del tempo (che nelle società arcaiche era più simile ad un infinito presente ciclico) • Tiene traccia (verba volant) • Diventa documento
La stampa • Industrializza il processo di scrittura • Cina, dal II sec. d.C. all’800. • La scoperta di Gutemberg (attorno al 1450) mette insieme diverse invenzioni (carta, metallurgia di precisione, torchi, inchiostro) e si sposa con un clima imprenditoriale dell’epoca • Bibbia di Gutemberg: 1455 • + copie, - tempo, - costo
Il libro • Per alcuni secoli guidato dai viaggi commerciali ed esplorativi • Accanto a stoffe e merci, si vendevano e scambiavano libri che raccontavano terre lontane (Il milione, Marco Polo) • Il giornale (le prime gazzette) nascono tra il 1500 e il 1700 in vari paesi d’europa • Ma c’è bisogno dell’affermarsi di una classe borghese europea, il 1700 e il 1800 per diventare un prodotto diffuso
Il giornale • Le classi che svolgono le professioni liberali o che appartengono alla classe operaia urbanizzata chiedono di sapere cosa accade nel loro Paese e nel mondo • Problemi: diminuire i tempi di produzione e aumentare velocità di diffusione delle notizie • Il giornalismo viene dunque pesantemente influenzato dalle tecnologie di produzione e di distribuzione
Nascono… • Telegrafo elettrico: 1844 • Carta di pasta di legno: 1845 • Rotativa: 1847 • Linotype: 1886 Ma anche: • Agenzie di stampa: 1836-1851
Usa: la penny press • Giornali economici di formato tabloid nati verso il 1830 (transcript di Lynde M. W. Boston, Morning post 1833, The Sun, New York Herald) • Stampa libera, con l’idea dell’indipendenza dal potere politico come fulcro della democrazia liberale, che si rivolge ad un pubblico ampio e riduce i costi d’accesso • Nasce anche la free press
Italia • ‘800: nasce un giornalismo pedagogico, risorgimentale, per sostenere la causa dell’unità d’Italia • Giornalismo militante, legato alla politica • Non informare, ma formare (vizio che ha influenzato tutto lo sviluppo della stampa in Italia, inclusa la tv) • Anche causato dalla scarsa dimensione di un mercato delle notizie, che possa essere libero • Almeno fino alla tv commerciale: ma si è visto poi che l’indipendenza della tv commerciale è sostanzialmente durata poco, se mai è esistita
L’Italia fino a oggi • Dal 1860 fino a circa il 1979 (quando nasce la tv commerciale) il giornalismo italiano è dedito più a esprimere commenti e opinioni che ad informare sui fatti • Fare l’editore non era un grande affare economico, dunque si viveva di sussidi statali - con debite eccezioni • Alcuni vedono la nascita della tv commerciale come momento di libertà proprio perché si afferma un mercato pubblicitario in grado di sostenere un’impresa editoriale senza necessità di sussidi
Vendite o pubblicità? • Bisogna però osservare che: • La televisione commerciale nasce come impresa genericamente imprenditoriale, ma il giornalismo nei primi anni non è presente • Tv e giornali sono due settori ben distinti • Un mercato dato dall’acquisto dei lettori e uno dato dalla vendita di soli spazi pubblicitari hanno obiettivi e libertà differenti • In sostanza in Italia un mercato di lettori non è mai esistito!
Effetti della tv sui giornali • La tv commerciale comunque influenza anche i giornali • Tentativo (positivo) di popolarizzare l’informazione • Corsa alla spettacolarizzazione e all’autoreferenzialità • Lentezza dei giornali rispetto alla tv (specialmente da quando la tv commerciale può trasmettere telegiornali)
‘Nuovi linguaggi • Tv e Radio modificano la tecnica della comunicazione • Si passa dalla paleotelevisione alla neotelevisione dopo l’avvento della tv commerciale • Il satellite ed il digitale terrestre con la Web e radio tv modificano ancora gli scenari ed i lunguaggi
Il giornalismo elettronico prima del web • Già negli anni ‘80 negli USA i grandi gruppi (Time e Knight-Ridder) lavorano su servizi di videotext, attraverso linea telefonica o cavo televisivo • C’era già un calo del venduto dei giornali; l’aumento dei costi della carta spingevano verso sperimentazioni per far fronte alla crisi • Poco successo: scarsa attrattiva, lentezza, costi di abbonamento alti
Auditext • Accesso via telefono a un menu preregistrato di notizie (borsa, sport, previsioni del tempo) • Nel 1993 un terzo dei giornali americani offriva le news audio • L’Atlanta Journal Constitution decise di offrire il servizio gratis e arrivò a un milione e mezzo di chiamate al mese • I giornali passarono alla gratuità + pubblicità • i giornali si allearono con i provider “privati”
Anni ‘90: il world wide web • Nasce (e si diffonde) dopo il crollo del muro di Berlino • In un’economia che va verso la globalizzazione • In un generale clima di deregulation normativo ed economico • Nascono i siti web, per alcuni anni la popolazione che si affaccia online raddoppia costantemente
Il WWW e il giornalismo • Il web è visto in maniera controversa dal giornalismo. • Ha caratteristiche di immediatezza pari e forse superiori a quelle della tv • Tuttavia per tutti gli anni 90 persistono problemi di inadeguatezza delle connessioni e di scarso numero di utenti online • E poi è gratuito! Quale modello commerciale adottare per sostenere attività costose come quelle giornalistiche?
Informazione online • USA: primi piccoli quotidiani online dal 1992 (Chicago Tribune) • 1993: online anche i grandi gruppi, con modelli di business confusi e subito fallimentari (USA today) • Prima a pagamento, poi con pubblicità • L’unico modello a pagamento che ha in parte funzionato riguardò il wall street journal, grazie alle informazioni finanziare di grande valore. • 1996: nytimes (registrazione gratuita, poi eliminata)
1993: Mercury News • città della Silicon Valley • Versione online ospitata da AOL, al costo mensile di 9,95 dollari • Bacino di utenti abituati al computer
1996-1998 • Dal 1998 NYT free anche per lettori esteri • Servizi a pagamento (quotidiano online, email alert, parole crociate, archivio) • 1998: WSJ: a pagamento x archivio dati • 50K abbonati a fine anno • 700K nel 2004 • Differenziazione del prezzo, che è via via sceso • Valore del marchio (90% di conversioni dopo la prova)
Quotidiani economici • Financial Times • Free + abbonamento • The Economist • Free + archivio a pagamento + acquisto singoli articoli • Tendenza verso una forte presenza del gratuito nella maggioranza dei quotidiani online attorno al 2000 (3100)
Ricordiamo che nel 1999… • Euforia negli usa per la “new economy” e le dot com • Tutti investono massicciamente nella produzione di contenuti online • Febbre del “content is king”: where the money will be done • Si sviluppa l’idea di un’internet come piattaforma di distribuzione di contenuti a pagamento… anche se nessuno pagava (ci guadagnavano solo i provider di connettività)
Italia • 1994: Unione Sarda • 1994: l’Unità • 1995: Il Corriere della Sera, Gazzetta dello sport • All’inizio trasposizione automatica di alcuni contenuti del giornale, non tutti. • Entrate poche, progetti poco coraggiosi • 1995: Nichi Grauso: VideoOnLine
Sempre nel 1995 • Amazon vende il primo libro • La CNN informa 24/24 • Nasce eBay • Ma gente online era sempre poca e la stampa tradizionale rimaneva scettica…
Repubblica • Nel 1996 in occasione delle elezioni politiche va online con degli speciali informativi dedicati. • Il buon successo fa andare online l’edizione del giornale (14 gennaio 1997) • Oltre al giornale, notizie in tempo reale e redazione di 6 persone dedicata • In generale: gli editori vanno per occupare il territorio ma manifestano grande prudenza
1998: Monica Lewinsky • Il Drudge Report, sito scandalistico a tema politico del conservatore e chiacchierato giornalista Matt Drudge, pubblica una mail sulla stagista di Clinton, bruciando sul tempo il Newsweek, che aveva ricevuto la notizia ma, data la natura clamorosa, aveva deciso di fare qualche controllo in più • Un sito detta i tempi della notizia: ma lo fa a scapito di controlli deontologici. In quel caso è andata bene, e internet è diventato un caso clamoroso: può però essere un paradigma?
Italia 1999-2000 • Seguendo il buon andamento dei titoli tecnologici in borsa, c’è un discreto ottimismo su internet, e si moltiplicano le iniziative di finanziatori che ci credono, nonostante business plan eterei. • Milano: i martedì della new economy… • 1999: Quotidiano.net • 2000: restyling del corriere.it, con ampia redazione e • Kataweb, ciaoweb, jumpy, ilnuovo.it
2000-2001 • Scoppia la bolla speculativa • Molte dotcom vengono spazzate via • Poi arriva l’11 settembre… • Le speranze di una ripresa dei tecnologici viene soffocata definitivamente
Dal 2002 • Ma è proprio a quel punto che il web si concentra su una tipologia relativamente nuova di servizi online: non più siti di solo contenuto, ma applicazioni fruite online allo scopo di far mettere in relazione gli utenti e condividere materiali • Youtube, myspace, wikipedia • Esplosione dei blog, primi siti di “citizen journalism” • Sorpasso di utenti unici di alcune testate online rispetto all’edizione cartacea
Una timida crescita • Investitori pubblicitari sono incoraggiati a tornare online • Pubblico giovane e “tribale” facilmente raggiungibile • I quotidiani iniziano a far crollare la distinzione fra redazione cartacea e redazione web
E il futuro? • Non è tuttavia ben chiaro il futuro del modello di business, ancora troppo fragile per i quotidiani, stretti fra la morsa della free press, i costi di produzione della carta e una pubblicità online in crescita ma decisamente minoritaria rispetto alle entrate della versione cartacea • Resistono perplessità dei vecchi giornalisti sull’apertura al digitale, che si teme faccia perdere valore alla notizia
Investimenti pubblicitari in Italia 1975-2008stampa e televisionemiliardi di euro – valori costanti 2005
Tendenze • Aumento della multimedialità: video • Unificazione della redazione • Internet come piattaforma editoriale distribuita (dove la carta è un canale, il web un altro, ma ci sono anche gli sms, le notizie al telefono, ecc.) • Aumento dell’interattività - commenti dei lettori, per fidelizzarli e aumentare le pageview • Possibilità di personalizzazione e di social networking featuring, per far sentire parte di un mondo e avere dati diretti dagli utenti
Settori del giornalismo online • Grandi editori online • Giornalisti/blogger • Aggregatori online • Voce ai cittadini (citizen journalism)